LA SINDACA MEJO DI ROMA

Anche  nell'ultima   intervista  va  dicendo  che  è  solo  colpa  della Regione.. e  ora   che  fa  ?

RIFIUTI - il Tar conferma quanto abbiamo sostenuto come giunta Regionale in questi mesi.  Il problema drammatico dei rifiuti a Roma si è prodotto per incapacità e per una gestione dissennata del ciclo da parte della sindaca Raggi e dell’amministrazione comunale che è inadempiente rispetto alle proprie competenze.   Vogliamo Roma pulita e meno tasse per i romani. Ancora una volta attraverso il commissariamento ci assumeremo noi la responsabilità di affrontare e risolvere i problemi della nostra Capitale.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "RIFIUTI: IL TAR DÀ RAGIONE ALLA REGIONE LAZIO ZINGARETTI: "Ora Roma pulita e meno tasse per romani""

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17 messaggi in questa discussione

https://www.romatoday.it/politica/tiburtina-raggi-riqualificazione-polemica-residenti.html?fbclid=IwAR2RhL9W37ITVd98-c0iW4nx0Myksondjnzltb7HkSDGxa6y1TXzJbsTK3k

L'ira dei residenti contro Raggi: "Intorno a Tiburtina c'è lo schifo"

“Basta inquadrare dieci metri a sinistra. La vera Roma, quella che puntualmente ignorate, è là in tutto il suo splendore. Il suq, gli orinatoi, il fetore, l'immondizia. Un'accoglienza davvero trionfale....” - scrive Luca. Gli fa eco anche Simone: “Trovare parcheggio un'utopia, zombie che camminano, sporcizia ovunque...con tutto il rispetto, mi sa che devi rivedere le foto postate”. “Ste ‘cose’ - l’osservazione di Sanya - le puoi raccontare solo ai non residenti, tutto intorno c'è lo schifo assoluto, alle spalle del fotografo un campo rom. Dobbiamo camminare tra gli escrementi di tossici e ubriaconi, bottiglie rotte e montagne di immondizia”. 

Modificato da barbablu16

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per fare il Sindaco di Roma ci vuole un bel po di ***.

troppo magna magna ormai radicato. 

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9 minuti fa, tiberio1946 ha scritto:

per fare il Sindaco di Roma ci vuole un bel po di ***.

troppo magna magna ormai radicato. 

Qualsiasi grande città funziona male, solo male. Le grandi città andrebbero divise in gruppi più piccoli. Al di sotto dei diecimila abitanti si ha una dimensione umana del territorio ma certi servizi alla comunità non possono essere attivati per mancanza di strutture e finanziamenti. Al di sopra dei centomila abitanti ci sono troppi interessi personali e di clientela per cui la città si trasforma in una giungla di cemento e di rivalità assurde.   

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34 minuti fa, dune-buggi ha scritto:

Qualsiasi grande città funziona male, solo male. Le grandi città andrebbero divise in gruppi più piccoli. Al di sotto dei diecimila abitanti si ha una dimensione umana del territorio ma certi servizi alla comunità non possono essere attivati per mancanza di strutture e finanziamenti. Al di sopra dei centomila abitanti ci sono troppi interessi personali e di clientela per cui la città si trasforma in una giungla di cemento e di rivalità assurde.   

L'ideale sarebbe dividerla in " arrondissement " come Paris , ce ne sono 20 e tutti in perfetto ordine !

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1 ora fa, dune-buggi ha scritto:

Qualsiasi grande città funziona male, solo male. Le grandi città andrebbero divise in gruppi più piccoli. Al di sotto dei diecimila abitanti si ha una dimensione umana del territorio ma certi servizi alla comunità non possono essere attivati per mancanza di strutture e finanziamenti. Al di sopra dei centomila abitanti ci sono troppi interessi personali e di clientela per cui la città si trasforma in una giungla di cemento e di rivalità assurde.   

ops  non  ho  visto  discorsi  simili  con  Marino. anzi lo  avete  lapidato a  sangue  freddo  ,   ma  poi   non  è questo  l'argomento   ma  il raccontare  della  sindaca  dei migliori  che  è  non credibile  ormai...

Modificato da barbablu16

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1 ora fa, mariellasikelia ha scritto:

L'ideale sarebbe dividerla in " arrondissement " come Paris , ce ne sono 20 e tutti in perfetto ordine !

frazionare per essere vicini alle necessita locali della popolazione - mettere al primo posto il rispetto delle necessità locali. La zona nord, est, sud, ovest, centro potrebbero avere delle diverse necessità locali.

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1 ora fa, mariellasikelia ha scritto:

L'ideale sarebbe dividerla in " arrondissement " come Paris , ce ne sono 20 e tutti in perfetto ordine !

se  non erro  è  già  divisa  in  Municipi ed  è pure  città  Metropolitana  quindi  credo slegata  dalla Regione

https://www.tuttitalia.it/lazio/provincia-di-roma/36-comuni/

Modificato da barbablu16

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10 ore fa, barbablu16 ha scritto:

ops  non  ho  visto  discorsi  simili  con  Marino. anzi lo  avete  lapidato a  sangue  freddo  ,   ma  poi   non  è questo  l'argomento   ma  il raccontare  della  sindaca  dei migliori  che  è  non credibile  ormai...

" LAPIDATO A SANGUE FREDDO " ????

IL CURRICULUM DI MARINO E' STATO SEMPRE STELLARE !!!!

Roma - Il pasticciaccio delle multe del sindaco di Roma non è il primo incidente di percorso in cui incappa Marino. Anche quando non si era ancora dato alla politica il chirurgo aveva fatto parlare di sé in toni non proprio lusinghieri, come documentato dal Foglio nell'estate del 2009. Alla luce di quanto sta accadendo in queste ore vale la pena raccontarla di nuovo quella storia, arrivata al giornale diretto da Giuliano Ferrara direttamente dagli States . Questa volta non si tratta di multe, ma di rimborsi spese truccati. Una brutta vicenda, nel 2002, che ha costretto Marino, allora un luminare nell'ambito della cardiochirurgia, a dimettersi senza condizioni da tutti gli incarichi legati alla prestigiosa University of Pittsburgh Medical Center, compreso quello di direttore dell'Ismet, il centro di trapianti di fama internazionale nato a Palermo in collaborazione con l'università americana. Anche in quel caso, come oggi con la questione del permesso scaduto, Marino si distinse per i salti mortali con cui cercò di allontanare da sè l'accusa di aver intascato negli anni ottomila dollari di rimborsi spese ritenuti irregolari perché ottenuti presentandoli in copia alla stessa amministrazione sia in Italia che negli Usa. Durissimi i termini della lettera con cui il direttore dell'Upmc, Jeffrey A. Romoff, affrettò il congedo dalla sua università del chirurgo, poi candidato alla segreteria del Pd nel 2009, inciampato in una banale e squallida storia di note spese truccate. «Come restituzione dei rimborsi spese doppi da lei ricevuti - si legge nella lettera - accetta di rinunciare a qualsiasi pagamento erogato dall'Upmc o dall'Upmc Italia ai quali avrebbe altrimenti diritto, compreso lo stipendio per il mese di settembre 2002». A Marino venne concessa una settimana per liberare l'ufficio di Palermo e gli venne intimato di non fare nemmeno ritorno nell'ufficio di Pittsburgh.

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Egregia Signora Sichelia , lei si deve solo augurare che Ignazio Marino non lègga mai il suo post . Potrebbe essere accusata di calunnia nei suoi confronti e condannata ad una consistente pena economica . Questo le capita , non solo a lei ovviamente , quando la disinformazione , voluta od imposta , fa breccia nelle menti meno disposte a ragionare . Ossequi .                                                                      La notizia  diffamante che Marino, nel 2002, sia stato costretto a dimettersi dallo University of Pittsburgh Medical Center (UPMC) dopo una controversia riguardante delle irregolarità nei rimborsi spese[103], riportata da alcuni quotidiani italiani, è stata dichiarata dal Tribunale di Milano "falsa" e "non rispondente alla verità fattuale", riguardante "un fatto non vero"[104]. Per la pubblicazione di tale "notizia contraria alla verità dei fatti e lesiva dell'immagine, reputazione e onore" di Marino, il giudice ha condannato, a titolo riparatorio per la "diffamazione" subita da Marino, i giornalisti Giuliano FerraraMaurizio BelpietroMario GiordanoVittorio FeltriFranco BechisPaolo Granzotto, fra gli altri, e le testate giornalistiche Il FoglioLiberoil Giornale e Italia Oggi al pagamento, a favore di Marino, di complessivi 90000  di danni, più 12000 € di spese legali. Poi la vicenda ha continuato ugualmente ad essere ricordata negli anni seguenti, come nell'ottobre 2015[105] dopo le dimissioni da sindaco di Roma; anche dal settimanale L'Espresso[106] e da altri media ma sottolineando che Marino era stato risarcito con 102.000 euro dal momento che la notizia pubblicata venne definita dal Tribunale "un fatto non vero"[104][107]

Il 22 gennaio 2015 il Movimento 5 Stelle querela Marino per diffamazione, accusandolo di aver accostato il nome del M5S alla mafia.[108] Dopo essere stato rinviato a giudizio nel febbraio 2016,[109] il 5 giugno 2019 Marino viene assolto con formula piena dall'accusa di diffamazione[

 

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1 ora fa, mark222220 ha scritto:

 

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Egregia Signora Sichelia , lei si deve solo augurare che Ignazio Marino non lègga mai il suo post . Potrebbe essere accusata di calunnia nei suoi confronti e condannata ad una consistente pena economica . Questo le capita , non solo a lei ovviamente , quando la disinformazione , voluta od imposta , fa breccia nelle menti meno disposte a ragionare . Ossequi .                                                                      La notizia  diffamante che Marino, nel 2002, sia stato costretto a dimettersi dallo University of Pittsburgh Medical Center (UPMC) dopo una controversia riguardante delle irregolarità nei rimborsi spese[103], riportata da alcuni quotidiani italiani, è stata dichiarata dal Tribunale di Milano "falsa" e "non rispondente alla verità fattuale", riguardante "un fatto non vero"[104]. Per la pubblicazione di tale "notizia contraria alla verità dei fatti e lesiva dell'immagine, reputazione e onore" di Marino, il giudice ha condannato, a titolo riparatorio per la "diffamazione" subita da Marino, i giornalisti Giuliano FerraraMaurizio BelpietroMario GiordanoVittorio FeltriFranco BechisPaolo Granzotto, fra gli altri, e le testate giornalistiche Il FoglioLiberoil Giornale e Italia Oggi al pagamento, a favore di Marino, di complessivi 90000  di danni, più 12000 € di spese legali. Poi la vicenda ha continuato ugualmente ad essere ricordata negli anni seguenti, come nell'ottobre 2015[105] dopo le dimissioni da sindaco di Roma; anche dal settimanale L'Espresso[106] e da altri media ma sottolineando che Marino era stato risarcito con 102.000 euro dal momento che la notizia pubblicata venne definita dal Tribunale "un fatto non vero"[104][107]

Il 22 gennaio 2015 il Movimento 5 Stelle querela Marino per diffamazione, accusandolo di aver accostato il nome del M5S alla mafia.[108] Dopo essere stato rinviato a giudizio nel febbraio 2016,[109] il 5 giugno 2019 Marino viene assolto con formula piena dall'accusa di diffamazione[

 

Ecco, queste sono le notizie che condivido e approvo con la gallinella pisana.

Alla sig.ra Mariella dico:

Prenda sempre con le molle le notizie giornalistiche e dimezzi sempre la credibilità della notizia.

 

Modificato da ahaha.ha

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Ma io ho fatto copia incolla !!!!

 

13 ore fa, barbablu16 ha scritto:

ops  non  ho  visto  discorsi  simili  con  Marino. anzi lo  avete  lapidato a  sangue  freddo  ,   ma  poi   non  è questo  l'argomento   ma  il raccontare  della  sindaca  dei migliori  che  è  non credibile  ormai...

" LAPIDATO A SANGUE FREDDO " ????

IL CURRICULUM DI MARINO E' STATO SEMPRE STELLARE !!!!

Roma - Il pasticciaccio delle multe del sindaco di Roma non è il primo incidente di percorso in cui incappa Marino. Anche quando non si era ancora dato alla politica il chirurgo aveva fatto parlare di sé in toni non proprio lusinghieri, come documentato dal Foglio nell'estate del 2009. Alla luce di quanto sta accadendo in queste ore vale la pena raccontarla di nuovo quella storia, arrivata al giornale diretto da Giuliano Ferrara direttamente dagli States . Questa volta non si tratta di multe, ma di rimborsi spese truccati. Una brutta vicenda, nel 2002, che ha costretto Marino, allora un luminare nell'ambito della cardiochirurgia, a dimettersi senza condizioni da tutti gli incarichi legati alla prestigiosa University of Pittsburgh Medical Center, compreso quello di direttore dell'Ismet, il centro di trapianti di fama internazionale nato a Palermo in collaborazione con l'università americana. Anche in quel caso, come oggi con la questione del permesso scaduto, Marino si distinse per i salti mortali con cui cercò di allontanare da sè l'accusa di aver intascato negli anni ottomila dollari di rimborsi spese ritenuti irregolari perché ottenuti presentandoli in copia alla stessa amministrazione sia in Italia che negli Usa. Durissimi i termini della lettera con cui il direttore dell'Upmc, Jeffrey A. Romoff, affrettò il congedo dalla sua università del chirurgo, poi candidato alla segreteria del Pd nel 2009, inciampato in una banale e squallida storia di note spese truccate. «Come restituzione dei rimborsi spese doppi da lei ricevuti - si legge nella lettera - accetta di rinunciare a qualsiasi pagamento erogato dall'Upmc o dall'Upmc Italia ai quali avrebbe altrimenti diritto, compreso lo stipendio per il mese di settembre 2002». A Marino venne concessa una settimana per liberare l'ufficio di Palermo e gli venne intimato di non fare nemmeno ritorno nell'ufficio di Pittsburgh.

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Quando Marino fu cacciato da Pittsburgh per falsi rimborsi

12 Novembre 2014 - 08:28

Non solo le multe taroccate. La storica figuraccia a Pittsburgh quando ancora era un chirurgo

 

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Se ho ben capito, la querelle verte sul fatto che la sindaca Raggi si oppone caparbiamente all'ubicazione di una discarica di rifiuti all'interno dell'area urbana della capitale. E fa bene a opporsi: chi di noi vorrebbe una discarica nella propria città, o peggio, magari nel proprio quartiere? Certo qualche comune deve pur sacrificarsi dato che il ciclo dei rifiuti in Italia non è  gestito in modo ottimale e non solo per colpa dei comuni. Ma almeno la capitale, la città eterna, andrebbe risparmiata, che diamine! Ma ora il TAR impone un commissario che imporrà la discarica. Anche se io scommetto che lo farà solo dopo le elezioni. I romani che non si lasciano abbindolare dalla disinformazione faziosa non possono che sostenere la loro sindaca in questa battaglia. Credo infatti che i consensi di Virginia siano in crescita. Non dimentichiamo (come i romani seri e onesti non dimenticano) i disastri e la ruberie delle precedenti amministrazioni, con le loro clientele e le loro commistioni mafiose intorno alla gigantesca torta dei rifiuti. Come diceva Kant e come sottolinea implicitamente il Dibba (che non è più grillino ma resta romano e convinto sostenitore della Raggi) l'onestà è migliore di ogni politica.

https://infosannio.com/2021/09/09/alessandro-di-battista-in-bocca-al-lupo-virgi/

 

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2 ore fa, fosforo311 ha scritto:

Se ho ben capito, la querelle verte sul fatto che la sindaca Raggi si oppone caparbiamente all'ubicazione di una discarica di rifiuti all'interno dell'area urbana della capitale. E fa bene a opporsi: chi di noi vorrebbe una discarica nella propria città, o peggio, magari nel proprio quartiere? Certo qualche comune deve pur sacrificarsi dato che il ciclo dei rifiuti in Italia non è  gestito in modo ottimale e non solo per colpa dei comuni. Ma almeno la capitale, la città eterna, andrebbe risparmiata, che diamine! Ma ora il TAR impone un commissario che imporrà la discarica. Anche se io scommetto che lo farà solo dopo le elezioni. I romani che non si lasciano abbindolare dalla disinformazione faziosa non possono che sostenere la loro sindaca in questa battaglia. Credo infatti che i consensi di Virginia siano in crescita. Non dimentichiamo (come i romani seri e onesti non dimenticano) i disastri e la ruberie delle precedenti amministrazioni, con le loro clientele e le loro commistioni mafiose intorno alla gigantesca torta dei rifiuti. Come diceva Kant e come sottolinea implicitamente il Dibba (che non è più grillino ma resta romano e convinto sostenitore della Raggi) l'onestà è migliore di ogni politica.

https://infosannio.com/2021/09/09/alessandro-di-battista-in-bocca-al-lupo-virgi/

 

Cioè  la  sindaca  de Roma,   dei  rifiuti   della   città da  lei  amministrata non  li   vorrebbe  a casa  sua  ma   scaricarli   su altri  comuni  ?  Perché  questo  mi pare  di capire dal  suo dire,  in quanto   ai disastri  dei  precedenti  amministratori ,assodati e accertati, e  stata  lei ed  i  suoi compari ad  aver  sostenuto  che  avevano  solo loro  la  soluzione    cosa  che  in 5 anni a  quando  si capisce  non  sono stati  capaci di dare  alcuna  soluzione .

Modificato da barbablu16

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3 ore fa, mariellasikelia ha scritto:

Quando Marino fu cacciato da Pittsburgh per falsi rimborsi

12 Novembre 2014 - 08:28

Non solo le multe taroccate. La storica figuraccia a Pittsburgh quando ancora era un chirurgo

 

Egregia signora , vedo che reitera e mi costringe a farlo pure a me . Quel che lei sta “cianciando “ da un po’ , e’ stato giudicato da un tribunale che ha definito falsa la notizia che ella , da stamani , cerca di far passare come vera . Vedo , addirittura , che ella invia copia di un articolo di un giornale che , proprio per aver pubblicato quell’articolo , e’ stato condannato , in solido con altri , a rifondere a Marino la somma di euro 112.000. Veda lei se e’ il caso di insistere oppure no . Lo ripeto per l’ennesima volta : Marino e’ stato assolto , non e’ stato cacciato da nessuno e quelle notizie sono state giudicate un falso storico .  Magari non le chiedo di scusarsi , ma almeno di smettere di insistere mi sembrerebbe il minimo . Saluti 

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18 ore fa, mariellasikelia ha scritto:

" LAPIDATO A SANGUE FREDDO " ????

IL CURRICULUM DI MARINO E' STATO SEMPRE STELLARE !!!!

Roma - Il pasticciaccio delle multe del sindaco di Roma non è il primo incidente di percorso in cui incappa Marino. Anche quando non si era ancora dato alla politica il chirurgo aveva fatto parlare di sé in toni non proprio lusinghieri, come documentato dal Foglio nell'estate del 2009. Alla luce di quanto sta accadendo in queste ore vale la pena raccontarla di nuovo quella storia, arrivata al giornale diretto da Giuliano Ferrara direttamente dagli States . Questa volta non si tratta di multe, ma di rimborsi spese truccati. Una brutta vicenda, nel 2002, che ha costretto Marino, allora un luminare nell'ambito della cardiochirurgia, a dimettersi senza condizioni da tutti gli incarichi legati alla prestigiosa University of Pittsburgh Medical Center, compreso quello di direttore dell'Ismet, il centro di trapianti di fama internazionale nato a Palermo in collaborazione con l'università americana. Anche in quel caso, come oggi con la questione del permesso scaduto, Marino si distinse per i salti mortali con cui cercò di allontanare da sè l'accusa di aver intascato negli anni ottomila dollari di rimborsi spese ritenuti irregolari perché ottenuti presentandoli in copia alla stessa amministrazione sia in Italia che negli Usa. Durissimi i termini della lettera con cui il direttore dell'Upmc, Jeffrey A. Romoff, affrettò il congedo dalla sua università del chirurgo, poi candidato alla segreteria del Pd nel 2009, inciampato in una banale e squallida storia di note spese truccate. «Come restituzione dei rimborsi spese doppi da lei ricevuti - si legge nella lettera - accetta di rinunciare a qualsiasi pagamento erogato dall'Upmc o dall'Upmc Italia ai quali avrebbe altrimenti diritto, compreso lo stipendio per il mese di settembre 2002». A Marino venne concessa una settimana per liberare l'ufficio di Palermo e gli venne intimato di non fare nemmeno ritorno nell'ufficio di Pittsburgh.

e  lei  continua a farlo nonostante  tutto

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