Accedi per seguire questa discussione
Follower
0
4 messaggi in questa discussione
tra le file berlusconiane non c'è solo la meloni che si è merita l'epiteto con il quale il capo la chiamò......
2 persone è piaciuto questo
7 ore fa, hoodrobin0 ha scritto:La Santanche non la toccherei neanche con un dito ,mi da la sensazione di viscida.
Io sono allergico al silicone...
1 persona mi piace questo
Crea un account o accedi per commentare
È necessario essere registrati per poter lasciare un messaggio
Accedi per seguire questa discussione
Follower
0
Inviata
Due giorni fa, nell'ultima puntata di "Non è L'Arena", il programma di La7 condotto da Massimo Giletti, è andata in onda una delle scene più ignobili della storia della televisione italiana.
Daniela Santanché, una che da circa vent'anni vive sulle spalle dei contribuenti, per ben tre minuti, indisturbata, ha offeso e umiliato in diretta tv un uomo disoccupato di 47 anni, padre di quattro figli, la cui unica “colpa” è quella di percepire il reddito di cittadinanza in un momento di difficoltà. La si può pensare come si vuole sul reddito di cittadinanza ma è indubbio che in molti casi ha aiutato le famiglie povere a sopravvivere in anni così drammatici. E comunque, è inaccettabile che una parlamentare e agiata "imprenditrice" si rivolga ad un cittadino più debole con frasi del tipo:
“Che esempio dà ai suoi figli stando a casa e prendendo 950 euro senza lavorare?”
“Lei, bello paffuto, prende soldi pubblici senza lavorare”
“Vada a lavorare. A lavorare”.
Il tutto mentendo spudoratamente (“Ha rifiutato posti di lavoro”), accusandolo addirittura di “lavorare in nero” e ammettendo candidamente di “non sapere nulla della vita di quest’uomo”.
Alla Santandeché e a chi ha consentito questo scempio una sola parola: vergogna
Condividi questo messaggio
Link al messaggio
Condividi su altri siti