Ancora sul ministro della presa per i fondelli ecologica

Alessandro Di Battista usa un'espressione più cruda e diretta per il ministro della presa per i fondelli ecologica. Ma i fatti oggi dicono che ha ragione e che fu un abbaglio clamoroso quello di Grillo che indicò e raccomandò il prof. Cingolani addirittura come se fosse un grillino ambientalista. Erroracci che capitano quando un comico si presta alla politica. Poi abbiamo amaramente scoperto che questo ministro è (o è assimilabile a) un renziano sensibile agli interessi di certe lobby minacciati da una vera transizione ecologica. Abbiamo scoperto il suo pallino del nucleare, ma non quello corrente, cioè la problematica e fallimentare terza generazione avanzata, bensì quello futuristico della quarta generazione, dei costosi reattorini modulari e della faraonica e costosissima fusione nucleare. Roba cioè ipotetica e in ogni caso inservibile per la transizione ecologica che deve partire qui e ora e che lui è chiamato a guidare. E abbiamo scoperto che è un sostenitore dell'idrogeno blu che, a suo dire, dovrebbe preparare la transizione a quello verde ma che un recente e autorevole studio americano paragona addirittura al carbone (sic) sotto l'aspetto delle emissioni (nette) di gas serra. Ministri cointeressati o condizionati dall'esterno purtroppo ne abbiamo visti tanti nel paese di Pulcinella, ministri ignoranti e incompetenti pure.

Naturalmente un settore cruciale nella transizione ecologica è quello dei trasporti e della mobilità. Cosa dovrebbe fare un ministro serio incaricato di preparare la svolta green? Dovrebbe proporre incentivi per l'acquisto delle auto ecologiche, ovvero quelle a emissioni zero (elettriche), e disincentivi per le auto a motore termico, le quali (tutte) emettono gas inquinanti e climalteranti. E invece Cingolani non propone disincentivi ma addirittura incentivi anche per queste ultime, in modo da svecchiare il parco automobilistico nazionale. Naturalmente sostituire una vecchia auto a norma Euro2 con una Euro6 aiuta un po' l'ambiente (e il produttore), ma incentivare le auto termiche ritarda la diffusione di quelle elettriche. Inoltre, anche le Euro6 e le future Euro7 finiranno fuori commercio entro il 2035 se passerà la proposta della Commissione UE di mettere al bando tutti gli autoveicoli a motore termico (quindi anche quelli ibridi). Cosa che alcuni paesi virtuosi intendono fare anche prima del 2035, e faranno bene perché il fattore tempo, come ammoniscono i climatologi, è cruciale se si vuole scongiurare il disastro epocale. La proposta, ripeto, riguarda tutti gli autoveicoli ma Cingolani, invece di sostenerla, comincia a fare dei distinguo. Intervistato da Bloomberg tv al forum Ambrosetti, cioè la fiera del capitalismo e del liberismo, il ministro ha rivelato che il governo italiano sta trattando con la Commissione UE per esentare i produttori di auto sportive e di lusso dal bando dei motori termici. Secondo Cingolani, questa nicchia del mercato va tutelata. Lui pensa ovviamente a Ferrari, Lamborghini e Maserati e sostiene che i piccoli volumi di produzione comporterebbero da un lato modeste e tollerabili emissioni di CO2 e dall'altro difficoltà per queste case nel convertirsi all'elettrico a causa delle loro ridotte dimensioni ed economie di scala. Con ciò si dimostra che il prof. Roberto Cingolani non capisce una mazza di automobili. Pur essendo stato, guarda caso, nel cda di Ferrari prima di entrare nel governo Draghi. Prima di tutto, una Lamborghini o una Ferrari emette il triplo o il quadruplo della CO2 di una moderna utilitaria a benzina, ma parliamo di emissioni dichiarate e in condizioni standard, perché è chiaro che schiacciando l'acceleratore un'Aventador può emettere anche il decuplo di una Panda. Inoltre è vero che Ferrari e Lamborghini producono meno di 10.000 vetture l'anno, ma la più economica di queste supercar costa di listino 14 volte la Panda base. Quindi i fatturati di queste case non sono affatto esigui, ma non lo sono soprattutto gli utili. Il margine di profitto su una supersportiva di lusso è molto ma molto maggiore di quello realizzabile su un'utilitaria. Quindi queste case avrebbero un ampio margine economico per sostituire un motore a benzina con uno elettrico altrettanto potente. Anche perché il motore è solo una componente del costo di produzione di un'automobile e un motore elettrico, essendo molto più semplice, costa molto meno di un motore termico di pari potenza. Inoltre non ha bisogno del cambio, altro componente costoso, specie per le auto di alte prestazioni. Quello che incide molto sul costo di una elettrica è il pacco batterie, ma io non credo proprio che la Ferrari, la Maserati e la Lamborghini andranno a prodursi in house le batterie per i loro modelli elettrici, visto che appartengono a colossi dell'auto come l'ex Fiat e la Volkswagen-Audi. Saranno batterie modulari e i moduli saranno prodotti all'esterno. Da un'apposita azienda della holding o magari da fornitori cinesi. Quindi il discorso di Cingolani sulle economie di scala è totalmente campato in aria. Il ministro ignora che la Tesla, casa americana indipendente che produce da oltre 10 anni solo potentissime auto elettriche di lusso, oggi ha in listino due modelli da oltre 1000 Cv, cioè più potenti di una Ferrari 812 e di una Lamborghini Aventador, a un prezzo pari a meno della metà. Quindi di cosa parla Cingolani? La risposta è molto semplice. Essendo un capitalista e un neoliberista, lui non vede un futuro verde ma un futuro grigioverde. Dove un normale cittadino guiderà un'auto elettrica a zero emissioni e un nababbo privilegiato una lussuosa sportiva a benzina o ibrida che emetterà tonnellate di gas serra l'anno. Nulla di più diseducativo e di più stridente con una vera cultura ambientalista.

Peraltro, come ho già scritto in passato, il mercato dell'elettrico è già partito col piede sbagliato. Invece di tutelare i produttori di Ferrari e Porsche e dei loro energivori bolidi a benzina, un governo ambientalista dovrebbe incentivare non solo la conversione all'elettrico (a batteria e a idrogeno) ma anche un taglio netto e generalizzato delle potenze, anche per le elettriche. Se guardiamo i listini salta subito all'occhio che i modelli elettrici oggi hanno quasi sempre ben più cavalli delle corrispondenti versioni a benzina o diesel o anche ibride. Per es. la nuova Fiat 500 elettrica ha da 95 a 118 cv contro i 70 cv della 500 col nuovo motore ibrido a benzina. Questo vale anche per le supersportive. La Tesla Plaid ha un motore elettrico da ben 1020 cv. Tra due anni la casa americana lancerà la nuova Roadster elettrica, che sarà ancora più potente e avrà in optional un sistema di propulsione a razzo (10 piccoli razzi ad aria compressa, quindi assolutamente ecologici) in grado di fare scattare la vettura da zero a 100 km/h in poco più di un secondo, ovvero in grado di dare la polvere al semaforo perfino a una vera formula1. Una follia! I capitalisti e i liberisti vogliono travasare l'ipertrofia bulimica del consumi, inclusi quelli energetici, nella green economy. Per tenere alti o incrementare i profitti. Non hanno capito niente di quello che sta succedendo al pianeta e che loro hanno provocato. Il dio profitto può uccidere il pianeta. Il loro mito della crescita infinita e sostenibile è folle e pericolosa illusione. Non ci sono più, almeno nei paesi ricchi, margini di crescita sostenibile dei consumi, in particolare di quelli energetici. L'unica via sostenibile è la decrescita.  Qundi il futuro della mobilità non può essere l'utilitaria elettrica da 100-150 cv e la supersportiva a benzina o ibrida da 1000 e passa cv, bensì l'utilitaria elettrica da 30 cv, come la spartana ma efficiente Panda base degli anni '80, e la sportiva elettrica da 180 cv, cioè quelli della grintosa e lussuosa Maserati Biturbo degli anni '80 e della mitica, stupenda, leggendaria Ferrari Dino 208 GT4 degli anni '70. 

https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2021/09/05/il_ministro_cingolani_ferrari_maserati_lamborghini_al_lavoro_per_esentare_la_motor_valley_dal_bando_endotermico_.html

Modificato da fosforo311
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5 messaggi in questa discussione

Ancora sul Cazzaro napoletano Fosforo 311 Panzanaro!!  Immagino il terrore che starà attanagliando Roberto Cingolani per aver ricevuto dell’incompetente dal “che” Dibba , aggettivo subito ribadito dal “Proff Avv  Ing  Arch , Economista , critico letterario e giornalista sportivo Fosforuccio da Napoli . Debbo ripetermi : Roberto Cingolani e’ considerato , dal mondo scientifico , uno tra i massimi esperti mondiali e riconosciuta eccellenza in tutto il mondo . Credo, però, che di fronte alle critiche del Dibba e del Cazzaro questa sera stessa , darà le dimissioni da Ministro …!! 

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CB1000R.IT • Leggi argomento - Abarth 500 e di tutto un pò......

la sola ed unica vettura che il ministro "cingolato"

risulta essere in grado di condurre

 

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Scusate, non riesco a capire questo accanimento e questa persecuzione verso gli scritti di Fosforo. Che sia di Napoli o di Palermo oppure di Trento o di Lecce non cambia nulla. Almeno per me veneto di mente aperta alla collaborazione e all'ascolto reciproco. Se poi scendiamo sul piano tecnico e didattico, Fosforo ha più volte tenuto delle utili ed interessanti lezioni, dalle quali ho appreso nozioni nuove che non avevo studiato a scuola e che a gran fatica reperisco sulle riviste di mia lettura (Airone e Focus). Cordiali saluti, ora vado dal pizzaiolo locale a farmi preparare qualcosa di buono.   

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In questo momento, dune-buggi ha scritto:

Scusate, non riesco a capire questo accanimento e questa persecuzione verso gli scritti di Fosforo. Che sia di Napoli o di Palermo oppure di Trento o di Lecce non cambia nulla. Almeno per me veneto di mente aperta alla collaborazione e all'ascolto reciproco. Se poi scendiamo sul piano tecnico e didattico, Fosforo ha più volte tenuto delle utili ed interessanti lezioni, dalle quali ho appreso nozioni nuove che non avevo studiato a scuola e che a gran fatica reperisco sulle riviste di mia lettura (Airone e Focus). Cordiali saluti, ora vado dal pizzaiolo locale a farmi preparare qualcosa di buono.   

Ti ringrazio per queste belle parole che hai usato nei miei riguardi, caro d/b, anche se sono immeritate. So bene che sei un veneto dalla mente aperta, priva di pregiudizi e stimolata dalla curiosità. E a sua volta capace di stimolare la mente e la curiosità altrui. 

A proposito di Veneto, anche se della parte bassa, ecco un altro bel regalo che vi ha fatto il ministro Cingolani, questa volta con la collaborazione del pidino Franceschini. La rodigina Katia Ricciarelli guida le proteste dei cittadini del delta del Po:

 https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/09/09/trivelle-nelladriatico-i-comuni-del-delta-del-po-contro-le-autorizzazioni-del-governo-ricorso-al-tar-e-creazione-di-comitato-ad-hoc/6314852/    

Modificato da fosforo311
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le trivelle nell'Adriatico sono una infamia, la subsidenza ha già creato numerosi danni, rischi, pericoli. Ciao Fosforo a presto. - Cosa dire poi della "pedemontana veneta" (strada, quasi auto/strada) in trincea che sbarra il libero decorso delle falde idriche sia di superficie, sia di profondità.  

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