Quei capricci di Conte per non tornare nel nulla

"Sì, ma Giuseppe Conte chi?". Se lo devono essere chiesti in parecchi tra gli italiani quando sui giornali, a metà 2018, aveva iniziato a circolare quel nome. No, l'allora allenatore Antonio Conte, al tempo al Chelsea, non c'entrava nulla. Un nome senza un volto. Lo avevano tirato fuori dal cilindro per tenere insieme un governo contro natura, leghisti e grillini insieme. E, allora, che fare? Si sono affidati a un professore universitario. Un tecnico, dunque. Un tecnico col voto del populismo. Una sorta di tecno-populista, ecco, a cui è bastato davvero poco incantare. Ha sfoderato il suo eloquio in pochette. E, almeno nelle fasi iniziali, è addirittura riuscito a bucare i consensi nazionalpopolari del Paese. Per poco, ma ci è riuscito. Giuseppe Conte è il risultato in carne e ossa del folle slogan grillino dell'"uno vale uno". Tutti quanti sono sostituibili, intercambiabili. E così può capitare che, al netto di tutte le gaffe, uno come Danilo Toninelli vada a guidare un ministero o uno come Vito Crimi prenda le redini di un partito. E può altresì capitare che un signor nessuno, senza alcuna arte politica (se non forse quella oratoria), finisca per mettersi alla testa di non uno ma ben due esecutivi e che questo capitano all'arrembaggio si trovi a dover gestire una delle peggiori crisi economiche legate (e qui il fato ci ha messo del suo) ad una pandemia tanto vasta che non se ve vedeva una simile da un secolo esatto. Il risultato è stato a dir poco disastroso. Perché uno non vale uno. Uno non vale l'altro. Adesso lo ha capito persino Luigi Di Maio che beneficiò lui stesso di quell'assurdo credo riuscendo a volare (e che volata!) dallo stadio San Paolo alla Farnesina.I disastri firmati da Conte sono davvero troppi per essere ripercorsi in un articolo. Tre, però, sono i più gravi. Sul piano economico ha gonfiato il debito pubblico italiano approvando una delle misure più deleterie che il nostro sistema abbia mai conosciuto: il reddito di cittadinanza. Un buco nero, una voragine oscura mangia soldi, che ha devastato il mercato del lavoro, stipendiato nullafacenti per rimanersene comodamente in poltrona a non far nulla e congelato il tasso di disoccupazione (già prima altissimo). Sul fronte sanitario, invece, trovatosi a dover affrontare un'emergenza senza precedenti nella storia repubblicana, ha dimostrato tutta l'impreparazione del governo che guidava. In politica estera, infine, ha esposto l'intero Paese alle scorribande di Stati, come la Cina e la Russia, che non vedevano l'ora di allungare le mani. Lo ha fatto prima con Pechino sottoscrivendo il patto per la Nuova Via della Seta e poi con Mosca, all'inizio della pandemia, aprendo le porte dell'Italia (e non solo) a un contingente militare selezionato da Putin. Oggi Conte sgomita per dimostrare di contare ancora qualcosa. Con i parlamentari che gli sono rimasti dopo l'addio di Di Maio, minaccia Draghi di uscire dal governo. Parla di "appoggio esterno". Non tanto perché in polemica su qualcosa di preciso. Lo fa per sopravvivenza. I Cinque Stelle sono dati attorno al 7%, il campo largo con Letta è un sogno da cui si sta risvegliando senza nulla in mano e le elezioni politiche potrebbero decretare la fine della sua comparsata nella politica italiana. E quindi sì, lo fa per la poltrona. Per non tornare da dove è venuto, nel nulla politico, e ritrovarsi fra qualche anno con gli italiani che si chiedono: "Giuseppe Conte... ma Giuseppe Conte chi?".

A.Indini

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8 messaggi in questa discussione

Il signor Andrea Indini non la manda a dire. Giuseppe Conte è un "signor nessuno" che "ha firmato disastri". Tipo quel reddito di cittadinanza la cui introduzione ci ha allineato ai paesi civili che ce l'avevano da decenni. Bene, ma ora vorremmo proprio sapere  cosa pensa il signor Indini del pregiudicato che gli paga lo stipendio e del di lui fratello maggiore, pregiudicato pure lui, nonché plurinquisito, plurimputato e pluriprescritto per gravissimi reati, nonché delinquente naturale per sentenza, nonché finanziatore della mafia (tramite una sua società) per sentenza, nonché tesserato per un loggia segreta eversiva e fascista, nonché affossatore dei conti pubblici (spread a 575), nonché noto frequentatore di prostitute e nipoti minorenni di Mubarak, etc.etc.  Vorremmo leggere un bell'articolo del signor Indini su questo famigerato predecessore a palazzo Chigi di quel galantuomo che ha portato 200 e passa miliardi di fondi europei in Italia. Senza i quali l'attuale premier farebbe ancora il nonno e il pensionato d'oro nella sua villetta in campagna. 

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27 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Vorremmo leggere un bell'articolo del signor Indini

andar contro la mano che lo paga....e no....farabutto forse, ma onesto no........xD

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A questo punto, il Comitato si trova suo malgrado, a dover fare i conti con un drammatico dilemma.

Non è che, alla fin fine, potrebbe essere meglio proseguire con le vignette piuttosto che avventurarsi su improbabili, repentini, troppo impegnativi e perfino pericolosi cambiamenti di rotta? Siccome il rischio reale è che la toppa possa essere peggio del buco, la questione rimane rigorosamente in fase di valutazione.  Al vaglio degli esperti. 

Questione pero' di non facile né immediata soluzione. Ragion per cui, evitando di prendere impegni troppo stringenti sulle modalità e sui tempi relativi al pronunciamento, il Comitato si esprimerà con le opportune motivazioni, con dovizia di particolari e con firma digitale non appena gli esperti si saranno pronunciati in merito. Speriamo quanto prima, ovviamente perché è risaputo che il tempo è denaro.

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In qualità di esperto, sig thepisan-hen, in questo forum ognuno si esprime in base alle proprie simpatie o antipatie, il raziocinio viene rinchiuso in un cassetto prima di mettere mano alla tastiera.

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Oltre  al RdC  ha  varato  anche  Quota  Cento e Decreti inSicurezza 1 e 2 il  che  è tutto   dire

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Solo su un argomento il Comitato ritiene di potersi avventurare in un primo, seppur parziale pronunciamento.

Per la precisione, ritiene di dover dare ragione a Refusi quando afferma che Conte ha esagerato impegnanfo troppe risorse economiche dando retta ai vari Capitani, alle varie Capitane e ai vari Silvi e diversamente Silvi, facendo eccessivo ricorso ai cosiddetti ristori che sono serviti unicamente a ristorare la fame illimitata di voti dei vari e variegato Capitani di ventura ma che sono costati lacrime e sangue molto più del reddito di cittadinanza. Per il semplice fatto che il Reddito di Cittadinanza è stato erogato talvolta a sproposito ma chi lo ha fatto in maniera fraudolenta (un po' come certe pensioni di invalidità che esistevano ben prima del reddito di cittadinanza). In questo caso invece, i ristori fraudolenti sono risultati sempre "legittimi". 

Trattandosi di stanziamenti, talvolta superiori a diverse finanziarie, forse sarebbe stato invece il caso di mandare a cercare lumache chi di dovere, evitando di farsi, in un certo senso e forse non solo in un certo senso ricattare. Su questo aspetto bisogna dare atto pertanto al saggio Refusi e dargli atto della sua grande sagacia. Bravo.

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Naturalmente, esattamente come per il tanto vituperato reddito di Cittadinanza votato, per inciso, tanto dal M5S come dalla Lega, non si intende fare di tutta l'erba un fascio.

Più semplicemente si intende disquisire dei cosiddetti "ristori creativi".

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Inviata (modificato)

Cogito ergo non credo al populismo

30 giugno 2019 

Una nave di una ong soccorre 55 persone su un barcone in avaria in acque internazionali.

Chiede soccorso a Malta e Italia.

L'Italia risponde, manda delle motovedette della guardia costiera e li porta in salvo a Lampedusa e in Sicilia.

Tutto questo è successo oggi e ci dice che la scelta di lasciare in mare la Sea Watch con oltre 60 persone, tra migranti ed equipaggio a bordo, per 16 giorni a 40 gradi negandogli senza motivo l'ingresso nelle acque italiane, né il soccorso come da loro richiesto, non era dovuto al decreto sicurezza, né a questioni di legalità.

È dovuto al fatto che Salvini, Toninelli e Conte hanno deciso di fare propaganda sulla pelle di alcuni naufraghi scelti a caso e di una donna Capitano.

A loro non interessa risolvere i problemi, quelli dei migranti, ma nemmeno i nostri: ieri hanno tagliato 4 miliardi alla scuola, stiamo vivendo sulla nostra pelle le conseguenze della catastrofe climatica, in Europa contiamo sempre meno.

A loro interessa che tutto questo non si sappia, per questo giocano letteralmente con la vita delle persone per fare propaganda.

Ecco perché sono indegni di fare i ministri e di servire le istituzioni.

Modificato da barbablu16

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