Niente tetto
Iniziata da
fosforo311,
17 messaggi in questa discussione
Si può sempre riparare il tetto prima che cada in testa, sig fosforo.
13 ore fa, barbablu16 ha scritto:Si ringrzia l'amico Orban
Non si è opposto solo Orban, che è amico dichiarato di Putin (nonché di Salvini e Meloni). Il tetto sul prezzo del gas non piace nemmeno a Polonia, Germania e Olanda. Nonché alla Norvegia che non sta nell'UE ma vi esporta molto gas. Superfluo aggiungere che non piace nemmeno agli USA, che col gas liquido stanno facendo e faranno affari d'oro. In ogni caso parliamo, con riferimento al tavolo UE, di opposizioni assai più blande e meno motivate di quelle affrontate e superate a suo tempo da Giuseppe Conte per ottenere il debito condiviso e un Recovery fund sostanzioso per tutti, in particolare per noi. Quella storica battaglia è ricordata in un libro di Travaglio come Le Quattro Giornate di Bruxelles. Invece Mario Draghi, ovvero il premier del paese UE più dipendente di tutti dal gas (41% del nostro fabbisogno di energia primaria), è tornato da Bruxelles con le pive nel sacco. E invece di battere i pugni sul tavolo ha fatto come al solito buon viso a cattivo gioco. Siamo rappresentati da un burocrate negato per la politica e la diplomazia ma molto apprezzato nelle sedi internazionali per il suo passato (di burocrate) e soprattutto per la sua remissività. In Italia lo dipingono come un personaggio autorevole, altero e ombroso, all'estero è uno yes man che distribuisce sorrisi a tutti. Ecco l'amaro commento di Conte sulla performance europea a dir poco deludente del suo successore:
"Draghi avrebbe dovuto battersi per accelerare le soluzioni in Europa e invece ora dovremo moltiplicare gli sforzi per finanziare i provvedimenti contro il caro energia. Non ha ottenuto risultati. Devi piantarti a Bruxelles finché non inchiodi i tuoi partner alle loro responsabilità. Bisogna smetterla di avere paura del rischio di isolamento dell'Italia".
Oggi lo spread è a 228. Avere un incapace al governo è un peso per le finanze pubbliche e un impulso al populismo della destra.
Sempre a proposito di Draghi tornato con le pive nel sacco da Bruxelles. Provate a immaginare se ci fosse stato Conte al suo posto a subire uno smacco del genere. I giornaloni lo avrebbero crocifisso.
Mi dispiace per il PD, ma l'agenda Draghi è l'agenda dei perdenti.
Fossi in te ci andrei molto molto ma molto cauto prima di decretare la sconfitta di Draghi. Mi sembra ovvio che tu abbia il dente avvelenato nei confronti dello stimatissimo statista che ha preso a calci nel kulo l’avvocaticchio dono della divina provvidenza Giuseppi , ma starei ben attento ad espormi. Lo hai fatto decine e decine di volte per poi scomparire nelle fogne dove vivi .
“A detta del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, sarebbero 15 i paesi che si sono dichiarati apertamente favorevoli a un massimale generalizzato al prezzo del gas, «tre preferirebbero avere il price cap solo sul gas russo, altri tre non hanno pregiudiziali sul price cap però lo vorrebbero condizionato a verifiche, per esempio di sostenibilità economica di lungo termine o che non metta in difficoltà qualche paese più debole», mentre solo «cinque paesi sono contrari o sono rimasti neutrali, non avendo grande bisogno di gas». Ci sarebbe dunque una maggioranza ampia per portare a casa la misura cavallo di battaglia del governo italiano ma a sentire la Commissione per ora la proposta sarà solo sul gas russo. Il rischio di un tetto verso i fornitori che con tanta fatica ci siamo guadagnati «presenta una sfida per l’approvvigionamento sicuro, perché il mercato del Gnl è un mercato globale», anche se «nessuna ipotesi è fuori dal tavolo». Anche la Germania, diffidente sulla misura in sé, sembrerebbe non aver pregiudizi all’imposizione di un prezzo alle importazioni di metano qualora si facesse strada questa ipotesi e fosse ben ponderata e studiata. La Francia, intanto, si è detta favorevole alla misura nei confronti di Mosca. Senza dubbio martedì ci sarà una prima proposta della Commissione con i provvedimenti più urgenti, «misure senza precedenti, per una situazione senza precedenti», per dirla con la commissaria estone. Tra queste: la limitazione dei ricavi dei produttori di elettricità che devono far fronte a bassi costi di produzione, misure per una riduzione coordinata della domanda di elettricità in tutta l’Ue e misure che aiuterebbero a risolvere il problema della diminuzione della liquidità. Sul risparmio intelligente dei consumi, l’idea è quella di replicare il piano di contingenza sul gas di fine luglio, anche se anche qui la Commissione ha posto l’accento «sull’obiettivo obbligatorio per gli Stati membri per ridurre i consumi nelle ore di punta» che «andrà quindi implementato in base alle circostanze nazionali», mentre il Consiglio spinge «sull’approccio volontario come primo passo».
La Commissione vuole sviluppare anche un indice complementare per il Gnl, perché il mercato di Amsterdam Ttf «non riflette l’attuale realtà nell’Ue». Si aprirà poi una nuova trattativa con gli ambasciatori degli Stati e forse verrà convocato un altro Consiglio straordinario entro il mese, come riferisce la presidenza ceca. A Bruxelles le posizioni e le proposte evolvono rapidamente e tutto può succedere: non è ancora escluso che la questione approdi a livello di leader nel Consiglio europeo informale del 6-7 ottobre”.
Modificato da mark2222201 ora fa, fosforo311 ha scritto:Non si è opposto solo Orban, che è amico dichiarato di Putin (nonché di Salvini e Meloni). Il tetto sul prezzo del gas non piace nemmeno a Polonia, Germania e Olanda. Nonché alla Norvegia che non sta nell'UE ma vi esporta molto gas. Superfluo aggiungere che non piace nemmeno agli USA, che col gas liquido stanno facendo e faranno affari d'oro. In ogni caso parliamo, con riferimento al tavolo UE, di opposizioni assai più blande e meno motivate di quelle affrontate e superate a suo tempo da Giuseppe Conte per ottenere il debito condiviso e un Recovery fund sostanzioso per tutti, in particolare per noi. Quella storica battaglia è ricordata in un libro di Travaglio come Le Quattro Giornate di Bruxelles. Invece Mario Draghi, ovvero il premier del paese UE più dipendente di tutti dal gas (41% del nostro fabbisogno di energia primaria), è tornato da Bruxelles con le pive nel sacco. E invece di battere i pugni sul tavolo ha fatto come al solito buon viso a cattivo gioco. Siamo rappresentati da un burocrate negato per la politica e la diplomazia ma molto apprezzato nelle sedi internazionali per il suo passato (di burocrate) e soprattutto per la sua remissività. In Italia lo dipingono come un personaggio autorevole, altero e ombroso, all'estero è uno yes man che distribuisce sorrisi a tutti. Ecco l'amaro commento di Conte sulla performance europea a dir poco deludente del suo successore:
"Draghi avrebbe dovuto battersi per accelerare le soluzioni in Europa e invece ora dovremo moltiplicare gli sforzi per finanziare i provvedimenti contro il caro energia. Non ha ottenuto risultati. Devi piantarti a Bruxelles finché non inchiodi i tuoi partner alle loro responsabilità. Bisogna smetterla di avere paura del rischio di isolamento dell'Italia".
Oggi lo spread è a 228. Avere un incapace al governo è un peso per le finanze pubbliche e un impulso al populismo della destra.
Articolo di marzo che è superato perchè oggi l'unico che è rimasto contro è appunto Orban
Modificato da barbablu161 ora fa, barbablu16 ha scritto:Articolo di marzo che è superato perchè oggi l'unico che è rimasto contro è appunto Orban
È vero, al Consiglio europeo dei ministri dell'Energia di venerdì scorso c'era solo Cingolani, ma lui è solo una pedina di Draghi, che resta il vero sconfitto. E Orban non è affatto rimasto solo contro tutti, come puoi leggere nel primo post che allego alla fine. Sono 6 mesi che Draghi cerca di ottenere il price cap sul gas ma non cava un ragno dal buco. Mentre cittadini e imprese si svenano e il governo non riesce nemmeno a tassare gli extraprofitti avendo scritto con i piedi la relativa norma. E questi sarebbero i "migliori"? Roba da matti! Quindi i bonus per le bollette saranno solo una pezza a colore e finiranno sul debito pubblico. Ribadisco: avere INCAPACI come Mario Draghi e la sua squadretta di sopravvalutati burocrati e tecnocrati alle prese con problemi molto più grandi di loro è un peso INSOSTENIBILE per le finanze pubbliche. Guarda per es. questo Cingolani come cambia diametralmente giudizio sul Consiglio europeo cui ha partecipato. Prima rassicura dicendo che la Germania non ha pregiudiziali, due giorni dopo accusa la Germania di pagare il gas russo a prezzo scontato:
https://www.tag24.it/364191-gas-cingolani-price-cap-gas-prezzo-acquisto/
Cingolani dice che ora deve cercarsi un lavoro. Uno così io non lo assumerei neppure come amministratore di condominio. Dice che servono i rigassificatori e che la politica del risparmio energetico non serve. Vedi, Los, abbiamo avuto cattivi ministri e pessimi ministri ma nessuno, che io ricordi, che dopo quasi due anni non aveva ancora capito la funzione e il senso del suo ministero. Cingolani è il primo: quindi è senza ombra di dubbio il PEGGIORE MINISTRO DELLA STORIA DELLA REPUBBLICA ITALIANA.
3 ore fa, fosforo311 ha scritto:Oggi lo spread è a 228. Avere un incapace al governo è un peso per le finanze pubbliche e un impulso al populismo della destra
Qualche forumista (serio) animato da sincero spiito di carità cristiana faccia sommessamente presente al cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 che al tempo in cui era presidente del consiglio il Dono della Divina Provvidenza lo spread ha toccato quota
326
Detto questo, il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 dimostra di essere
UN ASINO
che non ha ancora capito cosa sia lo spread.
L'ultima emissione di BTP decennale
ha fatto registrare un tasso di rendimento lordo pari a 3,76%.
Il tasso di inflazione registrato ad agosto 2022
https://www.istat.it/it/archivio/274103
è stato pari a 8,4% su base annua.
Per tutto quanto sopra concludiamo che oggi il tasso di rendimento lordo del BTP decennale all'emissione risulta essere NEGATIVO in termini reali, per ragioni che possono essere comprese perfino dal fratello down diversamente abile di Sancho Risata.
Ripeto: lo capisce perfino il fratello down diversamente abile di Sancho Risata, ma non lo capisce il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31.
16 minuti fa, ilsauro24ore ha scritto:Ripeto: lo capisce perfino il fratello
downdiversamente abile di Sancho Risata,
Lucertolone caro, Sua figlia, quella che batte a bordo strada con il q.lo bene in vista, lo ha capito?
1 ora fa, ilsauro24ore ha scritto:Qualche forumista (serio) animato da sincero spiito di carità cristiana faccia sommessamente presente al cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 che al tempo in cui era presidente del consiglio il Dono della Divina Provvidenza lo spread ha toccato quota
326
Detto questo, il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 dimostra...
che non ha ancora capito cosa sia lo spread.
L'ultima emissione di BTP decennale
ha fatto registrare un tasso di rendimento lordo pari a 3,76%.
Il tasso di inflazione registrato ad agosto 2022
https://www.istat.it/it/archivio/274103
è stato pari a 8,4% su base annua.
Per tutto quanto sopra concludiamo che oggi il tasso di rendimento lordo del BTP decennale all'emissione risulta essere NEGATIVO in termini reali...
Ma che cappio scrivi Saurino? Di' la verità: hai di nuovo esagerato col Tavernello, non è vero?
Giuseppe Conte si insediò il 1º giugno 2018 con lo spread Bund/Btp a 239 e lo lasciò a Draghi, che si insediò il 13 febbraio 2021, a quota 91, mentre oggi siamo a quota 228. Capito Saurino? Giuseppe Conte in 2 anni e 8 mesi di governo, con una crisi di governo e con le ondate più tragiche della pandemia per lo mezzo, riuscì a più che dimezzare lo spread, mentre l'incapace Draghi in un anno e 7 mesi è riuscito a più che raddoppiarlo. Eppure ha governato il paese europeo dotato del Recovery più corposo di tutti (grazie a Conte), fattore sulla carta favorevole per la fiducia dei risparmiatori che investono nei titoli italiani a lunga scadenza.
Infatti, sempre grazie a san Giuseppe Conte, l'incapace Draghi aveva trovato il rendimento dei Btp decennali al minimo storico:
Ma con il suo governaccio schifoso è riuscito a moltiplicarlo quasi per 8. Per non parlare del tasso di inflazione.
Certo il tasso d'interesse (che è un costo per lo stato) e il tasso di inflazione (che è un costo per i cittadini) non dipendono solo dal governo nazionale ma anche da fattori esogeni. Però lo spread è cresciuto, il che vuol dire che il rendimento dei titoli tedeschi è cresciuto meno dei nostri. Anche l'inflazione oggi è più bassa in Germania che da noi: 7,9% in agosto contro 8,4%. Eppure questa inflazione è guidata soprattutto dai prodotti energetici, il cui prezzo si è impennato con la guerra tra Russia e Ucraina, e la Germania, come ti ho spiegato più volte, è un paese più energivoro di noi e più dipendente dalla Russia di noi. Infatti non ha rigassificatori né gasdotti dall'Algeria, e importava dalla Russia, sia in assoluto sia in rapporto ai consumi interni, più gas, più petrolio e più carbone di noi.
Concludiamo, Saurino, che ha di nuovo battuto a casaccio sulla tastiera per scrivere stupidaggini condite dai soliti insulti da maleducato e incivile quale sei.
14 ore fa, fosforo311 ha scritto:Ma che cappio scrivi Saurino? Di' la verità: hai di nuovo esagerato col Tavernello, non è vero?
Giuseppe Conte si insediò il 1º giugno 2018 con lo spread Bund/Btp a 239 e lo lasciò a Draghi, che si insediò il 13 febbraio 2021, a quota 91, mentre oggi siamo a quota 228. Capito Saurino? Giuseppe Conte in 2 anni e 8 mesi di governo, con una crisi di governo e con le ondate più tragiche della pandemia per lo mezzo, riuscì a più che dimezzare lo spread, mentre l'incapace Draghi in un anno e 7 mesi è riuscito a più che raddoppiarlo. Eppure ha governato il paese europeo dotato del Recovery più corposo di tutti (grazie a Conte), fattore sulla carta favorevole per la fiducia dei risparmiatori che investono nei titoli italiani a lunga scadenza.
Infatti, sempre grazie a san Giuseppe Conte, l'incapace Draghi aveva trovato il rendimento dei Btp decennali al minimo storico:
Ma con il suo governaccio schifoso è riuscito a moltiplicarlo quasi per 8. Per non parlare del tasso di inflazione.
Certo il tasso d'interesse (che è un costo per lo stato) e il tasso di inflazione (che è un costo per i cittadini) non dipendono solo dal governo nazionale ma anche da fattori esogeni. Però lo spread è cresciuto, il che vuol dire che il rendimento dei titoli tedeschi è cresciuto meno dei nostri. Anche l'inflazione oggi è più bassa in Germania che da noi: 7,9% in agosto contro 8,4%. Eppure questa inflazione è guidata soprattutto dai prodotti energetici, il cui prezzo si è impennato con la guerra tra Russia e Ucraina, e la Germania, come ti ho spiegato più volte, è un paese più energivoro di noi e più dipendente dalla Russia di noi. Infatti non ha rigassificatori né gasdotti dall'Algeria, e importava dalla Russia, sia in assoluto sia in rapporto ai consumi interni, più gas, più petrolio e più carbone di noi.
Concludiamo, Saurino, che ha di nuovo battuto a casaccio sulla tastiera per scrivere stupidaggini condite dai soliti insulti da maleducato e incivile quale sei.
Ah siii , Cazzaro napoletano?? Vediamo un po’ cosa dice in proposito l’autorevole Sole 24 ore :
L’andamento dello spread tra Conte e Draghi
L’ex presidente del Consiglio ha poi ragione quando dice che in questi giorni lo spread è sopra quota 200 punti base e che durante il governo Draghi si sono «toccate punte di 250» punti, il 14 giugno e 27 luglio 2022. Tra le altre cose, a contribuire all’andamento dei mercati è stata la crisi internazionale e la guerra in Ucraina.
Il record dello spread in Italia si è però registrato tra l’autunno e l’inverno del 2011, dopo le dimissioni del quarto governo Berlusconi e l’entrata in carica del governo tecnico di Mario Monti. All’epoca lo spread superò i 500 punti base, avvicinandosi ai 600, cifre oltre due volte superiori ai numeri attuali.
Il verdetto
Abbiamo verificato: le due cifre sono sostanzialmente corrette, ma non è vero che con Draghi si è raggiunto un «record storico» per lo spread.
Fosforo: Giuseppe Conte si insediò il 1º giugno 2018 con lo spread Bund/Btp a 239 e lo lasciò a Draghi, che si insediò il 13 febbraio 2021, a quota 91
il sole 24 ore: Il governo Draghi è entrato in carica il 13 febbraio 2021. Il giorno prima lo spread si era attestato intorno ai 91 punti base.
il sole 24 ore: Il verdetto
Abbiamo verificato: le due cifre sono sostanzialmente corrette, ma non è vero che con Draghi si è raggiunto un «record storico» per lo spread. (Quello è stato raggiunto con il governo Berlusconi. ndr)
Vedo che la signoria vostra continua nelle offese nonostante il mio sforzo per uscire da questo circolo vizioso . Vengo subito a risponderle . Il sig Fosforo , conosciuto anzi e soprattutto come il Cazzaro di Napoli , ha fatto un post dove di fatto ha “magnificato” il dono della divina provvidenza Giuseppi e dall’altro ha definito Draghi un incompetente yes-men. La stura di ciò , il Cazzaro napoletano , la trae dalla differenziazione della quota relativa allo spread , accusando Draghi di aver portato detta quota oltre 250 mentre Giuseppi e’ stato capace di veleggiare su quote più basse. Ci siamo , frugoletta ?? Bene !! E’ stato dimostrato che con Giuseppi lo spread ha raggiunto oltre i 300’punti base e la relativa discesa e’ avvenuta non per il merito delle politiche dell’Avvocaticchio pugliese bensi grazie all’intervento europeo del PEPP (pandemic Emergency purchase programme), mentre la salita verificatasi con Draghi e’ da ascrivere al deterioramento globale dell’economia per la guerra russo / Ucraina . Sempre a sua disposizione per eventuali chiarimenti le rinnovo i più cordiali saluti nella speranza che i suoi toni si abbassino come i miei .
17 minuti fa, mark222220 ha scritto:Vedo che la signoria vostra continua nelle offese nonostante il mio sforzo per uscire da questo circolo vizioso . Vengo subito a risponderle . Il sig Fosforo , conosciuto anzi e soprattutto come il Cazzaro di Napoli , ha fatto un post dove di fatto ha “magnificato” il dono della divina provvidenza Giuseppi e dall’altro ha definito Draghi un incompetente yes-men. La stura di ciò , il Cazzaro napoletano , la trae dalla differenziazione della quota relativa allo spread , accusando Draghi di aver portato detta quota oltre 250 mentre Giuseppi e’ stato capace di veleggiare su quote più basse. Ci siamo , frugoletta ?? Bene !! E’ stato dimostrato che con Giuseppi lo spread ha raggiunto oltre i 300’punti base e la relativa discesa e’ avvenuta non per il merito delle politiche dell’Avvocaticchio pugliese bensi grazie all’intervento europeo del PEPP (pandemic Emergency purchase programme), mentre la salita verificatasi con Draghi e’ da ascrivere al deterioramento globale dell’economia per la guerra russo / Ucraina . Sempre a sua disposizione per eventuali chiarimenti le rinnovo i più cordiali saluti nella speranza che i suoi toni si abbassino come i miei .
Io continuo nelle offese e lei no? Ma chi vuol prendere in giro?
Questo lo ha scritto lei, stupida gallina pisana, e non mi sembra proprio che lei abbia abbassato ne toni ne insulti.
Inviata 3 ore fa · del 15/9/22 è cioè alle 9,20 circa
Sienti a me tuttascema!! E’ fuori di ogni ragionevole dubbio che te non ....
Xxxxxxxxxcc
AH.. Dimenticavo dette da lei, le offese non sono offese.
Ok ok , bene !! Vedo che ti stai attaccando ad una quisquilia per uscire dal tema oggetto della discussione dal quale , senza il minimo dubbio , esci soccombente . Senza se e senza ma !! Comunque ti voglio così . Valorosa, moltissimo valorosa !!
Il 14/9/2022 in 18:13 , fosforo311 ha scritto:Giuseppe Conte si insediò il 1º giugno 2018 con lo spread Bund/Btp a 239 e lo lasciò a Draghi, che si insediò il 13 febbraio 2021, a quota 91, mentre oggi siamo a quota 228.
A beneficio del cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31
produco il grafico (settare opportunamente l'intervallo temporale, NdA)
https://mercati.ilsole24ore.com/obbligazioni/spread/btp-10a-bund-10a
che sbugiarda lo psicolabile napoletano.
Il giorno 20 novembre 2018 lo spread toccava quota 326.8, il giorno 15 agosto 2018 lo spread era a quota 289.1 e via discorrendo per buona parte del periodo in cui il Grande Pagliaccio Impomatato pensava di guidare l'Italia.
Detto questo, il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 dimostra di essere
UN ASINO
che non ha ancora capito cosa sia lo spread.
Lo spread che il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 continua a tirare in ballo (quando non lo tira più in ballo nemmeno Michele Boldrin) non misura il costo del debito pubblico italiano.
PROVA: il 31 agosto 2020 lo spread segnava quota 146.1
Il 31 agosto 2020 veniva emesso BTP decennale
con rendimento lordo pari a 1,11% .
Il tasso di inflazione registrato ad agosto 2020
https://www.istat.it/it/files/2020/09/CS_Prezzi-al-consumo_Def_Agosto2020.pdf
è risultato negativo e pari a -0,5% .
Poiché abbiamo a che fare con tassi espressi in pochi punti percentuali, possiamo usare la formula semplificata per trovare il tasso di rendimento reale del BTP decennale (commettendo un errore trascurabile)
r = i - π
dove
r = tasso reale
i = tasso nominale
π = tasso di inflazione
In TERMINI REALI il tasso di rendimento lordo del BTP decennale emesso ad agosto 2020 è stato pari a 1,6% .
Il 31 agosto 2022 lo spread ha segnato quota 233.7 , che è maggiore di 146.1
Il 31 agosto 2022 è stato emesso BTP decennale
con rendimento lordo pari a 3,76% .
Il tasso di inflazione registrato ad agosto 2022
https://www.istat.it/it/archivio/274103
viene provvisoriamente calcolato pari a 8,4% .
La nota formula semplificata permette di calcolare in TERMINI REALI il tasso di rendimento lordo del BTP decennale emesso ad agosto 2022:
- 4,64 %
che risulta essere minore di 1,6% .
Il tasso di rendimento lordo del BTP decennale emesso ad agosto 2022 è NEGATIVO e l'asino psicolabile fosforo31 scrive che
avere un incapace al governo è un peso per le finanze pubbliche
dimostrando ancora una volta di essere un peracottaro che blatera intorno a cose di cui non ha minima contezza e regalando al fratello down diversamente abile di Sancho Risata l'ennesima figura da ge_nio.
Ma che cappio scrivi Saurino? Quello che tu chiami rendimento in termini reali è un rendimento apparente e momentaneo dal punto di vista dell'investitore. Nessun investitore è così pollo da prestare denaro con un rendimento "reale" negativo di oltre 4 punti. Ovviamente non è affatto detto, anzi è molto improbabile (almeno si spera) che il tasso di inflazione resti costante intorno all'8% per 10 anni. Io non ho mai investito in titoli di Stato e ignoro se siano a tasso fisso o indicizzato con l'inflazione. Fatto sta che, come scrivevo nel post precedente, Draghi si insediò il 13 febbraio 2021 con un rendimento del BTP allo 0,488% (minimo storico secondo il Corriere), mentre oggi il rendimento è sopra il 4% cioè più di 8 volte tanto. E questo, come ho scritto, è un costo per lo Stato, non certo lo spread che è semplicemente, come ho scritto, la differenza tra i tassi del titolo italiano e tedesco. Quindi l'aumento relativo dell'interesse versato dallo Stato sulla cedola, che mi pare sia semestrale, sarà, dal punto di vista dello Stato, molto maggiore di quanto possa essere giustificato da un'inflazione annua all'8%. D'altra parte dopo appena tre mesi e una settimana di governaccio Draghi, il 19 maggio 2021, il rendimento del BTP era già salito all'1,118%. (fonte investing.com). In ogni caso io avevo concesso a Draghi l'attenuante che inflazione e rendimento dei titoli dipendono anche da fattori esogeni. Quello che tu mi dovresti spiegare è perché oggi l'inflazione tedesca è mezzo punto sotto quella italiana nonostante una crisi energetica che sulla carta, per i motivi che ho spiegato, dovrebbe colpire la Germania più di noi. Ma soprattutto dovresti affrontare il tema della discussione, invece di tirare in ballo Conte e sue immaginarie colpe relative allo spread (che egli consegnò a Draghi al livello più basso degli ultimi 14 anni). Dovresti cioè spiegare perché il cosiddetto premier autorevole in Europa chiede da 6 mesi un tetto al prezzo del gas e nessuno se lo caga. Anche perché sembra chiederlo con l'energia e la determinazione di Fantozzi quando chiede l'aumento al megadirettore. E mi viene francamente più da ridere che da piangere leggendo queste parole che uno dei suoi più assidui turiferari gli dedicò in parlamento:
"L'autorevolezza di Draghi è l'autorevolezza dell'Italia in Europa".
Infatti siamo molto autorevoli.
Roba da matti!
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Inviata
Si ringrzia l'amico Orban
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