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Abolire il Rdc perché c'è chi bara sarebbe come abolire i semafori perché c'è chi passa col rosso. La legge prevede fino a 6 anni di carcere per chi fa carte false per ottenere il sussidio. Ma naturalmente molti furbi speculano sul fatto che la giustizia in Italia è uno strano ibrido tra un colabrodo e una lumaca. E naturalmente la destraccia (incluso anzi in primis Renzi) vorrebbe addirittura un referendum (che costa 300 milioni) contro il Rdc, ma non prende neppure in considerazione la soluzione più logica del problema: attuare il principio della certezza della pena. Che tra l'altro è un principio caro a tutte le destre serie e liberali del mondo. Mentre la nostra indecente destraccia (incluso anzi in primis Renzi) va esattamente nella direzione opposta, vedasi per es. la controriformaccia Cartabia. Naturalmente il garantismo è del tutto indipendente e del tutto compatibile con la certezza della pena. In un paese garantista, ma serio, i delinquenti vanno in galera e gli innocenti non hanno nulla da temere dalla giustizia. Al massimo possono temere la sfortuna perché un innocente su 1000 che viene condannato rientra purtroppo nell'aleatorietà e nell'imperfezione di tutte le cose umane. Il punto vero non è il garantismo. Il punto è che quelli della destraccia temono di finirci loro in galera, o i loro amici o qualche loro parente.
13 minuti fa, mark222220 ha scritto:Ammetterò che anche io rimango affascinato quando si raccontano episodi che non c’entrano niente con le conclusioni a cui giunge colui che ha esteso questo post ed al quale vorrei chiedere da dove trae la convinzione che , visto che il presunto spacciatore era incensurato, ci fa un pip pone mica male sul garantismo . Anzi al super garantismo che , per chi scrive il post , rappresenterebbe , quasi , una colpa verso chi lo invoca . Garantismo e/o ipergarantismo non c’entrano un *** sull’episodio raccontato . Ed infatti mi sembra , od almeno mi sembrerebbe , che nessuno chieda la non fruibilità del reddito di cittadinanza verso chi e’ solo sospettato di essere un mariuolo o “peggio ancora”. Un mariuolo o “peggio ancora” e’ colui che , un giudice e quindi un Tribunale , stabilisce che lo sia .Mai prima !! E quindi , quando mancano i requisiti per poterlo ricevete , e’ il provvedimento stesso , emanato dagli stessi che lo hanno approvato , che ne impedisce la fruizione e / o la revoca, nel caso fosse stato elargito prima di essere stato condannato oppure se si acquisisce la certezza che il percipiente , tramite una mendace dichiarazione, non avrebbe avuto il diritto di percepirlo . Cosa c’entra il garantismo non mi e’ dato da vedere ma prontissimo a ricredermi se mi fosse sfuggita la pistola fumante della mia distrazione .
Allora chiarisco.
Ovvio che il mio è un post abbastanza ironico. E soprattutto perché io ritengo di essere un garantista per davvero.
Essere garantisti però, secondo me, significa esserlo in tutti i casi (garanzie per l'accusato ma garanzie anche per chi subisce un danno) perché altrimenti, più che di garantismo forse sarebbe il caso di parlare di ingiustizia legalizzata.
Tuttavia, fatta questa piccola premessa di carattere metodologico, se vogliamo fare coincidere il garantismo unicamente col favor rei (il principio che sostanzialmente caratterizza la "giustizia" in Italia), allora necessita essere conseguenti e farlo in ogni caso, non a seconda del "principio proprio".
L'articolo "disperato" di Libero non fa altro che ricalcare il principio dominante del garantismo a seconda dei casi, quello tanto per intenderci del dagli allo spacciatore (ovviamente allo spacciatore dell'altro).
Non entra nel merito se si tratti di un provvedimento giusto oppure no ma pone unicamente l'accento sul fatto che uno spacciatore lo percepisce.
Non c'entra niente il garantismo? Davvero?
E allora reitero la domanda o le domande.
Come era possibile sapere con certezza, fino a che sentenza non lo stabilisca, che quella persona che sicuramente risultava nullatenente o a reddito basso, fosse anche spacciatore?
Garantismo vorrebbe che a stabilirlo fosse o sia una sentenza, altrimenti è giustizialismo alla far west. Però, almeno, nel fare west arrivava sempre lo sceriffo...
Quindi la seconda domanda rimane la stessa.
È giusto che perché esistono i furbetti non venga concesso un aiuto a chi ne ha bisogno?
Perché altrimenti gli esempi possono essere anche altri, in taluni casi perfino piacevoli.
Per esempio, visto che ci sono persone che non pagano le tasse, allora perché non abolire una volta per tutte questa scocciatura? Ma non solo per qualcuno, proprio per tutti....
In sintesi. Una cosa è dire che un provvedimento può essere migliorato, ben altra cosa è dire che va eliminato.... perché "è ingiusto, non serve e tante altre cose ancora".
Bene . Dopo questa precisazione il significato del post assume aspetti più conformanti e sui quali si può pure condividere . Ritengo il garantismo come una forma di tutela che , almeno in partenza , garantisce tutti . Tutti coloro che un Tribunale giudicherà innocenti e chi giudicherà colpevoli . Il garantismo dovrebbe essere un principio di democrazia che riguarda tutti ed a prescindere a qualsiasi parte politica a cui un soggetto appartenga . E’ una questione di civiltà e di democrazia . Ce lo insegnano quei paesi dove la democrazia e’ nata . Che in Italia si faccia più fatica ad accettarlo e’ altrettanto vero . Chi da una parte e chi dall’altra diventa garantista o giustizialista in base a chi e’ il personaggio politico sottoposto a gjudizio . E’ inutile girarci intorno e cercare di trovare giustificazioni che non esistono . Così e’ e credo che ciò così rimarrà chissà per quanti decenni. A tuttocio’ hanno contribuito politici di ogni parte , giornalisti interessati , opinionisti e , purtroppo , anche diverse componenti della Magistratura stessa . Per quel che attiene la discussione in itinere confermo . Nessuno chiede , preventivamente un qualsiasi certificati penale per accedere al reddito di cittadinanza . La legge richiede una autocertificazione veritiera di chi lo richiede . Certo che nel passaggio o durante il periodo di percezione le posizioni pensli possono cambiare . Ma qua devono ,o dovrebbero entrare in scena le opportune verifiche che sono previste a corollario del provvedimento stesso e quindi intervenire per sanare l’anomalia . Ma detto ciò , nessuno chiede, nella fase iniziale , più garanzie di quelle richieste dalla normativa stessa . Quindi nessuno chiede che sia eliminato il provvedimento . Tutti , nessuno escluso , e’ contrario a forme di sostegno economico per chi non ce la fa o perché non ce la può fare Neanche coloro che raccolgono le firme . La raccolta delle firme equivale ad una corposa rivisitazione del sostegno che , ci tengo a ricordarlo , aveva come principio base che il percipiente fosse indirizzato ad una attività lavorativa . Addirittura venne presentato con una triplice proposta che se non accettata prevedeva il decadimento dallo stesso . I dati , nel merito , sono impietosi . In quell’ottica siamo distanti anni luce così come anni luce siamo distanti da tutti quei paesi che prevedono , più o meno, lo stesso provvedimento . Se poi i bravi ragazzi a 5 stelle si oppongono ad una verifica migliorativa perche’ ideologicamente abbarbicati ad un provvedimento che ha portato loro consensi , si mettano l’animo in pace . Questo provvedimento sarà rivoltato come un calzino e la richiesta di referendum va proprio in quella direzione . Fare presto o referendum sarà .
Modificato da mark222220
36 minuti fa, mark222220 ha scritto:Bene . Dopo questa precisazione il significato del post assume aspetti più conformanti e sui quali si può pure condividere . Ritengo il garantismo come una forma di tutela che , almeno in partenza , garantisce tutti . Tutti coloro che un Tribunale giudicherà innocenti e chi giudicherà colpevoli . Il garantismo dovrebbe essere un principio di democrazia che riguarda tutti ed a prescindere a qualsiasi parte politica a cui un soggetto appartenga . E’ una questione di civiltà e di democrazia . Ce lo insegnano quei paesi dove la democrazia e’ nata . Che in Italia si faccia più fatica ad accettarlo e’ altrettanto vero . Chi da una parte e chi dall’altra diventa garantista o giustizialista in base a chi e’ il personaggio politico sottoposto a gjudizio . E’ inutile girarci intorno e cercare di trovare giustificazioni che non esistono . Così e’ e credo che ciò così rimarrà chissà per quanti decenni. A tuttocio’ hanno contribuito politici di ogni parte , giornalisti interessati , opinionisti e , purtroppo , anche diverse componenti della Magistratura stessa . Per quel che attiene la discussione in itinere confermo . Nessuno chiede , preventivamente un qualsiasi certificati penale per accedere al reddito di cittadinanza . La legge richiede una autocertificazione veritiera di chi lo richiede . Certo che nel passaggio o durante il periodo di percezione le posizioni pensli possono cambiare . Ma qua devono ,o dovrebbero entrare in scena le opportune verifiche che sono previste a corollario del provvedimento stesso e quindi intervenire per sanare l’anomalia . Ma detto ciò , nessuno chiede, nella fase iniziale , più garanzie di quelle richieste dalla normativa stessa . Quindi nessuno chiede che sia eliminato il provvedimento . Tutti , nessuno escluso , e’ contrario a forme di sostegno economico per chi non ce la fa o perché non ce la può fare Neanche coloro che raccolgono le firme . La raccolta delle firme equivale ad una corposa rivisitazione del sostegno che , ci tengo a ricordarlo , aveva come principio base che il percipiente fosse indirizzato ad una attività lavorativa . Addirittura venne presentato con una triplice proposta che se non accettata prevedeva il decadimento dallo stesso . I dati , nel merito , sono impietosi . In quell’ottica siamo distanti anni luce così come anni luce siamo distanti da tutti quei paesi che prevedono , più o meno, lo stesso provvedimento . Se poi i bravi ragazzi a 5 stelle si oppongono ad una verifica migliorativa perche’ ideologicamente abbarbicati ad un provvedimento che ha portato loro consensi , si mettano l’animo in pace . Questo provvedimento sarà rivoltato come un calzino e la richiesta di referendum va proprio in quella direzione . Fare presto o referendum sarà .
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Ammetterò che anche io rimango affascinato quando si raccontano episodi che non c’entrano niente con le conclusioni a cui giunge colui che ha esteso questo post ed al quale vorrei chiedere da dove trae la convinzione che , visto che il presunto spacciatore era incensurato, ci fa un pip pone mica male sul garantismo . Anzi al super garantismo che , per chi scrive il post , rappresenterebbe , quasi , una colpa verso chi lo invoca . Garantismo e/o ipergarantismo non c’entrano un *** sull’episodio raccontato . Ed infatti mi sembra , od almeno mi sembrerebbe , che nessuno chieda la non fruibilità del reddito di cittadinanza verso chi e’ solo sospettato di essere un mariuolo o “peggio ancora”. Un mariuolo o “peggio ancora” e’ colui che , un giudice e quindi un Tribunale , stabilisce che lo sia .Mai prima !! E quindi , quando mancano i requisiti per poterlo ricevete , e’ il provvedimento stesso , emanato dagli stessi che lo hanno approvato , che ne impedisce la fruizione e / o la revoca, nel caso fosse stato elargito prima di essere stato condannato oppure se si acquisisce la certezza che il percipiente , tramite una mendace dichiarazione, non avrebbe avuto il diritto di percepirlo . Cosa c’entra il garantismo non mi e’ dato da vedere ma prontissimo a ricredermi se mi fosse sfuggita la pistola fumante della mia distrazione .
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