Chiedo ….


Chiedo ai “comunisti immaginari”, a quelli che talvolta mi fanno vergognare di esserlo stato, che oggi fanno mostra di apparente equidistanza, ma rimpiangono l’Urss, a quelli che chiedono pace, ma pensano che si debba raggiungere con una resa della resistenza ucraina, perché, chiedo, per noi andava bene l’ombrello della Nato (Enrico Berlinguer anno 1976, nda) e per gli altri popoli europei no? Io so il perché. Perché vi ho conosciuti da dentro il Pci. Eravate quelli dapprima “perplessi”, poi via via sempre più ostili a Berlinguer. Che avete continuato ad opporvi alla sua politica, giudicandola troppo compromissoria coi “nemici di classe”. Siete quelli che oggi si riempiono la bocca con un nome che, in vita, avete combattuto in modo spregevole . Quelli che intitolano a lui associazioni e circoli allevando le schegge minoritarie di una generazione inconsapevole. Siete la personificazione della regressione culturale, prima che politica, che ha portato alla morte della sinistra.   E oggi immaginate che Putin sia l’erede del comunismo sovietico, che voglia ristabilire l’ordine di Yalta che la storia ha superato nella coscienza dei popoli europei prima ancora che sulla carta geografica. Il disegno di Putin non è quello a cui pensate, comunque e fortunatamente irripetibile. Quello di Putin è un disegno imperialista, intriso di nazionalismo e razzismo panrusso, che considera i popoli slavi suoi naturali sottoposti, il “cortile di casa” appunto, e quelli del resto d’Europa dei molluschi inebetiti dal benessere, immorali e corrotti, gay e nazifascisti. Questa è la lezione di un satrapo alla testa di un gruppo di miliardari in dollari. Nonostante tutto trattare si deve, ma Putin può solo essere costretto a trattare. E le condizioni per costringerlo sono appoggiare in ogni modo possibile la resistenza ucraina e appesantire le sanzioni, perché verifichi di avere fatto il passo più lungo della gamba, che il suo appetito è stato più grande della sua capacità di soddisfarlo. Solo se sentirà questa stretta tratterà.  La resa dell’Ucraina, perché chiedere indiscriminatamente la deposizione delle armi porterebbe solo al suo disarmo e alla maggiore aggressività bellica dei russi, incoraggerebbe il disegno di Putin per l’Europa intera. Fanno specie  quelli che dichiarano apertamente di condividere quel disegno, ma ancora di più quelli che non hanno il coraggio di affermarlo chiaramente e si nascondono dietro alla parola pace. Non c’è pace senza giustizia !! E da vecchi comunisti dovreste pure saperlo !! 

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