sicurezza e prevenzione in città ed in casa

Le ripetute esplosioni di gas, gli infortuni elettrici, la struttura di certi incroci, la mancanza del rispetto (manca il rispetto, le norme ci sarebbero) delle norme di sicurezza, e molto altro. La faciloneria nel fare, nel credere che certe cose capitano solo agli altri. Regali per bambini, utensili da cucina, bricolage, giardinaggio, per concludere gli alberi di natale. Vedere il filmato “incendio albero di natale vigili del fuoco”. Consultare i siti del IMQ (istituto marchio qualità), o più semplicemente “la banda dei sei” (sicurezza in casa). Gli ospedali sono intasati dal covid, non hanno spazio per curare gli infortuni da faciloneria e leggerezza.    

 

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11 messaggi in questa discussione

Il marchio Geprüfte Sicherheit (in italiano: sicurezza verificata) o GS è un marchio di certificazione per apparecchiature. La sua presenza indica che l'apparecchio è conforme ai requisiti di sicurezza tedeschi ed europei.  La differenza sostanziale tra il marchio GS ed il marchio CE è che la conformità ai requisiti di sicurezza europei è stata verificata ed accertata da un gruppo indipendente approvato dallo stato. Il marchio è basato sul GPSG (Geräte- und Produktsicherheitsgesetz, in italiano: decreto per la sicurezza dei prodotti e degli apparecchi).  La verifica della conformità del prodotto al marchio può essere fatta presso molti laboratori, come BG-PruefZert, TÜV, NEMKO, KEMA ed IMQ.  Sebbene il marchio GS sia stato ideato pensando di utilizzarlo nel mercato tedesco, lo si può trovare in tantissimi prodotti elettronici e macchinari sparsi in tutto il mondo.  

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IMQ è la società italiana di prove e certificazioni per la sicurezza e la qualità di prodotti e aziende.
Sorta nel 1951 per volere dei principali organi scientifici e tecnici nazionali, da più di 50 anni si occupa di verificare e certificare la non pericolosità dei materiali e degli apparecchi elettrici e a gas, sottoponendo i prodotti a rigorosi controlli e continui esami e autorizzando l’uso del marchio IMQ solo a quelli che risultano pienamente in regola con le norme di sicurezza e affidabilità.  Accanto a tale attività dal 1988 IMQ gestisce anche il CSQ, un sistema di certificazione dei sistemi di gestione aziendale che l’ha portata a confermare il suo ruolo strategico anche in ambito europeo e internazionale. L‘IMQ svolge delle attività di valutazione della conformità ai sensi di atti legislativi nazionali anche in recepimento di direttive comunitarie.  Il suo lavoro si rivolge quindi:  – ad aziende e imprese interessate a valorizzare la qualità dei loro prodotti o del loro operato,  – ai consumatori ai quali permette di avere un immediato strumento di scelta (i marchi di sicurezza e di qualità) di prodotti e di aziende.   

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brico , casa , giardino , camper , vacanze , il tema è sempre aperto , interessante il sito - sicurezza elettrica (vito barone) , ed anche energoclub / energopedia , oltre ai già citati in precedenza - buona visione      

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Il 14/12/2021 in 13:54 , dune-buggi ha scritto:

Le ripetute esplosioni di gas,

molte delle esplosioni di gas si potrebbero evitare se tutti i fornelli usati per cuocere i cibi avessero la termocoppia, quel dispositivo che chiude il gas se una pentola traboccando fa spengere la fiamma e se fosse obbligatorio avere nelle abitazioni il sensore delle fughe gas collegato a una elettrovalvola che chiude il gas in caso ci sia gas nell'aria, tutte tecnologie esistenti e di basso costo che certi non hanno perché non sono obbligatori; per quanto riguarda gli infortuni elettrici, molti infortuni  si potrebbero evitare se gli impianti domestici fossero fatti bene, con gli interruttori sulla fase e non sul neutro e tutte le abitazioni avessero l'interruttore differenziale ( il cosiddetto salvavita)

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2 ore fa, etrusco1900 ha scritto:
2 ore fa, etrusco1900 ha scritto:

molte delle esplosioni di gas si potrebbero evitare se tutti i fornelli usati per cuocere i cibi avessero la termocoppia, quel dispositivo che chiude il gas se una pentola traboccando fa spengere la fiamma e se fosse obbligatorio avere nelle abitazioni il sensore delle fughe gas collegato a una elettrovalvola che chiude il gas in caso ci sia gas nell'aria, tutte tecnologie esistenti e di basso costo che certi non hanno perché non sono obbligatori; per quanto riguarda gli infortuni elettrici, molti infortuni  si potrebbero evitare se gli impianti domestici fossero fatti bene, con gli interruttori sulla fase e non sul neutro e tutte le abitazioni avessero l'interruttore differenziale ( il cosiddetto salvavita)   

ottime osservazioni. Anche chiudere il rubinetto centrale del gas uso cucina alla sera o quando si va in ferie. La semplice rotellina sui fornelli non sempre chiude bene. Giusto il discorso fase / neutro sugli interruttori. Giusto mettere interruttori bipolari (fase e neutro) sui grossi utiliizzatori (lava biancheria e piatti ; forni da cucina ; ecc.ecc - prima di pulirli o altre operazioni, azionarli sempre) ; sensori fughe di gas e sensore termocoppia ; ed altro ancora come suggerito nelle rubriche da me e da te riportate. Ciao Etrusco a presto.    

Modificato da dune-buggi

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Il settore prevenzione e sicurezza è sempre attuale. Nei suoi numerosi aspetti. Casa, giardino, bricolage. Ma anche trasporti. Auto, moto, camper, nel settore privato. Treni, funivie, ascensori, imbarcazioni, per il settore pubblico.    

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5 ore fa, dune-buggi ha scritto:

Il settore prevenzione e sicurezza è sempre attuale. Nei suoi numerosi aspetti. Casa, giardino, bricolage. Ma anche trasporti. Auto, moto, camper, nel settore privato. Treni, funivie, ascensori, imbarcazioni, per il settore pubblico.    

Forse mi sbaglio, ma a me sembra che con il gas la legge sulla sicurezza sia un po' troppo permissiva, a differenza di quella elettrica per la quale c'è fin troppa severità, benché in fatto di sicurezza la severità non sia mai troppa. Anni fa con il gas ho veramente rischiato. In cucina avevo da un anno o due installato un tubo flessibile rivestito in acciaio che all'epoca veniva considerato "eterno" (o comunque che non andava sostituito periodicamente). Capitò che mio figlio lasciò la batteria di un giocattolo sopra al coperchio della cucina; questa batteria rotolò verso il muro e cadde dietro alla cucina stessa, andandosi a posizionare sopra al suddetto tubo. Con il tempo la batteria buttò l'acido che andò a corrodere il tubo e si creò un forellino piccolissimo; non si sentiva alcun odore di gas, ma per fortuna mia moglie ha un udito fuori dal normale e sentiva un sibilo (che nessun altro sentiva). Infatti smontai la cucina e trovato il tubo corroso lo sostituii con un altro tipo in materiale plastico.

Le termocoppie ai fornelli, come suggerito più sopra da Etrusco, credo che ormai le abbiano tutti gli apparecchi, ma io, come minimo renderei obbligatorio (se già non lo è) un rubinetto esterno in modo che qualsiasi perdita questa rimanga anch'essa all'esterno di casa. Quanto ai sensori di gas che chiudano una elettrovalvola, sarei d'accordo, anche se questi sensori o sono troppo poco sensibili, oppure rilevano non solo il gas, ma anche l'alcool, il vino usato per cucinare e perfino l'uso di alcuni detergenti che si usano normalmente in casa.

 

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Il 1/3/2023 in 21:52 , lupogrigio1953 ha scritto:

Forse mi sbaglio, ma a me sembra che con il gas la legge sulla sicurezza sia un po' troppo permissiva, a differenza di quella elettrica per la quale c'è fin troppa severità, benché in fatto di sicurezza la severità non sia mai troppa. Anni fa con il gas ho veramente rischiato. In cucina avevo da un anno o due installato un tubo flessibile rivestito in acciaio che all'epoca veniva considerato "eterno" (o comunque che non andava sostituito periodicamente). Capitò che mio figlio lasciò la batteria di un giocattolo sopra al coperchio della cucina; questa batteria rotolò verso il muro e cadde dietro alla cucina stessa, andandosi a posizionare sopra al suddetto tubo. Con il tempo la batteria buttò l'acido che andò a corrodere il tubo e si creò un forellino piccolissimo; non si sentiva alcun odore di gas, ma per fortuna mia moglie ha un udito fuori dal normale e sentiva un sibilo (che nessun altro sentiva). Infatti smontai la cucina e trovato il tubo corroso lo sostituii con un altro tipo in materiale plastico.

Le termocoppie ai fornelli, come suggerito più sopra da Etrusco, credo che ormai le abbiano tutti gli apparecchi, ma io, come minimo renderei obbligatorio (se già non lo è) un rubinetto esterno in modo che qualsiasi perdita questa rimanga anch'essa all'esterno di casa. Quanto ai sensori di gas che chiudano una elettrovalvola, sarei d'accordo, anche se questi sensori o sono troppo poco sensibili, oppure rilevano non solo il gas, ma anche l'alcool, il vino usato per cucinare e perfino l'uso di alcuni detergenti che si usano normalmente in casa.

 

Ciao LupoGrigio da d/b – che tristezza. Ricordo all'epoca di ge/nio si poteva dialogare per ore su temi tecnici o altri temi in armonia. Divergenza di idee, divergenze alle volte accese, ma dialogare. Spesse volte emergevano valori e notizie utili a tutto il gruppo. Da un punto di vista tipografico organizzativo “forum” è meglio organizzato. Gli scritti compaiono subito e suddivisi per rubriche e settori. Mentre prima comparivano in catena libera ed era difficoltoso recuperare uno scritto di pochi giorni prima. Meglio “fo/rum” come organizzazione. Peccato che per un gruppo di polemici i contenuti importanti vangano isolati. Ciao a presto, ed un saluto anche agli (pochi, molto pochi) che sanno dialogare senza urlare.    

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Il 24/3/2023 in 09:01 , dune-buggi ha scritto:

Ciao LupoGrigio da d/b – che tristezza. Ricordo all'epoca di ge/nio si poteva dialogare per ore su temi tecnici o altri temi in armonia. Divergenza di idee, divergenze alle volte accese, ma dialogare. Spesse volte emergevano valori e notizie utili a tutto il gruppo. Da un punto di vista tipografico organizzativo “forum” è meglio organizzato. Gli scritti compaiono subito e suddivisi per rubriche e settori. Mentre prima comparivano in catena libera ed era difficoltoso recuperare uno scritto di pochi giorni prima. Meglio “fo/rum” come organizzazione. Peccato che per un gruppo di polemici i contenuti importanti vangano isolati. Ciao a presto, ed un saluto anche agli (pochi, molto pochi) che sanno dialogare senza urlare.    

La realtà è che anche qui l'unico argomento che sta andando forte è la politica, credo tenuta su da 5-6 persone, non so quanto effettivamente interessate all'argomento di cui scrivono. L'esperienza di G e n i o (non si può neanche scrivere liberamente) è irripetibile.

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