Non è possibile, sono esterrefatto!

Qualche giorno fa in questa discussione, 

 

 

vi parlavo del nuovo programma di Rai2 (venerdì, prima serata) Kronos, condotto da Giancarlo Loquenzi e Annalisa Bruchi. Un programma lanciato in concomitanza con le nuove e (in apparenza) draconiane regole varate dall'Agcom sulla par condicio in campagna elettorale. Segnalavo che la prima parte della prima puntata di venerdì scorso è stata niente altro che un tiro ad alzo zero contro il M5s e la sindaca Raggi. Nei giorni in cui avevamo appreso dal FQ della soffiata dell'allora premier Renzi al suo amico e consigliere De Benedetti, episodio di una gravità inaudita, per il quale non c'è ancora nessuna spiegazione valida e convincente dai due  protagonisti e al quale i TG della Rai hanno dedicato un totale di ben 140 secondi, Kronos si soffermava su un caso molto più serio, quello dell'albero di Natale denominato Spelacchio. Seguiva un "pippone di 22 minuti" (uso le parole della brava Daniela Ranieri sul Fatto di oggi) sui rifiuti romani dei 5Stelle. Seguiva un altro pippone, questa volta in forma di monologo del conduttore Loquenzi, una appassionata quanto campata in aria apologia degli inceneritori, celebrati finanche per le loro qualità artistiche. Il tutto ancora senza contraddittorio, alla faccia della par condicio e dell'Agcom. Anche se il conduttore stesso a un certo punto ammetteva di avere bistrattato troppo la sindaca Raggi e si dichiarava disponibile a ospitarla in una delle prossime puntate. La cosiddetta par condicio a scoppio ritardato. Si accomodava poi in studio, col solito rotolo di fogli in mano (problemi di incontinenza?) il delinquente di Arcore in persona per la prima intervista in Rai della campagna elettorale. A intervistarlo Virman Cusenza, editorialista di Caltagirone, il palazzinaro ed editore che paragona Trump ai 5stelle e dice che il suo buon amico e collega Berlusconi è l'antidoto (mentre The Guardian e tutti i giornali seri vedono banalmente in Trump il clone a stelle e strisce del Berlusca). Come se non bastasse, il Cusenza è anche nipote di Marcello Dell'Utri, ex braccio destro dell'ex cavaliere.  A questo punto ne avevo abbbastanza: se questa è l'imparzialità della TV pubblica in campagna elettorale, allora stiamo freschi. Cambiando canale mi era però sfuggito un dettaglio che non è sfuggito all'ottima Ranieri e al FQ. Per attenersi alla norma Agcom che prevede una tragicomica par condicio anche sul versante dei giornalisti e degli intervistatori (che sono dunque obbligati a dichiarare il loro orientamento), ad affiancare e a "contrappesare" il nipote di Dell'Utri nell'intervista a Berlusconi era intervenuta la conduttrice di Kronos, Annalisa Bruchi. Voi mi direte che per bilanciare un nipote di Dell'Utri, nonché editorialista di Caltagirone, e fare domande scomode al Piduista, servirebbe come minimo un Travaglio, o un grillino sfegatato o un giornalista di estrema sinistra. Infatti, come ci informa oggi il FQ, Annalisa Bruchi è la moglie di Diego Fusaro, agguerrito filosofo marxista e comunitarista. Pardon, mi correggo, alla mia età capita di scambiare il logicamente plausibile con il reale. Annalisa Bruchi è la moglie di Mario Valducci, 4 volte deputato per Forza Italia/PdL, sottosegretario allo Sviluppo Economico nel governo B. dal 2001 al 2006, nonché, secondo Wiki, ex dipendente Fininvest e tra i cofondatori di Forza Italia nel 1994 !!!!!! 

Riepilogando: la TV pubblica, nella prima intervista in regime di par condicio al leader di Forza Italia e della coalizione di centrodestra, per garantire equilibrio e imparzialità manda a intervistarlo un nipote di Dell'Utri e la moglie di uno storico esponente di spicco di Forza Italia. Una coppia ben bilanciata, non c'è che dire: puro giornalismo anglosassone, la BBC non avrebbe scelto di meglio. Naturalmente nella prossima puntata di Kronos a intervistare Di Maio la Rai manderà un cugino di Casaleggio jr. e la moglie di Roberto Fico.

 

 

 

Modificato da fosforo31

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2 messaggi in questa discussione

Ma  cosa    ci  andava  fare  Travaglio  con  Berlusconi,  non  li  è  bastata  la  pulita  di sedia   da  Santoro  ??? Quella  volta   sono rimasto  di  stucco  il gran  giornalista    quale  si reputa ha  fatto   una   figura  barbina  e  mi sembra   che   le  sue  di  domande  non ce  ne  sia  stata  manco  una   che  abbia  benché minimamente scalfito   la   boria  del  pregiudicato  piduista.  E' stato solo capace  di fare   il  suo  solito  sorrisetto ... Dico  solo  una  cosa  ormai  è  tutto  un  marasma  in Tv e  sui  giornali   nulla   è  veritiero

Modificato da pm610

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1 ora fa, pm610 ha scritto:

Ma  cosa    ci  andava  fare  Travaglio  con  Berlusconi,  non  li  è  bastata  la  pulita  di sedia   da  Santoro  ??? Quella  volta   sono rimasto  di  stucco  il gran  giornalista    quale  si reputa ha  fatto   una   figura  barbina  e  mi sembra   che   le  sue  di  domande  non ce  ne  sia  stata  manco  una   che  abbia  benché minimamente scalfito   la   boria  del  pregiudicato  piduista.  E' stato solo capace  di fare   il  suo  solito  sorrisetto ... Dico  solo  una  cosa  ormai  è  tutto  un  marasma  in Tv e  sui  giornali   nulla   è  veritiero

In quell'occasione Travaglio e Santoro trattarono Berlusconi con i guanti, mentre lui usò tutta la sua teatralità. Ma non era ancora un pregiudicato, in quel momento i sondaggi indicavano una chiara vittoria di Bersani e i due grandi giornalisti, essendo due contro uno, essendo dei veri signori e avendolo per la prima volta ospite a casa loro, scelsero una linea morbida, troppo morbida. Come scrissi all'epoca, fu uno dei più grandi errori della loro carriera. Un bandito di quella sorta va trattato col pugno di ferro, sempre e senza sconti. Ma dimmi tu se il delinquente, in 5 anni, ha più osato confrontarsi con Travaglio: un motivo ci sarà. Resta il fatto, incontestabile, che Marco, i suoi libri e il suo giornale hanno fatto in questi anni al piduista molto più del solletico che gli hanno fatto i suoi avversari politici. In particolare il Pd (o sigle precedenti): da Violante a D'Alema, da Bersani a Renzi. Quest'ultimo non gli ha fatto nemmeno il solletico ma solo enormi regali come il patto del Nazareno e il Rosatellum. Senza dimenticare la non applicazione della legge Severino al ladro Minzolini, un buon argomento nelle mani del condannato per il suo ricorso a Strasburgo. Ma la prosecuzione stessa della legislatura, per ben 4 anni dopo la condanna di B. e dopo la sentenza sul Porcellum, è stata un enorme favore. Infatti oggi colui che ad agosto 2013 sembrava politicamente morto e sepolto, ritorna pienamente in corsa, e nel ruolo di favorito (il sondaggio presentato ieri sera nel TG di Mentana registra una ulteriore sensibile e pericolosa avanzata del centrodestra). 

Lo spettacolo offerto venerdì sera su Rai2 è stato molto più che indecente, molto più che vergognoso. Il tappetaro di Arcore (ispiratore e maestro di quello di Rignano) intervistato dal nipote di Dell'Utri e dalla moglie di un deputato e cofondatore di Forza Italia! Che gli hanno consentito di dire di tutto e di più, tipo "la flat tax ha del miracoloso e non ha costi per lo Stato". Un giornalista appena serio e indipendente avrebbe fatto notare al venditore di balle che una tassazione piatta sul reddito è, se non altro, incostituzionale. C'è da chiedersi se quel giornalista e quella giornalista sarebbero ugualmente approdati in Rai, in prima serata, senza quei  famosi parenti. Ho seri dubbi. Ma soprattutto c'è da chiedersi qual è il gioco di Renzi. Berlusconi con la sua coalizione è in netto vantaggio nei sondaggi e la campagna elettorale se la gioca in casa, se la gioca facile e alla faccia della par condicio, sia sulle reti Mediaset, dove può farsi intervistare da suoi dipendenti come la D'Urso, sia sulle reti Rai, come si è visto venerdì. In tutto questo il Pd cosa fa? Protesta per Orietta Berti colpevole di avere dichiarato che voterà M5s. Roba da matti! A me in tutto questo sembra di vedere una dichiarazione di resa di Renzi. Se ha consegnato la Rai, quella che io chiamavo Telerenzi ma che venerdì sembrava Telearcore, all'avversario (?!) Berlusconi, vuol dire che è rassegnato alla sconfitta e che vuole farsi amico il probabile vincitore. Ci sarebbe da chiedersi a questo punto quali fossero i reali contenuti di quell'accordo segreto a due chiamato patto del Nazareno. Certamente era preparatorio della pugnalata a Letta (stai sereno). Tuttavia, visto il Rosatellum, vista la Rai, e vista la strana spersonalizzazione di questa campagna elettorale di Renzi (tutto il contrario del referendum), nasce il sospetto che il patto fosse grosso modo di questo tipo: questa legislatura me la faccio io, la prossima te la fai tu coi tuoi alleati, o magari ce la facciamo insieme. 

Saluti

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