Non capire la differenza

tra un inceneritore ed un termovalorizzatore da la misura della ignoranza e della inconsistenza dei 5 stelle . Ci consola il fatto che molto presto ve ne andrete fuori dal Parlamento così come ci siete entrati : con un vaffankulo.

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8 messaggi in questa discussione

È proprio sicura che i 5 stelle non conoscano la differenza, stupida gallina pisana diversamente intelligente e diversamente monolaureata? 

Sicura, sicura? 

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Secondo lei,  stupida gallina pisana? 

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Che anche te sai una se ga quale e’ la differenza …!! 

Modificato da mark222220

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5 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

È proprio sicura che i 5 stelle non conoscano la differenza, stupida gallina pisana diversamente intelligente e diversamente monolaureata? 

Sicura, sicura? 

Se fossi un insegnante e dovessi illustrare ai ragazzi il concetto di ipocrisia, credo che non troverei un esempio migliore del cosiddetto "termovalorizzatore". Questa parola, infatti, non ha nessun senso, se non quello di una finzione ipocrita e di un abbellimento artificioso di un termine oggettivamente brutto e sgradevole: inceneritore. Dato che viviamo in una società sempre più dominata dall'ipocrisia e dalla finzione - basta pensare ai media e ai politici - il primo termine ha quasi soppiantato il secondo, pur essendo assai meno appropriato. Ultimamente in tv sento parlare di "inceneritori" solo Conte e gli ecologisti. Perché i cd. termovalorizzatori, in realtà, non valorizzano un bel nulla? Si tratta in sostanza di inceneritori con recupero energetico (che è l'espressione corretta da usare). Il calore prodotto dalla combustione dei rifiuti va ad alimentare una caldaia, il vapore mette in moto una turbina in asse con un'alternatore che genera elettricità, mentre il calore residuo può essere usato per il teleriscaldamento domestico. Il punto è: quanta energia viene recuperata incenerendo i rifiuti? È abbastanza intuitivo che i rifiuti sono, generalmente parlando, un combustibile a dir poco scadente. Contengono infatti materiali e sostanze non combustibili che ostacolano la combustione. Tanto è vero che per mantenere una sufficiente potenza termica l'impianto deve essere costantemente alimentato dall'esterno con gas metano (oggi molto costoso). Il recupero netto di energia è mediamente intorno al 20%. Qualcuno dirà: meglio di niente, è comunque un modo di "valorizzare" il rifiuto ricavandone energia invece di lasciarlo marcire in discarica. Già, ma a parte i notevoli costi di impianto (per l'inceneritore di Roma si parla di 700 milioni di euro), i lunghi tempi di costruzione (circa 5 anni più altri 3 per l'iter burocratico) e le emissioni inquinanti e climalteranti, c'è un'alternativa che valorizza energeticamente il rifiuto molto di più. Si chiama RICICLO E RIUSO e consente oggi di recuperare fino al 60% dell'energia contenuta nei rifiuti. Come? Semplicemente risparmiando l'energia necessaria per produrre il materiale riciclato. E allora perché accontentarsi del 20%? L'incenerimento non è solo costoso in sé ma SVALUTA IL RIFIUTO, altro che valorizzarlo! L'alternativa è fortemente raccomandata dalle autorità europee. Infatti esiste una direttiva che obbliga i paesi membri a RICICLARE ALMENO IL 65% dei rifiuti entro il 2035. Mentre le stesse autorità europee non raccomandano affatto i cd. termovalorizzatori. A causa delle loro emissioni di CO2, essi ostacolano gli obbiettivi europei di decarbonizzazione dell'economia. Lo stesso PNIEC, il piano italiano per la decarbonizzazione, prevede una RIDUZIONE e non un aumento della quantità di rifiuti inceneriti. Non a caso nei fondi europei e nel PNRR non c'è neppure un euro per i cd. termovalorizzatori. Superfluo aggiungere che essi sono totalmente esclusi anche dalla tassonomia verde europea, dove invece si cerca di inserire perfino il gas e il nucleare. Ulteriori contributi su questo tema sono nell'ultimo post di questa discussione: 

 

 

 

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Non servivano queste sue spiegazioni sig fosforo, la stupida gallina pisana diversamente intelligente e diversamente monolaureata, è perfettamente a conoscenza della differenza tra inceneritore e termovalorizzatore, nel suo chalet nei pressi di Pisa, nei mesi freddi si  riscalda  con una stufa che incenerisce si la legna, ma contemporaneamente emette calore rendendo la temperatura interna dello chalet particolarmente gradevole. 

Come lei sa, signor fosforo, le galline pisane si sentono infinitamente più intelligenti dei grilli. 

 

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Finalmente , tuttascema , ne hai detta una giusta . Ma non ti allargare tanto che se ti sente tuo fratello sonato come una campana si impermalosisce di brutto . 

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Ma non ti allargare tanto che se ti sente tuo fratello sonato come una campana si impermalosisce di brutto . 

Xxxxxxxxxx

Scommetto che per lei, stupida gallina pisana diversamente intelligente e diversamente monolaureata, scrivere questa frase sia meglio di un or.gasmo che meccanicamente non riesce più a raggiungere. 

Saluti ad Alessandro e ad aria fresca. 

PS: cosa si prepara oggi per pranzo? 

Due uova strapazzate? 😊😊

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