ponte sullo stretto

108 messaggi in questa discussione

abbiamo dimenticato due parametri - la deriva delle coste di Calabria e Sicilia / la salinità del mare - qualsiasi costruzione e qualsiasi materiale (sospeso o immerso) non è in grado di resistere (ripeto il non) - La sola ed unica soluzione rimane aggiornare e potenziare i traghetti -    

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
4 ore fa, dune-buggi ha scritto:

abbiamo dimenticato due parametri - la deriva delle coste di Calabria e Sicilia / la salinità del mare - qualsiasi costruzione e qualsiasi materiale (sospeso o immerso) non è in grado di resistere (ripeto il non) - La sola ed unica soluzione rimane aggiornare e potenziare i traghetti -    

In rete si legge di tutto sui moti tettonici di Sicilia e Calabria. C'è chi dice che si stanno allontanando di 1 cm l'anno (cioè di 1 metro al secolo), e c'è chi dice che si stanno ricongiungendo e che entro 200.000 anni la Sicilia non sarà più un'isola. Mentre i soliti nordisti dicono che la Sicilia è destinata a essere assorbita dall'Africa. In realtà l'isola è già tettonicamente africana, almeno in parte, ma sono più africani i padani ignoranti e xenofobi come certi leghisti, anche se non lo sanno. Infatti la pianura padana fa parte della zolla africana che premendo contro la zolla euroasiatica fa sollevare la catena alpina.

Quindi, quando il Napoli va a giocare a Milano, Torino e Verona, il consueto  striscione razzista che accoglie i tifosi partenopei:

BENVENUTI IN ITALIA

è geologicamente scorretto e andrebbe sostituito con un 

BENVENUTI IN AFRICA. 

https://scienze.fanpage.it/la-pianura-padana-e-africana-lo-dice-la-scienza/

Parlando più seriamente, in questo video di geologi viene citato uno studio scientifico che stima le due componenti del moto relativo di Sicilia e Calabria:

https://youtu.be/-Jcz-q5tih4

C'è una componente di scorrimento (diretta lungo l'asse dello Stretto) con velocità stimata tra 0,4 e 1,1 mm/anno, e una componente estensiva o di allontanamento, ortogonale alla precedente e stimata tra 0,5 e 0,8 mm/anno. Si tratta di valori modesti, facilmente gestibili in sede progettuale. D'altra parte basta attraversare un qualsiasi viadotto autostradale per sentire sotto le ruote l'effetto dei giunti di dilatazione:

https://www.atlas-italy.com/giunti-dilatazione/

Anche la salinità, potenzialmente assai corrosiva, non è un problema insormontabile. Di grandi ponti sospesi marittimi in acciaio ce ne sono parecchie decine nel mondo. Gli acciai strutturali hanno fatto enormi progressi. D'altra parte sull'East River di New York (che a dispetto del nome non è un fiume ma uno stretto di mare) sono ancora in piedi 5 ponti sospesi che hanno più di un secolo e un altro paio risalgono agli anni '30 (come anche il Golden Gate Bridge di San Francisco). Il più vecchio e famoso, il ponte di Brooklyn, l'anno prossimo compirà 140 anni. Vero è che il ponte sullo Stretto, qualora si facesse, richiederebbe quasi mezzo milione di tonnellate di acciaio quindi la tentazione di risparmiare scegliendo acciai di non primissima qualità potrebbe essere forte. Io valuterei molto attentamente l'opzione dei cavi in fibra di carbonio, più leggeri e più resistenti. Questo specie se si adottasse la campata unica.

https://www.cngeologi.it/2018/09/05/un-ponte-di-carbonio/

La campata unica, che sarebbe di gran lunga la più estesa al mondo come luce, presenta un intrinseco problema strutturale legato al peso dell'impalcato. Il vecchio progetto prevedeva 6 corsie autostradali e 2 ferroviarie. Voglio ricordare che per il ponte di Akashi i giapponesi, che in fatto di acciai e strutture sospese non sono secondi a nessuno, rinunciarono alla ferrovia per contenere il peso. Si accorsero che l'80% della tensione dei cavi era destinato a sorreggere il peso a vuoto e conclusero che non si poteva scendere sotto un 20% di margine di sicurezza. Altri seri problemi, sempre per la campata unica, sono dati dal vento e dalla sismicità della zona. Le simulazioni sul vecchio progetto diedero risultati molto confortanti, ma una simulazione non è la realtà. 

[Anche se qualcuno ipotizza che le nostre vite e il nostro universo non siano altro che  simulazioni al computer effettuate da un'entità superiore. In altri termini, noi non saremmo che personaggi di un videogioco. Sembra che non vi sia modo di confutare ma nemmeno di smentire questa inquietante ipotesi:

https://youtu.be/Lk3vJ0kf8TY]

Fatto sta che l'ultimo studio di fattibilità, commissionato dal governo Draghi, ha concluso che la campata unica è troppo azzardata e che è meglio puntare su una più classica e più prudente struttura a tre campate, con due piloni centrali piantati nel fondale marino. Questo articolo in 5 pagine è un po' sintetico ma interessante:

https://www.corriere.it/economia/finanza/cards/ponte-messina-zona-altamente-sismica-cosa-dice-l-ultimo-studio-fattibilita/secolo-mezzo-progetti_principale.shtml

Però qualche geologo ha osservato che il fondale dello Stretto è geologicamente molto instabile (attraversato da faglie sismiche e soggetto a frane). 

Al di là dei seri problemi tecnici l'opera presenta un enorme problema economico. Il rapporto costi benefici mi sembra nettamente sfavorevole. Ne ho parlato in precedenti post. E lo sarebbe anche se il ponte triplicasse gli attuali volumi di traffico (di merci e veicoli) tra le due sponde. Di conseguenza, se proprio dobbiamo realizzare l'ennesima grande opera destinata a fare bilanci in rosso, secondo me tanto vale (provare a) farla a campata unica. Sarebbe spettacolare, unica al mondo e almeno attirerebbe turisti. 

Modificato da fosforo311
1 persona mi piace questo

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Errata: Sembra che non vi sia modo di confutare ma nemmeno di smentire questa inquietante ipotesi.

Corrige: Sembra che non vi sia modo di provare ma nemmeno di smentire...

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Ciao Fosforo, di prima mattina. Ricordo che il maestro delle elementari già allora ci parlava di certe assurdità di ponti. Era meglio potenziare e perfezionare i traghetti, a loro che le coste si allontanino o si avvicinano cambia niente. Il “tunnel di Archimede” lo trovo comico. Mi sembra che il cantante “Antoine” (quello delle pietre e della tramontana) aveva presentato un suo progetto. Personalmente sono contrario al ponte, meglio potenziare i traghetti. Anche “mariellasikelia” era contraria. Mi permetto ricordare che numerosi politici (berlusca in prima linea) possiedono società di comodo che parlano e scrivono, rimangono attive solo come riciclatori di denaro pubblico, solo per parlare e rinviare di continuo il tema. E' proprio con questi rinvii che ci mangiano sopra. - in chiusura – sicuramente conosci il gruppo Matildi ed il meraviglioso ponte in Valnerina (Umbria) o ponte delle Marmore. Un fantastico ponte (come gli altri di progettazione Matildi). - ricordando il ponte Tacoma andato in risonanza e poi crollato con un debole venticello.    

 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Il ponte delle Marmore è un ponte stradale ubicato nel comune di Terni (Umbria), nei pressi della cascata delle Marmore, da cui deriva il suo nome. Il ponte permette alla superstrada Terni-Rieti (strada statale 79 bis Ternana) di scavalcare la Valnerina, e costituisce l'opera più rappresentativa e importante dell'arteria.   È un ponte ad arco composto di acciaio, con luce massima di 167 metri, che lo rende tra i ponti ad arco più lunghi d'Italia per lunghezza della campata principale. È stato progettato dall'ingegnere Giuseppe Matildi[3] e costruito tra il 2006 e il 2013 dalla Tecnis.   

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Sono ovviamente favorevole alla costruzione del Ponte sullo Stretto . Le ragioni sono molteplici e vado a riassumerle :  1) È un'opera ecologica? Si, perché riduce moltissimo la concentrazione di inquinanti. 2) E’ un'opera economicamente sostenibile? Si, l'assenza del Ponte costa alla sola Sicilia oltre 6 miliardi l'anno. 3) È utile? La risposta è scontata, se avete dubbi potete chiederlo agli autotrasportatori in fila, agli studenti fuori sede, ai pendolari, agli anziani e ai disabili che devono scendere dalle navi e salire le scale della stazione per prendere il treno. Va chiesto anche a chi  conosce le dinamiche dei traffici economici, che attraversano Suez, provenienti dall'est e dal Continente del futuro, l'Africa. Insomma, anche nonna Peppina di Marianopoli che ha visto partire tutti i nipoti potrebbe rispondervi con convinzione che i collegamenti rapidi sono utili  agli scambi commerciali, alla crescita economica e sociale. Ci sarà rischio di infiltrazioni mafiose? Lo Stato e la Magistratura hanno i mezzi per contrastarli e impedirli, altrimenti smettiamo di realizzare tutto, ristrutturazioni delle opere vetuste comprese.  È realizzabile tecnicamente nonostante la zona sismica e il vento?  SI, è fattibile tecnicamente. Esiste il progetto? Si, esiste. Tempi di realizzazione? 7 anni . Lavoratori? Tra diretti e indiretti oltre 100mila. I lavoratori saranno del posto? Alcune figure saranno del posto, previo adeguato corso di formazione che deve precedere l'avvio dei lavori. Altre figure dovranno essere ricercate tra coloro che hanno già esperienza nel settore. Porterà turismo? Certo, la torre Eiffel ha 7 milioni di visitatori l'anno, il Golden Gate Bridge 10 milioni l'anno. Siamo certi che Il Ponte diventerà un'opera che catalizzerà l'attenzione del mondo.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
4 minuti fa, mark222220 ha scritto:

) È utile? La risposta è scontata, se avete dubbi potete chiederlo agli autotrasportatori in fila, agli studenti fuori sede, ai pendolari, agli anziani e ai disabili che devono scendere dalle navi e salire le scale della stazione per prendere il treno.

avete mai sentito il termine "cattedrale nel deserto"?  se ci fosse una ferrovia ad alta velocità a 4 binari che raggiungesse la punta della Calabria e con la quale in 60 minuti  si raggiungesse Napoli, se ci fosse  una autostrada a sei corsie che arrivasse sino alla punta della Calabria, se dal lato opposto , in Sicilia, ci fossero ferrovie ad alta Velocità e autostrade a sei corsie, allora lo stretto sarebbe veramente una strettoia e il ponte una necessità, ma nella situazione attuale il ponte  rischia di essere veramente una costosa cattedrale nel deserto;  quando si costruisce una casa si inizia dalle fondamenta e si arriva al tetto, tutto in ordine con gradualità, prima si devono costruire autostrade e le  ferrovie, poi si può parlare  anche  del ponte.

1 persona mi piace questo

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Nel 2010 ero in Sicilia, il ministro Sacconi disse : "Quest'anno inizieremo i lavori per il ponte" 

L'autostrada Salerno - Reggio Calabria era ancora in alto mare. 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Secondo me non si può mischiare tutto e fare di tutta l'erba un fascio.

Una cosa è parlare del fatto che un'opera possa avere una sua utilità o meno, altra cosa è metterla dal punto di vista sentimentale parlando di nonna Peppina di Messina che non riesce a vedere i suoi nipotini in Calabria o viceversa perché non è proprio così. Anche perché, molto probabilmente, nonna Peppina i nipoti li ha a Messina o altrimenti li può avere a Milano, a Pescara o anche a Londra o in Perù.

Oppure del fatto che il ponte sullo stretto di Messina sia direttamente identificabile con la viabilità di Sicilia e Calabria come se stessimo parlando dei collegamenti fra Pisa e Livorno o fra Cagliari e Sassari.

Con questo stesso ragionamento, allora ci si dovrebbe preoccupare dei nonni che stanno in Sardegna (e dei problemi della viabilità sarda) e dei nipoti che stanno in Toscana. A quel punto, cosa dovremmo fare? Un ponte fra la Sardegna e la Toscana?

O non sarà, per caso che la Sardegna è un'isola e la cosa più importante è fare in modo, per prima cosa, che funzionino i collegamenti interni alla Sardegna? Che siano collegate fra loro le diverse zone della Sardegna che, evidentemente, devono essere considerate a se. 

Lo stesso discorso vale per la Sicilia. Per prima cosa, devono funzionare i collegamenti interni alla Sicilia e questo fatto deve essere indipendente e prioritario rispetto alla viabilità della Calabria e quindi, in fin dei conti, della Penisola.

In sintesi, per prima cosa, andrebbe stabilito questo criterio perché altrimenti qualcuno dovrebbe spiegarmi se è più difficoltoso per un Siciliano andare in Calabria o per un Sardo andare in Toscana.

Sgombrato il campo da questo equivoco o da questa premessa di carattere metodologico, questo non significa dire a priori che il ponte non si deve fare in maniera assoluta perché allora non si sarebbe mai realizzata alcuna opere strategica ma sia ben chiaro che i problemi più importanti non sono quelli fra nonne e nipoti.

Personalmente ritengo piuttosto che l'opera presenti problemi di altre natura che sarebbe riduttivo riassumere in poche righe e che non sia comunque strategica perché, se non sbaglio, per attraversare lo stretto nella situazione attuale, basta mezz'ora di tempo e ritengo che si tratti, tutto sommato, di un impedimento e di un  problema che caratterizza in maniera quasi naturale un'isola.

Dopo di che il discorso potrebbe, al limite, diventare strategico e cioè quello di un eventuale salto di qualità che, almeno in via teorica, sarebbe il solo che potrebbe giustificare qualunque grande opera di ingegneria.

Pertanto la faccenda sulla fattibilità o meno dell'opera va posta in questi termini e solo in questi termini. Tutto l'altro rischia di essere surplus o poetica poesia un po' fine a se stessa.

E questo giusto per fare presente che, se ci ragioniamo un po', spesso e volentieri, in presenza di traffico caotico (quindi più che spesso, sempre), per andare da una zona all'altra di una città, ci si mette più tempo che per attraversare lo stretto di Messina.

 

 

1 persona mi piace questo

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
2 ore fa, mark222220 ha scritto:

Sono ovviamente favorevole alla costruzione del Ponte sullo Stretto . Le ragioni sono molteplici e vado a riassumerle :  1) È un'opera ecologica? Si, perché riduce moltissimo la concentrazione di inquinanti. 2) E’ un'opera economicamente sostenibile? Si, l'assenza del Ponte costa alla sola Sicilia oltre 6 miliardi l'anno. 3) È utile? La risposta è scontata, se avete dubbi potete chiederlo agli autotrasportatori in fila, agli studenti fuori sede, ai pendolari, agli anziani e ai disabili che devono scendere dalle navi e salire le scale della stazione per prendere il treno. Va chiesto anche a chi  conosce le dinamiche dei traffici economici, che attraversano Suez, provenienti dall'est e dal Continente del futuro, l'Africa. Insomma, anche nonna Peppina di Marianopoli che ha visto partire tutti i nipoti potrebbe rispondervi con convinzione che i collegamenti rapidi sono utili  agli scambi commerciali, alla crescita economica e sociale. Ci sarà rischio di infiltrazioni mafiose? Lo Stato e la Magistratura hanno i mezzi per contrastarli e impedirli, altrimenti smettiamo di realizzare tutto, ristrutturazioni delle opere vetuste comprese.  È realizzabile tecnicamente nonostante la zona sismica e il vento?  SI, è fattibile tecnicamente. Esiste il progetto? Si, esiste. Tempi di realizzazione? 7 anni . Lavoratori? Tra diretti e indiretti oltre 100mila. I lavoratori saranno del posto? Alcune figure saranno del posto, previo adeguato corso di formazione che deve precedere l'avvio dei lavori. Altre figure dovranno essere ricercate tra coloro che hanno già esperienza nel settore. Porterà turismo? Certo, la torre Eiffel ha 7 milioni di visitatori l'anno, il Golden Gate Bridge 10 milioni l'anno. Siamo certi che Il Ponte diventerà un'opera che catalizzerà l'attenzione del mondo.

Il pisano dà per scontata la fattibilità tecnica del ponte, ma è in corso un ulteriore studio di fattibilità, commissionato dal governo Draghi al costo di 50 milioni di euro, che sarà pronto nel 2023. Come scrivevo, l'ipotesi della campata unica (il vecchio progetto cancellato da Monti) sembra perdere sempre più terreno a favore delle tre campate, ma anche questa soluzione non è esente da forti critiche (in merito all'instabilità del fondale dove andrebbero ancorate le due torri centrali). Il pisano dice che il ponte creerà oltre 100.000 posti di lavoro. Ammesso e non concesso che sia vero, questi posti saranno limitati alla costruzione del ponte, della durata di 7 anni secondo lui. I lavori per il ponte di Akashi in Giappone, meno imponente, durarono 10 anni. Uno studio del 2001 della Bocconi e altri, citato sul finire della pagina allegata sotto, parlava di

"poco più di 14.500 addetti anno (valore medio) per ciascuno dei 9 anni dei lavori (7 anni di cantiere e 2 anni di lavori di preparazione) nell'intero Paese".  

Finiti i lavori, la gestione e manutenzione del ponte richiederà poche centinaia di addetti, mentre gli attuali 1200 addetti ai traghetti perderanno quasi tutti il loro posto di lavoro:

https://www.pagellapolitica.it/articoli/posti-lavoro-creati-ponte-stretto-messina

Il pisano dice che il ponte porterà turismo. Lo penso anch'io, ma solo con la campata unica dei record. Una struttura a tre campate sarebbe assai meno spettacolare e attraente. Prevede 10 milioni di "visitatori" l'anno. Se si riferisce a quelli che pagheranno il pedaggio auto o il biglietto ferroviario o del bus, le cifre attuali parlano di 11,5 milioni di passeggeri sui traghetti più 3 milioni di veicoli (leggeri e pesanti) sulle due linee esistenti:

https://www.letteraemme.it/stretto-di-messina-ogni-anno-10-milioni-di-passeggeri-tutti-i-dati/

Oggi il biglietto per un passeggero singolo senza auto costa 2,50 euro. Con l'auto si pagano 37 euro per la sola andata e solo un euro in più per il biglietto di andata e ritorno. 

Il pisano cita il Golden Gate Bridge di San Francisco, probabilmente il ponte sospeso più famoso al mondo. Se voleva sostenere la tesi della convenienza economica del ponte non poteva scegliere esempio peggiore. Sul Golden Gate transitano 39 milioni di veicoli l'anno (dato del gestore) contro gli appena 3 milioni di veicoli oggi traghettati sullo Stretto. Il pedaggio standard è 8,80 dollari per un singolo transito (l'attuale cambio euro/dollaro è circa alla pari). Ebbene, la società che gestisce il ponte di San Francisco nel 2021 ha ricavato dai pedaggi l'88% del fatturato, pari a 123,761 milioni di dollari, e ha dichiarato 63,487 milioni di perdite operative. Nel 2019, prima della pandemia, il fatturato era 196,386 milioni e le perdite 44,917 milioni.

https://docs.google.com/viewerng/viewer?url=http://docs.publicnow.com/viewDoc.aspx?filename%3D120417/EXT/7B347576EB6E04C503F5F388084865E36A589D39_A8C114E1105CAD955C3FA27E79CE1090B7D60989.PDF

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Simpatico amico dell'Arno, l'umidità di certe nebbie ha arrugginito i contatti ed ora sfavilli come le luci del luna/park. Per cortesia, torna in te. Il tuo amico del monte Pelmo (il sig. risata abita da quelle parti) ti suggerisce di usare lo svitol (alias WD.40) per ripristinare lo scorrimento degli interruttori. Il ponte sullo stretto farà la fine del ponte Tacoma (controllare) andato in risonanza per un venticello debole. Sullo stretto vi sono numerosi venti intensi a velocità e frequenza di risonanza. Il ponte oltre a NON (ripeto non) essere realizzabile, risulta puro un continuo spreco di soldi e di tempo, sino all'abbandono a metà realizzo. Anche completandolo, che senso avrebbe una super autostrada e super ferrovia, quando in Calabria ed in Sicilia si viaggia a senso unico alternato. Un saluto al mio ferra/menta di fiducia, specializzato in anti/ossidanti.     

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Non sono d’accordo . La costruzione del Ponte prevede una serie di collegamenti viari e stradali di notevole è fondamentale importanza :

Collegamenti stradali fra il ponte sullo Stretto e la viabilità primaria esistente
COMMITTENTESINA S.p.A.
TIPO DI SERVIZIOProgetto Definitivo
LOCALITÀProvince di Messina e Reggio Calabria
PERIODO2010 - 2011
IMPORTO LAVORIoltre € 1.000.000.000

La progettazione ha riguardato le nuove infrastrutture viarie necessarie ad integrare la rete stradale esistente con il Ponte sullo Stretto di Messina allo scopo di collegare funzionalmente due aree geografiche di grande importanza economica e sociale.

Il progetto prevede il collegamento tra Cannitello in Calabria e Ganzirri in Sicilia mediante un ponte sospeso a campata unica (3.300 m ) con sei corsie di traffico stradale e due binari di traffico ferroviario di 3.666 m di lunghezza complessiva, sostenuta da due piloni alti 398 m (376 m s.l.m.) posti sulle sponde della Calabria e della Sicilia.

I lavori per la costruzione del ponte includono, inoltre, la realizzazione di collegamenti con le strutture viarie e ferroviarie già presenti, e nello specifico l'Autostrada Salerno-Reggio Calabria, la Messina-Catania, la Messina-Palermo e la ferrovia ad Alta Capacità che dovrebbe collegare in futuro Napoli e Reggio C. con un prolungamento fino a Palermo ( Corridoio 1 Berlino-Palermo).

Il sistema è completato dai collegamenti con la rete stradale locale di classe funzionale inferiore, da un sistema di raccordi e rampe per l'accesso al nuovo Centro Direzionale e dalla viabilità per l'accesso dei mezzi di servizio e di soccorso al Ponte.

CONTINUA
Casello-ponte.jpg
Coll-ponte-Calabria.jpg
Impalcato.jpg
Casello-ponte.jpg
Coll-ponte-Calabria.jpg
Impalcato.jpg
Casello-ponte.jpg
Coll-ponte-Calabria.jpg
Impalcato.jpg

La progettazione di competenza ha riguardato le infrastrutture stradali che si rendono necessarie al fine di integrare la rete stradale esistente con il ponte sullo stretto di Messina: 10,5 km lato Sicilia (di cui il 67% circa in galleria) per i collegamenti alle autostrade A18 Messina-Catania e A20 Messina-Palermo; 9,8 km lato Calabria (di cui il 64% circa in galleria) per i collegamenti al nuovo tracciato della autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.

L'assetto infrastrutturale individuato è stata il frutto di una serie di approfondimenti ed ottimizzazioni che possono essere raggruppate nelle seguenti macro categorie:

1) Congruenza del progetto alla normativa sulla progettazione delle infrastrutture stradali, con particolare attenzione agli standard di sicurezza richiesti per una nuova viabilità a carattere autostradale.

2) Ottimizzazione ai fini costruttivi dell'opera in ragione del fatto che gran parte del tracciato si sviluppa in galleria e pertanto il tema delle opere in sotterraneo risulta essere centrale nelle scelte per la fattibilità dell'opera in termini economici, di tempi della costruzione e di cantierizzazione delle opere stesse.

3) Recepimento delle indicazioni provenienti dal territorio: a seguito degli incontri con le amministrazioni comunali coinvolte sono infatti emerse una serie di implicazioni territoriali del tracciato proposto in sede preliminare che hanno richiesto una rivisitazione plano-altimetrica dell'asse stradale in alcuni passaggi significativi.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

indipendem da ragioni politike, nn credo nella stabilità temporale di tale costruz. meglio spendere x ultimare o modif o riprogramm costruz di quanto già esist e tenuto su con lo sputo.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Tranquilla sig.ra uva, pure Sgarbi ha detto che il ponte non si farà 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
12 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

Tranquilla sig.ra uva, pure Sgarbi ha detto che il ponte non si farà 

Sgarbi lo scemo del villaggio hahaha

1 persona mi piace questo

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
43 minuti fa, ribelliamoci2 ha scritto:

Sgarbi lo scemo del villaggio hahaha

Occhio sig ribelliamoci, se lo viene a sapere potrebbe rispondere: capra, capra, capra

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
20 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

Occhio sig ribelliamoci, se lo viene a sapere potrebbe rispondere: capra, capra, capra

Detto da chi a cambiato più schieramenti che mutande è un complimento 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
22 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

Occhio sig ribelliamoci, se lo viene a sapere potrebbe rispondere: capra, capra, capra

 

Moda: epiteto di Sgarbi diventa t-shirt #fotoGallery

 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio

Crea un account

Non sei ancora iscritto? Registrati subito


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.


Accedi ora