HA RAGIONE MARINA

Ci sono momenti storici, certi bivi, che indicano in quale parte qualcuno decide di collocarsi nella storia. Che Marina Berlusconi figlia di cotanto padre decida di prendere carta e penna per scrivere a Il Giornale (ch’era di famiglia) per dipingere il padre Silvio come perseguitato dalla magistratura era prevedibile.  Di mezzo c’è il rapporto filiale con l’accusato, c’è l’esigenza di non sporcare il brand che da quelle parti dà lavoro a tutti e c’è un’abitudine congenita all’ipocrisia. Dipingere come perseguitato un uomo che ha il suo migliore amico e ex braccio destro condannato per mafia con sentenza definitiva perché faceva da tramite tra lui e Cosa Nostra è un atto che richiede sprezzo del pericolo. Non c’è che dire. I veri perseguitati sono coloro che l’hanno avuto come presidente del Consiglio senza nessuna spiegazione sugli amici dei suoi amici e sui soldi con cui è diventato imprenditore.  Quella discussione appartiene però all’alveo del berlusconismo. Ha invece addosso la macchia del centrosinistra la lettera che allo stesso giornale ha scritto Matteo Renzi per difendere Berlusconi. Nella missiva Renzi dà dei “folli” ai magistrati che indagano sulle stragi del ’93 accusandoli di alimentare una certa “narrazione che i vertici delle istituzioni più lontani dalla sinistra avessero rapporti con la mafia” e ci dice che “bisogna smetterla di considerare gli avversari come mafiosi”. La negazione della realtà per interessi parentali fa già schifo ma quella per interessi elettorali è un abominio ripugnante.  

https://www.lanotiziagiornale.it/il-ripugnante-ballo-delle-lettere-intorno-a-silvio-berlusconi/?fbclid=IwAR0roGtDn9mblEfm3jy55ZpHMN2JgrwsNIpm5T_5yJjzO6VLG6Am3yLWlDw

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6 messaggi in questa discussione

Renzi non ha ragione !! Ha 100 volte ragione !! 

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Come  no  hai  proprio ragione, vediamo  quanti  voti  piglia

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E siccome bla bla bla , ma la lettera non la pubblichi , al posto tuo , lo faccio io !! 

“Ha fatto bene Marina Berlusconi a criticare l’assurdità di queste infamanti accuse.Perché non è di una indagine che si sta parlando ma di un tentativo – quello di una minoritaria parte della magistratura – di alimentare la narrazione che i vertici delle istituzioni più lontani dalla sinistra avessero rapporti con la mafia.

Perquisire la casa di Dell’Utri trent’anni dopo – e dopo che comunque Dell’Utri ha trascorso anni in carcere – appare come il tentativo di alimentare la visibilità mediatici di una indagine che non ha sostanza e che non ha credibilità. In queste ultimi mesi i procuratori Turco e Tescaroli hanno interrogato quattro volte Massimo Giletti su questa storia ma non hanno trovato mezz’ora di tempo per firmare le ordinanza di sgombero di un edificio occupato abusivamente nel cuore di Firenze nonostante avessero esplicita richiesta in tal senso di Digos e Comune. Una bambina di cinque anni è sparita e la responsabilità morale della vicenda della piccola Kata sta in capo a chi poteva (e doveva! In Italia vige o no il principio di obbligo di esercizio dell`azione penale?) intervenire subito e non lo ha fatto. Reputo squallido che la procura di Firenze si preoccupi di infangare la memoria di Berlusconi ma non si occupi di garantire la legalità nella città che dai tempi dell`Istituto degli Innocenti accoglie i bambini, non li fa sparire per colpa del racket dell’abusivismo. E chi ricorda la vicenda del piccolo Patriarchi sa che non è la prima volta che la Procura di Firenze ignora gli allarmi di chi la legalità la difende davvero: in quel caso furono i Carabinieri a chiedere ai Pm fiorentini di intervenire ricevendo un rifiuto e la conseguenza fu la tragica morte di un bambino di sette anni.

Qualcuno dirà: tu dici questo perché attacchi i Pm fiorentini. No, non è vero. Ho un conto aperto con i Pm fiorentini, certo, perché nelle indagini su di me loro hanno violato la legge, come ha spiegato cinque volte la Corte di cassazione, e forse anche la Costituzione.

La Procura di Firenze si occupa d’infangare il Cavaliere ma non garantisce la legalità in città: lo vedremo quando la Consulta comunicherà le proprie decisioni, mi auguro il prima possibile. Ma proprio per questo le mie vicende con il procuratore Turco le affronto nelle aule giudiziarie _dove spero che egli venga penalmente condannato per falso.

Se scrivo questo non è perché attacco i Pm fiorentini, ma perché conosco quel Pm. E so che l’ideologia per lui viene prima della realtà.

Non ho paura di dire la mia allora per difendere chi non può più parlare come Silvio Berlusconi. Ne difendo la memoria – da avversario – perché così facendo rendo un servizio non solo alla sua storia personale ma direi ancora prima elle Istituzioni di questo Paese. Bisogna smetterla di considerare gli avversari come mafiosi e combattere tutti insieme contro la mafia ora e sempre. Le dinamiche tra Forza Italia e la Premier non mi interessano. Ma spendere la mia parola per Silvio Berlusconi nasce dal desiderio di riportare tutti alla realtà e al rispetto. Senza il quale ogni gioco democratico diventa lotta nel fango e non scontro di idee”

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E allora  ?  Innocente  come  vuol farlo passare  la  Marina non  lo è  mai stato e   pertanto Renzi  che   ragioni  può dare   ?   Se non  essere a  caccia  dei  voti  di quel berlosco ?

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41 minuti fa, barbablu16 ha scritto:

Come  no  hai  proprio ragione, vediamo  quanti  voti  piglia

Dipingere come perseguitato un uomo che ha il suo migliore amico e ex braccio destro condannato per mafia con sentenza definitiva perché faceva da tramite tra lui e Cosa Nostra è un atto che richiede sprezzo del pericolo.

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Inviata (modificato)

Davvero vomitevole la letteraccia di Renzi al Giornale. Molto peggio di quella di Marina, che non è parlamentare e difendeva suo padre. Anche se la ricca ereditiera, invece di porre domande tipo

"...ed è credibile, poi, che (Silvio Berlusconi) abbia costruito una delle principali imprese del Paese utilizzando capitali mafiosi?”,

dovrebbe dare risposte, visto che suo padre, se non ricordo male, si rifiutò sempre di rispondere ai magistrati che lo interrogavano sulla provenienza dei capitali. Se conosce queste risposte, la signora Marina B. le dia, altrimenti, su questo specifico argomento, abbia il pudore di tacere.

Ma torniamo all'allievo ripetente di B. [Un inciso: così Andrea Scanzi ama definire il senatore di Rignano, e mi piace segnalare che il grande giornalista e scrittore ha collezionato negli ultimi mesi una ricca serie di premi, tra i quali uno col mitico Luciano Spalletti]. Come si permette questo signore di mettere becco in un'indagine delicatissima su crimini terribili? Conosce forse elementi coperti dal segreto istruttorio che gli consentono di sparare giudizi sui magistrati di Firenze? Se li conosce, lo dica, altrimenti abbia il buon gusto di tacere. Nel rigoroso rispetto del principio, forse a lui ignoto, dell'indipendenza dei poteri dello Stato. Secondo me, dopo questa letteraccia le sue chances di riciclarsi in FI o in qualcosa di simile (una fusione FI-Iv?) restano poche ma crescono. 

 

 

Modificato da fosforo311

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