Lavorare meno lavorare tutti: la Germania sperimenta le 28 ore

http://www.corriere.it/economia/18_febbraio_06/germania-via-settimana-28-ore-84633a20-0b69-11e8-8265-d7c1bfb87dc9.shtml?refresh_ce-cp

Il provvedimento è articolato e migliorabile ma va nella DIREZIONE GIUSTA. Il presidente degli industriali tedeschi lo definisce: "la prima pietra di un sistema di lavoro flessibile per il XXI secolo". Attenzione: qui per flessibilità non si intende un eufemismo al posto di precarietà, bensì flessibilità dell'orario di lavoro, e per giunta ad ampia discrezione del dipendente e senza grossi sacrifici economici. LAVORARE TUTTI LAVORARE MENO! Il vecchio motto della Sinistra torna prepotentemente di moda, e non a caso a partire da un paese virtuoso in cui vige il libero mercato ma dove è anche viva la coscienza collettiva dei diritti e dove i politici, anche dopo le elezioni, non dimenticano il primato e la centralità della persona umana sull'economia e nel mercato. Presto o tardi (noi come al solito più tardi che presto se continueremo ad affidarci ai soliti incapaci) TUTTI i paesi democratici del mondo imboccheranno questa direzione. Nell'era dei computer e delle macchine, sempre più potenti, efficienti e "intelligenti", e mentre stiamo entrando nella fase della robotizzazione su larga scala del lavoro, l'unica, effimera e tragica alternativa è quella della precarietà sempre più spinta, dello sfruttamento fino al limite della schiavitù, e del lavoro sempre più sottopagato, umiliante e irrispettoso dei diritti e della formazione professionale e culturale, fino al limite della reificazione dell'uomo in mero strumento di produzione e di consumo. Peraltro la riduzione progressiva dell'orario di lavoro era già un trend consolidato da tempo in Germania e nelle altre socialdemocrazie europee. Non a caso la Germania è il paese con il più basso numero di ore lavorate per addetto in Europa e non a caso ha un bassissimo tasso di disoccupazione, molto vicino a quel livello fisiologico che gli economisti identificano con la condizione di "piena occupazione". Un lavoratore tedesco lavora in media 1363 ore l'anno. Anche Olanda, Francia e Danimarca sono sotto le 1500 ore (dati Ocse 2016). Mentre noi italiani lavoriamo 1730 ore, il 27% in più dei tedeschi, passiamo per pigri e fannulloni ma lavoriamo perfino più dei giapponesi (1713) che passano per stakanovisti. Non ho svolto il calcolo, ma immagino che se, per ipotesi, redistribuissimo le ore lavorate fino al livello dei tedeschi, raggiungeremmo abbondantemente la piena occupazione. Ma invece di ridurci l'orario di lavoro, i nostri governicchi del centrosinistra, quelli che io definisco non una caricatura ma la negazione e il tradimento della socialdemocrazia, ci hanno dato Jobs Act e cancellazione di diritti, boom dei contratti a tempo determinato, licenziamenti facili e controllo a distanza dei lavoratori (il preludio dei bracciali elettronici di Amazon e di Leroy Merlin, ovvero la versione moderna della catena dello schiavo).

LAVORARE TUTTI LAVORARE MENO, e goderci finalmente un poco la vita e il tempo libero, rispettando l'ambiente e la persona umana, senza l'ossessione del profitto e della crescita illimitata, è l'unica direzione plausibile per il futuro dell'umanità, l'unica anzi l'ultima possibilità che ci resta in alternativa all'estinzione.

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6 messaggi in questa discussione

Mah...quando lo disse occhetto nella tornata elettorale del '94 si becco molti più insulti che altro, soprattutto da quella dx che vedeva nel "nuovo" che arrivava la trasformazione del solito nel magnifico......

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19 minuti fa, fosforo31 ha scritto:

http://www.corriere.it/economia/18_febbraio_06/germania-via-settimana-28-ore-84633a20-0b69-11e8-8265-d7c1bfb87dc9.shtml?refresh_ce-cp

Il provvedimento è articolato e migliorabile ma va nella DIREZIONE GIUSTA. Il presidente degli industriali tedeschi lo definisce: "la prima pietra di un sistema di lavoro flessibile per il XXI secolo". Attenzione: qui per flessibilità non si intende un eufemismo al posto di precarietà, bensì flessibilità dell'orario di lavoro, e per giunta ad ampia discrezione del dipendente e senza grossi sacrifici economici. LAVORARE TUTTI LAVORARE MENO! Il vecchio motto della Sinistra torna prepotentemente di moda, e non a caso a partire da un paese virtuoso in cui vige il libero mercato ma dove è anche viva la coscienza collettiva dei diritti e dove i politici, anche dopo le elezioni, non dimenticano il primato e la centralità della persona umana sull'economia e nel mercato. Presto o tardi (noi come al solito più tardi che presto se continueremo ad affidarci ai soliti incapaci) TUTTI i paesi democratici del mondo imboccheranno questa direzione. Nell'era dei computer e delle macchine, sempre più potenti, efficienti e "intelligenti", e mentre stiamo entrando nella fase della robotizzazione su larga scala del lavoro, l'unica, effimera e tragica alternativa è quella della precarietà sempre più spinta, dello sfruttamento fino al limite della schiavitù, e del lavoro sempre più sottopagato, umiliante e irrispettoso dei diritti e della formazione professionale e culturale, fino al limite della reificazione dell'uomo in mero strumento di produzione e di consumo. Peraltro la riduzione progressiva dell'orario di lavoro era già un trend consolidato da tempo in Germania e nelle altre socialdemocrazie europee. Non a caso la Germania è il paese con il più basso numero di ore lavorate per addetto in Europa e non a caso ha un bassissimo tasso di disoccupazione, molto vicino a quel livello fisiologico che gli economisti identificano con la condizione di "piena occupazione". Un lavoratore tedesco lavora in media 1363 ore l'anno. Anche Olanda, Francia e Danimarca sono sotto le 1500 ore (dati Ocse 2016). Mentre noi italiani lavoriamo 1730 ore, il 27% in più dei tedeschi, passiamo per pigri e fannulloni ma lavoriamo perfino più dei giapponesi (1713) che passano per stakanovisti. Non ho svolto il calcolo, ma immagino che se, per ipotesi, redistribuissimo le ore lavorate fino al livello dei tedeschi, raggiungeremmo abbondantemente la piena occupazione. Ma invece di ridurci l'orario di lavoro, i nostri governicchi del centrosinistra, quelli che io definisco non una caricatura ma la negazione e il tradimento della socialdemocrazia, ci hanno dato Jobs Act e cancellazione di diritti, boom dei contratti a tempo determinato, licenziamenti facili e controllo a distanza dei lavoratori (il preludio dei bracciali elettronici di Amazon e di Leroy Merlin, ovvero la versione moderna della catena dello schiavo).

LAVORARE TUTTI LAVORARE MENO, e goderci finalmente un poco la vita e il tempo libero, rispettando l'ambiente e la persona umana, senza l'ossessione del profitto e della crescita illimitata, è l'unica direzione plausibile per il futuro dell'umanità, l'unica anzi l'ultima possibilità che ci resta in alternativa all'estinzione.

Senti senti il Cazzaro !! Lo leggi e sembra che la Germania sia diventata un repubblica dove vige il socialismo reale , una sorta di paradiso marxista !! Ahahahaha Non vorrei mancargli di rispetto ma penso che lei sia poco informato come capita ai Cazzari di ogni provenienza , casta e censo. Ed allora , intanto , cominciamo a dire che qyesta normativa coinvolge solo 900.000 lavoratori , e’ su base volontaria e così come qualcuno potrà optare per la diminuzione dell’orario di lavoro e quindi con minor salario , qualcuno potrà optare con un aumento dell’orario di lavoro con relativa maggiorazione del salario . Questo per dire che trattasi di provvedimento sperimentale e non strutturale . Dopodiche’ mi viene da ridere nel vedere il Cazzaro che esalta la Germania per le politiche sul lavoro. Qualcuno avverta il  Bufalaro che in Germania , l’art. 18, quello abolito in parte dal governo Renzi e che tanto ha scandalizzato L’impostore Napoletano , non solo non esiste , non viene nemmeno pensato . Andiamo avanti : qualvuno avverte il Cazzaro Fosforo che in Germania la legge sul lavoro e’ quella dell’ultimo governo Shroder (circa 11 anni fa) che ha introdotto una riforma del mercato del lavoro a cui confronto la "riformina" del jobs act sembra una legge da paese di socialismo realizzato. Ci sono una ventina di milioni di persone in Gemania che svolgono mini-lavori senza alcuna tutela pagati in vaucher quindi in uno stato nettamente inferiore alla analoga situazione italiana che già il Cazzaro ha definito vergognosa. Ma lo sappiamo il Bufalaro e’ un profondo sostenitore del giornalino di Calandrino e se questo dice che va benne, va bene pure all’impostore campano . Preciso che in Germania gli statali possono essere licenziati mentre se qui lo dice e lo vuol fare la Madia diventa una nemica della sx ed un attacco allo stato sociale , preciso che in Germania nessun contributo dello Stato può essere elargito se hai un conto corrente superiore ai 5.000 euro e nessuna protezione , se non di 3 mesi al massimo per chi perde il lavoro mentre da noi , con la mobilità , in base all’anzianita’ di servizio puoi arrivare a 3!anni e comunque mai meno di un anno . Vai Cazzaro, anche per oggi c’hai preso ...10. Ebe te !! 

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18 minuti fa, sempre135 ha scritto:

Mah...quando lo disse occhetto nella tornata elettorale del '94 si becco molti più insulti che altro, soprattutto da quella dx che vedeva nel "nuovo" che arrivava la trasformazione del solito nel magnifico......

Sai cosa penso? Se Achille Occhetto avesse avuto la palla di vetro, e avesse potuto vedere in che mani sarebbe finita l'eredità del PCI, e che fine avrebbero fatto il giornale, gli ideali e i valori di riferimento di quel partito, NON AVREBBE MAI SCIOLTO IL PCI, ma l'avrebbe difeso fino alla morte con le unghie e con i denti. 

Saluti

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1 ora fa, fosforo31 ha scritto:

Sai cosa penso? Se Achille Occhetto avesse avuto la palla di vetro, e avesse potuto vedere in che mani sarebbe finita l'eredità del PCI, e che fine avrebbero fatto il giornale, gli ideali e i valori di riferimento di quel partito, NON AVREBBE MAI SCIOLTO IL PCI, ma l'avrebbe difeso fino alla morte con le unghie e con i denti. 

Saluti

Ammetterò che il Cazzaro Fosforo e’ uno spasso . Come diverte lui non c’è nessuno. Ora siamo all’apologia del Comunismo reale , e quindi , Ochetto, mentre nel resto del mondo si abbattevano i muri , secondo il Bufalaro del golfo di Surriento , doveva alzarli e trasformare l’Italia in una repubblica domocratica socialista . E questo perché sarebbe piaciuto al Cazzaro ed agli idio ti come lui . Rido a crepapelle !! 

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5 ore fa, fosforo31 ha scritto:

in che mani sarebbe finita l'eredità del PCI

Ci provò a difenderlo, senza morire per questo, ma le persone cambiano nonostante tutto.....i valori del comunismo o tale che sia non attraggono più, attrae di più il luccicante.......

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Che se fa con queste 80 mila "nuove lavoratrici"? Da quali barconi o gommoni sono state salvate tali risorse? Per integrasi alla grande e non essere additati come razzisti cosa dite: ci mando mio marito la sera?

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/vaticano_prostituzione_salvini_case_chiuse_bonetti_schiavitu_tratta-3533766.html

Modificato da frattalis

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