P R O M E S S E

LE PROMESSE ELETTORALI DEL DOTTOR DULCAMARA

di Vittorio Daniele*
Tempo di elezioni. C'è chi propone una flat tax al 15%, chi di aumentare le pensioni minime a mille euro; c'è chi si accorge che i salari sono bassi e c’è chi promette di aumentare lo stipendio a tutti gli insegnanti; c’è chi si impegna a costruire 500mila case popolari e, poi, trasporti e libri gratuiti agli studenti. Immancabile, c'è chi rilancia il Ponte sullo stretto (immarcescibile refrain delle campagne elettorali da almeno 50 anni).

Riflettendo… i partiti che propongono tutto ciò non sono forse gli stessi che hanno governato finora? Non si erano accorti che le tasse sono alte, le pensioni e i salari bassi, che gli insegnanti sono sottopagati e che mancano case popolari? E se questi problemi esistono, non sono, forse, almeno in parte, responsabilità di coloro che finora hanno governato?
I politici in campagna elettorale ricordano il dottor Dulcamara del melodramma di Donizetti. Il ciarlatano che vendeva l'elisir della giovinezza ai tanti pronti a credergli.

 

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