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Di cui cittadini di diversa etnia fanno parte a pieno titolo e con onore.
Niente da ridire sul pizzaiolo a cui faccio tanto di cappello, e "mi ci può anche camminare sopra", io tifo per i cinesi onesti, perchè sanno vivere in autonomia e rispettano i propri figli e le proprie compagne, ma sempre cinesi restano anche se sulla carta alcune famiglie forse risulteranno italiani, si dice italiani di adozione mi pare, infatti non hanno fatto l'Italia, non hanno fatto le 2 guerre, Carboneria, Garibaldi ed il Re D'Italia, Mussolini e la resistenza partigiana, non hanno vissuto il nostro 68' con la liberalizzazione delle donne e la classe operaia', il boom economico, e non sono artefici dei vari scandali venuti alla luce grazie ai Giudici di mani pulite, sempre e solo italiani, non sanno manco chi erano Dante Alighieri, Manzoni e Leopardi: "M'illumino d'immenso" è e resta farina del nostro sacco, con tutto il rispetto per la loro storia, te la devi conquistare una cosa per sentirla tua, e ti viene trasmessa di padre, madre in figli, i nonni hanno fatto la guerra e noi siamo cresciuti ascoltando ciò che ci è accaduto, è qualcosa che erediti di generazione in generazione perciò senti che ti emoziona l'Inno nazionale, e ti fa battere il cuore fino a piangere, senti che ti appartiene la terra su cui cammini ogni giorno, ha un profumo, ha dei colori che nessun altra terra avrà mai, questo intendo io per Nativo ed io lo sono.
Modificato da frattalisIo tifo per delle leggi che non guardino in faccia a nessuno, figurarsi, che vengano messe in pratica, che non siano soggette ad obbiettori di coscienza o compassionevoli affaristi, poi che ci siano differenti etnie poco importa...
4 ore fa, sempre135 ha scritto:Io tifo per delle leggi che non guardino in faccia a nessuno, figurarsi, che vengano messe in pratica, che non siano soggette ad obbiettori di coscienza o compassionevoli affaristi, poi che ci siano differenti etnie poco importa...
E chi ha mai detto che in Italia devono vivere solo i nativi, ma sarà sempre e solo il nativo che si commuoverà quando sente il nostro inno nazionale, non altre etnie, ma è naturale, gli manca tutta la nostra storia, gli manca l'Amore che prova un Italiano nativo per il suo territorio, lo straniero se trova di meglio lascia l'Italia subito, senza rimpianti, senza voltarsi indietro, per lui una terra vale l'altra, gli serviamo, sono qui per necessità : punto, invece molti italiani, malgrado vivano ai margini non vi riusciranno mai, compresa io anche se apprezzo in qualità di turista alcune altre nazioni, ma al massimo dopo 15 giorni faccio ritorno tra la mia genia, le mie tradizioni culinarie mi mancano, la mentalità condivisa mi manca ed allora io, se permettete non vivo per lo straniero e non voterò mai per un partito che me lo antepone nelle sue priorità, perchè se il cinese, per dirne una per tutti, se stesse al governo ora del nativo se ne fotterebbe altamente, penserebbe a fare leggi per la sua gente in primis e chi gli darebbe torto?
Modificato da frattalis7 ore fa, frattalis ha scritto:Di cui cittadini di diversa etnia fanno parte a pieno titolo e con onore.
Niente da ridire sul pizzaiolo a cui faccio tanto di cappello, e "mi ci può anche camminare sopra", io tifo per i cinesi onesti, perchè sanno vivere in autonomia e rispettano i propri figli e le proprie compagne, ma sempre cinesi restano anche se sulla carta alcune famiglie forse risulteranno italiani, si dice italiani di adozione mi pare, infatti non hanno fatto l'Italia, non hanno fatto le 2 guerre, Carboneria, Garibaldi ed il Re D'Italia, Mussolini e la resistenza partigiana, non hanno vissuto il nostro 68' con la liberalizzazione delle donne e la classe operaia', il boom economico, e non sono artefici dei vari scandali venuti alla luce grazie ai Giudici di mani pulite, sempre e solo italiani, non sanno manco chi erano Dante Alighieri, Manzoni e Leopardi: "M'illumino d'immenso" è e resta farina del nostro sacco, con tutto il rispetto per la loro storia, te la devi conquistare una cosa per sentirla tua, e ti viene trasmessa di padre, madre in figli, i nonni hanno fatto la guerra e noi siamo cresciuti ascoltando ciò che ci è accaduto, è qualcosa che erediti di generazione in generazione perciò senti che ti emoziona l'Inno nazionale, e ti fa battere il cuore fino a piangere, senti che ti appartiene la terra su cui cammini ogni giorno, ha un profumo, ha dei colori che nessun altra terra avrà mai, questo intendo io per Nativo ed io lo sono.
Gentile Frattalis, perdonami, ma questa volta hai scritto delle banalità condite da retorica sciovinista. E allora, banalità per banalità, ti rispondo che non solo i nuovi italiani di origine straniera, ma nemmeno io e te abbiamo fatto la Resistenza, e men che meno siamo stati affiliati alla Carboneria. Tu magari mi dirai che, a differenza degli italiani figli di cinesi, noi due potremmo sognare ad occhi aperti, come talora in effetti mi è capitato, e dire: Ah, come avrei voluto essere partigiano (o partigiana) e combattere sulle montagne! Oppure: Ah, come avrei voluto essere carbonaro e combattere per il Risorgimento! Vero, ma io ti dico che un genuino sentimento patriottico non è detto che debba essere inculcato in un bambino o in un adolescente solo dalla famiglia, dai genitori, dai nonni. Può (e deve) essere trasmesso anche dalla scuola, se è sul serio una buona scuola, e più in generale dall'humus socioculturale in cui il ragazzo che vive e studia in Italia si trova immerso. I miei genitori erano persone colte, ma molto raramente mi parlavano di Dante e ancora meno di Ungaretti. Però li studiavo a scuola, e in modo approfondito, specie il primo. E quando il secondo si "illuminava d'immenso", intendeva dire di essere pervaso da un ineffabile senso di armonia con il cosmo, in un abbraccio ideale con tutte le creature, cinesi inclusi, immagino. Peraltro, anche chi vive e studia all'estero può facilmente illuminarsi d'immenso quando viene a contatto con la nostra cultura e la nostra arte. Nel vecchio forum citai un episodio memorabile. Ero al Parco Vergiliano, a Piedigrotta. Un turista si avvicina alla (presunta) tomba di Giacomo Leopardi. Si raccoglie in un lungo silenzio, poi all'improvviso tira fuori un foglio dallo zaino e si mette a recitare A Silvia in inglese. Alla fine quel turista si asciuga gli occhi. Mi commuovo anch'io, sebbene la traduzione si porti via almeno il 50% della bellezza della poesia. Senza Wernher von Braun e il suo team di oltre 100 scienziati e ingegneri tedeschi emigrati negli USA dopo la guerra, e senza i razzi vettori da loro progettati, gli americani non sarebbero mai andati sulla Luna, o ci sarebbero arrivati vari decenni dopo. Nondimeno nessun cittadino americano pensa che quell'impresa non sia tutta "farina del loro sacco", visto che da quelle parti non fanno differenza tra un nativo e un naturalizzato. Obama è figlio di un keniano che era venuto a studiare negli USA e faceva all'amore con una compagna di università (si sposarono mentre lei era incinta). Non vedo perché in Italia non dovremmo avere un presidente della Repubblica o un presidente del Consiglio figlio di un cinese o di una nigeriana. Siamo nel 2018, non vogliamo mica metterci a difendere la "razza bianca" come quel decerebrato leghista?
Saluti
21 minuti fa, fosforo31 ha scritto:Siamo nel 2018, non vogliamo mica metterci a difendere la "razza bianca" come quel decerebrato leghista?
Dove trovi nei miei scritti che gli italiani sono superiori alle altre etnie? Dove trovi scritto nei miei scritti che i bianchi sono superiori alle altre etnie? Quando leggi gli scritti degli altri impara a collegarti anche con il cervello, può servire nella vita.
48 minuti fa, frattalis ha scritto:E chi ha mai detto che in Italia devono vivere solo i nativi, ma sarà sempre e solo il nativo che si commuoverà quando sente il nostro inno nazionale, non altre etnie, ma è naturale, gli manca tutta la nostra storia, gli manca l'Amore che prova un Italiano nativo per il suo territorio, lo straniero se trova di meglio lascia l'Italia subito, senza rimpianti, senza voltarsi indietro, per lui una terra vale l'altra, gli serviamo, sono qui per necessità : punto, invece molti italiani, malgrado vivano ai margini non vi riusciranno mai, compresa io anche se apprezzo in qualità di turista alcune altre nazioni, ma al massimo dopo 15 giorni faccio ritorno tra la mia genia, le mie tradizioni culinarie mi mancano, la mentalità condivisa mi manca ed allora io, se permettete non vivo per lo straniero e non voterò mai per un partito che me lo antepone nelle sue priorità, perchè se il cinese, per dirne una per tutti, se stesse al governo ora del nativo se ne fotterebbe altamente, penserebbe a fare leggi per la sua gente in primis e chi gli darebbe torto?
Mah....l'"invasione" per cosi dire è solo all'inizio....in altre nazioni ci sono persone che ritengono tale nazione casa loro, altri che sono nati in tale nazione non sentono il desiderio di tornare tra la loro gente, ci sono già, gli Italiani nativi degli states non credo sentano la nostalgia della loro terra, e molti fanno parte di quelle forse che combattono il crimine, o personalità più in vista, certo è troppo presto per inculcare certe cose nella mentalità degli Italiani, ma credo che quelli che oggi denigrano molte cose solo per tirare dei voti un domani potranno essere coloro che fanno peggio o potrebbero attribuirsi dei meriti che adesso denigrano...poi per fare leggi per la sua gente già in Italia abbiamo avuto un tizio che di leggi se ne è fatte per se e per i suoi amici, ma non è stato spodestato anzi è stato osannato e sarà ancora votato......
1 ora fa, frattalis ha scritto:Dove trovi nei miei scritti che gli italiani sono superiori alle altre etnie? Dove trovi scritto nei miei scritti che i bianchi sono superiori alle altre etnie? Quando leggi gli scritti degli altri impara a collegarti anche con il cervello, può servire nella vita.
Sta calma, non ti ho mai accusata di razzismo, ma anche lo sciovinismo non è una bella cosa. Talora è l'anticamera del razzismo. Non puoi escludere che un figlio di immigrati possa amare Dante o commuoversi quando ascolta l'inno di Mameli solo perché non l'ha mai visto fare ai nonni e ai genitori. La realtà dei fatti smentisce completamente la tua tesi. Il cervello di un bambino è una tabula rasa, ma anche uno straniero adulto può benissimo attingere all'italianità, come e più di italiani di nascita. Fiona May piangeva quando saliva sul podio, vedeva alzarsi il tricolore e sentiva l'inno nazionale, anche se nei primi tempi non capiva neppure le parole. E mi sembra, perdonami, un po' stucchevole e forse anche ipocrita insistere sulla parola e sul concetto di "etnia". Che è politicamente corretto ma non del tutto scorrelato con quello di "razza". Io sono orgoglioso quanto te di essere italiano, ma quello che tu chiami etnia è solo un contenitore: a me interessa quello che c'è dentro e che può essere benissimo attinto, e anche arricchito, da persone di etnia diversa. Ti ho fatto l'esempio dell'arte di preparare la pizza, ma te ne potrei fare 100.000.
Saluti
Modificato da fosforo31Io provo Amore per la mia Terra, come un cinese prova amore per sua terra, come un africano prova amore per la sua, e questo è un nostro Diritto universalmente riconosciuto, CHIARO? Scivinista a me? Stai fuori di testa tu e quegli altri fanatici catrtolici che additano le persone normali, gli italiani nativi, razzisti, che hanno ricevuto una SANA educazione fin da piccoli sia a scuola pubblica, sia dai loro genitori, nonni etc. che gli hanno fatto rivivere la nostra storia con i loro racconti dei loro nonni e bisnonni che erano anche carbonari, ed io ho fatto anche la resistenza, tramite mio nonno, va bene? Perchè mio nonno ha fatto il cu--lo ai tedeschi e ne sono FIERA! Un extracomunitario senefotte di mio nonno, ma non per questo sarò io a maltrattarlo, perchè è un essere umano che non ha avuto amore sufficiente per la sua terra e non ha la capacità nè la nostra maturità di prendere per le corna chi gli stà rendendo invivibile il suo stato e buttarlo fuori a calci, invece mio nonno lo ha fatto!
Modificato da frattalisQuesto per dire che non voterò mai estrema destra ma manco il fantoccio religioso che ha paura della morte e quindi mi impone la sua religione fanatico-razzista, perchè solo chi si converte si salva l'anima, i prescelti da un dio, per Legge e mi toglie il pane di bocca e servizi essenziali a me casalinga ed agli anziani con la pensione minima o noi disoccupati che non hanno manco i soldi per prenotarsi una fetente di visita specialistica privata dato che devono aspettare anni interi per farla con la ASL, ma è grazie a quel fesso di mio nonno che tali persone sanno cosa sia una democrazia!
Modificato da frattalis3 ore fa, frattalis ha scritto:Io provo Amore per la mia Terra, come un cinese prova amore per sua terra, come un africano prova amore per la sua, e questo è un nostro Diritto universalmente riconosciuto, CHIARO? Scivinista a me? Stai fuori di testa tu e quegli altri fanatici catrtolici che additano le persone normali, gli italiani nativi, razzisti, che hanno ricevuto una SANA educazione fin da piccoli sia a scuola pubblica, sia dai loro genitori, nonni etc. che gli hanno fatto rivivere la nostra storia con i loro racconti dei loro nonni e bisnonni che erano anche carbonari, ed io ho fatto anche la resistenza, tramite mio nonno, va bene? Perchè mio nonno ha fatto il cu--lo ai tedeschi e ne sono FIERA! Un extracomunitario senefotte di mio nonno, ma non per questo sarò io a maltrattarlo, perchè è un essere umano che non ha avuto amore sufficiente per la sua terra e non ha la capacità nè la nostra maturità di prendere per le corna chi gli stà rendendo invivibile il suo stato e buttarlo fuori a calci, invece mio nonno lo ha fatto!
Cara Frattalis, ti informo prima di tutto che stai parlando con un non credente e con un laico di ispirazione illuminista, nemico giurato di ogni fanatismo, in particolare quello religioso. Ma c'è anche un fanatismo patriottico o nazionalista, e in questo senso io trovo, leggendo questi post, che tu sia un po' fanatica, un poco sciovinista. E te lo spiego.
Amare la propria terra, le proprie tradizioni, la propria cultura, non è una novità o una particolarità: è una delle cose più ovvie e normali di questo mondo. Non c'è bisogno di aprirci sopra una discussione in un forum di Attualità, e, se proprio lo si vuol fare, non è necessario enfatizzare né usare grassetti e maiuscole. Però, a quanto vedo, la "terra" del cinese per te non merita nè il grassetto né la maiuscola. Anche il suo "amore" per la sua Cina è un pochino sminuito rispetto al tuo: è un amore con la minuscola, un amore di serie B. Il razzista è colui che pone la sua "razza" al di sopra delle altre; lo sciovinista pone il suo popolo, la sua nazione, la sua terra, al di sopra delle altre. E tu, almeno inconsciamente, sei sciovinista, cara Frattalis, e forse nemmeno tanto poco, visto che ti inalberi più del necessario su cose abbastanza ovvie e banali. Ma non te la prendere: almeno metà degli italiani sono sciovinisti più o meno come te, ma sempre in percentuale più bassa rispetto a francesi, tedeschi, inglesi e americani. Un'altra conferma me la dai nella seconda parte del post. Dove scrivi che un extracomunitario non ha avuto amore a sufficienza per la sua terra, e non ha la nostra capacità, non ha la nostra maturità, etc. Insomma: non è all'altezza di noi italiani! Cara Frattalis, non ti offendere. Non metto in dubbio che tuo nonno sia stato un partigiano e un eroe della Resistenza, e fai benissimo a esserne fiera. Però ti chiedo: dov'era tuo nonno, che cosa faceva tuo nonno prima del '43, prima che sbarcassero in Sicilia inglesi e americani? Tuo nonno ha mai cercato di "prendere per le corna" il regime fascista? E di "buttare fuori a calci" Mussolini? Forse tuo nonno fece come quegli eroi, molto più rari e molto più eroi dei partigiani, i Gramsci, i Matteotti, i Pertini, etc. che pagarono con il carcere o con la vita il loro dichiarato antifascismo quando il regime era forte? Oggi ci sono paesi come la Siria, la Somalia, l'Eritrea, il Sudan, etc. dove la gente è oppressa molto più che noi italiani sotto il fascismo. E ci sono paesi dove la povertà, le disuguaglianze, la miseria, la fame, sono ben peggiori di quelle dell'Italia a cavallo tra l'800 e il '900, da cui emigrarono decine di milioni di nostri connazionali. Secondo te erano anch'essi degli incapaci che amavano poco il loro paese?
Modificato da fosforo31Non sarà che tu invece sei un tantinello gomeztizzato? Io ho solo espresso i sentimenti più intimi e le miei emozioni provenienti dalla mia educazione pubblica e privata e dei miei ricordi di infanzia, probabilmente i tuoi avi non erano al fianco dei miei in quei momenti cruciali, per questo non ti sono stati tramandati quei Valori e ricordi partigiani, e che mi danno degnamente l'"appartenenza" alla mia Terra.
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Inviata
Un bel post, sono d'accordo su tutto eccetto il primo rigo. Gli italiani non sono un'etnia, sono molto di più: sono un popolo. Di cui cittadini di diversa etnia fanno parte a pieno titolo e con onore. Penso, per fare qualche esempio, a Cecile Kyenge ed Henry John Woodcock, a Tana De Zulueta e Peter Gomez, e al pizzaiolo italo-srilankese che a due passi da casa mia prepara una margherita che ormai ha poco da invidiare a quella di Michele a Forcella. Siamo un popolo, anche se spesso, troppo spesso, ce ne dimentichiamo. Dovremmo esserne orgogliosi, ma talora ce ne vergogniamo (o ce ne fanno vergognare). Se altri popoli avessero la nostra storia e la nostra cultura, si sentirebbero i signori del pianeta o poco meno. La modestia è una delle nostre maggiori virtù, ma siamo anche inclini all'individualismo, al disimpegno e al carpe diem. Un debole senso dello Stato e del bene comune, nonché la tendenza a perdere coscienza e conoscenza della nostro passato e del nostro patrimonio culturale, ci rendono deboli, non di rado più simili a un gregge che a un popolo. Forse una politica onesta che riparta dal basso, dalla gente, come quella che si prefiggono il M5s e la nuova sinistra di Liberi e Uguali, potrebbe essere un tentativo di risollevare, dopo il 4 marzo, se non le sorti almeno la dignità degli italiani.
Saluti
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