La Nike scommette su Birrettini …!!

Jannik Sinner, per la Nike è un sicuro campione del futuro: lo “blinda” con un contratto faraonico di 10 anni

Sinner.jpg

La multinazionale americana, come spiega La Gazzetta dello Sport, ha offerto al 20enne altoatesino circa 15 milioni di euro a stagione per un decennio: un investimento importante, segno evidente che vede nel talento azzurro una prossima star del tennis

 

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25 messaggi in questa discussione

E. = Birrettini.       C= Sinner.                       Chiedo scusa per il malinteso 

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Sinner è quello che ha preso la residenza  a Montecarlo, come birrettini per non pagare le tasse? 

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Una delle caratteristiche più appariscenti e vomitevoli del perverso sistema socioeconomico in cui viviamo (o vegetiamo) è l'immorale distorsione del valore delle cose.

Leggiamo proprio oggi che una Mercedes SLR 300 ad ali gabbiano del 1955, proveniente dal museo storico della casa di Stoccarda, è stata messa all'asta e venduta a un anonimo collezionista privato per 135 milioni di euro. Triplicando il precedente record per un'automobile, che apparteneva a una Ferrari 250 GTO del 1962, venduta nel 2018 per 45 milioni. Il mio personalissimo giudizio estetico è che si tratta di due tra le meno riuscite vetture prodotte da queste prestigiose case, caratterizzate da un frontale troppo vistoso e da un cofano lunghissimo e sproporzionato. Di recente una serigrafia poco più che banale di Andy Warhol, un ritratto stilizzato di Marilyn Monroe che sembra disegnato da un cartonista, è stata battuta per 195 milioni di dollari, prezzo record per un artista del XX secolo. Il precedente record, 179 milioni di dollari, apparteneva a un quadro di Picasso, Le donne di Algeri, che è una delle innumerevoli prove della parziale veridicità di una celebre affermazione dell'artista spagnolo: "A 12 anni sapevo disegnare come Raffaello, poi ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino". Non mette conto precisare che la prima parte è una bubbola sesquipedale. Come è noto, il record assoluto per un oggetto battuto all'asta sono i 450 milioni di dollari pagati da uno sceicco per il Salvator Mundi. Dipinto rinascimentale e tecnicamente pregevole, pur non privo di gravi pecche, sulla cui attribuzione a Leonardo da Vinci esistono tuttora seri dubbi. Una cosa è certa: se è di Leonardo, è il suo quadro più brutto che ci sia pervenuto.

Naturalmente le perversioni del libero mercato si manifestano anche come distorsioni nel senso opposto, cioè immorali sottovalutazioni. Un esempio lampante e vergognoso è il valore del lavoro degli sfruttati del Sud Est asiatico: adulti, vecchi e bambini, anche di 5 anni, sottopagati da (o per conto di) multinazionali occidentali per lavorare 14-16 ore al giorno con stipendi da fame. Il valore aggiunto di questo lavoro da schiavi consente ai vampiri dell'Occidente di realizzare profitti enormi.  

Ora, secondo la Gazzetta dello Sport, la Nike, notissima multinazionale americana, primo produttore mondiale di articoli sportivi (in particolare scarpe da tennis, da calcio e simili), avrebbe offerto al nostro tennista Jannik Sinner un contratto di sponsorizzazione da 15 milioni di euro l'anno per 10 anni. Alla luce degli esempi precedenti la cosa non mi sorprende più di tanto. L'altoatesino, oggi n.12 del ranking ATP, non ha ancora 21 anni ed è tra le maggiori promesse del tennis mondiale. Personalmente il suo gioco non mi entusiasma. Sinner è un picchiatore da fondo campo tecnicamente ancora incompleto. Con i limiti tecnici e la struttura gracilina che si ritrova, con le vecchie racchette in legno non sarebbe entrato tra i primi 200 del mondo, ma con i nuovi materiali è tra i migliori nell'usare la racchetta come un bazooka. È anche molto agile e ha ottima tempistica sulla palla. La Nike scommette su di lui, per un futuro da top five, e io spero che abbia ragione. D'altra parte, se pallettari e boscaioli come Wilander e Courier raggiunsero il n.1, non vedo perché non potrebbe raggiungerlo Sinner.

[O almeno il n.2 perché Carlos Alcaraz, che ha appena compiuto 19 anni ed è n.6 ATP e n.3 della Race (cioè la classifica da inizio anno) appare al momento di un altro pianeta. Pensate che nel recente ATP1000 di Madrid ha battuto Djokovic e Nadal (mai nessuno li aveva sconfitti entrambi in un torneo sulla terra battuta) e pure il n.3 Zverev. Modestamente già l'anno scorso vedevo in questo astro nascente un predestinato a dominare il tennis, quando non a ucciderlo come il Borg dei tempi migliori. Mentre un incompetente forumista lo descriveva come un carneade ("un certo Alcaraz") per irridere Berrettini dopo una onorevole sconfitta. Peraltro il maggiore dispiacere di questo trionfale 2022 Alcaraz lo ha subito proprio da Berrettini che lo eliminò dagli Australian Open. Senza quella sconfitta oggi lo spagnolo sarebbe quotato dai bookmakers nella corsa al Grande Slam.]

Tornando alla Nike, cerchiamo di capire perché può permettersi di offrire uno sponsor faraonico a un giocatore forte ma non un fuoriclasse come Sinner. Ci viene in aiuto Wikipedia (i grassetti sono miei):

Come riportato dai più importanti media internazionali, si è scoperto che l'azienda per anni ha sfruttato il lavoro di  bambini, dai 5 anni di età, per cucire i propri palloni e vestiti. Tali bambini venivano impiegati per 14-16 ore al giorno, in condizioni igieniche pessime, per portare avanti lavori massacranti in fabbriche buie e malsane. 

https://it.wikipedia.org/wiki/Nike_(azienda)#Controversie

Le multinazionali come Nike spesso non controllano direttamente queste fabbriche-lager nei paesi del Terzo Mondo, ma appaltano la produzione a schiavisti locali. Sono i cosiddetti sweatshops, letteralmente "fabbriche del sudore", usate in particolare da grandi marchi occidentali dell'abbigliamento.

https://it.wikipedia.org/wiki/Sweatshop

Una di queste fabbriche, che lavorava anche per Benetton, crollò nel 2013 nella capitale del Bangladesh uccidendo quasi 400 operai. Ebbene, alle fabbriche del sudore e dello sfruttamento appaltate dalla Nike viene dedicata addirittura un'apposita monografia di Wiki:

https://en.wikipedia.org/wiki/Nike_sweatshops

Mentre Federico Rampini, quando era ancora un giornalista di sinistra, scriveva questo articolo sul maggiore stabilimento della Nike nel Vietnam, dove 20.000 operai scesero in sciopero. Producevano per la Nike 75 milioni di paia di scarpe sportive ma la paga media era meno di 40 euro al mese, cioè meno del prezzo medio di un singolo paio di scarpe sportive nei supermercati occidentali.

https://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/esteri/vietnam-sciopero/vietnam-sciopero/vietnam-sciopero.html

Immaginatevi il valore aggiunto! Se ricordo ancora un po' di microeconomia, in grossolana approssimazione il margine operativo lordo di un'azienda è la differenza tra il valore aggiunto e il costo del lavoro (MOL=VA-CL). Ma il MOL è strettamente legato al profitto, cioè agli utili. Bene, ora dovrebbe essere chiaro da dove vengono i cospicui utili della Nike: 15 milioni di euro a Sinner per fare pubblicità alle sue scarpe da tennis, 40 euro al mese agli operai del Terzo Mondo che le producono. 

E lo schiavismo continua tuttora, nonostante le proteste e le denunce. Ancora nel 2020 il Washington Post riportava che centinaia di Uiguri, minoranza etnica islamica e indipendentista della Cina, venivano prelevati dai  campi di rieducazione e costretti ai lavori forzati nel maggiore stabilimento cinese della Nike, dove si producono 8 milioni di paia dei modelli più noti e richiesti di scarpe sportive:

https://www.washingtonpost.com/world/asia_pacific/china-compels-uighurs-to-work-in-shoe-factory-that-supplies-nike/2020/02/28/ebddf5f4-57b2-11ea-8efd-0f904bdd8057_story.html

Leggo che Jannik Sinner è un ragazzo serio e sensibile.

Bene, Jannik, faccio appello alla tua sensibilità e alla tua umanità. Convoca una conferenza stampa per la firma del contratto milionario che ti offre la Nike. Ma, invece di firmare, sputaci sopra e straccialo davanti alle telecamere. Gli sfruttati di tutto il mondo ti saranno grati e i veri sportivi ti applaudiranno.

Modificato da fosforo311

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La notizia fornisce punto allo psicolabile del forum per iniziare un delirio ad ampio raggio che tira in ballo

una Mercedes SLR 300 ad ali gabbiano del 1955

una Ferrari 250 GTO del 1962

un ritratto stilizzato di Marilyn Monroe ad opera di Andy Warhol

Picasso

Raffaello

Wilander e Courier

Carlos Alcaraz, che nel recente ATP1000 di Madrid ha battuto Djokovic e Nadal (per i due si trattava di una sessione di allenamento in vista del Roland Garros, NdA)

wikipedia

Federico Rampini

Benetton

il Washington Post

Lo psicolabile del forum chide in bellezza con questa asinata

in grossolana approssimazione il margine operativo lordo di un'azienda è la differenza tra il valore aggiunto e il costo del lavoro (MOL=VA-CL). Ma il MOL è strettamente legato al profitto, cioè agli utili

1 - PER DEFINIZIONE il MOL è pari alla differenza tra il valore aggiunto e il costo del lavoro. NON SI TRATTA DI UNA GROSSOLANA APPROSSIMAZIONE;

2 - il MOL è legato al valore della produzione, come è possibile evincere dallo schemino di wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Margine_operativo_lordo

che va letto dall'alto verso il basso (e non viceversa).

La notizia fornisce a tutti i forumisti che non sono psicolabili lo spunto per una banale considerazione: il management della Nike non ritiene Birrettini degno di essere legato per lungo tempo all'immagine dell'azienda.

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Ti sbagli di grosso Saurino: come si legge nella pagina stessa che hai allegato, il MOL dipende anche dagli "altri costi di struttura" (materiali e servizi acquistati), voce che in certe aziende è tutt'altro che trascurabile e può perfino superare il costo del personale. Ma a me interessava evidenziare il margine di profitto di aziende come la Nike, legato allo sfruttamento del lavoro sottopagato, ovvero alla differenza tra il valore aggiunto e il costo del lavoro.

Visto che non lo hai capito, gli esempi che ho portato servivano a illustrare le macroscopiche distorsioni del valore delle cose nel cosiddetto libero mercato. Il contratto di Sinner con la Nike (ammesso che sia tutto vero) appare al momento decisamente spropositato. Come il prezzo dei quadri (puerili) di Picasso o delle sculture (orribili) di Giacometti. Bisognerebbe anche leggere le clausole. Per esempio che succede se l'altoatesino esce dai primi 20 del ranking: la Nike continua a versargli 15 milioni l'anno? Ovvero i soldi che versava a un certo Kobe Bryant? A parte la leggera differenza tra euro e dollari. Ma Cristiano Ronaldo, che è il n.2 del calcio mondiale, prende poco di più dalla Nike: 15 milioni di sterline. 

Berrettini può vantare risultati che Sinner al momento vede solo in sogno (due semifinali e una finale nei tornei Grande Slam, due qualificazioni dirette alle ATP Finals). Ma fino all'anno scorso prendeva dai suoi tre sponsor (l'italiana ***, Asics e Red Bull) circa 2 milioni complessivi. Ora è passato da *** alla tedesca Hugo Boss e potrebbe prendere qualcosina in più, ma non molto. 

Anche Alcaraz è sponsorizzato dalla Nike. Se viene a sapere che Sinner prende 15 milioni per 10 anni, allora può chiederne 30 per 15 anni. E ottenerli. 

Modificato da fosforo311

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8 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Ti sbagli di grosso Saurino: come si legge nella pagina stessa che hai allegato, il MOL dipende anche dagli "altri costi di struttura" (materiali e servizi acquistati), voce che in certe aziende è tutt'altro che trascurabile e può perfino superare il costo del personale.

Non stiamo parlando degli altri costi di struttura. Come al solito, tenti di sviare l'attenzione sulle asinate che ragli saltando di palo in frasca e delirando di altro.

Stiamo parlando esattamente di quanto hai ragliato:

ma il MOL è strettamente legato al profitto, cioè agli utili

Hai tirato in ballo PROFITTI e UTILi che

NON SONO

il VALORE DELLA PRODUZIONE.

Il MOL non è strettamente legato al profitto, cioè agli utili.

Basta leggere correttamente lo schemino della pagina di wikipedia

https://it.wikipedia.org/wiki/Margine_operativo_lordo

Gli utili sono indicati più in basso del MOL.

Ha perfettamente ragione il forumista serio lupogrigio1953 quando ti definisce turbodemente.

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Sei tu che hai ragliato una definizione inesistente: il MOL non è definito come la semplice differenza tra VA e costo del lavoro. 

Io avevo premesso un approccio grossolano, non rigoroso. Il MOL da un punto di vista logico (non strettamente contabile) è correlato agli utili. Ci possono essere utili con un MOL negativo? Forse sì, ma nessuna azienda prospera a lungo come la Nike senza un (VA-CL) positivo ed elevato (per i motivi che ho spiegato).

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Inizia il nuovo delirio dello psicolabile per antonomasia del forum:

il MOL non è definito come la semplice differenza tra valore aggiunto e costo del lavoro. 

Non resta che prendere la seconda edizione del volume "L'analisi di bilancio per il controllo della gestione" (Giappichelli Editore)

https://www.giappichelli.it/l-analisi-di-bilancio-per-il-controllo-della-gestione-9788892104976

firmato da Michele Antonio Rea

https://economia.unich.it/home-rea-michele-antonio-155

A pagina 253 la figura 3.4 evidenzia i margini del conto economico "a valore della produzione, valore aggiunto e margine operativo lordo":

valore della produzione - costi esterni = valore aggiunto

valore aggiunto - costo del lavoro = MARGINE OPERATIVO LORDO

Lo psicolabile per antonomasia del forum cosa ha scritto?

Il MOL non è definito come la semplice differenza tra valore aggiunto e costo del lavoro. 

Il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 LO HA SCRITTO DAVVERO!

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La notizia capita a proposito

https://quifinanza.it/economia/video/allarme-italia-perche-1-adolescente-su-2-non-capisce-cio-che-legge/648101/

Il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 non è più un adolescente ma è degnissimo compagno degli adolescenti che non capiscono quello che leggono. E come se non bastasse ha pure il vezzo di inventare balle gallattiche!

Modificato da ilsauro24ore

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Consulta manuali un po' più seri, Saurino. Il valore aggiunto è quello aggiunto dal lavoro (del personale interno all'azienda) ai costi esterni di produzioneEs. materie prime, lavorazioni esterne, etc. E fin qui ci siamo. Ma il margine operativo lordo è un indicatore di redditività dell'azienda. E in un'azienda non tutti i costi interni di produzione sono legati alla remunerazione del lavoro (stipendi, contributi, etc).  Per es. l'affitto dei locali. A questi costi strutturali, che non dipendono dal costo del lavoro, ciascun singolo lavoratore non può aggiungere né togliere nulla con il suo lavoro. Es. assumendo nuovi addetti bisognerà probabilmente sobbarcarsi un costo strutturale aggiuntivo per l'affitto di nuovi locali. A meno che i lavoratori non si contentino di lavorare in condizioni disagiate. È quindi logico e opportuno tenere separati questi costi sia dai costi esterni della produzione e dal valore aggiunto dal lavoro, sia dal costo interno del personale. E fa bene Wiki a indicarli sotto la voce Altri Costi di Struttura:

MOL = VA - CdP - ACdS

 

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2 ore fa, ilsauro24ore ha scritto:

Dammi retta: emendati da wiki, che certamente alimenta il noto

https://thinkinpark.it/2021/06/29/larroganza-dellignoranza-leffetto-dunning-kruger/

e inizia a studiare i manuali seri, come appunto quelli pubblicati da Giappichelli.

Giusto per avere una vaga idea di quello che si sente nelle aule universitarie e non nei barbershop del pianeta.

È la solita storia, Saurino. Io allego argomenti, ragionamenti, deduzioni logiche, e tu alleghi link ai sacri testi. Che poi tanto sacri non sono. 

Come ho scritto, non è obbligatorio, ma è opportuno e logico nel calcolo del MOL tenere separati i costi esterni e i costi del personale dai costi di  struttura. Questi ultimi, come puoi leggere in allegato, sono costi fissi che, a differenza dei due precedenti, non dipendono dal volume della produzione. Quindi, esattamente come scrivevo, un lavoratore, per quanto si sforzi o per quanto si rilassi, non può aggiungere né togliere nulla ai costi di struttura. È dunque una illogica e grossolana semplificazione portarli nel computo del valore aggiunto, ovvero accorparli ai costi esterni e variabili (o peggio al costo del lavoro), come fanno implicitamente gli autori che hai citato. Con ciò alterando il senso classico del termine "valore aggiunto" (anche marxiano: il plusvalore, cioè il lavoro non remunerato) con cui si intende per l'appunto il valore aggiunto dal lavoro, o in senso lato dal processo produttivo. Ma è difficile considerare i locali come un processo produttivo. Se anche la produzione si azzera, l'affitto si paga lo stesso. 

https://www.yourcfo.it/blog/finance/il-sistema-di-analisi-dei-costi-aziendali/

Non sottovalutare Wikipedia, Saurino. Specialmente un nozionista come te non può farlo. Le pagine Wiki sono controllate da decine di migliaia di utenti (come minimo). Quello che si può criticare, spesso, non è la correttezza dei risultati o delle conclusioni ma la mancanza di un filo logico e argomentativo che li collega alle premesse. Io cerco di sopperire con la mia testa. Chi la usa per dividere le orecchie non può farlo. 

 

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Il 20/5/2022 in 22:10 , fosforo311 ha scritto:

È la solita storia, Saurino. Io allego argomenti, ragionamenti, deduzioni logiche, e tu alleghi link ai sacri testi.

È la solita storia. Tu inventi balle galattiche, io mi riconduco a quello che è lo stato dell'arte della materia di cui io argomento e tu deliri.

Quello che scrive Michele Antonio Rea è quello che si sente nelle aule della Sapienza (vedasi diapositiva n. 4)

https://web.uniroma1.it/deap/sites/default/files/allegati/Indici di bilancio 2017_2018 II parte.pdf

ed è quello che si sente durante i corsi di aggiornamento/formazione organizzati dall'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili

https://www.odcec.torino.it/public/convegni/slides_dr._cigna.pdf

Alla diapositiva n. 38 si legge che il Valore Aggiunto

"deriva dalla differenza tra il valore della produzione ed i fattori esterni che direttamente entrano a far parte di questa (materie prime, servizi, godimento di beni di terzi); è un primo risultato che segnala l’ammontare residuo a disposizione dell’azienda per remunerare i fattori produttivi interni".

Alla tua monumentale incompetenza cerchi di sopperire con wikipedia (!) e con la tua testa (!!). Esattamente quello che fa chi è vittima dell'effetto Dunning-Kruger

https://thinkinpark.it/2021/06/29/larroganza-dellignoranza-leffetto-dunning-kruger/

lo studio evidenziava in modo chiaro come gli incompetenti non si rendano conto di esserlo e tendano a sovrastimare significativamente le proprie abilità

Dunning e Kruger hanno inoltre dimostrato che le persone incompetenti sono inconsapevoli perché non hanno le capacità metacognitive per valutare le competenze, sia proprie che degli altri

se gli incompetenti non sono in grado di valutare le abilità degli altri, non sono neppure in grado di utilizzare lo strumento del confronto per rivedere la propria visione di sé stessi e apprendere qualcosa

gli incompetenti non acquisiscono consapevolezza dall’osservazione del comportamento degli altri

Quanto estratto dall'articolo linkato è perfettamente aderente a quello che quotidianamente palesi nel forum. L'articolo linkato

STA PARLANDO DI TE!

E a proposito di wikipedia, internet e fonti di presunta conoscenza on line

https://sololastrada.files.wordpress.com/2012/08/dkpdf.pdf

Concludo citando il forumista serio lupogrigio1953: poi si lamenta se lo definiscono “Cazzaro”. Questo turbodеmеnte è stato capace di criticare Renzi perché avrebbe copiato il titolo del suo libro, anziché dire qualcosa nel merito

Nel caso non lo avessi capito, il forumista serio lupogrigio1953

STA PARLANDO DI TE!

 

 

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Non capisci niente di economia, non hai capito niente di quello che ho scritto nei precedenti post, non hai saputo replicare una virgola nel merito di quello che ho scritto.  

Ti mancano completamente le basi per discutere di ECONOMIA con me! 

Se vuoi parlare di Sinner e della Nike, cioè del tema della discussione, a disposizione. Per quanto riguarda l'economia la chiudo qui. Prenditi una laurea seria, e poi magari ne riparliamo.

 

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6 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Non capisci niente di economia, non hai capito niente di quello che ho scritto nei precedenti post, non hai saputo replicare una virgola nel merito di quello che ho scritto.  

Ti mancano completamente le basi per discutere di ECONOMIA con me! 

Se vuoi parlare di Sinner e della Nike, cioè del tema della discussione, a disposizione. Per quanto riguarda l'economia la chiudo qui. Prenditi una laurea seria, e poi magari ne riparliamo.

 

Fai bene a chiuderla qui !! Fai bene e ti conviene. Sei stato mazzolato perbene da “capo a piedi “ , ti e’ stato tolto tutto , ma proprio tutto , tuttocio’ che ti consentiva di “biascicare “ qualcosa . Sei un idio ta e, purtroppissimo per te , il Sauro , te lo ha dimostrato non con le parole ma con i fatti . Prova a sparire !! Fai come Birretto !! 

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8 minuti fa, fosforo311 ha scritto:

Non capisci niente di economia, non hai capito niente di quello che ho scritto nei precedenti post, non hai saputo replicare una virgola nel merito di quello che ho scritto.  

Invece ho capito perfettamente.

Ho capito perfettamente che non hai fatto altro che inventare balle galattiche, come consolidatissima consuetudine.

E non sono io quello che deve prendere una laurea seria.

Sei tu ad avere scritto questa asinata

in grossolana approssimazione il margine operativo lordo di un'azienda è la differenza tra il valore aggiunto e il costo del lavoro (MOL=VA-CL). Ma il MOL è strettamente legato al profitto, cioè agli utili

Repetita iuvant:

1 - PER DEFINIZIONE il MOL è pari alla differenza tra il valore aggiunto e il costo del lavoro. NON SI TRATTA DI UNA GROSSOLANA APPROSSIMAZIONE;

2 - il MOL è legato al valore della produzione, non agli utili.

Da quello che scrivi è ovvio che non hai MAI messo piede in una facoltà di Economia. Ti invito pertanto:

1 - a immatricolarti presso l'Università di Pisa, corso di laurea triennale di "Economia e Commercio" oppure "Economia Aziendale";

2 - a conseguire la predetta laurea triennale.

Sono tetragonamente certo che il numero di balle galattiche che scrivi diminuiranno considerevolmente.

Patologie psichiatriche permettendo, of course.

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IL MOL 

4 ore fa, ilsauro24ore ha scritto:

2 - il MOL è legato al valore della produzione, non agli utili.

Questo dimostra che non hai mai messo piede, se non in sogno, in una facoltà di Economia. In tutti i libri seri di microeconomia c'è scritto che il MOL è un indicatore di redditività di un'azienda. Quindi è certamente correlato agli eventuali utili (o eventuali perdite). Se non lo fosse, non ci sarebbe nessuna necessità di introdurre questo indicatore.  E lo dice la parola stessa: margine operativo lordo.  Non vi può essere un margine di profitto dovuto all'attività produttiva se il MOL è negativo. Inoltre il MOL non è correlato al valore della produzione, come asininamente scrivi, ma al valore aggiunto dal lavoro, al costo del lavoro e ai costi fissi strutturali. Ci può essere un'azienda che fattura per miliardi di euro ma ha un MOL molto piccolo o addirittura negativo, e una piccola azienda con elevato valore aggiunto ed elevata redditività. 

Pardon, mi ero ripromesso di non intervenire, ma quando leggo simili castronerie non resisto.    

Modificato da fosforo311

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Stiamo parlando di quello di cui stiamo parlando, cioè dell'asinata che tu hai scritto:

in grossolana approssimazione il margine operativo lordo di un'azienda è la differenza tra il valore aggiunto e il costo del lavoro (MOL=VA-CL). Ma il MOL è strettamente legato al profitto, cioè agli utili

Capito? Stiamo parlando di quello che

TU

hai scritto.

Impara a leggere e leggerai che alla diapositiva n. 38

https://www.odcec.torino.it/public/convegni/slides_dr._cigna.pdf

il Valore Aggiunto

"deriva dalla differenza tra il valore della produzione ed i fattori esterni che direttamente entrano a far parte di questa (materie prime, servizi, godimento di beni di terzi); è un primo risultato che segnala l’ammontare residuo a disposizione dell’azienda per remunerare i fattori produttivi interni".

VALORE DELLA PRODUZIONE

e non UTILI.

Repetita iuvant:

1 - PER DEFINIZIONE il MOL è pari alla differenza tra il valore aggiunto e il costo del lavoro. NON SI TRATTA DI UNA GROSSOLANA APPROSSIMAZIONE;

2 - il MOL è legato al valore della produzione, non agli utili come asinamente hai ragliato.

Vale appena il caso di sottolineare che confermi pienamente quanto si legge nell'articolo

https://thinkinpark.it/2021/06/29/larroganza-dellignoranza-leffetto-dunning-kruger/

le persone incompetenti sono inconsapevoli perché non hanno le capacità metacognitive per valutare le competenze, sia proprie che degli altri

se gli incompetenti non sono in grado di valutare le abilità degli altri, non sono neppure in grado di utilizzare lo strumento del confronto per rivedere la propria visione di sé stessi e apprendere qualcosa

gli incompetenti non acquisiscono consapevolezza dall’osservazione del comportamento degli altri

Da quello che scrivi è ovvio che non hai

MAI

messo piede in una facoltà di Economia.

Ti invito nuovamente:

1 - a immatricolarti presso l'Università di Pisa, corso di laurea triennale di "Economia e Commercio" oppure "Economia Aziendale";

2 - a conseguire la predetta laurea triennale.

Il numero di balle galattiche che scrivi diminuiranno considerevolmente.

Patologie psichiatriche permettendo, of course.

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Non solo non conosci l'economia (intendo dire l'abc dell'economia) ma usi la testa per separare le orecchie. Vediamo cosa dice questo dizionario di economia, il primo esempio pescato a caso in rete:

Il Margine Operativo Lordo è un indicatore di redditività di un'impresa, esprimendo la capacità di generare reddito tramite la gestione caratteristica, ovvero senza tenere in conto operazioni accessorie di tipo finanziario...

https://dizionarioeconomico.com/mol-margine-operativo-lordo

E a cosa è strettamente legato il reddito di impresa se non agli utili, al profitto? 

Quindi, dire che il MOL non è strettamente legato agli utili è come dire che la temperatura non è un'indicatore dell'agitazione termica di un corpo e non è strettamente legata alle sensazioni soggettive di caldo e di freddo. Roba da matti! Mentre il MOL, cioè la redditività, non è affatto correlato al valore della produzione. Altrimenti per creare reddito basterebbe mettersi a produrre, per esempio, bicchieri, oppure cavatappi, e produrne centinaia di milioni, costi quel che costi. 

Ma ora basta, mi hai davvero STUFATO, e la chiudo davvero qui. 

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il primo esempio pescato a caso in rete

Appunto. Il problema è proprio questo:

il primo esempio pescato a caso nel web

Che poni sullo stesso piano di quello che è possibile leggere nei manuali pubblicati da Giappichelli, nel materiale a supporto dei corsi che si tengono presso la facoltà di Economia della Sapienza, nei materiali a supporto dei corsi di formazione/aggiornamento dell'ODCEC.

Mi permetto di sottolineare quanto si legge nell'articolo

https://thinkinpark.it/2021/06/29/larroganza-dellignoranza-leffetto-dunning-kruger/

le persone incompetenti sono inconsapevoli perché non hanno le capacità metacognitive per valutare le competenze, sia proprie che degli altri

se gli incompetenti non sono in grado di valutare le abilità degli altri, non sono neppure in grado di utilizzare lo strumento del confronto per rivedere la propria visione di sé stessi e apprendere qualcosa

gli incompetenti non acquisiscono consapevolezza dall’osservazione del comportamento degli altri

Mentre nell'articolo

https://sololastrada.files.wordpress.com/2012/08/dkpdf.pdf

L’effetto Dunning-Kruger. Ecco perché con Internet crediamo di saperla lunga

lo stesso David Dunning spiega che

la rete è piena di pregiudizi e informazione corrotta. Il gioco sta nell’essere in grado di separare l’informazione valida da quella che non lo è, ed è un gioco difficile da vincere

Comunque sia, nell'articolo che

TU

hai linkato si legge che

il margine operativo lordo è pari alla somma tra i ricavi per la produzione di beni e servizi e le rimanenze, meno i costi esterni di produzione, meno il costo del personale, meno ancora gli altri costi per l’acquisto di beni e servizi, a loro volta finalizzati alla produzione

Nell'articolo che

TU

hai richiamato NON SI LEGGE che

in grossolana approssimazione il margine operativo lordo di un'azienda è la differenza tra il valore aggiunto e il costo del lavoro.

Nell'articolo che

TU

hai richiamato NON SI LEGGE che

il MOL è strettamente legato al profitto, cioè agli utili

Confermi ancora una volta di essere un

ASINO CHE NON SA LEGGERE

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Discorso a parte meritano le patologie psichiatriche. Perché è ovvio che il turbodemente fosforo31 è affetto da gravi patologie psichiatriche.

Uno che il giorno 30 settembre 2013, nel post delle ore 10.33, parlando del suo peso scrive

io non ho mai superato quota 120” 

e poi il giorno 24 aprile 2014, nel post delle ore 13.08, scrive

anche quando superavo i 120 chilogrammi ..."

è evidentemente affetto da almeno una grave patologia psichiatrica. Talmente grave da spingere il cazzaro napoletano, una volta sgamato, a cercare di mettere una toppa inventando un'abbuffata pantagruelica che può esistere solo sue fantasie da psicolabile (post del 31 gennaio 2020, ore 09.45)

immagina di quanto si può, anzi ahimè si poteva, alzare l'ago della bilancia, dopo un antipasto doppio di fritto all'italiana (2 grossi panzarotti, 8 frittelle alle alghe, 2 arancini di riso, 2 mozzarelle in carrozza, 4 sciurilli di zucca, 2 melanzane imbottite, 4 scagliozzi di polenta e 2 frittelle di cicinielli), più un trancio di pizza fritta, più una pizza tipo la 8 Gusti del Trianon a Forcella (diametro garantito da menù: 60 cm), cui andavano aggiunte importazioni generose dai piatti dei commensali meno famelici, il tutto innaffiato da (almeno) un litro e mezzo di birra

Ed è ovvio che è per causa di grave patologia psichiatrica che l'incompetente cazzaro fosforo31 scrive (post del 26 dicembre 2019, ore 17.34)

"ti sfido a trovare nel tuo ampio database di fosforologo il post dove avrei scritto che mio fratello è stato visiting professor a Princeton"

dopo che il medesimo incompetente cazzaro ha scritto (post del 28 agosto 2015, ore 12.34)

"comunque vi informo, cari mattacchioni, che mio fratello non insegna più all'Aquila, è rientrato alla Federico II, ma non perdete tempo a cercarlo lì perché attualmente è negli USA. Però, visto che siete curiosi e ingenui come due vecchie zitelle, voglio darvi una dritta. È visiting professor a Princeton dove gli hanno assegnato lo stesso ufficio che fu di Albert Einstein! "

 

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Uno che il giorno 30 settembre 2013, nel post delle ore 10.33, parlando del suo peso scrive

io non ho mai superato quota 120” 

e poi il giorno 24 aprile 2014, nel post delle ore 13.08, scrive

anche quando superavo i 120 chilogrammi ..."

Xxxxxxxxxx

Eccelso lucertolone perché non ci riporta interamente i due post da lei citati in modo da fornire pure il contesto di quelle discussioni?

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1 ora fa, ahaha.ha ha scritto:

Uno che il giorno 30 settembre 2013, nel post delle ore 10.33, parlando del suo peso scrive

io non ho mai superato quota 120” 

e poi il giorno 24 aprile 2014, nel post delle ore 13.08, scrive

anche quando superavo i 120 chilogrammi ..."

Xxxxxxxxxx

Eccelso lucertolone perché non ci riporta interamente i due post da lei citati in modo da fornire pure il contesto di quelle discussioni?

Egregio, non saprei dare un nome preciso alla patologia o alle patologie del lucertolone, ma è purtroppo chiaro che patologie ci sono e nemmeno tanto lievi. Uno che si conserva post del sottoscritto di 7, 8 e 9 anni fa, per giunta post dai contenuti futili e scherzosi, qualche problema ce l'ha. Non ha ancora capito che lo stavo prendendo per i fondelli parlandogli di un fratello a Princeton, nello stesso ufficio di Einstein. Qualsiasi normodotato lo avrebbe dedotto dal tono di quel post e avrebbe anche immaginato che l'ufficio di Einstein oggi sarà probabilmente una sala museo. Poi ha una mente dura, rigida e squadrata come un blocco di granito. Totalmente priva di elasticità. Sicuramente è capitato a tutti pesarsi sulla bilancia di qualche farmacia, non si sa quanto precisa, con abiti e scarpe (cioè anche 3 o 4 chili addosso in inverno) e non lontano dai pasti (quindi aggiungiamo un altro kg o due tra cibi solidi e liquidi). E può essermi capitato di leggere 120 kg e qualcosa. Ma il mio peso massimo effettivo è stato pari a 117,9 kg, e questo posso dirlo dopo avere controllato in un apposito file. Il conservarlo non è patologia ma è conseguenza dei miei trascorsi sportivi e di una patologia fisica che mi ha costretto per qualche anno a tenere nota del peso. 

In ogni caso è certo che Saurino vaneggia quando sostiene di avere una laurea in Economia, a meno di non averla conseguita in modo analogo al Trota e simili. Altrimenti non troverebbe nulla da eccepire sulla mia banale affermazione che il MOL è strettamente legato agli utili, ovvero al reddito di impresa, essendo per l'appunto un indicatore di redditività delle imprese. E questo lo leggiamo su TUTTI i libri di economia. È come dire che il PIL pro capite è un indicatore strettamente legato al grado di benessere economico di un paese. Questo signore si perde in un bicchiere d'acqua. Peraltro è anche possibile che si sia laureato e poi abbia rimosso dalla memoria tutto ma proprio tutto quello che aveva imparato. Può capitare a volte, per varie cause. Forse non ci crederai, ma una mia cugina più di 30 anni fa si separò e poi divorziò dal marito dopo un breve quanto infelice matrimonio. Ebbene, oggi dice di non ricordare non solo il cognome ma neppure la faccia di quell'uomo. E credo proprio che dica la verità. 

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Sig fosforo che tipo di bilancia usa per dire 117,9 kg.? 

Se quello era il peso massimo ora peserà sicuramente meno, tuttavia penso sia ancora in sovrappeso. 

Comunque deve mangiare meno e fare più movimento, se lo farà calerà di peso e scriverà post molto più corti. 

Quindi andale andale, é ora di rimettere in moto il metabolismo mangia grasso. 

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