Bocca cucita

Inviata (modificato)

Preceduto da perquisizioni nella sua abitazione e nei suoi uffici (fruttuose secondo gli inquirenti) nonché da una strana lettera di Marina B. al Giornale (una sorta di "pizzino" secondo il FQ), stamane era previsto un interrogatorio di Marcello Dell'Utri nell'ambito dell'inchiesta della procura di Firenze sui mandanti esterni delle stragi mafiose del 1993. Ebbene, l'ex senatore e braccio destro di B. (anche lui indagato prima del decesso) si è avvalso della facoltà di non rispondere. Un suo diritto, ma un innocente che non ha nulla da temere da accuse "incredibili e fantasiose" (così le definisce l'avvocato di Dell'Utri) e da un "teorema strampalato" degli inquirenti (così lo definisce Marina B.) perché mai dovrebbe rifiutarsi di rispondere? Le persone oneste, a differenza dei delinquenti, hanno tutto l'interesse a collaborare con la giustizia.

In ogni caso, visto che il pregiudicato Dell'Utri non parla, diamo la parola a Marco Travaglio. Questo video è tratto da uno spettacolo teatrale di Marco risalente a dicembre 2021, quando si parlava addirittura di una candidatura di B. al Quirinale (in effetti era la prima scelta della destra, che per fortuna non aveva i numeri). Per chi non l'ha visto si tratta di un video semplicemente imperdibile. Se avete una mezz'ora o poco più, godetevelo, magari sotto l'ombrellone. Vi prometto che non rimarrete delusi, così come gli spettatori paganti che applaudirono a scena aperta il grande giornalista. I due personaggi principali dell'avvincente racconto sono due vecchi amici di B., ambedue siciliani, ambedue condannati per mafia: Marcello Dell"Utri e Vittorio Mangano.

https://youtu.be/qm5WOQB6j-Y

Modificato da fosforo311

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4 messaggi in questa discussione

Inviata (modificato)

Questa giuro che non la sapevo. Non posso avere letto tutti i libri e tutti gli innumerevoli articoli che il più grande giornalista italiano vivente ha dedicato a B. e alla sua combriccola. 

Siamo nel novembre 2002, B. è al governo ma pensa al ricambio generazionale nel partito. Dell'Utri è già imputato per mafia, dunque viene scelto proprio lui per tenere una lezioncina di preparazione ai futuri candidati di Forza Italia. La lezioncina si svolge in un albergo di Macerata, il maestro Dell'Utri spiega ai giovani aspiranti candidati una cosa ritenuta evidentemente fondamentale per un politico: come farla franca nei processi:

“Non parlare mai, avvalersi sempre della facoltà di non rispondere. Non patteggiare mai, salvo che siate colti in flagranza di reato… Seguire i consigli dell’avvocato solo quando la pensa come voi… Far passare più tempo possibile. Nei casi disperati, cioè quasi sempre, non preoccupatevi dell’anomalia principale dei processi: la durata interminabile. Anzi, la regola è proprio far passare il tempo. Che è galantuomo, alla fine rende giustizia. Se accelerate troppo, non otterrete una sentenza che vi soddisfi. Invece, col tempo, possono succedere tante cose: può essere che muore un pm, muore un giudice, muore un testimone, cambia il clima, cambiano le cose”.

Avete letto? La politica può subire molte degenerazioni, ma quella che fu innescata da B. e dai suoi sodali è senza dubbio alcuno una delle più stomachevoli che si siano viste nella storia. 

https://infosannio.com/2023/07/19/il-grande-marcello/ (testo integrale nella replica di raf)

 

 

Modificato da fosforo311

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Mi devi scusare Cazzaro di Napoli !! Ma vedi , per avere credibilità , a questa notizia mancano le fonti !! Insomma , il nome od i nomi di coloro che hanno partecipato a quel famigerato corso che si e’ svolto a Macerata . E’ ammesso pure un agente infiltrato !! Insomma , qualcuno che possa dare un senso di verità e di responsabilità ricavata dalla sua partecipazione diretta . In mancanza di ciò , siamo sempre li con le panzane emesse dal pluripregiudicato nonché miserabile pezzodimmerda Calandrino Traraglio noto pescatore di storioni !! 

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Ora e’ chiaro !!  La scelta di non rispondere alla convocazione dei pm punta  a rimarcare che non esiste un terreno su cui è possibile un chiarimento, che non ci sono dettagli da confermare e/o da smentire. L'accusa di avere ordinato insieme a Berlusconi a Cosa Nostra le stragi del 1993 per spianare la strada all'ascesa di Forza Italia è, secondo Dell'Utri, talmente ridicola e lunare che non si vede come possa venire smentita con fatti concreti. Gli elementi già noti a sostegno della tesi della procura sono, d'altronde, le relazioni di servizio della Dia di Firenze, piene di sillogismi e di ipotesi che strada facendo diventano certezze. La difesa di Dell'Utri però non esclude che vi sia dell'altro, che i pm abbiano carte o testimonianze sfuggite alla fuga di notizie. E in qualche modo la decisione di ieri è una sfida ai pm a depositare tutto, come dovranno fare al momento della chiusura delle indagini. Solo allora comincerà la battaglia punto per punto tra accusa e difesa. Sapendo che il vero obiettivo della Procura di Firenze non è solo accusare Dell'Utri ma attraverso di lui arrivare a una condanna postuma, damnatio memoriae, l'ha definita Marina Berlusconi nella sua lettera al Giornale) del Cavaliere. A rendere tutto più surreale , c’è un fatto certo !! Nel calderone dei PM fiorentini non c’è un solo testimone diretto . A parlare di contatti tra Cosa  Nostra e la coppia Berlusconi/Dell’Utri sono solo pentiti di mafia che non parlano per conoscenza propria ma riferendo quel che avrebbero saputo da altri mafiosi . Che però sono morti o non hanno confermato le rivelazioni . Insomma “ grandi rivelazioni “ di terza e quarta mano !! A Cazza’ ??  Mica si mette molto bene , sai ???

 

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Chi l'avrebbe detto? 

La stupida gallina kagasotto difende, copiaincollando pensieri altrui, chi un tempo condannava senza processo. 

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