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solvay
IL LUOGO PIU' INQUINATO D'ITALIA?
Iniziata da
etrusco1900,
4 messaggi in questa discussione
Domenticavo: le Murge sono anche molto ventose, idonea per impianti eolici e industrie che hanno bisogno di diradare particelle nell'aria... sempre se siano diradabili...
Bisognerebbe parlarne, considerando anche che la zona ha bisogno di lavoro.
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Inviata
La chimica ci vuole comunque, per fare i fertilizzanti, i detersivi, la plastica, la finta pelle, la carta partendo dal legno, i metalli, ecc...
Ci vorrebbero dei siti sacrificabili, che non danno noia al turismo, agli insediamenti civili ecc...
Un sito ad esempio sarebbe quello delle Murge in Puglia. Una distesa rocciosa, non abitata ed economicamente poco produttiva: poca resa della produzione agricola in quanto la zona è rocciosa e zero turismo tranne qualche sito di interesse storico ogni tanto frequentato dagli alunni di qualche scuola. Una zona quella delle Murge peraltro con pochissime risorse idriche, che andrebbero comunque prese in considerazione per non inquinarle. C'è solo qualche pastore di pecore con alcuni cani... in pratica, in una zona che è ad occhio almeno 1/3 della Puglia. Insomma se c'è da sacrificare un luogo per cose necessarie meglio che sia poco produttivo economicamente. Andrebbe benone per quei cementifici, ad esempio, che come combusibile usano i rifiuti urbani. Però lo sappiamo, ci sono le teste di cavolo. Queste cose vanno fatte bene sia dalla parte della ditta appaltatrice, per non inquinare i pozzi e quello che c'è di importante, sia dalla parte di chi lavora che dovrebbero indossare delle tute(maschere) particolari, MA LE DEVONO INDOSSARE!!! Insomma ci vorrebbe un pò di qualità da ambo le parti, con operai scelti...e ditte appaltatrici corrette. Se lavorano i monelli poi si ammalano e la colpa sarebbe anche la mia... Mai io non c'entro perché l'ho detto, anzi scritto, cavolo... Come si dice, carta canta, verba volant
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