IN BREVE

Tanto  triomfalismo ma  ingiustificato, avevano  vinto secondo  le destre  anche  nel 2018 ma  il governo  con  chi lo hanno fatto  ?

Con meno (decisamente meno) della metà delle preferenze di chi ha reso onore al proprio diritto di voto, la destra si appresta a governare il Paese.

Mi ricordate la storia del governo non eletto dal popolo per piacere?

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5 messaggi in questa discussione

Con  questi  numeri  comunque  dovranno stare   sempre  tutti in aula  o nelle commissioni gli assenteisti  cronici e  sono tanti   che  sono stati  rieletti  ( meritocrazia ) dovranno  lavorare   questa  tornata....

hero seggi

Elezioni, la ripartizione dei

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Giustissime osservazioni Los, ma bisogna anche considerare l'arretramento pauroso degli altri. Il Pd nel 2018 toccò il minimo storico come percentuale ma aveva oltre 800.000 voti in più di quelli di domenica scorsa. Un tonfo storico per i 5stelle che hanno perso 6,4 milioni di voti. I maggiori responsabili di questo disastro, ma soprattutto di una grande occasione perduta per rivoltare sul serio l'Italia come un calzino, sono Grillo e Di Maio, mentre Conte ha fatto quel che ha potuto per recuperare dal 9,2% dei sondaggi di inizio agosto a un dignitoso ma comunque deludente (per me) 15,5%. Una salutare dieta dimagrante anche per Salvini che lascia sul campo oltre 3,2 milioni di voti. Enrico Letta ha detto che si dimetterà a marzo, sarebbe stato meglio farlo subito, ma comunque ha fatto una scelta dignitosa. Il traditore Di Maio ha fatto la fine che meritava e potrà riprendere la sua più che dignitosa attività fin da sabato prossimo alle ore 15 allo stadio Maradona. Grillo e Salvini non li smuovono invece nemmeno con il carro gru. Ma credo che per ambedue questa legislatura segnerà il capolinea. In generale il crollo dell'affluenza di ben 9 punti (15 in Campania e Molise) è un bruttissimo segnale. È dal 2008 che viene battuto il record negativo della partecipazione al voto. Con il 63,91% abbiamo perso in 16 anni oltre 20 punti di affluenza (era 84,24% nel 2006). Fino al 1979 i votanti erano più del 90% del corpo elettorale. Quella era un'Italia più seria. Nelle giornate elettorali i Comuni mandavano in giro un'auto con megafono (qui a Napoli una per ogni quartiere) per ricordare alla cittadinanza il dovere civico del voto. Chi si asteneva senza giustificazione veniva inserito in un elenco esposto per un mese nell'Albo comunale, e il non voto veniva segnato nel certificato di buona condotta. Queste norme furono abrogate nel 1993, io le ripristinerei subito. Astenersi dal voto è quasi come sottrarsi alla vaccinazione: un assai poco esemplare, improprio e socialmente dannoso uso della libertà personale. 

 

Modificato da fosforo311

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