RENZI SI DIMETTE

21 messaggi in questa discussione

... il minimo da farsi x nn perdere del tutto la faccia dopo il precedente rinkulo di dicembre. cmq,  dato il precedente,  aspetterò ulteriore conferma.

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Si capiva perfettamente da come si comportava in campagna elettorale che era al corrente che i  sondaggi di opinione erano devastanti per lui; ha tentato di recuperare consenso tirando fuori meriti non suoi, mi riferisco ai meriti di chi combatté la dittatura durante la seconda guerra mondiale, tirando fuori pericoli inesistenti di ritorno di fantasmi del passato, i risultati di casapound ne sono la dimostrazione.. questo articolo trovato in rete è molto interessante  riguardo alla situazione Italiana https://www.antoniosocci.com/fascismo-antifascismo-qual-fascismo-cui-guardarsi/#more-6849

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Ha fatto poco fa una conferenza stampa, ha detto che si dimetterà......... dopo l'insediamento delle camere.....che farà il garante contro accordi con gli altri partiti ...... e  farà il semplice senatore....

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Ha fatto poco fa una conferenza stampa, ha detto che si dimetterà......... dopo l'insediamento delle camere.....che farà il garante contro accordi con gli altri partiti ...... e  farà il semplice senatore....

sembra che non sia molto d'accordo con il presidente della repubblica?  forse è già in atto una dura lotta dentro il pd? 

sembra che sarà comunque Renzi a guidare la delegazione PD al quirinale durante le consultazioni......

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In questo momento, etrusco1900 ha scritto:

Ha fatto poco fa una conferenza stampa, ha detto che si dimetterà......... dopo l'insediamento delle camere.....che farà il garante contro accordi con gli altri partiti ...... e  farà il semplice senatore....

sembra che non sia molto d'accordo con il presidente della repubblica?  forse è già in atto una dura lotta dentro il pd? 

sembra che sarà comunque Renzi a guidare la delegazione PD al quirinale durante le consultazioni......

ancora una volta nn ha resistito a far lo spaccone arrogante: se il PD, ovviam sotto la sua esperta guida, fece solo cose buone, pedantem elencate, come mai gli elettori, compresi compagni, han preferito nn votar né lui né il PD?

x me, dimissioni quale polvere negli okki: sapendo aver disgustato l'elettorato é pronto lavorar sott'acqua, subdolo abbastanza da tirar fili dietro le quinte e tra poco vorrà tornare in circolaz come una moneta falsa.   

in fin dei conti qualcuno ke gli deve la carica c'é ancora...

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Le dimissioni si danno o non si danno, dimissioni rimandate nel tempo....... forse nel partito c'è chi gli ha chiesto di fare un passo indietro e lui non ne vuole sapere?   guerra civile dentro il PD?  un presidente sconfitto che non vuole cedere il passo ad altri?

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2 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

Le dimissioni si danno o non si danno, dimissioni rimandate nel tempo....... forse nel partito c'è chi gli ha chiesto di fare un passo indietro e lui non ne vuole sapere?   guerra civile dentro il PD?  un presidente sconfitto che non vuole cedere il passo ad altri?

il mio pensiero rimane questo:

16 minuti fa, uvabianca111 ha scritto:

 x me, dimissioni quale polvere negli okki: sapendo aver disgustato l'elettorato é pronto lavorar sott'acqua, subdolo abbastanza da tirar fili dietro le quinte e tra poco vorrà tornare in circolaz come una moneta falsa.   

in fin dei conti qualcuno ke gli deve la carica c'é ancora...

 

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Ma che pagliacciata è mai questa? Si dimette ma solo dopo l'insediamento del nuovo governo! Il che, visti i risultati, (per la verità quelli essenziali,  cioè la distribuzione dei seggi, non li abbiamo ancora visti, e meno male che il trombato ministro dell'Interno è uno efficiente) significa praticamente mi dimetto alle calende greche, ovvero che sarà sempre lui, questo disastro vivente e incollato alla poltrona, a gestire il partito nella fase delle consultazioni al Colle. Perfino Zanda si lamenta di un comportamento a dir poco ambiguo. La Direzione nazionale del Pd si riunisca in settimana e rimuova questo irresponsabile prima che faccia ulteriori danni. Ne ha già fatti fin troppi, inenarrabili, al partito, alla Sinistra e al Paese.

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Non ci sono scuse, devono formare un governo subito e che sia efficace e poche chiacchiere, ma fatti, ci sono e si trovano i mezzi per raggiungere una governabilità stabile, che rimedi subito a tante faccende che da mesi sono in attesa di... essere portate a termine per via della campagna elettorale: sanità che fa acqua da tutte le parti, lavoro solo a tempo, scuole fatiscenti ed emergenza clandestini. Provvedimenti urgentissimi per tamponare e per risanare una Italia ridotta come una pezza da piedi.

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Inviata (modificato)

1 ora fa, fotonis ha scritto:

Non ci sono scuse, devono formare un governo subito e che sia efficace e poche chiacchiere, ma fatti, ci sono e si trovano i mezzi per raggiungere una governabilità stabile, che rimedi subito a tante faccende che da mesi sono in attesa di... essere portate a termine per via della campagna elettorale: sanità che fa acqua da tutte le parti, lavoro solo a tempo, scuole fatiscenti ed emergenza clandestini. Provvedimenti urgentissimi per tamponare e per risanare una Italia ridotta come una pezza da piedi.

Invidio il tuo ottimismo, Fotonis. Vuoi un governo subito, efficace e stabile. Magari! Peccato che due politicanti di nessuna lungimiranza, Renzi e B., si accordarono per una legge elettorale che avrebbe dovuto tagliare fuori i 5Stelle e portarci dritti al grande inciucio Pd+FI. Ma insieme hanno raccolto circa gli stessi voti del M5S. Inoltre la leggiaccia prevedeva alcuni dettagli che la rendono obbrobriosa e macchinosa, nonché a mio avviso incostituzionale. Assenza del voto disgiunto, candidature multiple per mettere al riparo i big da sorprese, possibilità di arruolare piccole liste con la mera finalità di portare acqua  (e seggi) alle liste maggiori della coalizione. Per es. quel 2,5% di elettori che ha votato la lista Bonino nel proporzionale, di fatto ha votato, a sua insaputa, per il Pd. Il risultato è che a oltre 24 ore dall'inizio dello spoglio non conosciamo la distribuzione dei seggi nel nuovo parlamento, sappiamo solo che nessuno dei tre poli ha la maggioranza per governare. A questo punto, anche sull'esperienza della scorsa legislatura, io eviterei di perdere tempo in accordi artificiali e in ogni caso precari, e mi porrei un unico semplice obbiettivo: rifare rapidissimamente la legge elettorale e restituire il pallino agli elettori. Farei, per esempio, un sistema misto con il 50% di quota maggioritaria uninominale (contro il 37% del Rosatellum), possibilità di voto disgiunto e di voto di preferenza nel proporzionale, divieto delle candidature multiple, inoltre abolirei la soglia di sbarramento e aggiungerei un piccolo bonus di maggioranza da attribuire alla prima lista (ma non alla coalizione che è già avvantaggiata sulle liste singole nell'uninominale), diciamo pari a 40 deputati e 20 senatori. Facile a dirsi... Poi ci sono i tempi. É escluso che si possa votare entro l'estate, ma in autunno non si è mai votato per le politiche. Però si votò il 4 dicembre per il referendum costituzionale con una buona affluenza. E allora diciamo voto entro l'anno, meglio a novembre. Questo è l'obbiettivo che a mio avviso dovrebbero perseguire Di Maio e Salvini. Per ovvie ragioni Gentiloni &C. devono andare a casa. Io nominerei un governo tecnico neutrale, vincolato a occuparsi solo e unicamente del disbrigo dell'ordinario. Lo so che sarebbe quasi un altro anno perso, ma, nelle attuali condizioni e quando degli scalzacani ti hanno varato un Rosatellum, non vedo cos'altro si possa escogitare per uscire dallo stallo. Saluti

Modificato da fosforo31

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Inviata (modificato)

Non possiamo continuare in questo modo con leggi tanto rigide elettorali, noi italiani abbimo bisogno di una legge più elastica, liquida? Insomma che preveda delle clausole di accomodamento anche quando non raggiungiamo un quorum prefissato in precedenza, altrimenti andremo avanti anche l'anno prossimo e tra 100 anni con governi che non potranno mai esprimersi, essendo soggetti ad altri partiti che poco ci impiacciano con quel dato programma elettorale che è stato ampiamente premiato da una parte molto compatta di italiani.

Siamo in piena emergenza di matti che girano e sparano a chiunque perchè disoccupati o fuori di testa, manifestanti che con la scusa del patriottismo tirano bombe piene di chiodi ai Carabinieri, extracomunitari che manifestano il loro giusto dissenso lungo le strade creando disordine, abbiamo subito bisogno di una Legge che tuteli le Forze dell'Ordine e di pene molto più severe per chi sa eprimersi solo con la violenza a prescindere dalla nazionalità. Femminicidi che non si contano più malgrado siano denunziati invano i tentativi di assassinare famiglie intere, puscher in tutti gli angoli e prost-ituzione maschile e femminile dovunque nonchè malviventi di tutti i tipi che ti infilano un coltello in pancia per un cellulare. violenze sessuali in ogni dove, non se ne può più!

Modificato da fotonis

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Un ipocrisia senza alternative....ancora gente che ci tiene al super inquisito, mai dimesso, mai cacciato, e ancora lo vota... si trova in imbarazzo la sx per renzi?....ma che dire di chi ha votato l'ex capo della dx che ancora marcia....con la cravatta sulla camicia.....

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Inviata (modificato)

10 ore fa, fotonis ha scritto:

Non possiamo continuare in questo modo con leggi tanto rigide elettorali, noi italiani abbiamo bisogno di una legge più elastica, liquida? Insomma che preveda delle clausole di accomodamento anche quando non raggiungiamo un quorum prefissato in precedenza, altrimenti andremo avanti anche l'anno prossimo e tra 100 anni con governi che non potranno mai esprimersi...

Gentile Fotonis, poni una giusta e fondamentale questione, quella della governabilità, ma secondo me non è un problema di "elasticità" della legge elettorale, bensì di elasticità e soprattutto serietà dei politici e dei partiti. Nella Prima Repubblica andammo avanti per quasi 50 anni con un sistema rigidissimo, il proporzionale puro, che, interpretando alla lettera il dettato Costituzionale, sacrificava totalmente la governabilità alla rappresentanza democratica. Eppure alla fine i partiti trovavano sempre un accordo e mettevano insieme una maggioranza. I leader politici erano così "elastici" da inventarsi perfino le famose "convergenze parallele". Con il sistema attuale, a mio avviso pessimo ma per altri motivi, sia la coalizione di centrodestra sia il M5S avranno in parlamento un buon numero di seggi in più di quelli che avrebbero con una ripartizione proporzionale e senza soglie di sbarramento. Tuttavia nessuno raggiunge la maggioranza assoluta e sono necessari accordi e compromessi. L'idea di Di Maio è, in linea teorica, buona e lineare: abbiamo proposto agli elettori un programma e una squadra di governo, siamo la prima forza politica, chi vuole sostenerci in aula ben venga e accoglieremo di volta in volta le proposte che riterremo valide per il bene del paese. É la logica dei cosiddetti governi di minoranza che in molti paesi seri hanno funzionato benissimo (Svezia, Danimarca, Olanda, Irlanda, Canada, Nuova Zelanda, etc.). Ma sono paesi dove la politica è vista come servizio e non come assalto di branchi famelici di lupi alla mangiatoia dei posti e del potere. I 5Stelle provano ad affermare in Italia una nuova e più nobile concezione della politica, ma proprio per questo sono guardati dagli altri con diffidenza quando non con odio. Berlusconi odia e teme i 5Stelle, e questo è comprensibile perché lui, da imprenditore e da politico, ha sempre usato, ripeto: usato, non servito, la politica per se stesso. Ma anche Renzi, subito dopo la batosta elettorale, invece di chiedere scusa e andarsene, pone il veto pregiudiziale a ogni possibile dialogo con Di Maio e si incolla alla poltrona come a dire: da qui non mi muovo finché non si forma un governo senza populisti ed estremisti (dimostrandosi arrogante ma anche comico, visto che lui è un noto campione di populismo). Si dà il caso che i due campioni italiani del populismo di governo (forma molto più pericolosa del populismo di opposizione), Renzi e Berlusconi, si siano incontrati segretamente a Milano pochi giorni prima del voto. Allarmati dai sondaggi, si preparavano ad alzare il filo spinato, una linea Maginot contro i grillini. Come vedi, la tua teoria dell'elasticità, sicuramente apprezzabile, in Italia non è praticabile, almeno finché non ci saremo liberati da certi personaggi rigidamente legati ai loro interessi e alla loro ingordigia. Dunque ripeto: l'unico modo per uscirne è cambiare la legge elettorale e andare al più presto a nuove elezioni. Saluti 

Modificato da fosforo31

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Inviata (modificato)

12 minuti fa, fosforo31 ha scritto:

Dunque ripeto: l'unico modo per uscirne è cambiare la legge elettorale e andare al più presto a nuove elezioni. Saluti

E chi la farebbe la nuova legge elettorale, sentiamo: i 5Stelle? E questo sogno eldorado quando te lo sei fatto? xD Già stanno pensando al voto elettronico, indovina chi lo ha proposto? Il Cavaliere. E' già su tutti i quotidiani esteri... la nuova riforma elettorale elettronica made in Italy, e senza un documento cartaceo di verifica ti ritrovi renzusconi vincente e zeppola piazzato con un solo clik.

Modificato da fotonis

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2 minuti fa, fotonis ha scritto:

E chi la farebbe la nuova legge elettorale, sentiamo: i 5Stelle? E questo sogno eldorado quando te lo sei fatto? xD Già stanno pensando al voto elettronico, senza un documento cartaceo di verifica ti ritrovi renzusconi vincente e zeppola piazzato.

Le leggi elettorali vanno scritte con il contributo di tutti, a differenza di quanto è stato fatto con Porcellum, Italicum e Rosatellum. Ci si potrebbe anche limitare a correggere i difetti emersi in queste tre leggi e fare una buona sintesi. Inoltre Mattarella dovrebbe uscire dal suo mutismo e sollecitare con messaggi al Parlamento e moniti durissimi le forze politiche a darsi da fare e a collaborare alla scrittura di una legge seria in tempi brevi. Saluti

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Inviata (modificato)

42 minuti fa, fosforo31 ha scritto:

Inoltre Mattarella dovrebbe uscire dal suo mutismo

Sono i votanti che hanno fatto un'ora di fila ed anche più pagandosi con i soldi pubblici queste elezioni che dovrebbero vaccinarsi meglio dal farsi co-glionare un risultato schiacciante, invece guardiamo sempre nell'altodeiceli nella speranza che un Mattarella di turno ci salvi dal deprofundis in cui stiamo sguazzando, e dal quale pretendiamo che dovrebbe mettersi o contro la Lega o contro i 5Stelle? E quindi inimicarsi il 50% dei votanti della controparte da lui favorita? A che pro? Meglio un morto in casa che questo centro-sinistra all'uscio... con tutto il Rispetto per la vera sinistra di un tempo, ovviamente.

Modificato da fotonis

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Siamo sicuri che si dimetterà? conoscendo il soggetto lo vedo dura. sicuramente avrà modo demolire ancor più il partito 

e i quattro della direzione che l'hanno sostenuto, una cosolazione è che smetterà di far danni agli italiani è meglio che vada a sciare

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Ok

41 minuti fa, robby565 ha scritto:

Siamo sicuri che si dimetterà? conoscendo il soggetto lo vedo dura. sicuramente avrà modo demolire ancor più il partito 

e i quattro della direzione che l'hanno sostenuto, una cosolazione è che smetterà di far danni agli italiani è meglio che vada a sciare

Già, stamane in una telefonata di protesta al grande Massimo Giannini che l'aveva smerdato nel video che ho allegato in precedenza, il tappetaro ha detto, non si sa se diceva sul serio o era una battuta (con lui non lo si sa mai): "Mi sono dimesso sul serio tanto è vero che ora me ne vado a sciare". Poi ha smentito, ma Giannini ha confermato. Il punto è che l'ex caudillo non si aspettava una reazione così forte del partito all'annuncio delle sue fake dimissioni, e ora comincia a sentire le sabbie mobili sotto i piedi.  Pensava che dopo la batosta se ne rimanessero tutti a cuccia, ai suoi piedi, come prima più di prima. Disse bene il vecchio e saggio Ciriaco De Mita mentre lo sculacciava a dovere nel confronto in tv prima del referendum: 

É irrecuperabile. Ha una tale consapevolezza di sé che non vede limiti alla sua arroganza.

Infatti, come ha notato Giannini, nella conferenza stampa il segretario del Pd non ha detto neppure una parola di autocritica. Rinnovo l'invito ai vertici del partito, per il bene del partito: convocate in settimana la Direzione Nazionale e mettete alla porta questo sciagurato prima che faccia ulteriori danni.

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22 minuti fa, fosforo31 ha scritto:

Ok

Già, stamane in una telefonata di protesta al grande Massimo Giannini che l'aveva smerdato nel video che ho allegato in precedenza, il tappetaro ha detto, non si sa se diceva sul serio o era una battuta (con lui non lo si sa mai): "Mi sono dimesso sul serio tanto è vero che ora me ne vado a sciare". Poi ha smentito, ma Giannini ha confermato. Il punto è che l'ex caudillo non si aspettava una reazione così forte del partito all'annuncio delle sue fake dimissioni, e ora comincia a sentire le sabbie mobili sotto i piedi.  Pensava che dopo la batosta se ne rimanessero tutti a cuccia, ai suoi piedi, come prima più di prima. Disse bene il vecchio e saggio Ciriaco De Mita mentre lo sculacciava a dovere nel confronto in tv prima del referendum: 

É irrecuperabile. Ha una tale consapevolezza di sé che non vede limiti alla sua arroganza.

Infatti, come ha notato Giannini, nella conferenza stampa il segretario del Pd non ha detto neppure una parola di autocritica. Rinnovo l'invito ai vertici del partito, per il bene del partito: convocate in settimana la Direzione Nazionale e mettete alla porta questo sciagurato prima che faccia ulteriori danni.

Vorrei fare una piccola osservazione che va contro corrente rispetto a quello che tutti dicono; se guardiamo da un certo punto di vista quella di Renzi è stata solo una piccola sconfitta; mi spiego meglio, tutti ricordate il risultato delle Europee quel 40% di cui tutti parlano, se andiamo a vedere quel dato vediamo che in modo approssimativo  solo la metà degli elettori andò a votare, quindi quel 40% in effetti era solo un 20% cioè solo due Italiani su dieci lo avevano votato e che 8 Italiani su dieci o non andando a votare o votando altri non lo avevano scelto;  se a quelle elezioni aveva preso approssimativamente  il 20% e oggi ha circa il  19%  statisticamente parlando si tratta solo di un piccolo calo,  al tempo delle europee era un partito con circa il 19-20% dei consensi effettivi  della popolazione  e oggi e un partito  con circa io 19-20% dei consensi; praticamente non è cambiato niente o è cambiato poco, solo che forse oggi tutti si sono resi conto e hanno preso atto di una situazione di mancanza di consenso che viene da lontano... 

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1 ora fa, etrusco1900 ha scritto:

Vorrei fare una piccola osservazione che va contro corrente rispetto a quello che tutti dicono; se guardiamo da un certo punto di vista quella di Renzi è stata solo una piccola sconfitta; mi spiego meglio, tutti ricordate il risultato delle Europee quel 40% di cui tutti parlano, se andiamo a vedere quel dato vediamo che in modo approssimativo  solo la metà degli elettori andò a votare, quindi quel 40% in effetti era solo un 20% cioè solo due Italiani su dieci lo avevano votato e che 8 Italiani su dieci o non andando a votare o votando altri non lo avevano scelto;  se a quelle elezioni aveva preso approssimativamente  il 20% e oggi ha circa il  19%  statisticamente parlando si tratta solo di un piccolo calo,  al tempo delle europee era un partito con circa il 19-20% dei consensi effettivi  della popolazione  e oggi e un partito  con circa io 19-20% dei consensi; praticamente non è cambiato niente o è cambiato poco, solo che forse oggi tutti si sono resi conto e hanno preso atto di una situazione di mancanza di consenso che viene da lontano... 

Non sono d'accordo, egregio Etrusco. Il consenso effettivo si misura con il risultato elettorale, ma non puoi estrapolare un consenso astratto ipotizzando che gli astenuti fossero tutti contro Renzi. Comunque alle europee del 2014 il 40,81% del Pd su un'affluenza del 57,22% corrisponde al 23,35% del corpo elettorale (in realtà un po' meno perché non ho considerato le schede bianche e nulle). Mentre alle politiche del 2018 su un'affluenza del 72,93% il 18,72% del Pd alla Camera corrisponde al 13,65% che conferma un netto calo del consenso.  Il punto è che nel 2014 Renzi era visto come l'uomo nuovo, cioè come il rinnovatore della Sinistra dal popolo della sinistra e come un moderato molto più credibile e presentabile di Berlusconi dal popolo dei moderati. In quel 40,81% c'erano voti da sinistra e dal centro. Entrambi i popoli sono stati delusi, ma non da oggi. Renzi è politicamente finito il 4 dicembre 2016. Tutto quello che è venuto dopo, inclusa la conferenza stampa di ieri, è solo penoso e irreversibile declino. Se avesse mantenuto la promessa di lasciare la politica, avrebbe almeno salvato la faccia. 

Saluti

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