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Inviata
scelto dal garante giggino... mentre i cittadini li dicevano no.... ehehehehehe
Il sospetto che Caiata abbia reimpiegato capitali nei locali turistici di Siena con Cataldo Staffieri, responsabile per Toscana e Umbria de La Cascina (la coop colpita nel 2015 da interdittiva antimafia e commissariata dall’allora prefetto di Roma Franco Gabrielli, per i suoi manager coinvolti nel secondo filone di “Mafia Capitale”) - traffici in cui sarebbe coinvolto anche l’imprenditore kazako Igor Bidilo, consigliere della multinazionale Usa Atek - è stato ritenuto troppo grave perché si potesse imboccare la strada del garantismo e sorvolare. Ma soprattutto i vertici non hanno gradito l’omissione di ***. Enrico De Martino, il legale di Caiata (che si è autosospeso ma si è detto convinto della sua «buona volontà, buona fede e innocenza»), ha chiarito infatti che il suo assistito aveva ricevuto a inizio 2017 una richiesta di proroga di indagini preliminari su un fascicolo aperto a metà 2016 per fatti relativi al trasferimento fraudolento di valori in materia di riciclaggio, ma che da allora mai nessuna convocazione era giunta.
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