Inviata 30 aprile, 2022 Il filoputinista Orsini , i monologhi senza contraltare pro Putin , se li faccia a casa sua . In alternativa nella redazione del Falso Quotidiano che sponsorizza il suo spettacolo ( a pagamento ad euro 20/cad. ). In Toscana non ti vogliamo grande stronzolo negazionista con nonno felice durante il fascismo . Grazie a Simone ( Lenzi , nda) che io posso chiamare tranquillamente per nome di battesimo perché lo conosco personalmente e con il quale condivido alcune cene estive al Romito . Orsini "censurato" a Livorno: no a suo spettacolo su Ucraina Da circa un mese Orsini è diventato editorialista delFatto Quotidiano e con la società editoriale del quotidiano, la Seif, cura uno spettacolo itinerante in giro per l'Italia in cui recita un monologo sulla guerra in Ucraina. Una delle tappe del tour teatrale sarebbe dovuta passare per Livorno. Location, il teatro Goldoni che un secolo fa passò alla storia per il congresso del Partito Socialista in cui si consumò la scissione che portò alla nascita del Partito Comunista Italiano. La Fondazione che gestisce il teatro dà il via liberacon una mail il 26 aprile ma due giorni dopo torna sui suoi passi, secondo la versione diffusa oggi dal Fatto. Motivo: da anni ormai il teatro non ospita più dibattiti "di natura politica in senso ampio", si legge nella mail scritta dal direttore amministrativo del teatro, Mario Menicagli. Un rifiuto di principio, dunque, "senza che in alcun modo possa subentrare un giudizio di opportunità e merito", si prosegue nella mail. Il no allo spettacolo e il plauso dell'assessore cittadino Motivazioni che non convincono la società editoriale, visto che negli anni passati molti eventi "di natura politica" sono stati ospitati dal teatro: oltre allo spettacolo di satira politica "Renzusconi" del giornalista Andrea Scanzi, nel 2018 ospitò un evento elettorale del Movimento 5 Stelle a cui prese parte anche Luigi Di Maio e poco dopo anche un dibattito dei leghisti Claudio Borghi e Alberto Bagnai. E a far venire qualche sospetto in più ci pensa l'assessore alla Cultura di Livorno, Simone Lenzi, che sulla questione interviene in modo non certo diplomatico: "L'ho saputo a cose fatte, ma posso dire di essere assolutamente d'accordo con la decisione della Fondazione. Ritengo il professor Orsini un propagandista di Putin". 1 persona mi piace questo Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti