NON CONDIVIDO NIENTE DI QUELLO CHE DICI MA DAREI LA VITA PERCHè TU LO POSSA DIRE

14 messaggi in questa discussione

In un paese serio come erano gli Stati Uniti prima di eleggere il loro Berlusconi (ma Trump resta pur sempre più serio e più onesto del nostro) accadde che una testa calda, una sorta di Bossi sudista, si inventò un movimento politico per la secessione del Texas. Ora gli USA sono una federazione dove i singoli Stati godono di ampia autonomia, tuttavia il governo centrale non scherza quando é in gioco l'unità della Nazione. Essendo anche gente un po' megalomane, mandarono truppe con elicotteri Apache, artiglieria e blindati ad assediare la casa del leader indipendentista, lo stanarono, lo ammanettarono, lo processarono per direttissima, lo misero al gabbio e buttarono via la chiave. Ecco, se l'Italia fosse stata un paese serio e rispettoso dell'art.5 della sua Costituzione, avrebbe fatto, magari in modo un po' meno teatrale, la stessa cosa con Bossi e gli altri vertici del partito che fino a poco tempo fa si chiamava Lega Nord per l'indipendenza della Padania e aveva la secessione all'art.1 del suo Statuto. E oggi non avremmo Salvini, che ha abolito la secessione ma che forse, o senza forse, è più razzista e xenofobo di Bossi. Invece, nel paese di pulcinella, un partito secessionista l'abbiamo mandato tre volte al governo e mi pare che Bossi, quello  che minacciava di far calare su Roma ladrona i forconi e i fucilieri bergamaschi, sia ancora candidato al Parlamento. Io non credo che a Pisa accoglieranno Salvini con atti di violenza. Ma definire SCIACALLO in un manifesto uno che definiva colerosi e cani puzzolenti i napoletani, e che oggi sparge xenofobia e scende al centrosud a chiedere voti, mi sembra il minimo.

 

 

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In un paese serio il berlu si sarebbe dimesso anni fà, e non sarebbe nemmeno presentato come prossimo leader....

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6 ore fa, fosforo31 ha scritto:

In un paese serio come erano gli Stati Uniti prima di eleggere il loro Berlusconi (ma Trump resta pur sempre più serio e più onesto del nostro) accadde che una testa calda, una sorta di Bossi sudista, si inventò un movimento politico per la secessione del Texas. Ora gli USA sono una federazione dove i singoli Stati godono di ampia autonomia, tuttavia il governo centrale non scherza quando é in gioco l'unità della Nazione. Essendo anche gente un po' megalomane, mandarono truppe con elicotteri Apache, artiglieria e blindati ad assediare la casa del leader indipendentista, lo stanarono, lo ammanettarono, lo processarono per direttissima, lo misero al gabbio e buttarono via la chiave. Ecco, se l'Italia fosse stata un paese serio e rispettoso dell'art.5 della sua Costituzione, avrebbe fatto, magari in modo un po' meno teatrale, la stessa cosa con Bossi e gli altri vertici del partito che fino a poco tempo fa si chiamava Lega Nord per l'indipendenza della Padania e aveva la secessione all'art.1 del suo Statuto. E oggi non avremmo Salvini, che ha abolito la secessione ma che forse, o senza forse, è più razzista e xenofobo di Bossi. Invece, nel paese di pulcinella, un partito secessionista l'abbiamo mandato tre volte al governo e mi pare che Bossi, quello  che minacciava di far calare su Roma ladrona i forconi e i fucilieri bergamaschi, sia ancora candidato al Parlamento. Io non credo che a Pisa accoglieranno Salvini con atti di violenza. Ma definire SCIACALLO in un manifesto uno che definiva colerosi e cani puzzolenti i napoletani, e che oggi sparge xenofobia e scende al centrosud a chiedere voti, mi sembra il minimo.

 

 

Hai ragione, ma solo in parte, hai presente quello che è successo e sta succedendo in Spagna? anche li ci sono problemi di secessione così come ci sono episodi di secessione e irredentismo anche in altre parti d'Europa, pensiamo  solo alla Scozia, tanto per fare uno di tanti esempi; il problema è che i vari stati Europei sorti durante i secoli sono spesso il frutto di sopraffazioni compiuti nei confronti di piccoli popoli e piccole nazioni, pensiamo ,tanto per parlare di casa nostra, a Napoleone e alla repubblica di Venezia, oppure della conquista coloniale fatta dai piemontesi del sud Italia; la soluzione sarebbe  l'Europa,  fatta come una nazione confederale che però anziché essere fatta come si prospetta attualmente dalla confederazioni degli attuali stati dovrebbe essere fatta da una confederazione di regioni , quindi, tanto per fare un esempio l'Alto Adige attualmente diviso fra Austria e Italia sarebbe presente nella confederazione come Tirolo, l'Italia sarebbe presente con la ex Repubblica di Venezia, l'ex stato delle due Sicilie e con una confederazione dell' ex stato pontificio, stessa cosa per la Spagna, il Belgio, la Scozia --tu dici che è un'utopia? hai ragione è una cosa non fattibile, ma sarebbe l'unica possibilità per avere contemporaneamente un'Europa confederale e un'Europa dei popoli dove tutti si riconoscono.

Ritornando però al titolo di questa discussione si sta assistendo a una campagna elettorale dove anziché al libero confronto delle idee assistiamo a una guerra per fazioni dove parti politiche perdenti nei sondaggi elettorali tentano in mille modi di ribaltarli  anche con moti di piazza..

Chi è che disse: Non condivido niente di quello che dici ma darei la vita perché tu lo possa dire?  ... quanti passi e quanta strada dobbiamo ancora percorrere per imparare ad essere veramente democratici e rispettosi delle idee altrui anche quando non le condividiamo....

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su alcuni giornali è scritto che siamo ritornati agli anni '70, gli anni di piombo, di guerriglia tra i fascisti e comunisti, ma dico la vogliamo smettere con queste idee nostalgiche? La guerra è finita da un pezzo, stiamo vivendo una storia completamente diversa ora, la destra è contro la globalizzazione massiva del lavoro e del territorio, desidera preservare almeno in parte una nostra identità, ed anche io sono d'accordo; la sinistra attuale invece la vuole a tutti i costi, anche la religione, unendola in una sola con la sua atavica avversaria ideologica, io non credo in alcuna religione, ma caso contrario questa storia mi starebbe molto stretta, ed infatti nello stesso clero c'è chi è molto contrario alla attuale guida michelin. La mafia nera e la nostrana oramai sono pappa e ciccia in tutta Italia, da anni, ma Minniti se ne preoccupa solo ora perchè dice che gli cambiano i voti? eheheheh!

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28 minuti fa, frattalis ha scritto:

su alcuni giornali è scritto che siamo ritornati agli anni '70, gli anni di piombo, di guerriglia tra i fascisti e comunisti, ma dico la vogliamo smettere con queste idee nostalgiche? La guerra è finita da un pezzo, stiamo vivendo una storia completamente diversa ora, la destra è contro la globalizzazione massiva del lavoro e del territorio, desidera preservare almeno in parte una nostra identità, ed anche io sono d'accordo; la sinistra attuale invece la vuole a tutti i costi, anche la religione, unendola in una sola con la sua atavica avversaria ideologica, io non credo in alcuna religione, ma caso contrario questa storia mi starebbe molto stretta, ed infatti nello stesso clero c'è chi è molto contrario alla attuale guida michelin. La mafia nera e la nostrana oramai sono pappa e ciccia in tutta Italia, da anni, ma Minniti se ne preoccupa solo ora perchè dice che gli cambiano i voti? eheheheh!

Ti potrei dare questa chiave di lettura: una classe politica incapace si è resa conto di sondaggi di opinione e di consenso devastanti; consapevoli di non avere meriti propri cerca di vivere di rendita  accaparrandosi meriti di di gente che 70 anni fa combatte contro la dittatura, gente, quella di oggi, che non ha niente in comune e niente da spartire con quella di 70 anni fa , sono semplicemente dei profittatori che cercano di vivere e conservare il potere con i meriti di altri 

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26 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

Ti potrei dare questa chiave di lettura: una classe politica incapace si è resa conto di sondaggi di opinione e di consenso devastanti; consapevoli di non avere meriti propri cerca di vivere di rendita  accaparrandosi meriti di di gente che 70 anni fa combatte contro la dittatura, gente, quella di oggi, che non ha niente in comune e niente da spartire con quella di 70 anni fa , sono semplicemente dei profittatori che cercano di vivere e conservare il potere con i meriti di altri 

L'hai detto Etrusco, è la chiave giusta! Manovrati ed usati come dei ganzi. Potrebbero evitare altri cortei "pacifici"? Proprio in questi giorni di fuoco? Manco a dirlo! E allora o ci sei o ci fai. Ma non sarà il gregge statale in fila per tre che sfila per le strade a far cambiare idea agli italiani liberi di cervello, vogliamo la pace, non l'integrazione con la mafia nigeriana che converte alla stregoneria, che guarda caso non sono in guerra e sono il numero maggiore di migranti sui barconi e nelle carceri di tutto il mondo.

http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/sabato_blindato_roma_cortei-3564620.html

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6 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

Hai ragione, ma solo in parte, hai presente quello che è successo e sta succedendo in Spagna? anche li ci sono problemi di secessione così come ci sono episodi di secessione e irredentismo anche in altre parti d'Europa, pensiamo  solo alla Scozia, tanto per fare uno di tanti esempi; il problema è che i vari stati Europei sorti durante i secoli sono spesso il frutto di sopraffazioni compiuti nei confronti di piccoli popoli e piccole nazioni, pensiamo ,tanto per parlare di casa nostra, a Napoleone e alla repubblica di Venezia, oppure della conquista coloniale fatta dai piemontesi del sud Italia; la soluzione sarebbe  l'Europa,  fatta come una nazione confederale che però anziché essere fatta come si prospetta attualmente dalla confederazioni degli attuali stati dovrebbe essere fatta da una confederazione di regioni , quindi, tanto per fare un esempio l'Alto Adige attualmente diviso fra Austria e Italia sarebbe presente nella confederazione come Tirolo, l'Italia sarebbe presente con la ex Repubblica di Venezia, l'ex stato delle due Sicilie e con una confederazione dell' ex stato pontificio, stessa cosa per la Spagna, il Belgio, la Scozia --tu dici che è un'utopia? hai ragione è una cosa non fattibile, ma sarebbe l'unica possibilità per avere contemporaneamente un'Europa confederale e un'Europa dei popoli dove tutti si riconoscono.

Ritornando però al titolo di questa discussione si sta assistendo a una campagna elettorale dove anziché al libero confronto delle idee assistiamo a una guerra per fazioni dove parti politiche perdenti nei sondaggi elettorali tentano in mille modi di ribaltarli  anche con moti di piazza..

Chi è che disse: Non condivido niente di quello che dici ma darei la vita perché tu lo possa dire?  ... quanti passi e quanta strada dobbiamo ancora percorrere per imparare ad essere veramente democratici e rispettosi delle idee altrui anche quando non le condividiamo....

Anch'io condivido solo parte di quel che dici. A cominciare ovviamente dalla famosa frase attribuita a Voltaire. Ma francamente, avendo letto qualcosa del grande illuminista, non credo, anzi escludo, che si sarebbe fatto uccidere per difendere il diritto di personaggetti come Salvini (per non parlare di Renzi e Berlusconi) a dire le kazzate che dicono. 

Hai anche ragione nel dire che l'annessione del Sud al regno sabaudo più che una tappa fondamentale dell'Unificazione fu una conquista di tipo coloniale. Lo storico Denis Mack Smith, il massimo studioso della storia d'Italia, la paragonò addirittura a una "invasione barbarica". Ciò però non vuol dire che Napoletani e Piemontesi non debbano considerarsi ambedue, a pari diritto e per profonde ragioni storiche e culturali, ITALIANI al 100%. Come pure Calabresi e Veneti, o Siciliani e Lombardi, etc. L'Italia, che in poca preromana era solo la punta meridionale della Calabria (la terra degli Itali) fu di fatto unificata dai Romani molti secoli prima della nascita delle grandi nazioni europee. Unificata non solo a livello amministrativo e giuridico ma anche sotto il profilo culturale e linguistico. Le truppe reclutate in Italia furono sempre il nerbo di un esercito che conquistò mezzo mondo. A un certo punto la cittadinanza romana fu estesa a tutti i cittadini dell'Italia, anche se per la verità le regioni a nord del Rubicone, che non erano Italia ma Gallia Cisalpina, furono aggregate solo in epoca augustea. Poi ci furono le invasioni barbariche e la caduta dell'Impero, e restammo divisi per circa 14 secoli. Ma una certa identità culturale sopravvisse all'Alto Medioevo, sia pure indebolita e contaminata, per poi ricostituirsi e rinnovarsi. Basta ricordare che la Lingua Italiana, il cosiddetto Volgare, derivò principalmente dal Latino, e in parte ovviamente dalla Koinè del mondo ellenistico, ma con minime influenze barbariche. Inoltre si sviluppò con un processo multicentrico che ebbe il suo polo principale in Toscana, con la scuola letteraria culminata in Dante, ma anche altri poli importanti come la Campania (i più antichi documenti della nostra lingua, i famosi Placiti Cassinesi o Capuani, in sostanza sono redatti in Napoletano dell'epoca), l'Umbria (il famoso Cantico delle Creature) e la Sicilia (con la grande Scuola Aulica Siciliana). Gli altri paesi europei che citi, egregio Etrusco, sono culturalmente e storicamente assai meno coesi del nostro. Tuttavia, io personalmente ritengo che se un'Europa Unita ci deve essere, allora dovrebbe essere uno Stato profondamente unitario e nazionale, nel senso che andrebbero superati i regionalismi e i nazionalismi (ferma restando la tutela delle differenze, delle lingue e dei patrimoni culturali locali) e aboliti i parlamenti, i governi, le Costituzioni e ogni residua forma di sovranità e di autonomia politica dei paesi che si fondono. Sono contrarissimo ai privilegi delle Regioni italiane a statuto speciale, che andrebbero aboliti (anzi, come ho sempre scritto, io abolirei le Regioni, enti più dannosi che inutili, come conferma platealmente l'ultima inchiesta di Fanpage). Figuriamoci se potrei accettare l'autonomia di regioni come il Tirolo in una eventuale Europa Unita. La quale dovrebbe avere anche un'unica lingua uffi.ciale, insegnata in tutte le scuole, ovviamente accanto alle lingue preesistenti che però, gradualmente (max 10 anni) dovrebbero sparire da tutti gli atti e i documenti pubblici e ufficiali. La lingua europea, come ho scritto, dovrebbe essere sovranazionale, cioè diversa da tutte le attuali lingue ufficiali. Mi andrebbe benissimo l'Esperanto, lingua artificiale di facile apprendimento, ma anche il Latino, oppure, o meglio ancora dato che il Latino è la lingua uffi.ciale dello Stato Vaticano, una versione arrichita e aggiornata del Greco antico. Ma si potrebbe anche pianificare ad hoc una lingua artificiale ancora più semplice, moderna ed espressiva dell'Esperanto. Essendo un comunista e un comunitarista, io credo fortemente nel centralismo (democratico) dello Stato e nell'economia centralizzata e pianificata. Che è l'unico sistema in grado di conciliare i diritti con l'uguaglianza, lo sviluppo (sostenibile) con la piena e stabile occupazione, nonché di affrontare le sfide epocali che ci attendono. Le principali sono lo stop al global warming, la conversione energetica totale alle fonti rinnovabili, un grande piano, che io chiamerei Europa for Africa, che integri l'accoglienza con un piano di sviluppo sostenibile  che esporti tecnologie e restituisca autosufficienza a un continente la cui esplosione demografica deve diventare una risorsa e non più una minaccia. Il liberismo, il capitalismo, la libera iniziativa privata, conducono inevitabilmente, matematicamente, all'instabilità e alle disuguaglianze. Un'Europa unita a difesa del libero mercato, della sua moneta, delle sue banche e della sua superiorità economica e tecnologica,  sarebbe condannata al fallimento.  Sarebbe preferibile tornare ai vecchi Stati e alla vecchia sovranità monetaria.

Sulla campagna elettorale sono totalmente d'accordo con te. Seguo la politica da oltre 40 anni e questa è di gran lunga la più brutta, la più squallida che io ricordi. Una via di mezzo tra una televendita e una rissa, ma con la gran parte dei cittadini a dividersi non più tra questa e quella fazione o ideologia, bensì tra l'indifferenza e la nausea. 

Saluti

 

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53 minuti fa, fosforo31 ha scritto:

Anch'io condivido solo parte di quel che dici. A cominciare ovviamente dalla famosa frase attribuita a Voltaire. Ma francamente, avendo letto qualcosa del grande illuminista, non credo, anzi escludo, che si sarebbe fatto uccidere per difendere il diritto di personaggetti come Salvini (per non parlare di Renzi e Berlusconi) a dire le kazzate che dicono. 

Hai anche ragione nel dire che l'annessione del Sud al regno sabaudo più che una tappa fondamentale dell'Unificazione fu una conquista di tipo coloniale. Lo storico Denis Mack Smith, il massimo studioso della storia d'Italia, la paragonò addirittura a una "invasione barbarica". Ciò però non vuol dire che Napoletani e Piemontesi non debbano considerarsi ambedue, a pari diritto e per profonde ragioni storiche e culturali, ITALIANI al 100%. Come pure Calabresi e Veneti, o Siciliani e Lombardi, etc. L'Italia, che in poca preromana era solo la punta meridionale della Calabria (la terra degli Itali) fu di fatto unificata dai Romani molti secoli prima della nascita delle grandi nazioni europee. Unificata non solo a livello amministrativo e giuridico ma anche sotto il profilo culturale e linguistico. Le truppe reclutate in Italia furono sempre il nerbo di un esercito che conquistò mezzo mondo. A un certo punto la cittadinanza romana fu estesa a tutti i cittadini dell'Italia, anche se per la verità le regioni a nord del Rubicone, che non erano Italia ma Gallia Cisalpina, furono aggregate solo in epoca augustea. Poi ci furono le invasioni barbariche e la caduta dell'Impero, e restammo divisi per circa 14 secoli. Ma una certa identità culturale sopravvisse all'Alto Medioevo, sia pure indebolita e contaminata, per poi ricostituirsi e rinnovarsi. Basta ricordare che la Lingua Italiana, il cosiddetto Volgare, derivò principalmente dal Latino, e in parte ovviamente dalla Koinè del mondo ellenistico, ma con minime influenze barbariche. Inoltre si sviluppò con un processo multicentrico che ebbe il suo polo principale in Toscana, con la scuola letteraria culminata in Dante, ma anche altri poli importanti come la Campania (i più antichi documenti della nostra lingua, i famosi Placiti Cassinesi o Capuani, in sostanza sono redatti in Napoletano dell'epoca), l'Umbria (il famoso Cantico delle Creature) e la Sicilia (con la grande Scuola Aulica Siciliana). Gli altri paesi europei che citi, egregio Etrusco, sono culturalmente e storicamente assai meno coesi del nostro. Tuttavia, io personalmente ritengo che se un'Europa Unita ci deve essere, allora dovrebbe essere uno Stato profondamente unitario e nazionale, nel senso che andrebbero superati i regionalismi e i nazionalismi (ferma restando la tutela delle differenze, delle lingue e dei patrimoni culturali locali) e aboliti i parlamenti, i governi, le Costituzioni e ogni residua forma di sovranità e di autonomia politica dei paesi che si fondono. Sono contrarissimo ai privilegi delle Regioni italiane a statuto speciale, che andrebbero aboliti (anzi, come ho sempre scritto, io abolirei le Regioni, enti più dannosi che inutili, come conferma platealmente l'ultima inchiesta di Fanpage). Figuriamoci se potrei accettare l'autonomia di regioni come il Tirolo in una eventuale Europa Unita. La quale dovrebbe avere anche un'unica lingua uffi.ciale, insegnata in tutte le scuole, ovviamente accanto alle lingue preesistenti che però, gradualmente (max 10 anni) dovrebbero sparire da tutti gli atti e i documenti pubblici e ufficiali. La lingua europea, come ho scritto, dovrebbe essere sovranazionale, cioè diversa da tutte le attuali lingue ufficiali. Mi andrebbe benissimo l'Esperanto, lingua artificiale di facile apprendimento, ma anche il Latino, oppure, o meglio ancora dato che il Latino è la lingua uffi.ciale dello Stato Vaticano, una versione arrichita e aggiornata del Greco antico. Ma si potrebbe anche pianificare ad hoc una lingua artificiale ancora più semplice, moderna ed espressiva dell'Esperanto. Essendo un comunista e un comunitarista, io credo fortemente nel centralismo (democratico) dello Stato e nell'economia centralizzata e pianificata. Che è l'unico sistema in grado di conciliare i diritti con l'uguaglianza, lo sviluppo (sostenibile) con la piena e stabile occupazione, nonché di affrontare le sfide epocali che ci attendono. Le principali sono lo stop al global warming, la conversione energetica totale alle fonti rinnovabili, un grande piano, che io chiamerei Europa for Africa, che integri l'accoglienza con un piano di sviluppo sostenibile  che esporti tecnologie e restituisca autosufficienza a un continente la cui esplosione demografica deve diventare una risorsa e non più una minaccia. Il liberismo, il capitalismo, la libera iniziativa privata, conducono inevitabilmente, matematicamente, all'instabilità e alle disuguaglianze. Un'Europa unita a difesa del libero mercato, della sua moneta, delle sue banche e della sua superiorità economica e tecnologica,  sarebbe condannata al fallimento.  Sarebbe preferibile tornare ai vecchi Stati e alla vecchia sovranità monetaria.

Sulla campagna elettorale sono totalmente d'accordo con te. Seguo la politica da oltre 40 anni e questa è di gran lunga la più brutta, la più squallida che io ricordi. Una via di mezzo tra una televendita e una rissa, ma con la gran parte dei cittadini a dividersi non più tra questa e quella fazione o ideologia, bensì tra l'indifferenza e la nausea. 

Saluti

 

Ah ecco ...!! Quindi dopo la poco interessante lezione di storia ( fotocopiata ed incollata ) in cui apprendiamo l’interessantissimo ed aime’ quasi sconosciuto polo culminato nel documento dei Placiti Cassinesi o Campani ( sic , nda), ci narri e ci metti a conoscenza di nuovo che sei un comunista comunitarista con una aggiunta dell’ultima ora : addirittura “ami il centralismo democratico “. Urka !! Per chi non lo sapesse se il Cazzaro fosse il PDC , trasformerebbe l’Italia in una moderna URSS e , magari , farebbe il miracolo di far rinascere Lenin . Eh sì , proprio una bella prospettiva per tutti noi , per i nostri figli e nipoti . Debbo chiedere scusa a chi e’ intervenuto in questo post , ma io non ho capito per quale motivo , il Cazzaro , lo abbia fatto. Per quale motivo e che tipo di contributo abbia apportato . Per me solo uno sfoggio di pseudo cultura ( copiata e incollata ) per piacere a se stesso e con la presunzione di poter piacere agli altri che continuano a cagar.lo zero . A parte Parrucchiere e Pizzaiolo !! Intanto a 10 gg dal voto , continua a non comunicarci la sua preferenza elettorale . Sarà ancora confuso e farà parte di quel 36% che ancora non ha deciso ?? Chissà !! 

Modificato da mark55550

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Di tanto in tanto, a mia discrezione, decido di contravvenire alla mia regola aurea di non prendere in considerazione i post (parola grossa, meglio definirli vomiti) del semianalfabeta irrecuperabile mark(+sigle variabili). Il quale, invece, dei miei non se ne perde uno, ne ha l'ossessione e li va a cercare col lumicino. Naturalmente i pochi neuroni rimasti a disposizione del decerebrato, e non ancora divorati dalla faziosità, uniti alle sue traballanti infarinature e reminiscenze scolastiche, non gli evitano le più colossali figuracce. In ogni corso di Letteratura italiana delle scuole superiori, degno di questo nome, il primo  argomento trattato sono le origini della nostra lingua, in relazione alle quali TUTTI i testi seri citano il celeberrimo (non per l'ignorante mark...) passo: Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni li possette parte Sancti Benedicti (Capua, anno 960). Il primo vagito della lingua di Dante, il primo documento scritto a noi pervenuto della lingua italiana, usata per la prima volta al posto del latino in un atto uffi.ciale (una sentenza o placito, per l'appunto, riportante una testimonianza giurata). Ma il nostro allocco pisano dice che è roba quasi sconosciuta, e li chiama, o mi accusa di averli chiamati, "Placiti Cassinesi o Campani" aggiungendo pure un comico "sic". Mentre tutti (tranne questo semianalfabeta terminale) li conoscono come Placiti Cassinesi o Capuani e io così avevo scritto. Come vedete, cari forumisti seri, la faziosità e il livore personale annebbiano non solo il cervello ma anche la vista. Potrei sfidare, per l'ennesima volta, questo poveraccio a indicare anche una sola frase del mio post che avrei copincollato, ma sarebbe tempo perso. Questo vermiciattolo pidino sa solo insultare, offendere e scappare. Dipendesse da lui, affiderebbe l'Italia all'incapace e ignorante (nonché conclamato pinocchio) Renzi, quello che confonde la nostra cultura umanistica con una inesistente "cultura umanista" e che pensa che il tunnel del Gottardo si trovi in Italia e sia una "strepitosa" grande opera del suo governo. Voleva pure inaugurarlo (roba da matti!) ma suscitò solo le proteste della Svizzera e l'ilarità generale del resto d'Europa. E pensare che questi due soggetti vengono dalla terra di Dante e dovrebbero conoscere la lingua italiana, e magari anche un po' di storia e geografia.  Rinnovo il mio consiglio ad ambedue. Andate a pulire le spiagge: almeno vi rendete utili.

 

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20 minuti fa, fosforo31 ha scritto:

Di tanto in tanto, a mia discrezione, decido di contravvenire alla mia regola aurea di non prendere in considerazione i post (parola grossa, meglio definirli vomiti) del semianalfabeta irrecuperabile mark(+sigle variabili). Il quale, invece, dei miei non se ne perde uno, ne ha l'ossessione e li va a cercare col lumicino. Naturalmente i pochi neuroni rimasti a disposizione del decerebrato, e non ancora divorati dalla faziosità, uniti alle sue traballanti infarinature e reminiscenze scolastiche, non gli evitano le più colossali figuracce. In ogni corso di Letteratura italiana delle scuole superiori, degno di questo nome, il primo  argomento trattato sono le origini della nostra lingua, in relazione alle quali TUTTI i testi seri citano il celeberrimo (non per l'ignorante mark...) passo: Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni li possette parte Sancti Benedicti (Capua, anno 960). Il primo vagito della lingua di Dante, il primo documento scritto a noi pervenuto della lingua italiana, usata per la prima volta al posto del latino in un atto uffi.ciale (una sentenza o placito, per l'appunto, riportante una testimonianza giurata). Ma il nostro allocco pisano dice che è roba quasi sconosciuta, e li chiama, o mi accusa di averli chiamati, "Placiti Cassinesi o Campani" aggiungendo pure un comico "sic". Mentre tutti (tranne questo semianalfabeta terminale) li conoscono come Placiti Cassinesi o Capuani e io così avevo scritto. Come vedete, cari forumisti seri, la faziosità e il livore personale annebbiano non solo il cervello ma anche la vista. Potrei sfidare, per l'ennesima volta, questo poveraccio a indicare anche una sola frase del mio post che avrei copincollato, ma sarebbe tempo perso. Questo vermiciattolo pidino sa solo insultare, offendere e scappare. Dipendesse da lui, affiderebbe l'Italia all'incapace e ignorante (nonché conclamato pinocchio) Renzi, quello che confonde la nostra cultura umanistica con una inesistente "cultura umanista" e che pensa che il tunnel del Gottardo si trovi in Italia e sia una "strepitosa" grande opera del suo governo. Voleva pure inaugurarlo (roba da matti!) ma suscitò solo le proteste della Svizzera e l'ilarità generale del resto d'Europa. E pensare che questi due soggetti vengono dalla terra di Dante e dovrebbero conoscere la lingua italiana, e magari anche un po' di storia e geografia.  Rinnovo il mio consiglio ad ambedue. Andate a pulire le spiagge: almeno vi rendete utili.

 

Oltre a Cazzaro , Bufalaro e Impostore , pure Buguardo conclamato !! Ahahahahaha 

IMG_3506.JPG

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E comunque , Cazzaro , abbassa le penne e non attribuire meriti a chi non gli ha . Oltre tutto dimostri di non saper nemmeno copiare da Treccani. Dei Placiti e’ stato trovato solo un manoscritto di 7 righe riferenti ad una specie di giuramento per l’attribuzione di terre perdipiu’ scritte in volgare con tantissimi riferimenti latini . Ma di che caz.z.o di dialetto napoletano parli ?? E comunque ancora prima c’è stato l’indovinello veronese ed il Glossario di Monza . Ma , ed e’ risaputo nel mondo, si può parlare di vera origina della lingua italiana solo grazie a Dante Alighieri che , fortunatamente per lui , non era nato in Campania ma in Toscana e che proprio dal dialetto fiorentino (come Renzi , nda) , ha preso forma la lingua italiana . Applicati di più quando copincolli ...!! 

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Il 21/2/2018 in 19:48 , etrusco1900 ha scritto:

democrazia significa rispettare le idee altrui anche quando non si condividono,   democrazia significa non usare violenza verso l'avversario:   probabilmente a Pisa non tutti sanno cos'è la democrazia  "compagni che sbagliano" stanno organizzando questo:  http://www.pisatoday.it/cronaca/contestazione-salvini-pisa-23-febbraio-2018.html

Talvolta sembra di essere indovini.... http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2018/02/23/news/salvini-a-pisa-contromanifestazione-e-scontri-in-corso-italia-1.16514416

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16 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

La Coscienza è il TomTom interiore, gli incoscienti continuano a farsi del male e vorrebbero ancora "guidare"? Non c'è bisogno di nostradamus per intuire, anche se venisse una bufera di neve, ti assicuro che la gente incontrata in strada stà completamente fuori ed è arrabbiatissima, poi tutto può succedere, che ne so.

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