Simone Borin, papà della piccola Matilda, morto anche di ingiustizia

E’ morto a soli 46 anni il padre della piccola Matilda Borin, la bimba uccisa a 22 mesi in una villetta di Roasio nel luglio 2005.  Simone Borin è stato stroncato da una broncopolmonite

Il caso della piccola Matilda è uno dei più assurdi d'Italia la bambina morì per un violento calcio ai reni,  in quel momento in casa con lei c’erano solo la madre Elena Romani e il compagno Antonio Cangialosi. Entrambi a processo per omicidio incredibilmente furono assolti tutti e due e così il delitto restò impunito. Simone non se ne dava pace, lo scorso 30 gennaio, a pochi giorni dall’udienza in cassazione per Cangialosi, fermato per un controllo dai vigili urbani iniziò a urlare il nome di Matilda: “Avete tutti ucciso mia figlia, lo Stato non mi ha dato giustizia, per la mia bambina nessuno pagherà”».

Le parole di Marco Cirigliano, ex-consigliere comunale e fondatore dell’associazione La casa di Chiara, che era molto legato a Borin avendo in comune l’esperienza della perdita di una figlia:
"Ciao Simone,
Il pensiero che stai riabbracciando tua figlia mi devasta completamente
La vita, in maniera differente, ci ha riservato un qualcosa con cui avremmo dovuto fare i conti per tutta la vita
Ed un giorno, dopo tanti anni che non ci vedevamo, dai tempi spensierati dell’oratorio San Filippo, ci siamo ritrovati al campetto dove ci sono le nostre bimbe, Chiara e Matilda
E lì da una parte è bastato guardarci, dall’altra però per rabbia, dolore, ingiustizia abbiamo capito che una pace per noi non ci sarebbe mai stata
Nessuno può capire …
Simone, il 2 Luglio 2005, forse sei morto anche te, hai provato in tutti i modi a capire, e quando non riuscivi a capire ti ribellavi, a tuo modo, era il papà di Matilda, ne avevi tutto il diritto
Simone il giorno che ci siamo visti al campetto, me lo porto nel cuore, ho trovato un amico di tanti anni prima … un papà, come me, senza una figlia da poter abbracciare
Ora fallo Simone, con tutto l’amore che hai dentro
Stringiti Matilda forte a te

E se è vero come ci eravamo detti, che magari le nostre bimbe stavano giocando insieme, ti chiedo di strizzare l’occhiolino a Chiara
Non dirle che mi manca terribilmente Simone
Lo sa già, ricordi anche questo ci dicemmo quel giorno
Che ci guardavano
Ciao Simone
Ora sei in Pace davvero
Ti voglio bene
Marco"

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