orrore questa tassaccia

Copio e incollo da
Emiliano Rubbi

Vediamo se ho capito:- Si avanza una proposta per una sorta di “mini patrimoniale”, che preveda un esborso di 1000€ (lo 0,2%) per chi possiede un capitale di 500.000€ e di 2000€ per chi ne possiede un milione, a salire per i capitali estremamente più alti: l’1% nella fascia oltre i 5 milioni di euro e il 2% oltre i 50 milioni di euro.- Poi si dice che il pagamento di questa tassa dello 0,2% esenterebbe gli interessati dal pagare l’IMU (che arriva fino allo 0,4% del totale) e l’imposta di bollo sul deposito titoli (che arriva fino allo 0,2% del totale).In pratica, con questa “mini patrimoniale”, tutti quelli che rientrano nella fascia dei “capitali fino a 1 milione di euro”, che sono la stragrande maggioranza, in gran parte ci andrebbero a guadagnare. - Dal milione di euro ai 5 milioni l’aliquota andrebbe a salire progressivamente, portando alcuni a guadagnarci e altri a rimetterci qualcosa (ma qualcosina davvero).- Oltre i 50 milioni, ovvero i grandissimi capitali, si chiedeva un contributo per un momento di estrema emergenza, visto che stiamo vivendo una pandemia. Rapportato a cifre più comprensibili per tutti: è come se si chiedessero 200€ a uno che ne ha in tasca 10.000.Ora, magari alcuni di voi si trovano in questa situazione, ma io non posseggo capitali per un milione di euro. Ma 2.000€ potrei darli lo stesso senza rischiare di morire di fame. Tanto più se poi mi si dice che, alla fine della giostra, molto probabilmente ci andrei pure a guadagnare. Quindi il problema, se di problema si può parlare, riguarderebbe solo tutti quelli che hanno capitali dai 5 milioni ai 50 milioni di euro (in parte) e, principalmente, quelli con capitali dai 50 milioni di euro in su. Ma questa cosa ha fatto letteralmente insorgere tutti i politici che, fino al giorno prima, urlavano che “gli italiani poveri sono alla canna del gas”: Giorgia Meloni parla di “furto sui conti correnti” e di “nemici degli italiani da fermare”, Salvini dice che la patrimoniale “è un crimine”.I difensori di quelli “che non arrivano a fine mese”, improvvisamente, gettano la maschera e si rivelano per quello che sono sempre stati.Il M5S si allinea alla destra, rigettando la proposta, e il PD si spacca, tendendo in maggioranza a rifiutare l’ipotesi di una tassa sui patrimoni. La destra liberale di Berlusconi e Renzi neanche ve la nomino, perché era abbastanza ovvio immaginare da che parte si sarebbero schierati. In pratica: una proposta che avrebbe chiesto un contributo a favore di tutta la società e che avrebbe “pesato qualcosina-ina-ina” solo per gli straricchi, in parlamento è stata portata avanti solo da Fratoianni e da un pugno di “ribelli” del PD. Il resto dell’arco parlamentare l’ha rifiutata con sdegno, gridando all’esproprio proletario. E la cosa davvero pazzesca è che pure tutti quelli che, normalmente, si lamentano di non arrivare a fine mese, sono insorti parlando di “inaccettabile sopruso comunista”.Ecco, tanto per capirci: la prossima volta che decidete di parlare di “italiani alla canna del gas”, magari contrapponendoli ai poveracci che arrivano sui barconi, non lamentatevi se poi qualcuno vi sputa in faccia.

 

si aprano le danze

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1 messaggio in questa discussione

Lo scrivo fin dall'inizio che questo è un governo di cialtroni, fin da quando il premier scopiazzò una parte del suo discorso di insediamento senza citare la fonte. Sarà stato pure un bravo banchiere (ma ora mi vengono dubbi anche qui) ma come uomo di governo Mario Draghi non vale più di una Madia qualunque. Questa ipotesi di patrimoniale all'italiana è una presa in giro all'italiana. Se si vuole davvero sostenere l'economia la ricetta è molto semplice: aumentare, ma di brutto, le tasse ai ricchi e abbassarle ai poveri e ai ceti medi. Tagliare l'IVA su tutti i beni non di lusso, triplicare l'IVA ai colossi del commercio on line. Moltiplicare le tasse di concessione ai grandi concessionari televisivi, telefonici e autostradali o mettere all'asta le loro frequenze e nazionalizzare tutte le autostrade. Tagliare, ma di brutto, la spesa militare, abolire le Regioni e con esse i loro sprechi e i loro carrozzoni clientelari. Azzerare le opere inutili come il Tav Torino-Lione. Creare una grande holding a controllo pubblico nel settore della green economy, inclusa la mobilità elettrica, in modo da reggere la concorrenza dei colossi cinesi e creare centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro. Varare una legislazione durissima, efficace, spietata contro la corruzione e l'evasione fiscale e contributiva. Tagliare in modo generalizzato gli orari di lavoro, nel settore pubblico e in quello privato, per raggiungere la piena occupazione. Purtroppo questo governo non dispone neppure di un miliardesimo del coraggio, dell'intelligenza e della lungimiranza necessarie per attuare un simile programma. 

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