MORTI SUL LAVORO E DI LAVORO

Dimenticati i troppi  morti sul  lavoro ma  purtroppo immolati gli  studenti per  il  lavoro

𝙊𝙡𝙩𝙧𝙚 200.000 𝙨𝙩𝙪𝙙𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙚 𝙨𝙩𝙪𝙙𝙚𝙣𝙩𝙚𝙨𝙨𝙚 𝙞𝙣 𝙥𝙞𝙖𝙯𝙯𝙖!
Lorenzo e Giuseppe sono morti sul lavoro, ma non erano lavoratori, erano degli studenti.
Questo è un paradosso su cui spesso si sorvola, ma è il punto da cui partire per ripensare tutto il sistema della scuola e della formazione lavorativa.
In Italia, con l'alternanza scuola-lavoro è palese che si è voluto creare un un rapporto di subalternità che vede la scuola al servizio delle imprese. Un rapporto che induce a mettere a disposizione manodopera gratuita in funzione alle esigenze di mercato.
Con regole blande e con un solo obbiettivo appunto, nonché quello di fornire manodopera gratuita alle aziende.
Ecco, a questo sistema bisogna opporsi dando forza alle richieste degli studenti, e occorre che i docenti, i presidi, il personale amministrativo e i genitori, diano una mano a questi ragazzi affinché si possa cancellare l'accettazione del rischio di morire o di essere delle pedine del capitalismo, a scuola come a lavoro in nome della "crescita".
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