auto elettriche , batterie, ricarica, altro ancora

Trema – imbe/cillità programmata – la maestra (grembiule nero, cappello con la piuma di struzzo, gessetto e matita rosso/blu), terminato di scrivere il tema alla lavagna, aggiunge (svolgimento) ed invita i bimbetti a non copiare. Quasi tutti i bimbetti si distraggono guardando dalla finestra il turbinio delle foglie autunnali. Staccatesi dagli alberi, sospinte dal vento, roteano, scendono, si innalzano, infine si accumulano al suolo, quasi in angoli predefiniti ed in cumuli concentrici. - quasi tutti gli scolaretti guardano dalla finestra, tranne due, Pietro e Paolo, i due gemellini di Andrea e Luisa, lui meccanico di auto, lei casalinga. - la maestra (quella della descrizione iniziale) abita al mio condominio e mi fa leggere lo svolgimento dei bimbetti Pietro e Paolo. - Il nostro papà quando sente parlare i fisici nobel di auto elettriche si arrabbia e dice mann/aggia al formaggino. Possibile che i fisici nobel non capiscano. Costruire un serbatoio per la benzina servono pochi minuti, poco materiale, poca energia. Costruire un intero pacco batterie occorre … distruggere l'ambiente e far lavora da schiavi gli operai, spesse volte bambini anch'essi. Quantitativi enormi di energia per estrarre e produrre in necessario, ed anche per trasportare ed immagazzinare il prodotto finito. Poi un pieno di benzina, gpl, gasolio, lo si fa in pochi minuti. Una sostituzione o una ricarica batterie in diverse ore. Il gas petrolio liquegatto (gpl / g.p.l.) è un prodotto di scarto della distillazione de petrolio, viene comunque fuori ed ha costi industriali zero. Con la attuale tecnologia si potrebbero produrre da subito auto che percorrano cinquanta chilometri con un litro, al posto degli attuali dieci, forse quindici. Con inquinamenti quasi zero. Mentre la estrazione, la produzione, la ricarica delle batterie inquina al massimo. La risposta la si trova leggendo i nomi delle nazioni che detengono il monopolio energivoro elettrico. - conclusione … i bimbetti hanno preso dieci, la maestra è stata trasferita per avere permesso di conoscere la verità sulle batterie ed auto elettriche. - conclusione due (la mia) per quale motivo si costruiscono auto da duecento e passa orari, quando con i centoventi / centotrenta guido rilassato e consumo meno energia, semplicemente arrivo pochi minuti dopo (in autostrada), ma in città non cambia nulla avere una panda oppure una triturbo. Ciao da d/b – questa mattina ho trovato l'auto strisciata, probabilmente (forse) è stato il direttore didattico, poiché ho preso le difese della maestra.   

 

Modificato da dune-buggi

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14 messaggi in questa discussione

… ho scritto … “trema” al posto di “tema” / “liquegatto” al posto di “liquefatto” / a voi trovare gli altri errori di battitura … buon lavoro , ciao da d/b.-  

Modificato da dune-buggi

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Il problema è che prima o poi dovremo risolvere la faccenda della CO2 liberata in atmosfera; e per farlo avremo bisogno di energia pulita ancora non si sa bene come prodotta, se da pannelli solari e pale eoliche o da energia nucleare di IV generazione e/o a fusione nucleare. Di certo c'è che per risolvere il problema dei trasporti senza il petrolio, le 2 tecnologie attualmente conosciute sono la trazione elettrica o quella a idrogeno. Personalmente credo che se non saremo in grado di sostituire i materiali che attualmente ha solo la Cina, rimane soltanto la trasformazione degli attuali motori nell'alimentazione a idrogeno. Essere schiavi della Cina è peggio dell'effetto serra.

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Essere schiavi della chimica cinese è un dramma. Ma ricordiamo il passato. Tutta l'industria elettrica ed elettronica europea (nel recente passato) ha trovato “simpatico” chiudere le aziende nazionali e trasportare la produzione in “oriente”. La Bosch (Rexroth) e la Magneti Marelli esistono solo di nome. Anche le aziende che producevano elettronica di consumo a livello abitazione, ed anche riscaldamento e climatizzazione sono sparite nel nulla. Persino il settore arredo bagno ed attrezzature sanitarie e medicali sono sparite. - comunque alle auto elettriche non credo, anzi le ritengo un inganno. Dove le smaltiamo le batterie esaurite da qui pochi anni, terminato il loro ciclo vitale. Auto di potenza e velocità moderata in grado di percorrere cinquanta chilometri litro ci sono già. Ed il settore camion e trasporti pesanti come lo risolviamo …. - ai posteri rispondere. (mai all'industria made in est).-    

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9 minuti fa, dune-buggi ha scritto:

Essere schiavi della chimica cinese è un dramma. Ma ricordiamo il passato. Tutta l'industria elettrica ed elettronica europea (nel recente passato) ha trovato “simpatico” chiudere le aziende nazionali e trasportare la produzione in “oriente”. La Bosch (Rexroth) e la Magneti Marelli esistono solo di nome. Anche le aziende che producevano elettronica di consumo a livello abitazione, ed anche riscaldamento e climatizzazione sono sparite nel nulla. Persino il settore arredo bagno ed attrezzature sanitarie e medicali sono sparite. - comunque alle auto elettriche non credo, anzi le ritengo un inganno. Dove le smaltiamo le batterie esaurite da qui pochi anni, terminato il loro ciclo vitale. Auto di potenza e velocità moderata in grado di percorrere cinquanta chilometri litro ci sono già. Ed il settore camion e trasporti pesanti come lo risolviamo …. - ai posteri rispondere. (mai all'industria made in est).-    

Il rapporto con la Cina andrà ripensato e verrà ripensato. L'Occidente non si può permettere di essere ricattato. Il problema è e sarà l'energia, solo l'energia. Con l'energia a disposizione quanta ne serve, si risolvono tutti gli altri problemi, compreso il riciclaggio della plastica e degli altri scarti industriali. Non esiste un problema di come fare (lo si sa benissimo): esiste solo un problema di disponibilità di energia a un costo giusto e che non abbia un impatto sull'ambiente inaccettabile. Secondo me il problema dell'energia si risolve solo con un mix di solare-eolico-nucleare. Il nucleare non va demonizzato: ammesso che per incanto domani mattina riusciremo ad avere energia gratuita in quantità illimitata, dovremo costruire comunque delle centrali nucleari di IV generazione che ci serviranno per "bruciare" (il termine "bruciare", anche se utilizzato perfino da fisici e ingegneri nucleari è sbagliato perché non si tratta di una combustione; credo lo facciano per farsi capire da tutti noi) le scorie accumulate e renderle radioattive per 300 anni e non più di oltre 300 mila anni.

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burocrazia - un problema per ogni soluzione / incapacità programmata -  

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Il 8/11/2022 in 08:09 , dune-buggi ha scritto:

. Costruire un serbatoio per la benzina servono pochi minuti, poco materiale, poca energia. Costruire un intero pacco batterie occorre … distruggere l'ambiente e far lavora da schiavi gli operai, spesse volte bambini anch'essi. Quantitativi enormi di energia per estrarre e produrre in necessario

Il problema è più complesso; a parte il fatto che se la corrente elettrica si fa con il petrolio per il pianeta non cambia niente......, il vero  problema non sono le batterie ma le reti elettriche; la scorsa estate in certi quartieri di Milano a momenti c'erano interruzioni di corrente perché la rete non reggeva il sovraccarico prodotto dall'uso dei condizionatori, su reti elettriche di questo tipo metteteci anche le ricariche delle auto e vedrete quello che succede.   Supponiamo un condominio di dieci appartamenti tutti con il contratto  di 3 KW se tutti in garage pensano di ricaricare la loro auto elettrica 3 KW non sono sufficienti, ne occorrono perlomeno 10 per appartamento; quindi quel condominio che attualmente usa 30 KW avrà bisogno di una potenza di 100 KW, ma l'impianto elettrico di quel condominio va rifatto  perché i "fili"  non reggeranno il carico, ma questo non è sufficiente,  vanno rifatte tutte le linee elettriche in tutte le città e  vanno rifatte tutte le grandi dorsali che distribuiscono la corrente in tutte le regioni,  cosa fattibilissima, ma occorrono investimenti colossali e anni di lavoro oltre ovviamente alla costruzione delle centrali elettriche che devono produrre la corrente da fare viaggiare su queste linee;   se si costruiranno lungo strade e autostrade  migliaia di centri di ricarica delle auto, a questi centri dovrà essere portata la corrente elettrica, con linee in grado di sopportare il carico elettrico;    il calendario  cioè i tempi che sono stati attualmente ipotizzati per la  completa transizione verso la mobilità elettrica sono pura utopia....  

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la maestra che ha avuto il coraggio di dire quali interessi si nascondano "dentro" ...  le auto elettriche, i televisori maxi schermo, i telefonini multi funzioni ... è stata trasferita per ... incompatibilità ambientale ... mi dispiace, era simpatica ed alla domenica preparava delle ottime torte alle mele.-     

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facendo ricerche su google si trovano interessanti articoli sui giacimenti di litio che sarebbero presenti in Italia se solo si decidesse di sfruttarli; questo è uno degli ultimi articoli trovati in rete sull'argomento  https://www.iltirreno.it/toscana/2022/12/07/news/c-e-un-tesoro-sotto-i-nostri-piedi-la-toscana-scopre-il-litio-1.100188894

 

 

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Dispiace per le mega turbine eoliche. Bisognerebbe sostituire i magneti permanenti fatti con neodimio ecc...

Nei motori elettrici il campo magnetico viene prodotto dalla corrente presente negli statori. Questo è il mio pensiero: campo magnetico prodotto dalla corrente. Come? Potrei usare delle normali calamite per attivare l'energia elettrica necessaria a produrre il campo magnetico. Almeno ci togliamo di torno i metalli rari.  

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14 ore fa, hollyeobenji ha scritto:

Dispiace per le mega turbine eoliche. Bisognerebbe sostituire i magneti permanenti fatti con neodimio ecc...

Nei motori elettrici il campo magnetico viene prodotto dalla corrente presente negli statori. Questo è il mio pensiero: campo magnetico prodotto dalla corrente. Come? Potrei usare delle normali calamite per attivare l'energia elettrica necessaria a produrre il campo magnetico. Almeno ci togliamo di torno i metalli rari.  

Effettivamente Tesla sta iniziando ad utilizzare i motori AC in luogo di quelli DC brushless, proprio per evitare l'utilizzo dei magneti permanenti (che oltretutto sono triplicati di prezzo, cosa che succederà con tutti i materiali collegati alla produzione della cosiddetta "energia rinnovabile"). Prima Tesla utilizzava i motori AC solo per la serie S. Per le serie minori (es: Model 3) utilizzava motori DC.

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