questi provvedimenti si che faranno skizzare il pil....

Addio al profumo per “l’uomo che non deve chiedere mai”. Dimenticate i profumi dove la donna esalta la sua femminilità per conquistare gli uomini. La nuova frontiera del “politicamente corretto” è il profumo genderless. Senza genere. Senza etichetta che distingua maschi e femmine.

Le diciture “pour femme” o “pour homme” scompaiono quindi dai profumi. La nuova frontiera della profumeria artistica internazionale segue la tendenza della moda con prodotti senza indicazioni di genere. Come già avvenuto da tempo nella moda, anche il mondo dei profumi rinuncia alla classica distinzione di genere puntando su fragranze condivise.

È una delle tendenze che emerge dall’appuntamento mondiale in svolgimento in questi giorni a Firenze. Fragranze, la fiera della profumeria artistica si svolge in presenza nel capoluogo toscano, con 140 brand internazionali.

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3 messaggi in questa discussione

Le distinzioni tra profumi, abiti, taglio dei capelli, etc, per uomo e per donna, vanno ovviamente e tranquillamente conservate. Io non indosserai mai la gonna né userei mai i profumi di mia moglie. E lei non uscirebbe mai in giacca e cravatta. La donna e l'uomo sono diversi, ma la donna non è inferiore all'uomo, come invece era implicito nello slogan di quel profumo per "l'uomo che non deve chiedere mai". Concezione non solo maschilista, ma addirittura padronale del rapporto uomo-donna. Un chiaro e classico esempio di come il consumismo ci fa arretrare culturalmente. Quello slogan sarebbe eccessivo perfino per l'Afghanistan ma sarebbe perfetto per l'Arabia Saudita.  Dove, se una donna vuole prendere il treno da sola, in ogni caso le è consentito solo nella capitale Riad, a patto che venga occupato il posto all'ultimo vagone in fondo al treno. Altrimenti può prenderlo assieme al suo "padrone" (cfr. Wiki).   Ma un nostro politucolo va a lekkare il didietro dietro compenso a un satrapo saudita parlando di "rinascimento" in quel paese preistorico. 

https://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_delle_donne_in_Arabia_Saudita

 

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5 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Le distinzioni tra profumi, abiti, taglio dei capelli, etc, per uomo e per donna, vanno ovviamente e tranquillamente conservate. Io non indosserai mai la gonna né userei mai i profumi di mia moglie. E lei non uscirebbe mai in giacca e cravatta. La donna e l'uomo sono diversi, ma la donna non è inferiore all'uomo, come invece era implicito nello slogan di quel profumo per "l'uomo che non deve chiedere mai". Concezione non solo maschilista, ma addirittura padronale del rapporto uomo-donna. Un chiaro e classico esempio di come il consumismo ci fa arretrare culturalmente. Quello slogan sarebbe eccessivo perfino per l'Afghanistan ma sarebbe perfetto per l'Arabia Saudita.  Dove, se una donna vuole prendere il treno da sola, in ogni caso le è consentito solo nella capitale Riad, a patto che venga occupato il posto all'ultimo vagone in fondo al treno. Altrimenti può prenderlo assieme al suo "padrone" (cfr. Wiki).   Ma un nostro politucolo va a lekkare il didietro dietro compenso a un satrapo saudita parlando di "rinascimento" in quel paese preistorico. 

https://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_delle_donne_in_Arabia_Saudita

 

perito..ti vedrei bene con il kilt scozzese...rigorosamente senza slip!! sai che successone nei quartieri delle vele?? si quelli che ancora anni fa' dovevano essere radiati al suolo..ma che sono l'orgoglio della tua citta'"!"!

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