SUDDITI

Apprendiamo dal FQ che dopo due anni di embargo la Casa Bianca oggi autorizza, bontà sua, la nostra ENI e la spagnola Repsol a importare un po' di greggio, una modesta quantità, dal Venezuela verso l'Europa.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/06/06/via-libera-dagli-stati-uniti-eni-e-repsol-potranno-ricominciare-a-esportare-in-europa-petrolio-venezuelano/6616973/

Avete capito? In piena crisi energetica abbiamo bisogno del permesso dell'arteriosclerotico guerrafondaio di Washington per importare petrolio dal paese che dispone  delle più grandi riserve mondiali ma che è stato ridotto quasi alla fame dallo Stato canaglia schifoso cui siamo asserviti.

Le colpe del Venezuela? Avere un governo socialista democraticamente eletto (come capitò al Cile di Allende), produrre un petrolio meno costoso del carissimo e inquinantissimo greggio statunitense estratto con la devastante tecnica del fraking, non essere disposto ad accettare a capo del governo un fantoccio di Washington, tale Guaidò. E come mai il guerrafondaio rinkoglionito della Casa Bianca finalmente ci concede, bontà sua, questo permesso? Per dare una mano al popolo venezuelano? Per dare una mano ai lavoratori italiani ed europei che rischiano il posto a causa del caro benzina e gasolio? Niente di tutto questo. Il rimbambito dà la mano solo ai fantasmi ed è più putrefatto di Berlusconi, ma ha cinici consiglieri. Che l'hanno convinto a fare uno strappo all'embargo per fare un dispetto a Putin agevolando le sanzioni europee, ma soprattutto alla Cina.  La quale è il maggiore tra i pochissimi paesi non asserviti alle canaglie a stelle strisce che hanno continuato a importare il petrolio venezuelano.

La politica attiva, o meglio la politica da palazzo, non mi ha mai attirato. La mia unica poltrona è quella dello studio/soggiorno di casa mia. Però vi confesso che oggi vorrei proprio essere al posto di Draghi. Sarebbe una impagabile goduria ricevere a palazzo Chigi l'ambasciatore americano o il ministro degli Esteri Luigi Di Mario (passato dalle 5 stelle alle stelle e strisce) che mi consegnano una direttiva della Casa Bianca sull'embargo al Venezuela o sulle armi da regalare all'Ucraina. E fare la stessa cosa che fece il mitico scacchista Bobby Fischer con il telegramma del suo governo che gli intimava di rinunciare a un match in Serbia, all'epoca anch'essa sotto embargo, e di fare rientro in patria. Il grande campione americano convocò una conferenza stampa, mostrò a tutti il telegramma del Pentagono, scandì le seguenti parole:

"This is my answer",

e ci sputò sopra. 

Le canaglie gliela fecero pagare. Il campione, un tempo eroe nazionale, fu colpito da un mandato di cattura e non rientrò mai più in patria. Morì esule in Islanda. 

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1 messaggio in questa discussione

Ecco, questo è, anzi purtroppo era, l'unico cittadino americano LIBERO nel cosiddetto paese della libertà. Ecco, se io fossi al posto di Draghi, è esattamente così che risponderei alle "lettere" e alle direttive della Casa Bianca:

https://youtu.be/9U62ahOSpwQ

 

 

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