Oggi …

Ricorrono 30 anni dalla strage mafiosa di Capaci dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta.  Ovunque vedremo e leggeremo ricordi più o meno sinceri, anche da parte di quelli che lo osteggiarono e lo combatterono quando Falcone era vivo e vegeto. Anche tanti compagni ed anche membri del CSM.  Quello che però non leggeremo sono le grandi lezioni di garantismo che il più famoso giudice antimafia ci ha lasciato e che tutti fanno finta di non aver mai letto né sentito. Falcone ci ha insegnato che “l’informazione di garanzia non è una coltellata che si può infliggere così, è qualcosa che deve essere utilizzata nell’interesse dell’indiziato”.  Falcone ci ha insegnato che “per fare un processo ci vuole altro che sospetti e bisogna distinguere le valutazioni politiche dalle prove giudiziarie”. Falcone ci ha insegnato che “la cultura del sospetto non è l’anticamera della verità: la cultura del sospetto è l’anticamera del khomeinismo”.  Falcone ci ha insegnato che è “profondamente immorale che si possano avviare delle imputazioni e contestare delle cose nella assoluta aleatorietà del risultato giudiziario".  Ricordiamolo, ricordatelo, ai giustizialisti e ai forcaioli  No, no Falcone non era uno dei vostri. No no , Falcone a quelli del Falso Quotidiano ed a quelli come il Cazzaro napoletano gli sputava in faccia . No no , testediminkia :  I vostri erano quelli che lo insultavano chiamandolo servo di Craxi e Martelli. Saluti 

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