In questo spazio dedicato in via esclusiva alle Donne non ho visto nessun post che riguardi questo mondo a 360 gradi, fatto di idee, impegni e ingegni femminili, le eccellenze ed il carisma che l’identità femminile possono vantare, insieme ad altre caratteristiche che spesso sovrastano quelle degli uomini.

Non so quante Donne (e uomini) siano a conoscenza di un’opera molto suggestiva e particolarmente significativa, non per fomentare un femminismo integralista, ma per nutrire un orgoglio identitario che va al di la di una contrapposizione di genere. Quest’opera è The Dinner Party, un ideale convivio pensato diversi decenni fa dall’artista femminista Judy Chicago, “organizzato” al Brooklyn Museum di New York e al quale partecipano 39 Donne, ritenute espressione della civiltà Occidentale attraverso i secoli.

Una delle convitate è Ipazia. Scienziata e filosofa vissuta ad Alessandria d’Egitto, a cavallo tra il IV e V secolo, di formazione neoplatonica, molto attiva nel tentativo di agevolare il passaggio della società del suo tempo dalla concezione pagana a quella cristiana, imponendosi come mediatrice culturale e guida filosofica. Fu assassinata per ordine del patriarca Cirillo, ambizioso e senza scrupoli (tra l'altro, Santo nei calendari liturgici ortodosso e cattolico), per mezzo dei suoi parabalani, monaci che costituivano il braccio armato della sua politica, dei fanatici religiosi “coltivati” tra gli strati più poveri della provincia.

Ipazia impartiva lezioni nel Museo di Alessandria in forma pubblica e nella sua dimora in forma privata, accogliendo anche esponenti delle istituzioni imperiali, indifferentemente pagani o cristiani, laici o ecclesiastici. Nel tragitto che separava i due luoghi di insegnamento, Ipazia venne aggredita e uccisa, secondo le fonti storiche, utilizzando i cd. “cocci”, cioè frammenti di contenitori di terracotta, con i quali venne scuoiata o smembrata (o entrambe le cose) e, addirittura, privata degli occhi quando ancora era in vita.

Socrate Scolastico ne da questa descrizione: “Ipazia non aveva paura di apparire alle riunioni degli uomini; anzi, per la sua straordinaria saggezza, tutti i maschi le erano deferenti e la guardavano con stupore e timore reverenziale”.

DvMcEv

 

Modificato da londonercity

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2 messaggi in questa discussione

Non ho letto questo libro, provvederò per curiosità. Perchè su 39 donne citate

ha scelto Ipazia? 

Femminismo, maschilismo o identità di genere? genere neutro; e se questo  ponesse finalmente termine alla "lotta" tra sessi rendendoci più inclini a un vivere razionale e culturale meno aggressivo? 

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20 ore fa, tortadimele3 ha scritto:

Non ho letto questo libro, provvederò per curiosità. Perché su 39 donne citate

ha scelto Ipazia? 

Femminismo, maschilismo o identità di genere? genere neutro; e se questo  ponesse finalmente termine alla "lotta" tra sessi rendendoci più inclini a un vivere razionale e culturale meno aggressivo? 

The Dinner Party è una installazione artistica, non un libro. Comunque sono stati scritti molti testi su questo personaggio storico che ha ispirato anche la realizzazione di diversi dipinti e film.

Ho scelto Ipazia perché il contesto storico nel quale è vissuta credo sia particolarmente attuale.

Un genere "neutro" pone fine ad ogni cosa perché annulla le identità e spegne le coscienze. Crea una società mentalmente asettica. Io preferisco riconoscere e applicare il principio di equità e magari far ricorso a quel sincretismo e quel principio di inclusività che erano alla base proprio degli insegnamenti di Ipazia.

DvMcEv

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