Greta sferza i "cosiddetti leader": siamo stufi dei loro bla bla bla

Breve ma intenso e incisivo discorso della piccola grande Greta Thunberg allo Youth4Climate Event di Milano. Manifestazione internazionale dei giovani per il clima in vista della prossima e attesissima COP26 di Glasgow. Come sempre Greta non ha usato mezzi termini ed è stata durissima contro i politici (per l'Italia era presente il ministro Cingolani). Sintetizzo:

 "Bla bla bla... questo è tutto quello che sentiamo dai nostri cosiddetti leader. Parole, parole bellissime che finora non hanno portato ai fatti. Le speranze di noi giovani annegano in queste vuote promesse. Ci invitano a queste conferenze ma fanno solo finta di ascoltarci. Servono riduzioni drastiche delle emissioni annuali, riduzioni mai viste prima. E poiché non abbiamo le soluzioni tecnologiche per raggiungere l'obbiettivo, bisogna cambiare: non possiamo più permettere ai potenti di decidere cosa è possibile a livello politico e cosa no. Non possiamo permettere ai politici di decidere cos'è la speranza. La speranza non è passiva, non è bla bla bla. La speranza è dire la verità, è agire. E la speranza viene sempre dal popolo". 

Grande!

https://youtu.be/MiwRQnNlNGU

In realtà la politica qualcosa sta facendo. Ma invece di provare a fermare il cambiamento climatico, sta cercando di farci adattare ad esso. È analogo a ciò che si fa contro il Covid al di fuori della Cina. Si accetta un certo numero di morti pur di continuare a vivere come nella precedente normalità, o quasi. Senza capire che, come ammonisce Vijay Prasad, la normalità era il problema. Per fermare i cambiamenti climatici prima che sia troppo tardi, ossia prima di innescare effetti catastrofici e irreversibili, servirebbe un drastico cambiamento del modello economico dominante. E invece si cerca di adattarlo con variazioni graduali e marginali. La legge perversa del profitto e l'illusione tragica della crescita senza fine restano intoccabili. E invece il cambiamento di cui parla Greta dovrebbe partire proprio da lì. Qualcuno obietterà che la nostra specie si è sempre distinta per le sue grandi capacità di adattamento, e che anche in passato ci sono stati grossi cambiamenti climatici (es. le ere glaciali). Vero, ma nel nostro caso la strategia di adattamento è un rimedio peggiore del male. Nei 200.000 anni di esistenza di homo sapiens non c'è MAI stata tanta anidride carbonica nell'atmosfera. Ovvero mai tanto effetto serra. E anche azzerando di colpo le emissioni la natura impiega secoli per eliminare l''eccesso di CO2. Di conseguenza il pianeta molto probabilmente non è mai stato vicino come oggi ai cosiddetti tipping points (punti di non ritorno climatici). Bisogna anche considerare che oggi siamo quasi 8 miliardi mentre nella preistoria eravamo probabilmente non più di 300mila individui in tutto il pianeta. E ciascuno di questi consumava assai meno risorse (energia, acqua, cibo, suolo) di un uomo moderno. La catastrofe del Toba (l'eruzione di un supervulcano in Indonesia 75.000 anni fa), decimò la specie umana a poche migliaia di unità. Ed è quello che potrebbe accaderci, in  modo meno brusco ma nemmeno troppo lento, in seguito alla catastrofe del riscaldamento globale. 

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9 messaggi in questa discussione

Duemila anni fa, nell'isola di Samo (si trova vicino alla Turchia, pur essendo una isola greca) vivevano i saggi di allora. - essi dicevano – è preferibile che un buon progetto non venga realizzato, piuttosto che si realizzi un progetto dissennato – avevano ragione. - vedasi le assurde centrali nucleari, la assurda diga del Vajont, la assurda pedemontana veneta, l'assurdo ponte tra Calabria e Sicilia, e le altre numerose assurdità italiane ed europee.  

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7 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Breve ma intenso e incisivo discorso della piccola grande Greta Thunberg allo Youth4Climate Event di Milano. Manifestazione internazionale dei giovani per il clima in vista della prossima e attesissima COP26 di Glasgow. Come sempre Greta non ha usato mezzi termini ed è stata durissima contro i politici (per l'Italia era presente il ministro Cingolani). Sintetizzo:

 "Bla bla bla... questo è tutto quello che sentiamo dai nostri cosiddetti leader. Parole, parole bellissime che finora non hanno portato ai fatti. Le speranze di noi giovani annegano in queste vuote promesse. Ci invitano a queste conferenze ma fanno solo finta di ascoltarci. Servono riduzioni drastiche delle emissioni annuali, riduzioni mai viste prima. E poiché non abbiamo le soluzioni tecnologiche per raggiungere l'obbiettivo, bisogna cambiare: non possiamo più permettere ai potenti di decidere cosa è possibile a livello politico e cosa no. Non possiamo permettere ai politici di decidere cos'è la speranza. La speranza non è passiva, non è bla bla bla. La speranza è dire la verità, è agire. E la speranza viene sempre dal popolo". 

Grande!

https://youtu.be/MiwRQnNlNGU

In realtà la politica qualcosa sta facendo. Ma invece di provare a fermare il cambiamento climatico, sta cercando di farci adattare ad esso. È analogo a ciò che si fa contro il Covid al di fuori della Cina. Si accetta un certo numero di morti pur di continuare a vivere come nella precedente normalità, o quasi. Senza capire che, come ammonisce Vijay Prasad, la normalità era il problema. Per fermare i cambiamenti climatici prima che sia troppo tardi, ossia prima di innescare effetti catastrofici e irreversibili, servirebbe un drastico cambiamento del modello economico dominante. E invece si cerca di adattarlo con variazioni graduali e marginali. La legge perversa del profitto e l'illusione tragica della crescita senza fine restano intoccabili. E invece il cambiamento di cui parla Greta dovrebbe partire proprio da lì. Qualcuno obietterà che la nostra specie si è sempre distinta per le sue grandi capacità di adattamento, e che anche in passato ci sono stati grossi cambiamenti climatici (es. le ere glaciali). Vero, ma nel nostro caso la strategia di adattamento è un rimedio peggiore del male. Nei 200.000 anni di esistenza di homo sapiens non c'è MAI stata tanta anidride carbonica nell'atmosfera. Ovvero mai tanto effetto serra. E anche azzerando di colpo le emissioni la natura impiega secoli per eliminare l''eccesso di CO2. Di conseguenza il pianeta molto probabilmente non è mai stato vicino come oggi ai cosiddetti tipping points (punti di non ritorno climatici). Bisogna anche considerare che oggi siamo quasi 8 miliardi mentre nella preistoria eravamo probabilmente non più di 300mila individui in tutto il pianeta. E ciascuno di questi consumava assai meno risorse (energia, acqua, cibo, suolodd) di un uomo moderno. La catastrofe del Toba (l'eruzione di un supervulcano in Indonesia 75.000 anni fa), decimò la specie umana a poche  migliaia di unità. Ed è quello che potrebbe accaderci, in  modo meno brusco ma nemmeno troppo lento, in seguito alla catastrofe del riscaldamento globale. 

Beh , insomma , diciamocela tutta : Il Cazzaro napoletano, non so se ci avete fatto caso, da qualche settimana non dice più manco mezza parola sul Covid . Ci eravamo lasciati ai primi di luglio data in cui il Cazzaro prevedeva foschi scenari . Ci teneva in modo particolare , lui ritenuto dal mondo scientifico  come un grandissimo esperto , a dirci che secondo le sue previsioni (ahahahaha ) da lì a qualche settimana sarebbe successo una specie di Apocalisse . Considerava le vacanze estive un ricettacolo di una nuova ecatombe che sarebbe vieppiu’ peggiorata sensibilmente con l’apertura dell’anno scolastico . Naturalmente niente di tuttocio’ si e’ verificato ed io penso ai fruitori del Barber Shop di Carmine Petruzziello che non si sono mossi dalle case in cui vivono , si sono sorbiti i beveroni antiCovid della Signora Cazzara e si sono coricati per tutta l’estate indossando la mascherina CPP 3. Ora , il Cazzaro , inaugura un nuovo filone : Quello sul Clima . Spogliatosi ed attaccato al chiodo il camice bianco da illustre virologo , ha imbracciato quello un po’ meno modee da climatologo . E , come era abbastanza semplice da prevedere , vista la presenza in Italia di Greta , prelimenearmente , ne tesse virtù sensazionali quasi come un paio di anni fa che la voleva meritevole del premio Nobel . Il poveraccio partenopeo , purtroppo , non capisce che il problema sul clima sono gli idio ti come lui . Quella povera diavola di Greta Thumberg , non ha nemmeno tutti i torti . quando afferma :” Dai  politici sul clima, 30 anni di solo parole".  Anche se lei stessa non fa, nel suo discorso, una proposta concreta che sia una e si limita a un comizio di recriminazioni.  Il problema, pero', e' piu' di fondo: sul clima e' difficile che "gli uomini riescano ad andar al di la' del bla bla bla" ( come denuncia Greta). Per la ragione che si sono infilati in una trappola: hanno ridotto il contrasto ai cambi climatici alle sole emissioni di CO2. E questo pone un dilemma: "gli uomini", per ridurle, devono farlo molto gradualmente o rinunciare allo sviluppo. E accettare decrescita e diseguaglianze. Sempre poi, che la ricetta, distribuita in 10 o 30 anni, funzioni. Cioe' che basti ridurre le emissioni per abbassare le temperature. Questo lo possiamo solo sperare. E certezze scientifiche non ci sono. Le uniche che esistono  sono quelle del Cazzaro di Napoli ma io , se permettete , pur riconoscendoli ampi meriti nel campo propriamente climatico , non mi fido molto anche alla luce di altre previsioni che non solo non si sono verificate , ma non si sono manco avvicinate alle sue teorie che invece , il Cazzaro , spacciava per verità assolute . Purtroppo  questa sorta di radicalismo climatico in cui l'uomo che ha alterato il clima, lo rimodella rinunciando ad emettere e' appunto la sola strada indicata dai guru, come Greta, e a cui i politici si sono adeguati. Ora e' ipocrita lamentarsi: le emissioni di CO2, allo stato, non c'e' altro modo di tagliarle che la gradualita'. E con seri dubbi sull'efficacia. Ci sarebbe un'altra strada? Si', spendere e investire ( subito) sull'adattamento. E' quello che, in 12.000 anni  l'uomo ha sempre fatto con i cambi climatici: fronteggiare e prevenire, con le opere, i cambi del clima ( che ci sono sempre stati), sviluppare tecnologie che danno energia piu' abbondante, intensa e pulita per coniugare progresso, ricchezza energetica ed ecologia. Se invece qualcuno ha decretato che il pianeta scoppiera' alla mezzanotte del 2050 e che l'unico modo per fermare l'orologio dell'apocalisse sia immettere un po' meno di CO2 in atmosfera, non si lamenti poi del bla bla bla. La profezia apocalittica porta, appunto, a questo. E voi tutti , cari forumisti seri e non , sapete già che nel nostro forum un idio ta catastrofista esiste . Non ho voglia di fare nomi ma tanto lo sapete già a chi mi riferisco …!! 

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voi tutti , cari forumisti seri e non , sapete già che nel nostro forum un idio ta catastrofista esiste . Non ho voglia di fare nomi ma tanto lo sapete già a chi mi riferisco …!! 

Xxxxxxxx 

L'unica 222317 volte i.diota del forum è lei stu.pida gallinella pisana.

Ma che pretende? Di essere l'unica bocca pensante del forum? Ma non vede che, a parte me, nessuno la caga?

 

 

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Ma che caz.z.o vuoi da me , Sanchina . Ma chi ti ca ga , ahahahaga . Mi hai visto pisciare ?? Ti garantisco che la moglie non te la ho trombata per un motivo semplicissimo : non ce l’hai . E non ti ho trombato neppure la genitrice perche amo l’esclusiva e visto che te sei la figlia di 100 babbi e di una mamma sola , spero capirai da sola che l’esclusiva me la sognerei . Sei d’accordo , vero ?? 

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1 ora fa, mark222220 ha scritto:

Ma che caz.z.o vuoi da me , Sanchina . Ma chi ti ca ga , ahahahaga . Mi hai visto pisciare ?? Ti garantisco che la moglie non te la ho trombata per un motivo semplicissimo : non ce l’hai . E non ti ho trombato neppure la genitrice perche amo l’esclusiva e visto che te sei la figlia di 100 babbi e di una mamma sola , spero capirai da sola che l’esclusiva me la sognerei . Sei d’accordo , vero ?? 

Il fatto è, ridicola e stu.pida gallina pisana è che lei non ha mai trombato. E si vede.

Come non ha mai avuto una monolaurea e l'hanno capito tutti.

Ma vorrei farle un'altra domanda: si è mai chiesta perché gli altri figli dei suoi genitori sono normodotati e lei invece è nata 222318 volte ebete?

Naturalmente ossequi ad Alessandro e ad aria fresca che non riesuma da un po' di tempo.

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Come sua abitudine , da Fetecchiona , la Sanchina sposta il filo del discorso e passa a tutt’altro . Poareta !! Mi dun comosso  ghe penso al bocia Nane . Poareto anghe lui …!! 

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È più di un anno che in ogni mio post le chiedo di mostrare la monolaurea, e lei dice che cambio discorso? A me sembra che sia lei a cambiare discorso gallina pisana.

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Come scrivevo, la timida e cieca strategia dell'ADATTAMENTO, di fatto adottata dai paesi ricchi sul fronte del cambiamento climatico (così come su quello della pandemia), è in questo caso del tutto insostenibile sul lungo periodo (che peraltro potrebbe essere assai meno lungo di quanto immaginiamo). Ce lo confermano le drammatiche parole di Vanessa Nakate, la voce di un'Africa che è il continente meno responsabile del global warming ma il più colpito. Pensate che gli USA, da soli, sono responsabili del 25% delle emissioni globali cumulate di CO2 dall'inizio dell'era industriale, ovvero dell'attuale eccesso di concentrazione che determina i mutamenti climatici, contro il 3% dell'intero continente africano. Oggi un connazionale ugandese di Vanessa emette in media in un anno un 130simo della CO2 emessa da uno statunitense, ma il primo soffre la siccità, la sete e la fame, mentre il secondo, per ora, vive nell'abbondanza e nello spreco. Non ci si può adattare alla fame, non ci si può adattare all'estinzione:

https://youtu.be/zjdbigRNYs0

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