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confermo che io non uso scritte azzurre per i rim..andi, i vom.iti, le flatu.lenze, verso altri siti internet. Quando ho delle idee le espongo. Quando non le ho sto zitto. (nessun riferimento all'amico della chimica. solo un mio procedere personale).
Illustre illustratore, i colori nella scrittura sono sempre esistiti, pensi che vengono venduti penne ed inchiostri di diversi colori, in tutte le cartolerie.
Un colore serve anche per mettere in evidenza le risposte ad un testo originale, in modo da non confondere i fiaschi coi fischi.
Buona giornata, amico della gallina.
3 ore fa, ahaha.ha ha scritto:Illustre illustratore, i colori nella scrittura sono sempre esistiti, pensi che vengono venduti penne ed inchiostri di diversi colori, in tutte le cartolerie.
Un colore serve anche per mettere in evidenza le risposte ad un testo originale, in modo da non confondere i fiaschi coi fischi.
Buona giornata, amico della gallina.
Grazie per la spiegazione tecnica. Già sapevo che “certe” scritte in azzurro sottolineate, permettono il collegamento diretto al tema. Proprio per questo le rifiuto. Preferisco che si dica un breve riassunto dell'articolo e poi un collegamento generico. Esempio se chiedo la ricetta della torta alle mele – la risposta giusta sarebbe – esistono dieci ricette, generalmente su base regionale. La mia preferita è quella di mia nonna e cioè la quarta dal titolo torta alle mele rosse. - fare come fa il sig “Etrusco” (è ancora vivo, avete notizie di lui, .?.?.) lo ritengo un errore. Costui scrive come titolo “ho trovato questa notizia” - subito sotto mette la scritta azzurra, senza nessuna spiegazione di dove andrò a finire. Ancora meno un breve riassunto a cosa si riferisca il titolo. - cordiali saluti, gentile regionale collega. La mia gatta si è tirata le unghie sul manico dell'ascia della guerra. Quindi con il manico fuori uso, sarò costretto a chiedere una “tregua d'armi” affinché entrambi possiamo (sidol permettendo) lucidare l'elmo di protezione.
14 minuti fa, dune-buggi ha scritto:Grazie per la spiegazione tecnica. Già sapevo che “certe” scritte in azzurro sottolineate, permettono il collegamento diretto al tema. Proprio per questo le rifiuto. Preferisco che si dica un breve riassunto dell'articolo e poi un collegamento generico. Esempio se chiedo la ricetta della torta alle mele – la risposta giusta sarebbe – esistono dieci ricette, generalmente su base regionale. La mia preferita è quella di mia nonna e cioè la quarta dal titolo torta alle mele rosse. - fare come fa il sig “Etrusco” (è ancora vivo, avete notizie di lui, .?.?.) lo ritengo un errore. Costui scrive come titolo “ho trovato questa notizia” - subito sotto mette la scritta azzurra, senza nessuna spiegazione di dove andrò a finire. Ancora meno un breve riassunto a cosa si riferisca il titolo. - cordiali saluti, gentile regionale collega. La mia gatta si è tirata le unghie sul manico dell'ascia della guerra. Quindi con il manico fuori uso, sarò costretto a chiedere una “tregua d'armi” affinché entrambi possiamo (sidol permettendo) lucidare l'elmo di protezione.
Si lamenta del sig etrusco?
Il signor etrusco, diversamente da lei, indica un indirizzo preciso dove andare ad informarsi.
Lei si limita a dire informatevi.
Lei per esempio, ha detto che il bosco verticale è un fallimento perché lo ha detto qualcuno, io le ho risposto, come avrebbe fatto etrusco, mettendole un indirizzo dove il bosco verticale non risulta affatto un fallimento ma viene copiato in altre città e parti del mondo.
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Bias (pronuncia: baiəs, dove ə è la "e" napoletana), possiamo tradurlo con "pregiudizio" o con "errore sistematico". In elettronica e in statistica anche come "polarizzazione" o "distorsione". Ma tu ti riferisci evidentemente ai cosiddetti bias cognitivi, ben noti in psicologia, che io definirei come una sorta di illusioni ottiche della mente,
https://it.wikipedia.org/wiki/Bias_cognitivo
In particolare punti giustamente il dito sul cosiddetto bias di conferma, che io definirei come illusione ottica dell'Ego freudiano e che è molto diffuso, anche in questo forum.
https://it.wikipedia.org/wiki/Bias_di_conferma
Consiste nel selezionare e nel ricordare o citare tra le infor.mazioni disponibili solo quelle che confermano le proprie idee od opinioni pregresse, in modo da utilizzarle per rafforzare la propria autostima nonché le proprie posizioni nel dibattito pubblico. Inutile dire che il bias di conferma è molto diffuso in tutte quelle categorie di persone e di mestieranti che vivono di parole: i politici, i preti, i giornalisti, gli avvocati, gli espertoni da bar dello sport, gli opinionisti e i tuttologi televisivi, i venditori di tappeti (in tutti i sensi), etc. Ed era diffuso anche nell'antichità, sebbene in misura minore perché la massa delle infor.mazioni era ridotta ed era più difficile setacciarle a proprio favore. C'è una famosa massima di Confucio che sembra scritta apposta per quelli che cascano spesso nel bias di conferma:
Sapere di sapere quello che si sa e sapere di non sapere quello che non si sa: ecco il vero sapere.
Saluti
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