DRAGHI : alla canna del gas

La guerra del gas ha prodotto un effetto domino devastante fra i leader europei. Sono saltati come birilli prima il primo ministro inglese”BoJo” Boris Johnson, adesso il nostro premier Mario Draghi, nel mezzo il calo di consensi per il leader francese Manuel Macron, infine non gode di grande fiducia nemmeno il cancelliere tedesco Olaf Scholz ..e...leggi tutto

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5 messaggi in questa discussione

2 ore fa, homosaccens ha scritto:

La guerra del gas ha prodotto un effetto domino devastante fra i leader europei. Sono saltati come birilli prima il primo ministro inglese”BoJo” Boris Johnson, adesso il nostro premier Mario Draghi, nel mezzo il calo di consensi per il leader francese Manuel Macron, infine non gode di grande fiducia nemmeno il cancelliere tedesco Olaf Scholz ..e...leggi tutto

 

Sono d'accordo: Johnson, Draghi e Scholz sono tre cravatte annodate sul nulla. Il primo ha almeno il pregio di essere involontariamente spiritoso e di conoscere il latino. Macron per lo meno non è pigro e ce la mette tutta per fare lo statista, pur non avendone la caratura. Lo diventerebbe se abbracciasse la causa ambientalista e spegnesse entro il 2030 tutte le centrali atomiche francesi. Draghi è il più scialbo e il più appiattito di tutti. Sugli allori del passato e sulla cieca obbedienza a Washington. Per fare il politico gli mancano non solo le qualità ma le energie. In un anno e mezzo ha sorriso solo una volta: quando ha salutato i deputati e ha detto che andava da Mattarella a dimettersi (questa volta sul serio). Un sorriso sincero e liberatorio: non ne poteva proprio più. Voleva andarsi a riposare nella sua villetta in campagna e ha fatto cadere il governo senza venire sfiduciato. Penoso autoaffondamento. Se Mattarella si dimette (anche lui non ne può più, ma da buon siciliano è stoico), guai a eleggere un bollito come Draghi. Tanto varrebbe scendere negli scantinati del Quirinale, prelevare una statua di marmo qualsiasi e nominarla capo dello Stato. 

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Mi sa, sig fosforo, che ultimamente si è un po' incattivito? 🙂

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Penso che, alla fin dei conti, corrisponda al vero che molti non ne potevano più ed è finita come era prevedibile finisse. D'altra parte come poteva finire questo giochino che trae spunto e linfa più che altro da un disegnino? Disegnino già abbastanza esplicito a partire dalla scissione verificatasi nel PD, con un solo scopo: quello di fare fuori il M5S.

Evidente che un disegnino portato avanti da una costola di partito formata non da eletti scelti dal popolo ma da nominati (il disegnino trae origini ancora più lontane e nasce nel momento in cui sono stati nominati quelli da fare eleggere) non poteva reggere fino in fondo soprattutto dopo che il capo nominante altro non poteva fare che contare solo su quel drappello ormai pero' sempre più autoreferenziale e privo di reale rappresentatività.

Volenti o nolenti, il M5S era il primo partito nei due rami del Parlamento e far finta che non esistesse non poteva portare ad altro risultato.

Ragion per cui, si è assistito ad una avvincente gara all'autorottamazione.

Autorottamazione che parte da Renzi e prosegue con tutti gli altri, Mattarella compreso.

Renzi voleva rottamare Conte (ma avrebbe agito allo stesso modo con chiunque altro fosse stato al suo posto, per spirito di sopravvivenza) e lo ha fatto prendendo al balzo "l'occasione Draghi", facendo di tutto per cercare di portarlo alla beatificazione. Finendo pero' per diventare lui quello che diceva agli altri di essere, finendola insomma per autorottamsrsi ancora di più e diventare lui, insieme a Di Maio, la/e VEDOVA/E DI DRAGHI.

Parevano essersi rottamati anche Papy e il Capitano (e forse comunque lo sono anche loro). Tutto sembrava andare per il verso giusto. Poi pero' bisognava fare i conti con una variabile indipendente, forse un po' trascurata da molti: Draghi è un banchiere ma non è un politico e, finché ha potuto agire lavorando sulla bambagia e sfruttando la rendita di posizione, bene o male, ha retto ma alla prima occasione in cui ha avuto la necessità di fare davvero "il politico" non ha retto e ha dimostrato di non farcela.

Anche perché probabilmente ha accettato di fare il Presidente del Consiglio ritenendolo una tappa per arrivare a quello che forse gli era stato assicurato dallo stesso Mattarella ma che poi, in realtà, non si è verificato: la Presidenza della Repubblica.

Anche Mattarella, a parere del sottoscritto, ha toppato di brutto e ha finito per condizionare la scena politica in maniera forse eccessiva (almeno Cossiga lo faceva alla luce del sole). Perché non ha mandato Conte alle Camere?

ARRIVIAMO COMUNQUE AL DUNQUE 

Qualcuno dice che la naturale conclusione potrebbe essere che si dimetta Mattarella e Draghi diventi comunque Presidente della Repubblica.

E invece, sempre a parere del sottoscritto, il rischio reale è un altro ed è anche forse il vero motivo della giravolta di Papy.

Per me, il risultato finale di cotanto movimentismo autorottamatorio potrebbe essere un altro.

QUELLO DI FAR DIVENTARE PAPY PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.

Tanto per capirci, se le cose dovessero orientarsi in un certo modo, Papy e la destra, dopo le elezioni, potrebbero avere la forza per fare eleggere lui,non certo Draghi.

E, a quel punto, dopo tanto agitarsi e dopo tanto movimentismo e spregiudicatezza, cosa dire se il VERO DISEGNINO altro non diventasse alla fine  se non,,.... IL DELITTO PERFETTO?

 

 

 

 

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1 ora fa, ahaha.ha ha scritto:

Mi sa, sig fosforo, che ultimamente si è un po' incattivito? 🙂

Scusa egregio, questo signore qui prima ha congiurato nei palazzi romani per soffiare la poltrona a Conte mentre il virus mieteva 700 vittime al giorno, come racconta Travaglio, mai smentito né querelato, nel libro sul Conticidio. Poi ha ricevuto una grossa mano da Mattarella che avrebbe dovuto rinviare Conte alle Camere. Esattamente come è successo pochi giorni fa con un altro premier mai sfiduciato. Poi ha spazzato via alcune delle cose migliori fatte dai 5 stelle (riforma Bonafede, decreto dignità), si è intestato il merito del Pnrr con i soldi portati in Italia da Conte, e al momento opportuno si implicitamente autocandidato al Quirinale. Ma quando mai in Italia si era vista una cosa del genere: una staffetta Chigi-Quirinale? Poi si è arrabbiato perché gli hanno impedito la staffetta. Poi, secondo il prof. De Masi, mai smentito né querelato, ha messo zizzania nel Movimento suggerendo a Grillo di cacciare Conte. Infine ha dato le dimissioni senza essere sfiduciato dal parlamento perché era il parlamento che aveva perso la sua fiducia. Roba da matti! Questo signore qui, mandato dai poteri forti e non dal popolo sovrano, ha violato le regole democratiche. Se metà di queste cose le avesse fatte a suo tempo Berlusconi, il PD, pur ridotto a un partito di moderati, avrebbe incendiato le piazze. 

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46 minuti fa, ildi_vino ha scritto:

Penso che, alla fin dei conti, corrisponda al vero che molti non ne potevano più ed è finita come era prevedibile finisse. D'altra parte come poteva finire questo giochino che trae spunto e linfa più che altro da un disegnino? Disegnino già abbastanza esplicito a partire dalla scissione verificatasi nel PD, con un solo scopo: quello di fare fuori il M5S.

Evidente che un disegnino portato avanti da una costola di partito formata non da eletti scelti dal popolo ma da nominati (il disegnino trae origini ancora più lontane e nasce nel momento in cui sono stati nominati quelli da fare eleggere) non poteva reggere fino in fondo soprattutto dopo che il capo nominante altro non poteva fare che contare solo su quel drappello ormai pero' sempre più autoreferenziale e privo di reale rappresentatività.

Volenti o nolenti, il M5S era il primo partito nei due rami del Parlamento e far finta che non esistesse non poteva portare ad altro risultato.

Ragion per cui, si è assistito ad una avvincente gara all'autorottamazione.

Autorottamazione che parte da Renzi e prosegue con tutti gli altri, Mattarella compreso.

Renzi voleva rottamare Conte (ma avrebbe agito allo stesso modo con chiunque altro fosse stato al suo posto, per spirito di sopravvivenza) e lo ha fatto prendendo al balzo "l'occasione Draghi", facendo di tutto per cercare di portarlo alla beatificazione. Finendo pero' per diventare lui quello che diceva agli altri di essere, finendola insomma per autorottamsrsi ancora di più e diventare lui, insieme a Di Maio, la/e VEDOVA/E DI DRAGHI.

Parevano essersi rottamati anche Papy e il Capitano (e forse comunque lo sono anche loro). Tutto sembrava andare per il verso giusto. Poi pero' bisognava fare i conti con una variabile indipendente, forse un po' trascurata da molti: Draghi è un banchiere ma non è un politico e, finché ha potuto agire lavorando sulla bambagia e sfruttando la rendita di posizione, bene o male, ha retto ma alla prima occasione in cui ha avuto la necessità di fare davvero "il politico" non ha retto e ha dimostrato di non farcela.

Anche perché probabilmente ha accettato di fare il Presidente del Consiglio ritenendolo una tappa per arrivare a quello che forse gli era stato assicurato dallo stesso Mattarella ma che poi, in realtà, non si è verificato: la Presidenza della Repubblica.

Anche Mattarella, a parere del sottoscritto, ha toppato di brutto e ha finito per condizionare la scena politica in maniera forse eccessiva (almeno Cossiga lo faceva alla luce del sole). Perché non ha mandato Conte alle Camere?

ARRIVIAMO COMUNQUE AL DUNQUE 

Qualcuno dice che la naturale conclusione potrebbe essere che si dimetta Mattarella e Draghi diventi comunque Presidente della Repubblica.

E invece, sempre a parere del sottoscritto, il rischio reale è un altro ed è anche forse il vero motivo della giravolta di Papy.

Per me, il risultato finale di cotanto movimentismo autorottamatorio potrebbe essere un altro.

QUELLO DI FAR DIVENTARE PAPY PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.

Tanto per capirci, se le cose dovessero orientarsi in un certo modo, Papy e la destra, dopo le elezioni, potrebbero avere la forza per fare eleggere lui,non certo Draghi.

E, a quel punto, dopo tanto agitarsi e dopo tanto movimentismo e spregiudicatezza, cosa dire se il VERO DISEGNINO altro non diventasse alla fine  se non,,.... IL DELITTO PERFETTO?

Eccellente analisi, condivido in toto. Uno dei migliori post che abbia letto nel forum in questi mesi. Il pericolo di un colpo di testa senile del pregiudicato esiste. Mattarella non deve fare come Napolitano, deve tenere duro. Deve resistere al pregiudicato e all'ex banchiere, spero che la saluta lo assista. In questo momento difficile l'Italia avrebbe bisogno del miglior Conte, quello del 2020. 

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