orrore dei benpensanti

Una serata tra amici in un locale si è trasformata in un film dell’orrore per una studentessa universitaria, all’epoca 23enne, stuprata due volte da un 26enne congolese che conosceva di vista e che, con la scusa di un passaggio a casa, era salito nell’auto della ragazza per poi fingere un malore, facendola scendere, prendendola di spalle, coprendole la bocca perchè non urlasse, e trascinandola in un boschetto. Un incubo durato quattro lunghissime ore durante le quali la studentessa è rimasta in balia dello straniero che, dopo una prima violenza nel boschetto, l’ha stuprata un’altra volta mentre tornava in auto. Una storia di violenza della quale la giovane donna porterà le cicatrici per tutta la vita. La vicenda si è conclusa ieri, per quanto riguarda l’aspetto penale, con la condanna a otto anni di reclusione del congolese emessa dal tribunale collegiale . Il pm aveva chiesto per lo stupratore 7 anni e 6 mesi. Il collegio ha inoltre condannato l’imputato all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, al risarcimento dei danni da quantificare in sede civile (la giovane vittima dello stupro era assistita come parte civile dall’avvocata bolognese), al pagamento di una provvisionale di 50mila euro immediatamente esecutiva e delle spese processuali ( che non paghera' mai!!)

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