Cos'ha di sinistra il signor Calenda?

Grazie al pasticcio del Rosatellum, un altro dei disastri lasciati in eredità dal renzismo, un ibrido indecente che somma i difetti del proporzionale e del maggioritario azzerandone i pregi, i cespugli della strana coppia Calenda/Bonino e della vieppiù strana Tabacci/Di Mario sono penosamente alla ribalta. Lo spazio che conquistano sui media è inversamente proporzionale ai numeri modesti e fumosi dei loro sondaggi e direttamente proporzionale al numero di elettori di centrosinistra, e più in generale di elettori seri, che mettono in fuga dalle urne e da un dibattito politico già insopportabile quanto un maglione di lana in agosto. Chi si rivolge a un elettorato di centrosinistra qualcosa di sinistra dovrebbe pur dirla. Ma cosa dice Carletto Calenda, managerino confindustriale di scuola Montezemolo promosso ministro dal suo amico Renzi, figlio di papà della Roma bene, eppure bocciato in prima liceale, e che oggi parla come uno che avesse nelle mani le sorti della nazione?  In breve sintesi Carletto ha tre ossessioni, oltre alla pastasciutta: il veto assoluto su Conte e sui grillini, inclusi gli ex grillini, che considera indistintamente come degli appestati; la devozione religiosa a san Draghi e alla sua fantomatica "agenda"; gli inceneritori, i rigassificatori e le centrali nucleari.  Un ex manager dovrebbe avere qualche competenza tecnica se propone un rilancio in grande stile del nucleare in Italia. E invece in questa sua proposta riesce a mettere insieme la più completa collezione di balle che abbia mai letto sulla materia:

https://www.repubblica.it/politica/2022/06/30/news/nucleare_calenda_mozione_confronto_letta-356026457/

Dice che senza il nucleare è tecnicamente impossibile raggiungere l'obbiettivo di emissioni zero nella produzione elettrica. A parte il fatto che la filiera del nucleare oggi non è esente da emissioni e queste sono, i rapporto ai megawattora prodotti, ben maggiori di quelle della filiera delle rinnovabili, Carletto dovrebbe spiegarci perché la Germania, paese assai più energivoro e meno assolato di noi, più dipendente di noi dalla Russia, si appresta a spegnere (entro l'anno) gli ultimi suoi reattori operativi nonostante la grave crisi energetica in corso. Decisione presa a suo tempo dal governo conservatore della Merkel. Dice che il nucleare è un'energia a basso costo. E invece il nucleare delle centrali di nuova costruzione e di "ultimissima generazione" era la fonte energetica di gran lunga più costosa prima della terribile impennata del prezzo del gas. Ma Carletto a modo suo è coerente. Infatti è un fanatico dei rigassificatori, cioè del gas liquefatto importato da oltre oceano, che è ancora più costoso del gas naturale russo (ed è anche più inquinante e climalterante). Carletto propone di costruire 7 reattori di "ultimissima generazione" in "tempi rapidissimi". Roba da matti! Ignora che di questi reattori in Europa ce n'è solo uno in funzione, in Finlandia. Ci sono voluti quasi 17 anni per costruirlo e allacciarlo alla rete, ma in seguito a un ulteriore problema tecnico la produzione regolare inizierà non prima di dicembre. Un altro reattore del genere è in costruzione in Francia dal 2007. Calenda dice che il nucleare non solo è a basso costo, ma è anche poco dipendente dagli approvvigionamenti dall'estero. Roba da arcimatti! Il reattore finlandese è costato 11 miliardi di euro (contro 3,2 previsti). Per quello in costruzione in Francia la Corte dei conti francese prevede fino a 19 miliardi di spesa. I 7 reattori di Calenda ci costerebbero molto più di 7 ponti sullo Stretto. E tra iter burocratico, costruzione e collaudi li vedremmo in funzione non prima del 2040. Carletto ignora che i maggiori produttori mondiali di uranio minerale sono il Kazakistan (satellite di Putin) e la Namibia (satellite della Cina). Mentre la Russia è il primo produttore ed esportatore mondiale di uranio arricchito. E dalla Russia dipendono fortemente perfino gli USA, i quali hanno dovuto escludere l'uranio arricchito dalle sanzioni, anzi temono che sia Putin a tagliarglielo e a mandarli in crisi energetica. Infine Carletto afferma che "i reattori di ultimissima generazione sono sicurissimi". Infatti non si trova una compagnia privata disposta a offrire una polizza di assicurazione per questi impianti. Due reattori di questo tipo, nuovissimi, sono stati costruiti dai francesi per la centrale cinese di Taishan. Il primo è fermo da oltre un anno per un serio problema di sicurezza alle barre di combustibile. Da allora silenzio tombale del costruttore e delle autorità cinesi. Ma si vocifera che anche il secondo reattore potrebbe essere fermato presto per lo stesso problema. 

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19 messaggi in questa discussione

Quando parlano di centrali nucleari, anche di ultima generazione, dovrebbero anche dirci dove vorrebbero costruirle. 

Credo che proprio in quei luoghi avrebbero delle sorprese elettorali. 😊

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28 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Grazie al pasticcio del Rosatellum, un altro dei disastri lasciati in eredità dal renzismo, un ibrido indecente che somma i difetti del proporzionale e del maggioritario azzerandone i pregi, i cespugli della strana coppia Calenda/Bonino e della vieppiù strana Tabacci/Di Mario sono penosamente alla ribalta. Lo spazio che conquistano sui media è inversamente proporzionale ai numeri modesti e fumosi dei loro sondaggi e direttamente proporzionale al numero di elettori di centrosinistra, e più in generale di elettori seri, che mettono in fuga dalle urne e da un dibattito politico già insopportabile quanto un maglione di lana in agosto. Chi si rivolge a un elettorato di centrosinistra qualcosa di sinistra dovrebbe pur dirla. Ma cosa dice Carletto Calenda, managerino confindustriale di scuola Montezemolo promosso ministro dal suo amico Renzi, figlio di papà della Roma bene, eppure bocciato in prima liceale, e che oggi parla come uno che avesse nelle mani le sorti della nazione?  In breve sintesi Carletto ha tre ossessioni, oltre alla pastasciutta: il veto assoluto su Conte e sui grillini, inclusi gli ex grillini, che considera indistintamente come degli appestati; la devozione religiosa a san Draghi e alla sua fantomatica "agenda"; gli inceneritori, i rigassificatori e le centrali nucleari.  Un ex manager dovrebbe avere qualche competenza tecnica se propone un rilancio in grande stile del nucleare in Italia. E invece in questa sua proposta riesce a mettere insieme la più completa collezione di balle che abbia mai letto sulla materia:

https://www.repubblica.it/politica/2022/06/30/news/nucleare_calenda_mozione_confronto_letta-356026457/

Dice che senza il nucleare è tecnicamente impossibile raggiungere l'obbiettivo di emissioni zero nella produzione elettrica. A parte il fatto che la filiera del nucleare oggi non è esente da emissioni e queste sono, i rapporto ai megawattora prodotti, ben maggiori di quelle della filiera delle rinnovabili, Carletto dovrebbe spiegarci perché la Germania, paese assai più energivoro e meno assolato di noi, più dipendente di noi dalla Russia, si appresta a spegnere (entro l'anno) gli ultimi suoi reattori operativi nonostante la grave crisi energetica in corso. Decisione presa a suo tempo dal governo conservatore della Merkel. Dice che il nucleare è un'energia a basso costo. E invece il nucleare delle centrali di nuova costruzione e di "ultimissima generazione" era la fonte energetica di gran lunga più costosa prima della terribile impennata del prezzo del gas. Ma Carletto a modo suo è coerente. Infatti è un fanatico dei rigassificatori, cioè del gas liquefatto importato da oltre oceano, che è ancora più costoso del gas naturale russo (ed è anche più inquinante e climalterante). Carletto propone di costruire 7 reattori di "ultimissima generazione" in "tempi rapidissimi". Roba da matti! Ignora che di questi reattori in Europa ce n'è solo uno in funzione, in Finlandia. Ci sono voluti quasi 17 anni per costruirlo e allacciarlo alla rete, ma in seguito a un ulteriore problema tecnico la produzione regolare inizierà non prima di dicembre. Un altro reattore del genere è in costruzione in Francia dal 2007. Calenda dice che il nucleare non solo è a basso costo, ma è anche poco dipendente dagli approvvigionamenti dall'estero. Roba da arcimatti! Il reattore finlandese è costato 11 miliardi di euro (contro 3,2 previsti). Per quello in costruzione in Francia la Corte dei conti francese prevede fino a 19 miliardi di spesa. I 7 reattori di Calenda ci costerebbero molto più di 7 ponti sullo Stretto. E tra iter burocratico, costruzione e collaudi li vedremmo in funzione non prima del 2040. Carletto ignora che i maggiori produttori mondiali di uranio minerale sono il Kazakistan (satellite di Putin) e la Namibia (satellite della Cina). Mentre la Russia è il primo produttore ed esportatore mondiale di uranio arricchito. E dalla Russia dipendono fortemente perfino gli USA, i quali hanno dovuto escludere l'uranio arricchito dalle sanzioni, anzi temono che sia Putin a tagliarglielo e a mandarli in crisi energetica. Infine Carletto afferma che "i reattori di ultimissima generazione sono sicurissimi". Infatti non si trova una compagnia privata disposta a offrire una polizza di assicurazione per questi impianti. Due reattori di questo tipo, nuovissimi, sono stati costruiti dai francesi per la centrale cinese di Taishan. Il primo è fermo da oltre un anno per un serio problema di sicurezza alle barre di combustibile. Da allora silenzio tombale del costruttore e delle autorità cinesi. Ma si vocifera che anche il secondo reattore potrebbe essere fermato presto per lo stesso problema. 

Ma quante panzane racconti emerito Cazzaro Napoletano . La tua disgrazia e’ di avermi sul forum disinnescando tutte le tue bugie a scopo pesca storioni …!! 

Indietro tutta sul Green Deal Ue: la Germania riabilita nucleare e carbone; la Francia importa più gas e petrolio

 

di Tino Oldani

 

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Mi spiace sig fosforo, ma devo dar ragione alla stupida gallina pisana diversamente intelligente e diversamente monolaureata, che ha sempre ragione anche quando ha torto. 

 

 

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Confermo e ribadisco al panzanaro pisano il phase out della Germania dal nucleare. Nonostante la grave crisi energetica, il governo non ha rinunciato al programma di spegnimento degli ultimi tre reattori operativi. Detto programma è già stato avviato e per ragioni tecniche non può essere interrotto. Anche in caso di ripensamento, conseguente a un eventuale blocco totale e prolungato del flusso di gas dalla Russia, i reattori potranno essere riavviati a pieno regime non prima dell'autunno del 2023. Non lo dico io ma una commissione di esperti interpellata dal governo. Confermato anche il phase out dal carbone entro il 2030, che inizialmente era previsto entro il 2038. Il governo si riserva la possibilità di riaprire, in via provvisoria, alcune centrali a carbone dismesse. L'Energiewende, il piano di conversione energetica più ambizioso in Europa, continua.

La Francia è costretta a importare più gas e petrolio perché le sue centrali nucleari sono in palese difficoltà. L'età media dei 56 reattori civili francesi ormai supera i 37 anni, tutti costruiti e allacciati alla rete nel secolo scorso. Teniamo conto che erano progettati per una vita operativa di 30 anni. Ci fu un primo prolungamento di 10 anni della licenza che ora si pensa di portare a 60 anni. Ma è problematico e costoso. Molti reattori lamentano seri problemi di corrosione e sono fermi o lavorano a regime ridotto. Un altro problema è la siccità e l'aumento di temperatura dell'acqua di raffreddamento dei fiumi. Ciò riduce il rendimento termodinamico degli impianti. La produzione è ai minimi storici: meno 15,2% nel primo semestre 2022 su quello del 2021, meno 27,1% nel mese di giugno. 

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Il cazzaro napoletano viene sbugiardato dal Financial Times (26 luglio 2022)

https://www.ft.com/content/cc422ece-92b3-41fa-a05c-900270bfe824

Germany rethinks nuclear power exit due to threat of winter energy crunch

Coalition partners including Greens consider extending life of the Isar 2 atomic plant beyond its end-of-year shutdown date

The Green party says Germany’s three nuclear plants accounted for just 6% of electricity produced in the country in the first quarter, much less than gas at 13% © Thomas Kienzle/AFP/Getty Images

Germany is rethinking its plan to exit nuclear power by the end of the year, as concern increases that Russia’s moves to cut gas supplies could trigger a winter electricity crunch in Europe’s largest economy.

A U-turn on nuclear power would mark a big departure in German energy policy. It would be a particularly bitter pill for the Greens, a pillar of chancellor Olaf Scholz’s coalition government with roots in the country’s anti-nuclear movement.

A person close to the Greens leadership said the party had come to the conclusion that “all options should be on the table” in the event of an energy crunch. One of those options might be to extend the life of the Isar 2 nuclear station in Bavaria beyond its shutdown date of December 31.

The person said the extension would only be for a few months, and any decision would be contingent on the results of a stress test that is under way to determine whether Germany’s electricity supply can continue to function even “under aggravated conditions”.

The stress test is expected to show that Bavaria, in particular, could face problems with its winter electricity supply. The state, a key industrial centre, has relatively little wind and solar energy and relies heavily on gas and nuclear for electricity.

A spokesperson for Scholz said the chancellor would also wait for those findings before deciding on a course of action. The government would take the decision in a “completely ideology-free and open-minded way”, the spokesperson added.

The nuclear rethink underscores how Russia’s escalating economic war with the west has led to a new willingness among Germany’s political class to abandon a signature policy brought in to hasten the green transition.

The latest sign of the Kremlin’s willingness to weaponise its energy exports came on Monday when gas giant Gazprom warned that flows through the Nord Stream 1 pipeline would be cut to 33mn cubic meters from Wednesday — just a fifth of its capacity and half of current levels. European gas prices soared on the announcement, hitting five-month highs.

The energy crunch has forced Scholz’s government to take decisions that go against typical Green policy, including restarting some of Germany’s highly polluting coal-fired power stations. His coalition had said it wanted to phase out coal plants completely, “ideally” by the end of the decade.

Germany decided to abandon nuclear power in 2011, in the wake of the Fukushima disaster in Japan. The three nuclear facilities still in operation — Isar 2, Emsland and Neckarwestheim 2 — are all due to close by the end of the year.

The government, made up of Scholz’s Social Democrats (SPD), the Greens and liberal Free Democrats (FDP), has stuck to its planned timetable for the nuclear phaseout even after Russia invaded Ukraine.

Green economy minister Robert Habeck has insisted Russian gas was largely used to heat homes and in industry — with nuclear playing no role in either. Greens have also stressed that the three nuclear plants accounted for just 6 per cent of electricity produced in Germany in the first quarter, much less than gas at 13 per cent.

But with many consumers switching from gas to alternative forms of energy, experts say electricity demand will grow — and nuclear could *** plug the demand gap.

Pressure for a rethink on nuclear has been growing within and outside the government, with the FDP and opposition Christian Democrats demanding a reprieve for the three nuclear plants.

Even prominent Greens have shown flexibility on the issue. Katrin Göring-Eckardt, the Green deputy speaker of parliament, on Sunday said Bavaria had a “special problem” that could be addressed by allowing Isar-2 to continue operating beyond the end of the year.

Franziska Brantner, another influential Green who is a state secretary in the economy ministry, also implied in a TV interview that Germany might need to keep its nuclear plants running out of “solidarity” with France, which has been forced to shut many of its reactors because of corrosion problems and to import power from its neighbours.

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14 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Confermo e ribadisco al panzanaro pisano il phase out della Germania dal nucleare. Nonostante la grave crisi energetica, il governo non ha rinunciato al programma di spegnimento degli ultimi tre reattori operativi. Detto programma è già stato avviato e per ragioni tecniche non può essere interrotto. Anche in caso di ripensamento, conseguente a un eventuale blocco totale e prolungato del flusso di gas dalla Russia, i reattori potranno essere riavviati a pieno regime non prima dell'autunno del 2023. Non lo dico io ma una commissione di esperti interpellata dal governo. Confermato anche il phase out dal carbone entro il 2030, che inizialmente era previsto entro il 2038. Il governo si riserva la possibilità di riaprire, in via provvisoria, alcune centrali a carbone dismesse. L'Energiewende, il piano di conversione energetica più ambizioso in Europa, continua.

La Francia è costretta a importare più gas e petrolio perché le sue centrali nucleari sono in palese difficoltà. L'età media dei 56 reattori civili francesi ormai supera i 37 anni, tutti costruiti e allacciati alla rete nel secolo scorso. Teniamo conto che erano progettati per una vita operativa di 30 anni. Ci fu un primo prolungamento di 10 anni della licenza che ora si pensa di portare a 60 anni. Ma è problematico e costoso. Molti reattori lamentano seri problemi di corrosione e sono fermi o lavorano a regime ridotto. Un altro problema è la siccità e l'aumento di temperatura dell'acqua di raffreddamento dei fiumi. Ciò riduce il rendimento termodinamico degli impianti. La produzione è ai minimi storici: meno 15,2% nel primo semestre 2022 su quello del 2021, meno 27,1% nel mese di giugno. 

Se invece di dare in pasto ai forumisti le notizie del dicembre 2021 tu dessi le notizie certe ed attuali , saresti sempre un Cazzaro ma con un briciolo di dignità in più …!! 

Energia nucleare, passo indietro di Germania e Belgio/ "Non spegneranno i reattori"

Pubblicazione: 08.06.2022 - Mirko Bompiani

Dietrofront di Belgio e Germania sull'energia nucleare. Berlino non disattiverà tre centrali come inizialmente previsto. Le ultime notizie

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Per ora non c'è nessun dietrofront della Germania sul nucleare. L'articolo del Corriere si autocontraddice. Prima dice che la Germania non spegnerà i tre reattori, poi parla di una semplice discussione: nulla è stato deciso, per ora resta il phase out entro il 31 dicembre. Restringe il campo della discussione il più serio FT: si valuta la possibilità di prorogare "solo di pochi mesi" il funzionamento di un unico reattore in Baviera per rispondere a esigenze particolari che potrebbero emergere in quella regione. Probabilmente quel reattore ha ancora una piccola riserva di combustibile e non la si vuole sprecare. Mentre nuovi approvvigionamenti di uranio fissile, come scrivevo in precedenza, richiedono tempi lunghi. Tutto qui. Le mie due ombrette imparino a leggere con più attenzione gli articoli che allegano. 

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cosa ha di sinistra il Calenda ? la mano !

la destra é già allungata sul pnrr

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4 minuti fa, tiberio1946 ha scritto:

cosa ha di sinistra il Calenda ? la mano !

la destra é già allungata sul pnrr

👏👏👏👏

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10 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Per ora non c'è nessun dietrofront della Germania sul nucleare. L'articolo del Corriere si autocontraddice. Prima dice che la Germania non spegnerà i tre reattori, poi parla di una semplice discussione: nulla è stato deciso, per ora resta il phase out entro il 31 dicembre. Restringe il campo della discussione il più serio FT: si valuta la possibilità di prorogare "solo di pochi mesi" il funzionamento di un unico reattore in Baviera per rispondere a esigenze particolari che potrebbero emergere in quella regione. Probabilmente quel reattore ha ancora una piccola  riserva di combustibile e non la si vuole sprecare. Mentre nuovi approvvigionamenti di uranio fissile, come scrivevo in precedenza, richiedono tempi lunghi. Tutto qui. Le mie due ombrette imparino a leggere con più attenzione gli articoli che allegano. 

Sei proprio un grande Cazzaro. Nemmeno di fronte all’evidenza..,!!!

Berlino ci ripensa: forse è meglio tenere accese anche le centrali nucleari

2 settimane fa
 
Centrali nucleari: l’Olanda costruirà due nuovi impianti

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1 ora fa, mark222220 ha scritto:

Sei proprio un grande Cazzaro. Nemmeno di fronte all’evidenza..,!!!

Berlino ci ripensa: forse è meglio tenere accese anche le centrali nucleari

2 settimane fa
 
Centrali nucleari: l’Olanda costruirà due nuovi impianti

Forse? Quindi ci stanno ancora pensando 

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No , non ci pensano un caz.z.o …!!                     “Energia nucleare, passo indietro di Germania e Belgio/ "Non spegneranno i reattori"

Pubblicazione  08.06.2022 - Mirko Bompiani

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Berlino ci ripensa: forse è meglio tenere accese anche le centrali nucleari

2 settimane fa
Xxxxxx
 

No , non ci pensano un caz.z.o …!!                     “Energia nucleare, passo indietro di Germania e Belgio/ "Non spegneranno i reattori"

Pubblicazione  08.06.2022 - Mirko Bompiani
 
L'8 giugno 22 erano convinti, a metà luglio 22 forse. 
Si decida stupida gallina pisana diversamente intelligente e diversamente monolaureata, quale dei due messaggi è valido: quello di giugno o quello di luglio? 
Secondo cronologia dovrebbe valere quello di luglio, ma secondo le galline pisane non si sa mai. 
 

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Sono validi tutti e due , tuttascema . Sia l’uno che l’altro smentiscono senza discussione le affermazioni del Cazzaro che afferma,  senza nessun dubbio , che la Germania ha abbandonato il nucleare .  E’ talmente ovvio che lo ha capito anche tuo fratellino storto dall’alto del gradino posto più in alto del podio dei ge ni !! 

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Il più vecchio è senza " forse" stupida gallina pisana diversamente intelligente e diversamente monolaureata. 

È siccome io non sono diversamente monolaureato, ritengo che "forse" sia un avverbi che indica dubbio.

Lei da gallina pisana cosa pensa voglia dire "forse" 

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Ma davvero vuoi insistere con i giochini verbali con me che ti massacro ogni giorno che cristo mette in terra ??  Razza di imbexxille , torno a ripetertelo : l’unico che non ha nessun dubbio e’ il Cazzaro di Napoli e pure te che gli fai da segretaria sciocchina . E’ il Cazzaro di Napoli che afferma convintamente che la Germania chiuderà le sue 3 centrali nucleari . E questo non è vero !! Chiarooo, idio ta ?? 

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Le uniche cose che lei massacra, stupida gallina pisana diversamente intelligente e diversamente monolaureata, sono gli zebedei essiccati che si porta addosso, e che, ormai, giorno per giorno, sparge nel forum sotto  forma di putrida polvere. 

Ci sono una infinità di articoli di giornali che parlano di dismissione del nucleare in Germania. Ritarderanno di un anno o due? E allora? 

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Razza di inbexxilke patentata . Gli articoli che menzioni sono relativi al gennaio 2022 . Chiaroooo testadiminhkia assoluta …?? 

1 ora fa, ahaha.ha ha scritto:

 

Ci sono una infinità di articoli di giornali che parlano di dismissione del nucleare in Germania. Ritarderanno di un anno o due? E allora? 

 

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Cerchi, stupida gallina pisana diversamente intelligente e diversamente monolaureata cerchi. C'è ne sono una infinità. 

Le ho anche chiesto: "cosa cambia se la dismissione del nucleare scivola di un anno o due?" 

PS: ha scoperto poi cosa vuol indicare l'avverbio "forse" che è della seconda metà di luglio? 

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