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Bias (pronuncia: baiəs, dove ə è la "e" napoletana), possiamo tradurlo con "pregiudizio" o con "errore sistematico". In elettronica e in statistica anche come "polarizzazione" o "distorsione". Ma tu ti riferisci evidentemente ai cosiddetti bias cognitivi, ben noti in psicologia, che io definirei come una sorta di illusioni ottiche della mente,
https://it.wikipedia.org/wiki/Bias_cognitivo
In particolare punti giustamente il dito sul cosiddetto bias di conferma, che io definirei come illusione ottica dell'Ego freudiano e che è molto diffuso, anche in questo forum.
https://it.wikipedia.org/wiki/Bias_di_conferma
Consiste nel selezionare e nel ricordare o citare tra le infor.mazioni disponibili solo quelle che confermano le proprie idee od opinioni pregresse, in modo da utilizzarle per rafforzare la propria autostima nonché le proprie posizioni nel dibattito pubblico. Inutile dire che il bias di conferma è molto diffuso in tutte quelle categorie di persone e di mestieranti che vivono di parole: i politici, i preti, i giornalisti, gli avvocati, gli espertoni da bar dello sport, gli opinionisti e i tuttologi televisivi, i venditori di tappeti (in tutti i sensi), etc. Ed era diffuso anche nell'antichità, sebbene in misura minore perché la massa delle infor.mazioni era ridotta ed era più difficile setacciarle a proprio favore. C'è una famosa massima di Confucio che sembra scritta apposta per quelli che cascano spesso nel bias di conferma:
Sapere di sapere quello che si sa e sapere di non sapere quello che non si sa: ecco il vero sapere.
Saluti
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