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Questa volta col green pass mi sa che non sta andando troppo bene al Capitano e a io sono Giorgia
Iniziata da
ildi_vino,
2 messaggi in questa discussione
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Inviata
In tempo di pandemia Meloni e Salvini sono visibilmente due pesci fuor d'acqua. Va un po' meno peggio per la romanina che trae vantaggio dalla sua opposizione solitaria, mentre il Capitone è non solo ambiguo ma ormai anche patetico, anzi ridicolo nella sua doppia faccia di lotta e di governo. Purtroppo, come spesso accade alla destraccia italiana quando è in difficoltà, arriva il provvidenziale soccorso rosso. Questa volta non dai politici, che peraltro hanno già soccorso abbastanza Salvini e Berlusconi accogliendoli nell'accozzaglia Draghi, ma dagli intellettuali. Penso ai vari Cacciari, Barbero e Agamben, tutti più o meno sinistrorsi, ma di un rosso annacquato con l'età, che hanno intrapreso questa irrazionale battaglia contro il green pass. Probabilmente credono di fare i radical chic e invece mi ricordano don Chisciotte, senza offesa per lo strampalato ma generoso eroe della Mancia. Ora dicono che sarebbe meglio l'obbligo vaccinale del green pass, ma se il governo li avesse obbligati a vaccinarsi in forza di legge io sono sicuro che qualcuno di loro si sarebbe spinto fino allo sciopero della fame. Cosa che farebbe ovviamente anche il compianto Pannella se fosse ancora tra noi. In una pandemia, ovvero in una malattia della collettività, da un intellettuale di sinistra io mi aspetterei solo il massimo rigore. Cioè uno sprone a una reazione collettiva e compatta, a una lotta sociale senza quartiere contro il virus. Mi aspetterei che sostenesse con forza il metodo cinese, cioè la strategia del Covid zero, dell'eradicazione a forza bruta del virus. Quindi non solo l'obbligo del vaccino ma anche, anzi soprattutto, l'obbligo della mascherina, del rispetto rigoroso del distanziamento e del tracciamento elettronico via app. Con controlli severi e con lockdown estremi, tipo Wuhan, per spegnere sul nascere i focolai. Chi è realmente di sinistra non può che anteporre di gran lunga il bene comune, in questo caso la salute pubblica, alla libertà dei singoli. Purtroppo il liberismo, il libertarismo, l'antistatalismo e l'individualismo dominanti hanno confuso e corroso anche le menti degli intellettuali di sinistra (o di quelli che tali erano considerati da giovani).
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