Come risolvereste il problema della siccità nella Pianura Padana?
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hollyeobenji,
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x fosforo
Bisogna considerare l'acqua del Ticino durante tutti i mesi dell'anno
perché si potrebbe immagazzinare nel Lago Maggiore. D'Estate la Superfice
diminuirebbe, il che sarebbe un problema per gli operatori turistici.
Però, dico, si farebbe tombola!!!
Parlo anche del Garda, se tramite un canale si immettesse l'acqua dell'Adige,
che scorre a due passi, e del Lago dei promessi sposi Renzo e Lucia, che ha per emissario
il Brenta, che da circa la metà dell'acqua del Ticino...
Modificato da hollyeobenji
Non Brenta ma Adda. Vabbèh tanto sono solo idee...
51 minuti fa, hollyeobenji ha scritto:x fosforo
Bisogna considerare l'acqua del Ticino durante tutti i mesi dell'anno
perché si potrebbe immagazzinare nel Lago Maggiore. D'Estate la Superfice
diminuirebbe, il che sarebbe un problema per gli operatori turistici.
Però, dico, si farebbe tombola!!!
Parlo anche del Garda, se tramite un canale si immettesse l'acqua dell'Adige,
che scorre a due passi, e del Lago dei promessi sposi Renzo e Lucia, che ha per emissario
il Brenta, che da circa la metà dell'acqua del Ticino...
Ho capito, ma mi sembra irrealistico e antieconomico prelevare dal Lago Maggiore 10 miliardi di metri cubi nel periodo estivo per distribuirli all'intera pianura padana. Si tratta di oltre un quarto del volume del lago. Oltre a rimpicciolirsi di brutto, il lago subirebbe un degrado dell'ecosistema probabilmente irreversibile. Molto peggio di quello che accadde al Lago di Bracciano con prelievi molto minori (circa 1 mc al secondo) per rifornire il comune di Roma durante la siccità del 2017. Oggi questi prelievi sono vietati da una sentenza della Cassazione.
Se la siccità peggiorerà nei prossimi anni e decenni (e purtroppo peggiorerà), credo che sarà necessario fare come Israele, cioè ricorrere ai dissalatori. Oggi gli impianti più moderni ed efficienti dissalano l'acqua di mare a un costo di 50 centesimi al metro cubo. Il miglioramento tecnologico e le economie di scala faranno scendere ulteriormente questo costo. Teniamo conto che oggi un mc di acqua potabile domestica costa in bolletta circa 1,50 euro. Naturalmente bisognerà cercare di alimentare questi dissalatori con elettricità verde prodotta da fonti rinnovabili.
2 ore fa, fosforo311 ha scritto:Ho capito, ma mi sembra irrealistico e antieconomico prelevare dal Lago Maggiore 10 miliardi di metri cubi nel periodo estivo per distribuirli all'intera pianura padana. Si tratta di oltre un quarto del volume del lago. Oltre a rimpicciolirsi di brutto, il lago subirebbe un degrado dell'ecosistema probabilmente irreversibile. Molto peggio di quello che accadde al Lago di Bracciano con prelievi molto minori (circa 1 mc al secondo) per rifornire il comune di Roma durante la siccità del 2017. Oggi questi prelievi sono vietati da una sentenza della Cassazione.
Se la siccità peggiorerà nei prossimi anni e decenni (e purtroppo peggiorerà), credo che sarà necessario fare come Israele, cioè ricorrere ai dissalatori. Oggi gli impianti più moderni ed efficienti dissalano l'acqua di mare a un costo di 50 centesimi al metro cubo. Il miglioramento tecnologico e le economie di scala faranno scendere ulteriormente questo costo. Teniamo conto che oggi un mc di acqua potabile domestica costa in bolletta circa 1,50 euro. Naturalmente bisognerà cercare di alimentare questi dissalatori con elettricità verde prodotta da fonti rinnovabili.
Avrebbe un ecosistema comunque simile a quello dei fiumi padani, che hanno delle piene e delle magre. In compenso si potrebbe avere una produzione agricola al massimo possibile nel Nord. Ci vorrebbe in quanto ci stiamo apprestando ad introdurre colture energetiche che andranno sempre più a diminuire l'estensione delle coltivazioni per l'alimentazione umana. Se si irriga la produzione è doppia per ettaro, e non ne possiamo fare a meno perché un conto è fare concorrenza all'energia, un altro all'olio d'oliva tunisino per dire. Sono soldi, erario, economia, lavoro, ecc... ecc...
1 ora fa, hollyeobenji ha scritto:Avrebbe un ecosistema comunque simile a quello dei fiumi padani, che hanno delle piene e delle magre. In compenso si potrebbe avere una produzione agricola al massimo possibile nel Nord. Ci vorrebbe in quanto ci stiamo apprestando ad introdurre colture energetiche che andranno sempre più a diminuire l'estensione delle coltivazioni per l'alimentazione umana. Se si irriga la produzione è doppia per ettaro, e non ne possiamo fare a meno perché un conto è fare concorrenza all'energia, un altro all'olio d'oliva tunisino per dire. Sono soldi, erario, economia, lavoro, ecc... ecc...
Su questo sono d'accordo. Nel pieno della green economy l'agricoltura sarà il settore produttivo più importante nel mondo. L'industria perderà almeno 3/4 del fatturato perché diminuiranno drasticamente i consumi e ancora di più gli sprechi. Ritorneremo a usare prodotti di lunga durata, come negli anni '50 e '60, e si riciclerà o riuserà quasi tutto. Alcune eccezioni saranno le tecnologie verdi e una parte di quelle informatiche. Crollerà il commercio internazionale (almeno del 90%), si scambieranno solo energia (vedi oltre) e infor.mazioni, e prevarranno nettamente, come è sempre stato fino agli anni 50 del secolo scorso, l'autoproduzione e l'autoconsumo. Torneremo a usare il nostro olio, il nostro grano, il nostro latte. Le fonti rinnovabili ci garantiranno l'indipendenza energetica o quasi, qualche sfortunato paese, poco assolato e nel contempo poco ventoso, importerà elettricità di origine solare dal MENA (Medio Oriente e Nord Africa). Oppure importerà idrogeno verde o ammoniaca verde. Quest'ultima sarà utile anche come fertilizzante. In ogni caso le smart grid, le reti elettriche intelligenti necessarie nell'era delle rinnovabili, saranno sempre internazionali. Per esempio, se in un dato giorno ci sarà poco sole nelle Puglie ma molto vento in Albania, o viceversa, un elettrodotto sottomarino provvederà allo scambio. I consumi alimentari aumenteranno perché crescerà la popolazione mondiale (salvo catastrofi epocali, tipo carestie, sconvolgimenti climatici, pandemie, guerre nucleari) fino a un anno compreso tra il 2070 e il 2100, a seconda delle proiezioni, e calerà, o meglio sparirà, la denutrizione, che dovrà essere eradicata come il virus del vaiolo umano. L'autoproduzione e l'autoconsumo alimentare si svilupperanno dall'alto verso il basso, dal livello nazionale a quello regionale, dalle piccole comunità alle singole famiglie. Continueranno a esistere grandi aree coltivate ma ogni famiglia o comunità avrà il suo orto o il suo campo. Quindi dovrà disporre di un'adeguata fornitura idrica. L'agricoltura e l'allevamento saranno intensivi, biologici, ecologici e di qualità. Penso che i biocombustibili avranno un ruolo in certi paesi e nella fase di transizione, poi spariranno. L'agricoltura dovrà sfamare bocche, non produrre energia. È tuttora assai dubbio se i biocombustibili diano luogo effettivamente a emissioni nette di CO2 pari a zero. Di certo è più efficiente convertire direttamente l'energia del Sole in elettricità tramite celle fotovoltaiche che usare energia solare, acqua, concimi, lavoro umano e processi industriali per produrre biocombustibili. Al massimo avremo biocombustibili dal trattamento biologico dei rifiuti. Molto più promettenti, a mio avviso, sono colture biologiche come l'alga spirulina, utilizzabile come alimento umano o animale, come concime e come fissatore (assorbitore) di CO2. Per tutto quanto sopra, l'agricoltura andrà sostenuta e incentivata in tutti i modi dagli Stati e dalle comunità di Stati. Bisognerà remunerare adeguatamente i coltivatori e gli allevatori e tagliare di brutto i profitti dei grossisti e dei distributori. Nei paesi colpiti dalla siccità, come l'area mediterranea, l'acqua dovrà essere totalmente sotto il controllo pubblico. A parte i piccoli autoproduttori che useranno l'energia solare dei loro tetti o il minieolico per alimentare piccoli ma efficienti dissalatori.
Modificato da fosforo31131 minuti fa, fosforo311 ha scritto:Su questo sono d'accordo. Nel pieno della green economy l'agricoltura sarà il settore produttivo più importante nel mondo. L'industria perderà almeno 3/4 del fatturato perché diminuiranno drasticamente i consumi e ancora di più gli sprechi. Ritorneremo a usare prodotti di lunga durata, come negli anni '50 e '60, e si riciclerà o riuserà quasi tutto. Alcune eccezioni saranno le tecnologie verdi e una parte di quelle informatiche. Crollerà il commercio internazionale (almeno del 90%), si scambieranno solo energia (vedi oltre) e infor.mazioni, e prevarranno nettamente, come è sempre stato fino agli anni 50 del secolo scorso, l'autoproduzione e l'autoconsumo. Torneremo a usare il nostro olio, il nostro grano, il nostro latte. Le fonti rinnovabili ci garantiranno l'indipendenza energetica o quasi, qualche sfortunato paese, poco assolato e nel contempo poco ventoso, importerà elettricità di origine solare dal MENA (Medio Oriente e Nord Africa). Oppure importerà idrogeno verde o ammoniaca verde. Quest'ultima sarà utile anche come fertilizzante. In ogni caso le smart grid, le reti elettriche intelligenti necessarie nell'era delle rinnovabili, saranno sempre internazionali. Per esempio, se in un dato giorno ci sarà poco sole nelle Puglie ma molto vento in Albania, o viceversa, un elettrodotto sottomarino provvederà allo scambio. I consumi alimentari aumenteranno perché crescerà la popolazione mondiale (salvo catastrofi epocali, tipo carestie, sconvolgimenti climatici, pandemie, guerre nucleari) fino a un anno compreso tra il 2070 e il 2100, a seconda delle proiezioni, e calerà, o meglio sparirà, la denutrizione, che dovrà essere eradicata come il virus del vaiolo umano. L'autoproduzione e l'autoconsumo alimentare si svilupperanno dall'alto verso il basso, dal livello nazionale a quello regionale, dalle piccole comunità alle singole famiglie. Continueranno a esistere grandi aree coltivate ma ogni famiglia o comunità avrà il suo orto o il suo campo. Quindi dovrà disporre di un'adeguata fornitura idrica. L'agricoltura e l'allevamento saranno intensivi, biologici, ecologici e di qualità. Penso che i biocombustibili avranno un ruolo in certi paesi e nella fase di transizione, poi spariranno. L'agricoltura dovrà sfamare bocche, non produrre energia. È tuttora assai dubbio se i biocombustibili diano luogo effettivamente a emissioni nette di CO2 pari a zero. Di certo è più efficiente convertire direttamente l'energia del Sole in elettricità tramite celle fotovoltaiche che usare energia solare, acqua, concimi, lavoro umano e processi industriali per produrre biocombustibili. Al massimo avremo biocombustibili dal trattamento biologico dei rifiuti. Molto più promettenti, a mio avviso, sono colture biologiche come l'alga spirulina, utilizzabile come alimento umano o animale, come concime e come fissatore (assorbitore) di CO2. Per tutto quanto sopra, l'agricoltura andrà sostenuta e incentivata in tutti i modi dagli Stati e dalle comunità di Stati. Bisognerà remunerare adeguatamente i coltivatori e gli allevatori e tagliare di brutto i profitti dei grossisti e dei distributori. Nei paesi colpiti dalla siccità, come l'area mediterranea, l'acqua dovrà essere totalmente sotto il controllo pubblico. A parte i piccoli autoproduttori che useranno l'energia solare dei loro tetti o il minieolico per alimentare piccoli ma efficienti dissalatori.
Come gli vengono certe insinuazioni!!!
Ad es. che l'agricoltura prenderebbe il posto dell'industria. Ha fatto tilt in
qualche bar esclusivo per politici. Non c'entra una cicca!!!!!
Il politico dovrebbe lavorare come rappresentante di chi lo vota, non per prendere il potere...
Col cavolo!!! Ecco perché tante storie...
Il chiodo, la fissazione, è farsi votare per fare come gli pare, e che il popolo vada a farsi ***!!!
Roba da sballo proprio.
Lei dice che 'l'agricoltura deve sfamare bocche e non produrre energia', e perché non mettono i dazi
o non danno delle integrazioni pari alle colture che potrei mettere!!!
Non può pensare che la terra è mia e i cavoli sono i miei a causa delle sue/vostre idee...
Le cose devono cambiare parecchio.
5 ore fa, hollyeobenji ha scritto:x fosforo
Bisogna considerare l'acqua del Ticino durante tutti i mesi dell'anno
perché si potrebbe immagazzinare nel Lago Maggiore. D'Estate la Superfice
diminuirebbe, il che sarebbe un problema per gli operatori turistici.
Però, dico, si farebbe tombola!!!
Parlo anche del Garda, se tramite un canale si immettesse l'acqua dell'Adige,
che scorre a due passi, e del Lago dei promessi sposi Renzo e Lucia, che ha per emissario
il Brenta, che da circa la metà dell'acqua del Ticino...
Il problema però che non è stato messo in evidenza è che i laghi sono sotto il livello minimo e non possono essere abbassati ulteriormente se non tramite delle pompe , parlando dell' Adige ma che cavolate scrive ? L' Adige come tutti i fiumi e/o torrenti sono ai minimi storici e se le fonti o sorgenti sono in secca causa la scarsissima neve caduta nell'inverno e l'unica acqua che ormai scorre proviene da ghiacciai che stanno praticamente scomparendo di che cacchio parlate ? Io sono un ignorante e non vanto lauree ma anche un bambino dell'asilo capisce tutto questo e che la causa unica e il riscaldamento GLOBALE che qualcuno ha irriso e irride tuttoggi .
2 minuti fa, barbablu16 ha scritto:Il problema però che non è stato messo in evidenza è che i laghi sono sotto il livello minimo e non possono essere abbassati ulteriormente se non tramite delle pompe , parlando dell' Adige ma che cavolate scrive ? L' Adige come tutti i fiumi e/o torrenti sono ai minimi storici e se le fonti o sorgenti sono in secca causa la scarsissima neve caduta nell'inverno e l'unica acqua che ormai scorre proviene da ghiacciai che stanno praticamente scomparendo di che cacchio parlate ? Io sono un ignorante e non vanto lauree ma anche un bambino dell'asilo capisce tutto questo e che la causa unica e il riscaldamento GLOBALE che qualcuno ha irriso e irride tuttoggi .
Lei non sa come funzionano i bacini idrici nel Sud. D'estate si esauriscono quasi del tutto e d'inverno si riempiono. Stavo praticamente dicendo la stessa cosa per i grandi laghi del Nord, solo che non c'è bisogno che si esauriscano del tutto. Stavamo dicendo che svuotare d'Estate 1/4 del Lago Maggiore significherebbe poter irrigare tutta la Pianura Padana, o meglio avere a disposizione per mezza Pianura Padana mezzo metro d'acqua. Mi spiego meglio: su ogni mq di superfice c'è a disposizione immagazzinando l'acqua del Ticino nel Lago Maggiore circa mezzo m3 di acqua, e questo per mezza Pianura Padana. Ossia quanto tutta l'acqua che cade in un anno in Pianura Padana, almeno dove piove di meno. Parlo di pioggia. Mah...
21 ore fa, hollyeobenji ha scritto:Lei non sa come funzionano i bacini idrici nel Sud. D'estate si esauriscono quasi del tutto e d'inverno si riempiono. Stavo praticamente dicendo la stessa cosa per i grandi laghi del Nord, solo che non c'è bisogno che si esauriscano del tutto. Stavamo dicendo che svuotare d'Estate 1/4 del Lago Maggiore significherebbe poter irrigare tutta la Pianura Padana, o meglio avere a disposizione per mezza Pianura Padana mezzo metro d'acqua. Mi spiego meglio: su ogni mq di superfice c'è a disposizione immagazzinando l'acqua del Ticino nel Lago Maggiore circa mezzo m3 di acqua, e questo per mezza Pianura Padana. Ossia quanto tutta l'acqua che cade in un anno in Pianura Padana, almeno dove piove di meno. Parlo di pioggia. Mah...
I laghi non sono bacini di riserva come lei dice riferendosi a quelli del sud che sono artefizi, come lo potrebbero essere certi laghi formati dalle dighe sfruttati dalle centrali idroelettriche ma svuotati quelli si rimarrebbe senza energia mentre svuotare i laghi naturali anche parzialmente oltre gli effetti della siccità presente vorrebbe dire alterare e fare danni incalcolabili all'ecosistema del lago stesso già ora in pericolo appunto a causa della siccità. Poi tutto si può fare ma poi non lamentiamoci come stiamo facendo per il clima . Se è cambiato ci abbiamo messo molto di nostro.
1 ora fa, barbablu16 ha scritto:I laghi non sono bacini di riserva come lei dice riferendosi a quelli del sud che sono artefizi, come lo potrebbero essere certi laghi formati dalle dighe sfruttati dalle centrali idroelettriche ma svuotati quelli si rimarrebbe senza energia mentre svuotare i laghi naturali anche parzialmente oltre gli effetti della siccità presente vorrebbe dire alterare e fare danni incalcolabili all'ecosistema del lago stesso già ora in pericolo appunto a causa della siccità. Poi tutto si può fare ma poi non lamentiamoci come stiamo facendo per il clima . Se è cambiato ci abbiamo messo molto di nostro.
Il mondo non è tutto rose e fiori. Ci vogliono dei sacrifici se non vogliamo vivere come all'età della pietra quando se non lavoravi come uno schiavo ti arrivava la clava in testa, Abbiamo bisogno di ricchezza, energia, meccanizzazione per affrancarci dalle fatiche di un tempo. Diciamo un tempo, oggi nel Sud ad es. gli immigrati lavorano senza macchinari come schiavi, e come loro anche gli italiani(abbiamo uno sviluppo tecnologico, economico e sociale all'incontrario). Si muore ancora di fatica. Invece di obbligare le macchine in questi lavori i politici pensano ad andare a divertirsi, per modo di dire, ai parti gay. Da sballo proprio. Certo, ci sono le teste di cavolo che fanno una cosa e ne sbagliano due e bisogna fare attenzione. I sacrifici però ci vogliono. Comunque l'ambiente reggerebbe l'impatto con gli animali acquatici. Il problema esisterebbe per gli operatori turistici che vivono con il lago.
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Mi sembra un po' irrealistico e antieconomico prelevare acqua per irrigazione da un singolo fiume e distribuirla in tutta la pianura padana. Ma il tuo calcolo è corretto e mezzo metro di altezza irrigua dovrebbe essere sufficiente per la maggior parte delle colture, eccetto immagino il riso e forse il mais. C'è però un'osservazione da fare. L'irrigazione di solito non è necessaria per tutto l'anno ma è stagionale, e immagino che per la maggior parte delle colture sia necessaria soprattutto nei mesi estivi. Quel mezzo metro che hai calcolato su base annua andrebbe quindi concentrato in estate. E allora con la portata media del Ticino non ce la faresti. Quest'anno, in particolare, siamo molto al di sotto, anche se siamo solo all'inizio dell'estate. Leggo in rete che oggi a Sesto Calende, cioè all'uscita dal Lago Maggiore, il Ticino è a 133 mc/sec, appena sopra il minimo storico nella medesima giornata, pari a 130 mc/sec registrato nel 1944. In realtà giugno è l'ultimo mese di primavera, quindi la portata dei fiumi alpini in questo periodo dovrebbe essere vicina al massimo (al contrario di quella dei fiumi appenninici). In effetti leggo su Wiki che la portata media del Ticino nel mese di giugno e nel periodo 1999-2003 è stata pari a 568 mc/sec. Oggi è meno di un quarto di questo valore. Tieni anche conto che il Ticino è il fiume più ricco di acqua della pianura padana dopo il Po. Il quale Po sta messo anche peggio. A Pontelagoscuro (Ferrara) è a circa 300 mc/sec, cioè un sesto della portata media del mese di giugno. Il problema è molto serio. I costruirei una rete di nuovi bacini artificiali, diciamo almeno un centinaio, lungo tutto l'arco alpino, a un'altezza conveniente tra montagna e pianura. Questi bacini potrebbero essere utilizzati come riserva idrica per il periodo estivo e anche per il mini idroelettrico. Inoltre li ricoprirei di moduli fotovoltaici galleggianti. Il fotovoltaico flottante presenta, tra i suoi numerosi vantaggi, un maggiore rendimento energetico delle celle, rinfrescate dall'acqua sottostante, e l'abbattimento della perdita idrica per evaporazione.
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