il gas aumenta? razionato?? bruxell risolve tutto

dovete voi italiani consumare almeno il 15% in meno!!!non un consiglio..ma  un ordine!! ecco la risoluzione dei + bravi europeisti!! un amministratore di un condomino avrebbe avuto qualche idea migliore....e vogliono dirigere l'europa.

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13 messaggi in questa discussione

46 minuti fa, director12 ha scritto:

dovete voi italiani consumare almeno il 15% in meno!!!non un consiglio..ma  un ordine!! ecco la risoluzione dei + bravi europeisti!! un amministratore di un condomino avrebbe avuto qualche idea migliore....e vogliono dirigere l'europa.

Quale sarebbe la sua proposta, sig frizz? 

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La cosa più importante è l'avverbio: "almeno" il 15%. Tagliare i consumi potrebbe non essere, per il momento, una scelta obbligata, ma è senza dubbio la più oculata. Consente di limitare l'aumento vertiginoso dei prezzi, di avvicinare gli obbiettivi europei di decarbonizzazione, di accelerare la transizione ecologica verso le fonti rinnovabili, e di cominciare ad allenare le famiglie e le imprese alla sobrietà energetica in vista dei ben più cogenti e drammatici sacrifici che ci attendono in un prossimo futuro. Secondo l'annuario statistico della Bp, nel 1965 in pieno boom economico, gli italiani consumavano in media 64,7 GJ di energia primaria pro capite l'anno. Nel 2021 siamo a 107,2 GJ. Il che significa che potremmo tagliare il 40% dei nostri consumi ritornando al livello del 1965, quando in Italia non si viveva affatto male. Teniamo conto che ancora oggi in molti paesi africani si vive con meno di 5 GJ l'anno a testa. In realtà potremmo scendere ben sotto i 64,7 GJ giocando sull'efficienza energetica che oggi è nettamente maggiore rispetto al 1965 e che può, anzi deve, ulteriormente migliorare. A mio avviso, con l'elettrificazione totale del sistema, un obbiettivo ragionevole nel pieno della green economy potrebbero essere i 30 GJ pro capite, ovvero un taglio del 72% rispetto al 2021. Per chi pensasse che sia una quantità troppo modesta di energia, dirò che con 30 GJ e trascurando gli attriti una gru potrebbe sollevare una portaerei da 100.000 tonnellate all'altezza di 30,6 metri, ovvero quella del tetto di un edificio di 8 piani. 

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Non so come questo sia tecnicamente possibile; limitare il consumo di energia elettrica è semplice, si stacca un interruttore e un intero quartiere o città rimane al buio. la  stessa cosa si può fare con l'acqua, si chiude una conduttura e quando si eroga nuovamente l'acqua se c'è qualche rubinetto in qualche abitazione  sbadatamente rimasto aperto al massimo si allaga la casa, con il gas è diverso, non si può ridurre la pressione nelle tubazioni perché se un fornello aperto si spenge per mancanza di gas e rimane aperto,   quando torna il gas,  essendo la fiamma spenta, il gas esce,    satura   l'ambiente e alla prima scintilla la casa salta in aria.; l'unica cosa per risparmiare gas  è  mantenere le tubazioni in pressione, fermare le fabbriche che usano il gas o le centrali elettriche,  ma l'economia della nazione va a farsi friggere, così come vanno a farsi friggere (modo  simbolico di parlare) migliaia e migliaia di posti di lavoro

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2 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

Non so come questo sia tecnicamente possibile; limitare il consumo di energia elettrica è semplice, si stacca un interruttore e un intero quartiere o città rimane al buio. la  stessa cosa si può fare con l'acqua, si chiude una conduttura e quando si eroga nuovamente l'acqua se c'è qualche rubinetto in qualche abitazione  sbadatamente rimasto aperto al massimo si allaga la casa, con il gas è diverso, non si può ridurre la pressione nelle tubazioni perché se un fornello aperto si spenge per mancanza di gas e rimane aperto,   quando torna il gas,  essendo la fiamma spenta, il gas esce,    satura   l'ambiente e alla prima scintilla la casa salta in aria.; l'unica cosa per risparmiare gas  è  mantenere le tubazioni in pressione, fermare le fabbriche che usano il gas o le centrali elettriche,  ma l'economia della nazione va a farsi friggere, così come vanno a farsi friggere (modo  simbolico di parlare) migliaia e migliaia di posti di lavoro

Limitare i consumi di energia elettrica è abbastanza semplice. Per le utenze domestiche con i moderni contatori digitali sarebbe un gioco da ragazzi. Attualmente il contratto tipico di fornitura prevede una potenza impegnata pari a 3kW e una potenza massima erogata pari a 3,3 kW (prima che un interruttore automatico blocchi l'erogazione). Questi valori sono immutati da moltissimi anni, ma oggi, con le lampadine a led, gli elettrodomestici a basso consumo e le famiglie mediamente meno numerose che 50 anni fa,  si potrebbero abbassare di 1 kW senza troppi problemi e con alcune semplici accortezze (es. non usare contemporaneamente il ferro da stiro e la lavatrice). Oppure si potrebbe applicare una maggiorazione tariffaria non solo sui consumi elevati (cioè al di sopra di un certo numero di kWh in un dato periodo) ma anche sulle potenze istantanee elevate (es. al di sopra di 2 kW). Alle imprese ovviamente non si può tagliare la potenza ma si deve cercare di indurle ad abbassare i consumi nei limiti del possibile. Per es. impiegando macchine più efficienti. Bisognerebbe anche agire sulla politica tariffaria. Il prezzo unico dell'elettricità andrebbe abolito. La tariffa dovrebbe essere modulata per limitare, sempre nei limiti del possibile, l'incidenza del consumo energetico sul fatturato dell'azienda. Ovviamente non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. A un certo punto abbassare il consumo energetico comporterà una riduzione della produzione e del fatturato. Ma è inevitabile. Nella green economy la produzione, i consumi e il PIL dovranno decrescere nei paesi ricchi, e non di poco, rispetto ai livelli attuali. Non ci sono alternative se non un futuro molto difficile, o addirittura catastrofico, per il pianeta  e per le prossime generazioni. Anche i consumi di energia termica per il riscaldamento sono facilmente riducibili. Basta regolare dei termostati. Per la cucina basta evitare le cotture lunghe, preferendo in linea di massima la padella e la pentola (anche a pressione) al forno. Più difficile limitare i consumi legati ai trasporti senza banalmente ricorrere all'aumento indiscriminato dei prezzi. Quando le auto elettriche saranno largamente diffuse, le colonnine di ricarica rapida potrebbero essere connesse a un server centrale e richiedere il n. di targa dell'utilizzatore. Se questi supera un certo numero di ricariche in un mese, le successive le farà a un prezzo maggiorato. Mentre a chi, dopo il 2030, girerà ancora in auto a benzina o diesel con meno di 4 persone a bordo io farei compilare un'autocertificazione per attestare la reale necessità dello spostamento. In ogni caso, come ho scritto molte volte, imporrei un limitatore elettronico di velocità su tutte le vetture private (eccetto quelle dei medici e simili). Direi 80 o 90 km/h al massimo. Incentiverei al massimo il trasporto pubblico collettivo, eccetto l'aereo. Nella green economy si volerà poco. Sarà inoltre inevitabile ridimensionare di brutto il commercio internazionale e il turismo internazionale. Spariranno ovviamente le petroliere, le carboniere e le metaniere, eccetto quello convertibili per il trasporto di idrogeno verde o ammoniaca verde. Dimagriranno di brutto, nel numero e nella stazza, le navi mercantili e quelle da crociera. 

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5 ore fa, director12 ha scritto:

dovete voi italiani consumare almeno il 15% in meno!!!non un consiglio..ma  un ordine!! ecco la risoluzione dei + bravi europeisti!! un amministratore di un condomino avrebbe avuto qualche idea migliore....e vogliono dirigere l'europa.

risposta classica dei fasci...me ne frego....:D....ciarlatani da sempre, rovina popoli da sempre....

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9 ore fa, fosforo311 ha scritto:

si potrebbero abbassare di 1 kW senza troppi problemi e con alcune semplici accortezze (es. non usare contemporaneamente il ferro da stiro e la lavatrice).

Siamo in Italia e certe decisioni vanno prese a livello Europeo;  attualmente in Europa la potenza standard per le famiglie sono 4 Kw , quindi per adeguarci a quello che ci dice l'Europa dobbiamo aumentare la potenza impegnata e non diminuirla ;  se poi andasse avanti l'Idiozia dell'auto elettrica (che senso ha l'auto elettrica se poi la corrente si fa con il petrolio? se si vuole la mobilità elettrica che non emetta anidride carbonica l'unica soluzione praticabile è il nucleare, ma per fare le centrali occorrono decenni quindi la data attualmente prevista per l'obbligo delle auto elettriche è semplicemente assurda ) dicevo che dobbiamo aumentare la potenza, se un possessore di auto elettrica volesse ricaricare l'auto nel suo garage gli attuali 3 kv non sono sufficienti, ne occorrono perlomeno 10 , quindi in tutta Europa occorrerà innalzare gli attuali 4 Kw a 10 Kw; inutile dire che per trasportare tutta quella corrente dovranno necessariamente  essere rifatte in tutta Europa le dorsali elettriche e tutta la rete a media e bassa tensione che arriva nelle case,  lavori per decenni e decenni.

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3 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

Siamo in Italia e certe decisioni vanno prese a livello Europeo;  attualmente in Europa la potenza standard per le famiglie sono 4 Kw , quindi per adeguarci a quello che ci dice l'Europa dobbiamo aumentare la potenza impegnata e non diminuirla ;  se poi andasse avanti l'Idiozia dell'auto elettrica (che senso ha l'auto elettrica se poi la corrente si fa con il petrolio? se si vuole la mobilità elettrica che non emetta anidride carbonica l'unica soluzione praticabile è il nucleare, ma per fare le centrali occorrono decenni quindi la data attualmente prevista per l'obbligo delle auto elettriche è semplicemente assurda ) dicevo che dobbiamo aumentare la potenza, se un possessore di auto elettrica volesse ricaricare l'auto nel suo garage gli attuali 3 kv non sono sufficienti, ne occorrono perlomeno 10 , quindi in tutta Europa occorrerà innalzare gli attuali 4 Kw a 10 Kw; inutile dire che per trasportare tutta quella corrente dovranno necessariamente  essere rifatte in tutta Europa le dorsali elettriche e tutta la rete a media e bassa tensione che arriva nelle case,  lavori per decenni e decenni.

Se l'Europa vuole davvero perseguire i suoi ambiziosi obbiettivi sulle emissioni di gas serra, temo che un taglio delle potenze elettriche domestiche sarà prima o poi inevitabile. E non sarà difficile farlo digerire agli utenti. L'ondata di calore in corso ha già causato almeno 2000 morti. Siamo ancora lontani dalla tragedia del 2003 ma uno studio di Lancet di qualche anno fa prevedeva che 150.000 morti di caldo l'anno in Europa meridionale diventeranno la normalità entro la fine del secolo. Per non parlare dei problemi enormi legati alla siccità. Alimentare un'auto elettrica con elettricità ricavata dal petrolio o dal carbone non è del tutto un'idiozia. Perché tenere le emissioni di particolato e altri inquinanti al di fuori dei centri urbani è già un fatto positivo. Meno dell'8% dell'elettricità prodotta in Italia viene da centrali a carbone e a olio combustibile, il 51% viene da centrali a gas, il resto da fonti rinnovabili e da inceneritori. Si può dimostrare che un motore elettrico alimentato con elettricità proveniente da una moderna centrale termoelettrica ad alta efficienza, in particolare a gas, richiede in ogni caso meno energia ed emette meno inquinanti e gas serra per km di un motore termico a benzina o gasolio. Ciò si deve all'elevato rendimento energetico del motore elettrico. Chi ha un box per alimentare l'auto elettrica di notte può farlo anche con 3 kW. Impiegherà 8/10 ore (in pratica meno perché nessuno lascia la batteria completamente scarica) ma qual è il problema? Il vero salto di qualità non si ha con 10 kW in alternata ma con le colonnine in corrente continua da 40-50 kW in su. Tuttavia, torno a ripetere, non illudiamoci di poter elettrificare a batterie l'intero parco auto oggi circolante nel mondo. Salvo grosse novità tecnologiche, mancheranno le materie prime necessarie per produrre un miliardo e mezzo di batterie da 20/30 kWh in su. Bisognerà incentivare il trasporto pubblico e ritornare alle piccole e spartane utilitarie degli anni 50 e 60. Una alternativa potrebbe essere l'idrogeno verde se si faranno progressi sul fronte dei costi e dell'efficienza. 

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2 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Se l'Europa vuole davvero perseguire i suoi ambiziosi obbiettivi sulle emissioni di gas serra, temo che un taglio delle potenze elettriche domestiche sarà prima o poi inevitabile. E non sarà difficile farlo digerire agli utenti. L'ondata di calore in corso ha già causato almeno 2000 morti. Siamo ancora lontani dalla tragedia del 2003 ma uno studio di Lancet di qualche anno fa prevedeva che 150.000 morti di caldo l'anno

con l'aumento delle temperature e dei morti a causa del caldo aumenterà la richiesta di condizionatori da parte dei privati e con un solo Kw i condizionatori non funzionano , considerato  che poi ci sono i frigoriferi i congelatori e tutti gli altri elettrodomestici; un risparmio si può avere nell'illuminazione pubblica accendendo un lampione  si e uno no, inoltre si possono ridurre di un settimo i consumi elettrici dei supermercati facendoli chiudere tutti i giorni alle 19 del pomeriggio ,   tenendoli chiusi la Domenica, i supermercati e i centri commerciali venderebbero comunque la stessa quantità di merce, solo che la venderebbero diluita su sei giorni anziché su sette con risparmio sulla corrente elettrica e  su tutte le  spese di gestione comprese le spese per il  personale.

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32 minuti fa, etrusco1900 ha scritto:

...inoltre si possono ridurre di un settimo i consumi elettrici dei supermercati facendoli chiudere tutti i giorni alle 19 del pomeriggio ,   tenendoli chiusi la Domenica, i supermercati e i centri commerciali venderebbero comunque la stessa quantità di merce, solo che la venderebbero diluita su sei giorni anziché su sette con risparmio sulla corrente elettrica e  su tutte le  spese di gestione comprese le spese per il  personale.

Questa è un'ottima idea. E allora perché non estenderla a tutti gli esercizi commerciali? Chiusura alle 19 e chiusura domenicale per tutti, inclusi i bar e i cinema. Il settimo giorno Dio si riposò. I cinema potrebbero essere aperti anche la mattina, come diverse sale di Napoli fino a non molti anni fa, che facevano buoni affari, specie con i pensionati. Teniamo conto che nella green economy si produrrà e si consumerà meno, quindi, ovviamente anche a causa dell'automazione e dell'intelligenza artificiale, si lavorerà molto di meno e si andrà molto prima in pensione (lavorare meno lavorare tutti). Eccezioni: le farmacie di turno e i ristoranti. In questi ultimi non farei entrare clienti dopo le 22 (anche perché cenare tardi fa male alla salute). Anche per i programmi televisivi, tutti, fine delle trasmissioni alle 24. Come accadeva un tempo, quando l'Italia era un paese serio e a misura d'uomo. Stop alle 24 anche a YouTube e a tutti i social media. Il fotovoltaico di notte non dà energia. Con questi ritmi di vita si potrebbe anticipare di un'ora o due l'apertura dei negozi e delle fabbriche al mattino. Di un'ora l'apertura di scuole e uffici. Il mattino ha ha l'oro in bocca, l'economia, la salute e l'ambiente se ne gioverebbero. 

Modificato da fosforo311
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8 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Anche per i programmi televisivi, tutti, fine delle trasmissioni alle 24. Come accadeva un tempo, quando l'Italia era un paese serio e a misura d'uomo. Stop alle 24 anche a YouTube e a tutti i social media.

non so quanto questa cosa sia fattibile,  la televisione arriva anche via satellite , lo stesso si può dire per internet che anche quello può arrivare via satellite; penso che la chiusura dei ristoranti alle 22 e di tutti i negozi alle 19 sarebbe già sufficiente anche se sono già prevedibili le proteste di tata gente abituata a scambiare la notte per il giorno, una volta, tanto per fare un esempio, le sale da ballo erano aperte la domenica pomeriggio, adesso nel pomeriggio sono chiuse ma iniziano a lavorare dopo la mezzanotte; forse anziché fare una specie di proibizionismo si potrebbe usare la leva fiscale, un aumento dell'iva e altre tasse per gli esercizi che sono aperti oltre una cert ora  in modo da scoraggiarne l'apertura;  certe abitudini sono per tanta gente dure e lente da assorbire e le cose, tutte le cose,  vanno fatte gradualmente

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1 ora fa, fosforo311 ha scritto:

Questa è un'ottima idea. E allora perché non estenderla a tutti gli esercizi commerciali? Chiusura alle 19 e chiusura domenicale per tutti, inclusi i bar e i cinema. Il settimo giorno Dio si riposò. I cinema potrebbero essere aperti anche la mattina, come diverse sale di Napoli fino a non molti anni fa, che facevano buoni affari, specie con i pensionati. Teniamo conto che nella green economy si produrrà e si consumerà meno, quindi, ovviamente anche a causa dell'automazione e dell'intelligenza artificiale, si lavorerà molto di meno e si andrà molto prima in pensione (lavorare meno lavorare tutti). Eccezioni: le farmacie di turno e i ristoranti. In questi ultimi non farei entrare clienti dopo le 22 (anche perché cenare tardi fa male alla salute). Anche per i programmi televisivi, tutti, fine delle trasmissioni alle 24. Come accadeva un tempo, quando l'Italia era un paese serio e a misura d'uomo. Stop alle 24 anche a YouTube e a tutti i social media. Il fotovoltaico di notte non dà energia. Con questi ritmi di vita si potrebbe anticipare di un'ora o due l'apertura dei negozi e delle fabbriche al mattino. Di un'ora l'apertura di scuole e uffici. Il mattino ha ha l'oro in bocca, l'economia, la salute e l'ambiente se ne gioverebbero. 

Mi dispiace ma devo ammettere che raramente ho letto tante ca zzate tutte insieme.  Lei vuole la "morte" di bar, pasticcerie e cinema. Perchè di quello si parla, di morte. Al cinema la mattina possono andare solo i pensionati. Molti hanno libera solo la domenica, e quale occasione migliore di portarci i bambini? E, tanto per chiedere,  nelle fredde domeniche invernali, la gente dove dovrebbe andare? Tutti chiusi in casa? Cavolo, questo si che è salutare.

Se veramente vuole risparmiare energia, dia l'esempio.... butti il cellulare e il pc. Anche quelli consumano, lo sa?

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1 ora fa, etrusco1900 ha scritto:

non so quanto questa cosa sia fattibile,  la televisione arriva anche via satellite , lo stesso si può dire per internet che anche quello può arrivare via satellite; penso che la chiusura dei ristoranti alle 22 e di tutti i negozi alle 19 sarebbe già sufficiente anche se sono già prevedibili le proteste di tata gente abituata a scambiare la notte per il giorno, una volta, tanto per fare un esempio, le sale da ballo erano aperte la domenica pomeriggio, adesso nel pomeriggio sono chiuse ma iniziano a lavorare dopo la mezzanotte; forse anziché fare una specie di proibizionismo si potrebbe usare la leva fiscale, un aumento dell'iva e altre tasse per gli esercizi che sono aperti oltre una cert ora  in modo da scoraggiarne l'apertura;  certe abitudini sono per tanta gente dure e lente da assorbire e le cose, tutte le cose,  vanno fatte gradualmente

Il problema è il modello liberista, basato sulla crescita virtualmente illimitata del PIL e del profitto. Ma prima ancora direi basato sull'ingordigia umana. L'uomo è, di gran lunga, il più ingordo di tutti gli esseri viventi. Il modello liberista asseconda in tutti i modi questa tendenza. Per farlo gioca su un altro istinto naturale, il desiderio di libertà. Prendiamo quello spot televisivo che va in onda da molti mesi, evidentemente ha molto successo. C'è una dolcissima bambina che va quasi in estasi davanti a uno scaffale del supermercato. Esso contiene scatole di preparati per budini e torte di una nota marca. La mamma le chiede: "Quale vuoi?". E lei: "Tutti!". E la mamma l'accontenta. E i genitori che guardano lo spot fanno come quella mamma. Un bambino lasciato completamente libero e senza vincoli saccheggerebbe gli scaffali di dolciumi. In modo analogo il liberismo, in nome del PIL e del profitto, induce i consumatori a saccheggiare il pianeta. Nel modello liberista la giornata di 24 ore è troppo corta. Dalle mie parti c'è un grosso bar con i tavolini all'aperto. Prima della pandemia apriva alle 8 e chiudeva a mezzanotte o poco dopo. Oggi è frequentato soprattutto da giovani e giovanissimi. E allora apre solo nel pomeriggio, verso le 17, e chiude alle 4 del mattino. I giovani al mattino vanno a scuola assonnati, in estate dormono. Ai miei tempi prima dei 18 anni rientravo a casa al massimo alle 23.  Il modello liberista inculca l'idea ingannevole che la libertà sia un valore assoluto e intrinsecamente positivo. Non è così. La libertà può essere indirizzata al bene ma anche al male. Talora può essere necessario limitarla in modo drastico, come avvenne nel corso della prima ondata pandemica di fronte a un virus sconosciuto e imprevedibile. I modelli matematici del clima sono non lineari. In questi modelli instabilità improvvise, esplosive, ma soprattutto imprevedibili, non si possono mai escludere. Anch'io spero che avremo il tempo per modificare gradualmente le nostre abitudini. Ma non è detto che sarà così. Nel 2021 ci fu l'ondata di calore in Canada e negli Stati Uniti, quest'anno c'è l'ondata di calore con siccità e incendi in Europa. La sensazione è che il mutamento climatico o i suoi effetti stiano accelerando più del previsto. Un brutto giorno il segretario generale delle Nazioni Unite potrebbe andare in mondovisione e fare un discorso analogo a quello di Conte a marzo 2020. Restiamo a casa, spegniamo i motori, spegniamo le luci, lasciamo in attività solo l'agricoltura e i servizi essenziali,  e non sprechiamo più un solo grammo di acqua e di cibo. 

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2 ore fa, ariafresca123 ha scritto:

Mi dispiace ma devo ammettere che raramente ho letto tante ca zzate tutte insieme.  Lei vuole la "morte" di bar, pasticcerie e cinema. Perchè di quello si parla, di morte. Al cinema la mattina possono andare solo i pensionati. Molti hanno libera solo la domenica, e quale occasione migliore di portarci i bambini? E, tanto per chiedere,  nelle fredde domeniche invernali, la gente dove dovrebbe andare? Tutti chiusi in casa? Cavolo, questo si che è salutare.

Se veramente vuole risparmiare energia, dia l'esempio.... butti il cellulare e il pc. Anche quelli consumano, lo sa?

Devo dedurre che secondo te erano "kazzate" anche le misure drastiche adottate da Giuseppe Conte per arginare la prima terribile ondata pandemica che investì una popolazione interamente suscettibile e largamente sprovvista di mascherine efficienti e test diagnostici. Ma uno studio dell'Imperial College di Londra pubblicato su Nature stima che quelle misure coraggiose salvarono circa 600.000 vite in Italia e 2 milioni e mezzo nel resto d'Europa che le prese a modello. Gli effetti del mutamento climatico potrebbero condurci a una catastrofe planetaria di entità valutabile annualmente in un ordine di grandezza compreso tra 10 e 100 pandemie ma che si prolungherebbe per secoli. L'orario ridotto che propongo per le attività commerciali non discende da un mio personale accanimento contro i commercianti, bensì si inquadra nel drastico e generalizzato  taglio degli orari di lavoro cui l'Italia e il mondo andranno inevitabilmente incontro sotto una triplice formidabile spinta:

1) La necessità di tagliare la produzione e i consumi, in primis quelli energetici e in primis nei paesi ricchi, nel tentativo di arrestare il mutamento climatico in atto.

2) Il dilagare dell'automazione e dell'intelligenza artificiale che sostituiranno sempre di più il lavoro umano.

3) La necessità di limitare le terribili disuguaglianze che nasceranno dalla ridotta disponibilità di lavoro.

Ti ricordo che J.M. Keynes, dunque non pinco pallino ma il più grande economista di tutti i tempi, prevedeva ed auspicava, sulla base del solo punto 3 e di una parte del punto 2 (macchine non intelligenti), una settimana lavorativa cortissima di 15 ore entro il 2030. Io non sono così radicale ma prevedo che nella green economy tutti avranno a disposizione almeno un giorno completamente libero a settimana, oltre alla domenica. E quel giorno potranno andare a cinema, a teatro, ai musei, etc. Ovviamente senza allontanarsi troppo dal luogo di residenza perché la mobilità sarà drasticamente ridotta.

Da qualche anno uso poco il pc, mentre uso tutti i giorni lo smartphone e il tablet. Con un uso intensivo, cioè una ricarica completa al giorno, questi dispositivi non consumano più di 5 kWh l'anno. Quindi io consumo al massimo 10 kWh. Ma non ho il condizionatore d'aria, che in un'estate arriva a consumare fino a 500 kWh. 

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