NON HANNO MESSO L'OBBLIGO VACCINALE PERCHÉ, AD OGGI, NON AVREBBERO POTUTO GIUSTIFICARE LE LIMITAZIONI. 
COSI INVECE INCOLPANO NOI, VOI, IL POPOLO.
INTANTO TROPPI NON HANNO PIÙ DI CHE VIVERE.
VB

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2 ore fa, valentina1965b ha scritto:

NON HANNO MESSO L'OBBLIGO VACCINALE PERCHÉ, AD OGGI, NON AVREBBERO POTUTO GIUSTIFICARE LE LIMITAZIONI. 
COSI INVECE INCOLPANO NOI, VOI, IL POPOLO.
INTANTO TROPPI NON HANNO PIÙ DI CHE VIVERE.
VB

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Francamente di limitazioni in giro ne vedo poche. Ma vedo i dati: l'anno è iniziato da 3 settimane e contiamo 5.561 morti nonostante i vaccini. La media equivale a quasi un terremoto dell'Aquila al giorno.

L'obbligo vaccinale non mi sembra una limitazione ma un modo per allentarle. A mio avviso andava introdotto subito e per tutti, diciamo fin da inizio marzo 2021, quando fu chiaro in tutto il mondo che gli effetti collaterali dei vaccini non erano statisticamente peggiori di quelli di un farmaco qualsiasi. Avremmo evitato decine di migliaia di morti e oggi staremmo tutti molto meglio.

Per chi non ha di che vivere c'è il reddito di cittadinanza. Non è molto ma è molto meglio di niente. Servirebbe una imposta patrimoniale, una tantum ma durissima, sui grandi patrimoni per redistribuire la ricchezza in un periodo di difficoltà. A chi ha 1 milione di euro in banca o in immobili (oltre la prima  casa) non gli peggiora la vita privarsi del 20% di questa somma. A chi ha 10 milioni non gliela peggiora privarsi del 50%. Ma siamo governati da un banchiere, cioè da un amico dei ricchi.

Saluti

Modificato da fosforo311

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Il pensionato povero ed il pensionato ricco vanno riavvicinati. NON possono esistere pensioni da cinque cento euro al mese e pensioni da cinque mila euro al mese. Teniamo presente che i dirigenti prendevano, oltre al normale stipendio, anche numerosi premi (premi …) extra. Una retribuzione o una pensione deve essere dignitosa per vivere dignitosamente, … senza sprechi, valorizzando la persona e le sue abilità, ma senza le vergogne dei troppo retribuiti.  

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18 minuti fa, dune-buggi ha scritto:

Il pensionato povero ed il pensionato ricco vanno riavvicinati. NON possono esistere pensioni da cinque cento euro al mese e pensioni da cinque mila euro al mese. Teniamo presente che i dirigenti prendevano, oltre al normale stipendio, anche numerosi premi (premi …) extra. Una retribuzione o una pensione deve essere dignitosa per vivere dignitosamente, … senza sprechi, valorizzando la persona e le sue abilità, ma senza le vergogne dei troppo retribuiti.  

C'era una volta un'azienda che si chiamava Olivetti era all'avanguardia nelle relazioni sociali con i propri dipendenti, esisteva un collegamento fra la paga di un operaio e la paga massima che poteva avere un dirigente  http://www.politicaprima.com/2012/06/la-regola-morale-di-adriano-olivetti.html  poi la fecero fallire, forse era troppo scomoda, scomoda in tutti i sensi, produceva prodotti troppo concorrenziali con quelli americani, la costrinsero a vendere la parte elettronica (quella che faceva i computer) e tenersi quella meccanica che produceva le calcolatrici a rotelle...... hanno vinto loro...e oggi  anche in Italia non abbiamo più il capitalismo dal volto umano ma  abbiamo adottato il capitalismo di tipo anglosassone, quello dove un dirigente può riscuotere page migliaia di volte superiori a quelle di un suo dipendente.

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3 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

C'era una volta un'azienda che si chiamava Olivetti era all'avanguardia nelle relazioni sociali con i propri dipendenti, esisteva un collegamento fra la paga di un operaio e la paga massima che poteva avere un dirigente  http://www.politicaprima.com/2012/06/la-regola-morale-di-adriano-olivetti.html  poi la fecero fallire, forse era troppo scomoda, scomoda in tutti i sensi, produceva prodotti troppo concorrenziali con quelli americani, la costrinsero a vendere la parte elettronica (quella che faceva i computer) e tenersi quella meccanica che produceva le calcolatrici a rotelle...... hanno vinto loro...e oggi  anche in Italia non abbiamo più il capitalismo dal volto umano ma  abbiamo adottato il capitalismo di tipo anglosassone, quello dove un dirigente può riscuotere page migliaia di volte superiori a quelle di un suo dipendente.

Ricordiamo la famosa Programma101, o "Perottina" dal nome del suo inventore, l'ing. Pier Giorgio Perotto. Fu il primo personal computer della storia, anche se gli anglosassoni contestano questo primato. Certo è che diede fastidio a colossi come HP e IBM. Fu usata anche dalla NASA per le missioni Apollo. 

https://it.wikipedia.org/wiki/Olivetti_Programma_101

All'epoca eravamo un grande paese, un paese serio, creativo e produttivo. Forse difettavamo un po' di furbizia e nutrivamo troppa soggezione verso quelli che ci avevano liberati dal fascismo. Oggi ci crediamo furbi, ma abbiamo perso in intelligenza e creatività e siamo molto più in soggezione di allora. Per l'elettronica dipendiamo quasi totalmente dai produttori asiatici di semiconduttori: Taiwan, Corea, Giappone, Cina:

https://www.elettronicaemercati.it/taiwan-e-la-corea-del-sud-guidano-la-classifica-dei-paesi-con-la-maggior-capacita-produttiva-di-semiconduttori/

Anche se ci resta una parte di ST Microelectronics, azienda Italo-francese controllata alla pari dal MEF e da una banca pubblica francese (ma il CEO è francese). Nacque dalla fusione della nostra SGS e della francese Thomson. La SGS ebbe a sua volta origine da Telettra e Olivetti. Telettra non c'è più, Olivetti è ridotta a una piccola digital farm di TIM. 

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1 ora fa, fosforo311 ha scritto:

Per l'elettronica dipendiamo quasi totalmente dai produttori asiatici di semiconduttori: Taiwan, Corea, Giappone, Cina:

Oltre all'Olivetti avevamo anche un'azienda che produceva migliaia di televisori, si chiamava MIVAR  ( Milano Vichi Apparecchi Radio)  occupava centinaia di dipendenti, comperava i componenti elettronici sul mercato e li assemblava, il sig, Vichi lavorava in fabbrica fianco a fianco con i suoi operai che conosceva tutti personalmente, poi arrivarono i televisori a schermo piatto LCD un tipo di pannello  che nessuno in Italia produceva e comperare in Asia i componenti elettronici  per poi assemblarli in Italia nel suo stabilimento  costavano di più che comperare un televisore  intero già assemblato, quindi o spostare la produzione in Asia oppure chiudere..... e la MIVAR non esiste più..  https://it.wikipedia.org/wiki/Mivar

 

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4 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

Oltre all'Olivetti avevamo anche un'azienda che produceva migliaia di televisori, si chiamava MIVAR  ( Milano Vichi Apparecchi Radio)  occupava centinaia di dipendenti, comperava i componenti elettronici sul mercato e li assemblava, il sig, Vichi lavorava in fabbrica fianco a fianco con i suoi operai che conosceva tutti personalmente, poi arrivarono i televisori a schermo piatto LCD un tipo di pannello  che nessuno in Italia produceva e comperare in Asia i componenti elettronici  per poi assemblarli in Italia nel suo stabilimento  costavano di più che comperare un televisore  intero già assemblato, quindi o spostare la produzione in Asia oppure chiudere..... e la MIVAR non esiste più..  https://it.wikipedia.org/wiki/Mivar

Una volta lessi che fino alla fine del secolo scorso eravamo i primi produttori ed esportatori di televisori in Europa poco dietro la Germania. Purtroppo però avevamo già un certo gap tecnologico anche con i vecchi tubi catodici, che compensavamo tenendo bassi i prezzi. Mivar è l'esempio tipico. Per contro, i televisori italiani di fascia alta erano molto costosi (ma anche molto belli nel design) e qui l'esempio è Brionvega (che ha qualche modello esposto al MoMA di New York). Come giustamente scrivi, il gap lo pagammo quando arrivò la nuova tecnologia degli schermi piatti. Era un monopolio asiatico e le nostre fabbriche vennero messe fuori gioco. Fossimo stati nella Prima Repubblica, cioè all'epoca delle Partecipazioni Statali, sarebbe potuto intervenire lo Stato finanziando una fabbrica di schermi LCD, magari in Finmeccanica, e salvando un importante settore della nostra industria.

Va detto tuttavia che la politica nazionale contribuì non poco a determinare quel ritardo tecnologico con lo scellerato e assurdo rinvio della tv a colori, che arrivò in Italia solo nel 1977, cioè 10 anni dopo gli altri grandi paesi d'Europa e oltre 20 anni dopo gli USA. Leggiamo qui quella triste e incredibile storia. Che include anche l'ISA, cioè il sistema italiano di codifica a colori brevettato dalla Indesit (che non produceva solo frigoriferi e lavatrici ma anche ottimi televisori, poi fu acquistata dagli americani della Whirpool) in alternativa al PAL tedesco e al SECAM francese, tra i quali i politici non si decidevano a scegliere:

https://www.appuntidistoria.net/la-tv-a-colori-quando-litalia-arrivo-ultima/

Purtroppo all'epoca anche il grande Enrico Berlinguer si mostrò assai poco lungimirante:

https://it.media.tv.digitale.terrestre.narkive.com/sD1xT9zb/dalla-tv-in-bianco-e-nero-al-digitale-terrestre

Qui troviamo una bella raccolta di marchi storici dell'elettronica di consumo italiana. C'è anche qualche marchio tedesco che aveva fabbriche in Italia. La mia famiglia era cliente affezionata di Autovox, Lesa, Phonola, Voxon e RadioMarelli. 

http://www.carlobramantiradio.it/ditte_anni.htm

Ma tutto il sito è interessante, penso che piacerà a dune-buggi:

http://www.carlobramantiradio.it/

 

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NON HANNO MESSO L'OBBLIGO VACCINALE PERCHÉ, AD OGGI, NON AVREBBERO POTUTO GIUSTIFICARE LE LIMITAZIONI. 

più che non aver potuto giustificare le limitazioni lo spieghi tu ai 6 milioni di non vaccinati novax che non è anticostituzionale,che il vaccino non modifca il dna,che non si fanno manifestazioni non autorizzate,che non si và in giro a spaccare tutto,che le varianti nascono da loro.....

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NON HANNO MESSO L'OBBLIGO VACCINALE PERCHÉ, AD OGGI, NON AVREBBERO POTUTO GIUSTIFICARE LE LIMITAZIONI. 

più che non aver potuto giustificare le limitazioni lo spieghi tu ai 6 milioni di non vaccinati novax che non è anticostituzionale,che il vaccino non modifca il dna,che non si fanno manifestazioni non autorizzate,che non si và in giro a spaccare tutto,che le varianti nascono da loro.....che troppi non hanno più di che vivere mi sembra un'argomento a cui i non vaccinati non sono interessati per me a palazzo se la ridono alla grande,anche perchè i vaccinati non si son mai visti scendere in piazza al contrario dei novax.

Modificato da mattkey

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10 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Una volta lessi che fino alla fine del secolo scorso eravamo i primi produttori ed esportatori di televisori in Europa poco dietro la Germania. Purtroppo però avevamo già un certo gap tecnologico anche con i vecchi tubi catodici, che compensavamo tenendo bassi i prezzi. Mivar è l'esempio tipico. Per contro, i televisori italiani di fascia alta erano molto costosi (ma anche molto belli nel design) e qui l'esempio è Brionvega (che ha qualche modello esposto al MoMA di New York). Come giustamente scrivi, il gap lo pagammo quando arrivò la nuova tecnologia degli schermi piatti. Era un monopolio asiatico e le nostre fabbriche vennero messe fuori gioco. Fossimo stati nella Prima Repubblica, cioè all'epoca delle Partecipazioni Statali, sarebbe potuto intervenire lo Stato finanziando una fabbrica di schermi LCD, magari in Finmeccanica, e salvando un importante settore della nostra industria.

Va detto tuttavia che la politica nazionale contribuì non poco a determinare quel ritardo tecnologico con lo scellerato e assurdo rinvio della tv a colori, che arrivò in Italia solo nel 1977, cioè 10 anni dopo gli altri grandi paesi d'Europa e oltre 20 anni dopo gli USA. Leggiamo qui quella triste e incredibile storia. Che include anche l'ISA, cioè il sistema italiano di codifica a colori brevettato dalla Indesit (che non produceva solo frigoriferi e lavatrici ma anche ottimi televisori, poi fu acquistata dagli americani della Whirpool) in alternativa al PAL tedesco e al SECAM francese, tra i quali i politici non si decidevano a scegliere:

https://www.appuntidistoria.net/la-tv-a-colori-quando-litalia-arrivo-ultima/

Purtroppo all'epoca anche il grande Enrico Berlinguer si mostrò assai poco lungimirante:

https://it.media.tv.digitale.terrestre.narkive.com/sD1xT9zb/dalla-tv-in-bianco-e-nero-al-digitale-terrestre

Qui troviamo una bella raccolta di marchi storici dell'elettronica di consumo italiana. C'è anche qualche marchio tedesco che aveva fabbriche in Italia. La mia famiglia era cliente affezionata di Autovox, Lesa, Phonola, Voxon e RadioMarelli. 

http://www.carlobramantiradio.it/ditte_anni.htm

Ma tutto il sito è interessante, penso che piacerà a dune-buggi:

http://www.carlobramantiradio.it/

 

Ciao Fosforo, grazie per avere ricordato il sistema ISA della Indesit, come pure il sistema per i videoregistratori video duemila della Philips Grundig. Anche le altre industrie della elettronica di casa o di auto. Ricorderai anche la radio/orologio delle Europhon. Oppure le prime autoradio estraibili delle Autovox e Voxon. Le centraline auto della Magneti Marelli grande concorrente della Bosch. In chiusura ricordo i siti dedicati alle radio storiche – radiopistoia e radiocorriere (non ricordo se .it o .com) – il museo millevoci millesuoni di Bologna (g.pelagalli) – sogno di luce dedicato ad Alessandro Crudo fondatore della prima fabbrica di lampade ad Alpignano Piossasco (Torino) – il museo della tecnologia a Villafranca Verona di Luigi Nicolis …. in chiusura mi ricordo di Giovanni Geloso, partito dalla Argentina e fondatore a Milano di una importante fabbrica (interessante anche il museo ad essa dedicato) ciao, grazie per le notizie tecniche ed a presto. p.s. - la scuola radio elettra, la prima scuola per corrispondenza in Italia –   

 

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11 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Va detto tuttavia che la politica nazionale contribuì non poco a determinare quel ritardo tecnologico

Stiamo andando fuori argomento perché in questa discussione si parla del virus;      però anche l'incompetenza di certi politici e certe scelte scellerate del passato sono  un virus per la nazione... l'Italia è  sempre  stata un'economia di trasformazione, un'economia manifatturiera , forse certi politici pensavano che l'Italia potesse vivere solo di turismo... la componentistica elettronica doveva essere uno dei nostri punti di forza, i nostri politici avrebbero dovuto prendere come esempio quello che hanno fatto in Corea  https://it.wikipedia.org/wiki/Samsung 

 

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11 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

Stiamo andando fuori argomento perché in questa discussione si parla del virus;      però anche l'incompetenza di certi politici e certe scelte scellerate del passato sono  un virus per la nazione... l'Italia è  sempre  stata un'economia di trasformazione, un'economia manifatturiera , forse certi politici pensavano che l'Italia potesse vivere solo di turismo... la componentistica elettronica doveva essere uno dei nostri punti di forza, i nostri politici avrebbero dovuto prendere come esempio quello che hanno fatto in Corea  https://it.wikipedia.org/wiki/Samsung 

 

ciao Etrusco, ben tornato, preferisco un fuori tema utile e logico (scrivere di scienza e tecnica) alla vuota polemica (polemica vuota) di certi personaggi. Ciao, buona serata.    

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Il 22/1/2022 in 16:45 , fosforo311 ha scritto:

Ricordiamo la famosa Programma101, o "Perottina" dal nome del suo inventore, l'ing. Pier Giorgio Perotto. Fu il primo personal computer della storia, anche se gli anglosassoni contestano questo primato. Certo è che diede fastidio a colossi come HP e IBM. Fu usata anche dalla NASA per le missioni Apollo.

Torno sull'argomento per una puntualizzazione; negli anni in cui l'Olivetti  iniziò a produrre la linea A6   http://museo.dagomari.prato.it/oli_singolo.php?cod=152&ord=1  negli alberghi di Milano alloggiavano  molti ingegneri  elettronici Russi che  facevano stages presso l'Olivetti per apprendere programmi e tecnologie; forse la decisione che fu presa dalle banche finanziatrici  di costringere l'Olivetti a vendere la parte elettronica e tenersi quella delle calcolatrici a rotelle, quella decisione, dicevo,  forse non fu un errore casuale di certe banche.....l'Olivetti a quei tempi dava veramente fastidio a molti

 

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2 minuti fa, maria12dgl10 ha scritto:

Ho ricevuto un prestito....

quando la gente per campare è costretta a mettersi nelle mani degli u......   vuol dire che si vive in una società malata dove anche chi lavora è povero; poi perché rivolgersi ai privati quando ci sono le banche per farlo? in Italia esiste una  severa legislazione che regola i prestiti fra privati al fine di  prevenire il crimine dell'usura

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Il 22/1/2022 in 11:35 , fosforo311 ha scritto:

Servirebbe una imposta patrimoniale, una tantum ma durissima, sui grandi patrimoni per redistribuire la ricchezza in un periodo di difficoltà. A chi ha 1 milione di euro in banca o in immobili (oltre la prima  casa) non gli peggiora la vita privarsi del 20% di questa somma. A chi ha 10 milioni non gliela peggiora privarsi del 50%. Ma siamo governati da un banchiere, cioè da un amico dei ricchi.

Già é una pia illusione solo pensare ad un eventuale imposta patrimoniale e tu proponi queste percentuali?

Invece del 20% proponi il 4 e invece del 50% proponi il 7 e di colpo dall'1% di possibilità ad arrivare a una cosa del genere quintupli e forse superi il 5%.

Se poi la proponi dopo Draghi potresti, potremmo, sfiorare il 10%.

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Bello fare i buli. cci con il cu.lo d'altri ...
Non sono vaccinati, beccano il Covid (alcuni di proposito perché è in forma leggera) usufruiscono del G. P. Anticostituzionale  Dittatoriale...e diventano leoni.
Anche perché hanno Santi in Paradiso 🤑🤑 ... e qui mi fermo x ovvie ragioni.
Mi fate pena ...

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Non hanno messo l'obbligo vaccinale perchè il ns è un paese libero..

esiste il Libero Arbitrio nel codice Universale..

io sono si-vax e non mi sento di giudicare i no-vax..

li giudico solo nell'attimo in cui vanno in Ospedale e rifiutano di curarsi e muoiono,li,non è più libero arbitrio

ma stupidità//

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1 ora fa, robyrossa236 ha scritto:

il Libero Arbitrio

forse molti nostri guai sono iniziati nel 68 e in un malinteso senso di libertà; a quei tempi  c'era lo slogan "vietato vietare"  oppure "il corpo è mio e lo gestisco io" se il corpo è mio sono io che decido se vaccinarmi oppure no... peccato che tutti questi ragionamenti sessantottini siano errati; la libertà di dare i cazzotti nell'aria cessa dove inizia il naso di un altro, la libertà di non vaccinarsi cessa quando un non  vaccinato rischia  con la sua libera decisione di contaminare altre persone oppure, se si ammala,  di intasare ospedali e corsie di ospedali sottraendo spazzi e strutture a malati di alte patologie che spesso devono rinviare i loro interventi magari urgenti per colpa dei non vaccinati che intasano certi reparti ospedalieri, considerato che non esiste solo il coronavirus e che gli ospedali devono curare  anche tutte le altre patologie.

Modificato da etrusco1900

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1 ora fa, etrusco1900 ha scritto:

forse molti nostri guai sono iniziati nel 68 e in un malinteso senso di libertà; a quei tempi  c'era lo slogan "vietato vietare"  oppure "il corpo è mio e lo gestisco io" se il corpo è mio sono io che decido se vaccinarmi oppure no... peccato che tutti questi ragionamenti sessantottini siano errati; la libertà di dare i cazzotti nell'aria cessa dove inizia il naso di un altro, la libertà di non vaccinarsi cessa quando un non  vaccinato rischia  con la sua libera decisione di contaminare altre persone oppure, se si ammala,  di intasare ospedali e corsie di ospedali sottraendo spazzi e strutture a malati di alte patologie che spesso devono rinviare i loro interventi magari urgenti per colpa dei non vaccinati che intasano certi reparti ospedalieri, considerato che non esiste solo il coronavirus e che gli ospedali devono curare  anche tutte le altre patologie.

In realtà lo slogan ''il corpo é mio e lo gestisco io'' aveva tutt'altro significato

Il 1968 credo c'entri poco, molto più incisivo l'avvento di internet che rimane strumento eccezionale ma che dà voce a ciarlatani e affabulatori per menti semplici.

D'accordissimo ovviamente sul fatto che la mia libertà finisce quando inizia quella dell'altro.

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2 ore fa, robyrossa236 ha scritto:

(la mano amica)

le cose stanno diversamente bisogna distinguere quello che i partiti hanno fatto dire alla legge attualmente in vigore  con quello che dice la scienza la quale ci dice che quando ci si trova davanti a un grumo di cellule che si stanno sviluppando in quelle cellule c'è un programma che si chiama DNA dove è scritto tutto , da quello che sarà il colore degli occhi, al colore dei capelli . a quello che sarà il s e ss o del nascituro o della nascitura,  ci troviamo cioè di fronte a un nuovo individuo  vivo che già esiste e che sta crescendo;   tutto diverso da quello che tu chiami ,,,, manina...  li non esiste nessun nuovo individuo già concepito.. queste cose  ce  le dice la scienza....poi i partiti e la politica possono  dire anche  altre cose....

P.S. lo slogan "il corpo è mio e lo gestisco io" si può applicare anche al vaccino, se il corpo è mio sono io che decido se vaccinarmi oppure no, ovviamente fregandomene dell'impatto che questa mia decisione provoca nella vita degli altri. 

Modificato da etrusco1900

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Il 27/1/2022 in 17:35 , robyrossa236 ha scritto:

Il Libero Arbitrio esiste anche nell'aborto..

nessuno al mondo mi può dire che sto uccidendo un bambino perchè io posso dire che voi maschietti 

quando andate con FEDERICA (la mano amica),fate stragi di innocenti!

Non é proprio così. Non confondiamo lo spe.rma col feto, di cui magari hai sentito pure il battito con l'ecografia.

Nessuno al mondo ti può dire che stai uccidendo un bambino, però é proprio la mamma mancata che poi ne risente per il resto della vita (tranne chiaramente quelle che li buttano nei cassonetti).

Il libero arbitrio esiste per sè stessi, non per il prossimo, specie se piccolo e indifeso.

 

Modificato da lelotto2
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