Scappatella da 90mila euro: l’amante le chiede soldi lei si indebita con i parenti

Una storia di letto e soldi, tanti soldi. Novantamila euro è la cifra che una donna avrebbe prestato al suo amante nel corso dei due anni di storia extraconiugale, portata avanti tra il 2016 e 2018, in provincia di Ravenna. Lui, 42 anni, avrebbe raggirato la donna, chiedendole soldi in prestito ad ogni appuntamento, finché la storia non si è interrotta e la passione è finita in tribunale, come racconta il Corriere di Romagna.

In prima istanza la procura ha chiesto l’archiviazione nei confronti dell’uomo, ma il gip ha deciso per l’imputazione coatta dell’uomo, accusato di circonvenzione d’incapace e poi rinviato a giudizio per truffa aggravata dall’ingente danno economico causato all’ex amante, che lo ha definito «diabolico» nel suo comportamento, perché i soldi sono stati richiesti a rate, per così dire, nell’arco di decine di appuntamenti.

La donna, innamorata e «succube» per sua stessa ammissione, non sapeva rifiutare e quando non aveva più soldi da dargli, li chiedeva in prestito dai parenti, pur di non negargli quanto chiedeva, perché – diceva lui – vittima di «regolamenti di conti con albanesi» o esponenti della «malavita» napoletana. Ma per l’avvio del processo bisognerà ancora aspettare: la prima udienza è fissata per l’inizio del 2024.

Insomma una brutta storia davvero un uomo che si finge in pericolo per approfittarsi di una donna innamorata, vigliacco... Che ne pensate? Chissà il tribunale cosa deciderà...
 

scappatella.JPG

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1 messaggio in questa discussione

Il 18/11/2022 in 11:11 , senzalenza ha scritto:

Una storia di letto e soldi, tanti soldi. Novantamila euro è la cifra che una donna avrebbe prestato al suo amante nel corso dei due anni di storia extraconiugale, portata avanti tra il 2016 e 2018, in provincia di Ravenna. Lui, 42 anni, avrebbe raggirato la donna, chiedendole soldi in prestito ad ogni appuntamento, finché la storia non si è interrotta e la passione è finita in tribunale, come racconta il Corriere di Romagna.

In prima istanza la procura ha chiesto l’archiviazione nei confronti dell’uomo, ma il gip ha deciso per l’imputazione coatta dell’uomo, accusato di circonvenzione d’incapace e poi rinviato a giudizio per truffa aggravata dall’ingente danno economico causato all’ex amante, che lo ha definito «diabolico» nel suo comportamento, perché i soldi sono stati richiesti a rate, per così dire, nell’arco di decine di appuntamenti.

La donna, innamorata e «succube» per sua stessa ammissione, non sapeva rifiutare e quando non aveva più soldi da dargli, li chiedeva in prestito dai parenti, pur di non negargli quanto chiedeva, perché – diceva lui – vittima di «regolamenti di conti con albanesi» o esponenti della «malavita» napoletana. Ma per l’avvio del processo bisognerà ancora aspettare: la prima udienza è fissata per l’inizio del 2024.

Insomma una brutta storia davvero un uomo che si finge in pericolo per approfittarsi di una donna innamorata, vigliacco... Che ne pensate? Chissà il tribunale cosa deciderà...
 

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Ciao, 

Credo che quando pensiamo che sia in gioco la nostra felicità, siamo in grado di fare qualunque cosa, anche farci del male.

Secondo me queste persone vanno aiutate.

Dietro a qualunque azione di violenza c'è sempre molta fragilità e l'unico modo per guarire è aiutare sia chi subisce sia chi compie gesti sbagliati.

 

 

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