Inviata 23 dicembre, 2021 Al Falso Quotidiano stanno falsificando , da settimane, tutti i dati sulla riforma fiscale e anche quelli della ripresa economica. Il trucco da imbroglioni delle tre carte è non dire che i benefici della riforma dell’IRPEF vanno sommati a quelli dell’assegno unico universale e di una serie di ulteriori provvidenze, come quella di riduzione degli aumenti di gas e luce ed altre, destinate ai redditi più bassi. Si contraddicono su tutto. Un giorno affermano che il + 6,2% del Pil è un dato irrilevante perché dopo le chiusure della pandemia era previsto un rialzo. Vero, ma tutte le previsioni, anche degli organismi internazionali si fermavano al +4/4,2%. Un altro giorno affermano che anche gli altri paesi europei stanno crescendo come noi. Falso, gli altri, quando va bene, si fermano al +4%. Qualcuno aveva mai sentito prima i tedeschi invidiarci? Un altro giorno ancora si coprono di ridicolo riconoscendo la performance positiva, ma la attribuiscono a Giuseppi Conte come l’approvazione del PNRR in sede europea e i 51 obbiettivi stabiliti dal piano che abbiamo centrato prima del 31 dicembre. L’unico “merito” di Giuseppi è avere fatto di tutto per farsi cacciare da palazzo Chigi. Stanno tentando di ripetere il colpo del 2016, come accade sempre quando l’Italia sembra avere imboccato la strada giusta e gli si vuole impedire di percorrerla. Sono forze meno che opache, che non hanno un’alternativa politica da proporre, vogliono solo destabilizzare il Paese perché vivono e prosperano nell’instabilità e hanno amici all’estero ( e nelle Procure , nda) ai quali un’Italia forte, che lavori per un’Europa più forte da molto fastidio. Molti, da noi, non l’hanno ancora capito, ma il modello di sviluppo europeo, il suo welfare, i suoi diritti civili, nonostante la fatica per superare le differenze interne, non piacciono almeno a due grandi potenze su tre. Il 2022 sarà un anno cruciale per l’Europa, che dovrà decidere se stabilizzare la politica espansiva post pandemia, o tornare a quella restrittiva e depressiva pre pandemica. Draghi è la carta forte per la riforma europea in senso espansivo, non solo economico, ma anche sul piano della democrazia e dei diritti. A qualcuno questo non piace ed e’ inutile fare dei nomi . Ora si fanno sotto i cialtroni del FQ, Ma a metà gennaio sarà tutto più chiaro con buona pace di Cazzari napoletani e non , tuttesceme e tuttiscemi del Veneto e di altre regioni ( isole comprese , a buon intenditor poche parole …, nda) Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti