Vita morte e miracoli delle fake news …

Ci sono alcune deformazioni della realtà dei fatti che sono state costruite ad arte contro Renzi e diffuse in modo così insistente e pervasivo da essere diventate verità indiscutibili per molti, nonostante la loro falsità. Anche su questo forum abbondano e vanno ben oltre quelle di sicuro appannaggio del professionista di panzane che risponde al nome di Cazzaro di Napoli . Una delle prime, tra quelle ancora oggi più insistenti , è che Renzi abbia abolito l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (legge 300/1971). Questa falsità ha creato un moto di ripulsa in gran parte del mondo dei lavoratori dipendenti nei confronti dell’allora segretario nazionale del PD e capo del governo, provocando un allontanamento di gran parte dell’elettorato tradizionale di quel partito come reazione indotta contro la sua leadership.  Chi ha immaginato, soprattutto nel PD, che attraverso questa operazione di “character assassination” ci si sarebbe liberati di lui, in realtà ha colpito soprattutto il proprio partito dimezzandone i suoi voti.    Ma come sono andate realmente le cose? L’articolo 18 fu modificato , e reso inefficace rispetto alla versione originaria, dal governo Monti (legge Fornero del 2012) con una maggioranza che andava dal PD di Bersani al centrodestra di Berlusconi, che votò compatta quella riforma nel silenzio dei sindacati. Allora Renzi era Sindaco di Firenze e non aveva alcuna influenza sulle questioni nazionali.  La “sterilizzazione” dell’articolo 18, contenuta nella legge Fornero , fu poi cancellata da una successiva sentenza della Corte Costituzionale che, tuttavia, creò un vuoto normativo al quale pose riparo il Jobs Act introducendo il sistema delle “tutele crescenti”. Tale sistema conservava la disciplina originaria dell’articolo 18 per i lavoratori assunti prima del 7/3/2015, manteneva il divieto di licenziamento per motivi discriminatori anche per i nuovi assunti, ma per il licenziamento non discriminatorio dava al giudice la possibilità di decidere un indennizzo anziché il reintegro. A differenza di quanto previsto dai contrari i numeri dimostrano che il Jobs Act non ha provocato l’ondata di licenziamenti temuta. Lo dicono i dati dell’Inps esposti nell’Osservatorio sul precariato. Li si legge che “il tasso di licenziamento (calcolato rispetto all’occupazione esposta al rischio ad inizio anno) è costantemente calato: dal 6,5% del 2014 al 6,1% nel 2015 (inizio del Jobs Act), al 5,5% nel 2016, al 5,3% nel 2017 (ultimo dato disponibile). Nel 2018 i licenziamenti sono stati in tutto (per motivi economici e per motivi disciplinari) 790.826 (su un totale di quasi 7 milioni di cessazioni dal lavoro) contro 870.078 nel 2017 (quasi 80mila in meno). Il calo è continuato nei primi nove mesi del 2019: 557.455 contro 583.667 dello stesso periodo del 2018.” Poi la pandemia, ma il Jobs Act e le altre politiche di crescita del governo Renzi, riprese giocoforza dai governi successivi (Industria 4.0, super e iper ammortamento, decontribuzioni etc.)  avevano prodotto in 3 anni quasi 1 milione in più di posti di lavoro, dei quali la metà a tempo pieno e indeterminato. La “ditta” non sopportava che, avendo emarginato i dinosauri, avesse anche ragione. Per questo Renzi doveva morire politicamente. Anche a costo di mandare a picco il PD sotto gli occhi compiaciuti della destra. Il Jobs Act non sarà una riforma perfetta, ma non c’è dubbio che abbia fornito ai lavoratori maggiori tutele di quelle previste da una legge di 50 anni prima con una organizzazione del lavoro completamente mutata.  Gli stessi sindacati sono divisi sull’articolo 18, che periodicamente qualcuno riesuma al solo scopo di diversione propagandistica. Fu netta la leader della Cisl, mai smentita dai successori: «La discussione sull’articolo 18 ci riporta al secolo scorso. Abbiamo 300mila lavoratori coinvolti in crisi aziendali, con l’articolo 18 non ne salviamo uno». D’altro canto, in tema di tutele ai lavoratori, si deve al governo Renzi la legge contro il caporalato e quella contro le dimissioni in bianco che colpivano tante donne. Per alcuni , e mi ci viene da ridere , roba di destra. In realtà, con la fake sull’articolo 18, non solo si voleva colpire Renzi, ma coprire gli errori del vecchio gruppo dirigente del PD al governo con Berlusconi, che non fiatò contro alcune storture della legge Fornero, come quella sugli esodati. 
In questo modo hanno favorito il successo del M5S e della Lega, che ancora oggi scontiamo, fomentato il livore nei confronti di Renzi per evitare che un tale sentimento si riversasse, più giustamente, nei loro confronti. Una vera e propria vigliaccata, che continua a segnare tante menti leggere oltre che la malafede di molti . 

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11 messaggi in questa discussione

l'articolo 18, dapprima modificato nel 2012 dalla riforma del lavoro Fornero, è stato abrogato il 29 agosto del 2014, in seguito alla promulgazione e attuazione del Jobs Act da parte del governo Renzi, attraverso l'emanazione di diversi provvedimenti legislativi varati tra il 2014 e il 2016.

xxxxccccxxxxx 

modificare=trasformare, modificare, cambiare 

abrogare= abolire, annullare, cancellare

 

 

 

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Eh eh eh , piccola ed inconsapevole Sanchina . Quando ricopi Wikipedia, devi ricopiare tutto e non fermarti dove ti fa comodo . Capisco la tua premura per sostituire tuo fratello disturbato sul podio dei geni , ma insomma ….  “Possiamo affermare che l’art 18 e’ stato abrogato ? La risposta è no. L'articolo 18 non è stato abrogato ma, a seguito dell'introduzione del cd. contratto a tutele crescenti, ha intrapreso la strada del "pensionamento", in quanto si applica solo ai rapporti di lavoro instaurati prima del 7 marzo 2015”. 

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1 ora fa, mark222220 ha scritto:

Eh eh eh , piccola ed inconsapevole Sanchina . Quando ricopi Wikipedia, devi ricopiare tutto e non fermarti dove ti fa comodo . Capisco la tua premura per sostituire tuo fratello disturbato sul podio dei geni , ma insomma ….  “Possiamo affermare che l’art 18 e’ stato abrogato ? La risposta è no. L'articolo 18 non è stato abrogato ma, a seguito dell'introduzione del cd. contratto a tutele crescenti, ha intrapreso la strada del "pensionamento", in quanto si applica solo ai rapporti di lavoro instaurati prima del 7 marzo 2015”. 

UNa  domanda  semplice  il job act  ha  avuto effetto  sulla  legge e  sull' articolo 18 si  o  no  ?  Se  la  corte  costituzionale  aveva  deciso  che  il provvedimento  della  Fornero era  dichiarato  incostituzionale  la  stessa decisione   ripristinava lo stesso a  quanto io sappia  ovvero  non  c'è stato  nessun  vuoto  alla  legge stessa. Aggiungo  pure   che  i grulli avevano  promesso  di intervenire  sul  job act  e  ripristinare appunto   l'articolo 18  che   è evidente  che era  stato  abrogato o sostituito, la  cosa  non cambia ,  promessa  che  ancora attendiamo  che  venga attuata  come  tante  altre   che  non  stò ad  elencare.

 

Modificato da barbablu16

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2 ore fa, mark222220 ha scritto:

Eh eh eh , piccola ed inconsapevole Sanchina . Quando ricopi Wikipedia, devi ricopiare tutto e non fermarti dove ti fa comodo . Capisco la tua premura per sostituire tuo fratello disturbato sul podio dei geni , ma insomma ….  “Possiamo affermare che l’art 18 e’ stato abrogato ? La risposta è no. L'articolo 18 non è stato abrogato ma, a seguito dell'introduzione del cd. contratto a tutele crescenti, ha intrapreso la strada del "pensionamento", in quanto si applica solo ai rapporti di lavoro instaurati prima del 7 marzo 2015”. 

Stupida gallina pisana, se per i rapporti di lavoro prima del 7 marzo 2015, non è stato abrogato, ma si può definire art 18 morente, per quelli che invece ci incappano (quelli dopo 7 marzo 2015) come lo definisce?

PS: Ossequi ad Alessandro, ad aria fresca, e dia un forte abbraccio anche ai figli intelligenti della sua genitrice, generalmente chiamati fratelli o sorelle, che lei, anche in questo caso, ha messo in discussione.

 

 

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15 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

Stupida gallina pisana, se per i rapporti di lavoro prima del 7 marzo 2015, non è stato abrogato, ma si può definire art 18 morente, per quelli che invece ci incappano (quelli dopo 7 marzo 2015) come lo definisce?

PS: Ossequi ad Alessandro, ad aria fresca, e dia un forte abbraccio anche ai figli intelligenti della sua genitrice, generalmente chiamati fratelli o sorelle, che lei, anche in questo caso, ha messo in discussione.

 

 

E’ inutile che come sempre cerchi una via di fuga . Ti sei caga ta di nuovo addosso facendo pure la sapientina scrivendo pure l’etimoligia della parola “abrogare “. Ora fai marcia indietro dicendo , sbagliando di nuovo , che l’art 18  e’  “morente “. Ahahahagah , ma dove ?? Quando ?? Perché ?? . La caga ta sotto lo hai scritto te eh !! 

  • ahaha.ha
  • 23913 messaggi

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Stupida gallina pisana, se non fosse così stupida, saprebbe che quando tutti i lavoratori assunti prima del 7 mar.2015 saranno andati in pensione si estinguerà anche l'art. 18.

Ora che la mia kakatina l'ho depositata sulla sua testina da gallina può continuare a starnazzare sul lung'Arno, cedendo il posto ai figli intelligenti della sua genitrice, che sicuramente sapranno usare il cervello meglio di lei.

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Ah ecco ecco , ahahahshahah !!  Si “estinguerà “,  si “ abrogherà .  Purtroppissimo per te , ha scritto :”  E’ estinto” , e’ abrogato “ .  Ti perdono perché non avendo nemmeno la licenza delle scuole dell’obbligo non conosci la differenza che intercorre tra le varie declinazioni dei verbi e scambi il futuro con il presente . Poco male !! Mi dispiace solo per tuo fratello disturbato che deve rimanere , per colpa tua e per un altro pochettino , sul podio dei ge ni !! 

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Vero, non so distinguere il futuro dal presente come lei non ha ancora capito che i figli intelligenti della sua genitrice, sono comunque, suoi fratelli.

 Ossequiando  Alessandro e  aria fresca rimango in attesa di vedere la monolaurea che dice di avere.

 

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Ahahahaha , pensi che con le battutine , i 10 e più , non si siano accorti che ti sei fatta la popo’ nel tanga ?? Ahahahahah 

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9 ore fa, mark222220 ha scritto:

Ahahahaha , pensi che con le battutine , i 10 e più , non si siano accorti che ti sei fatta la popo’ nel tanga ?? Ahahahahah 

Ottima risposta che evidenzia il massimo livello culturale della stupida gallina pisana ottenuto con la monolaurea che non c'è.😌

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