Eccone un altro che per il Cazzaro napoletano andava sbattuto in cella e buttato le chiavi !!

Ovviamente stanno tutti zitti : Cazzari , Sanche Panche , barbenere , barbeblu’ e pure ex forestali . A loro non gliene importa un Caz.z.o se un innocente si e’ fatto 20’ mesi di galera . Vuoi mettere come sia più divertente pelare del Coso , della Meloni , di Renzi che ha un caratteraccio e non e’ di sx ....Eh , no ragazzi !! Mica funziona così , sapete !! Essere giustizialisti e’ da dementi !! Ma almeno bisognerebbe chiedere scusa quando chi abbiamo definito mafioso viene poi assolto da un Tribunale in nome del popolo italiano per non aver commesso il fatto . All’epoca sbaglio’ pure Renzi che dette l’indicazione di votare secondo coscienza . Magari la vostra fatica la capisco pure , ma se non imparerete mai ad aspettare il giudizio della Magistratura , poi , diventate come il Cazzaro di Napoli . Volete diventarlo ?? Spero che rispondiate di no !!  Comunque state tranquilli , presto questo modus operandi sarà finito . E lo sarà grazie a Draghi ed alla Cartabia !! 

Reggio Calabria, parla il senatore Caridi dopo la sentenza del processo Gotha che l’ha riconosciuto innocente per non aver commesso alcun reato

Sono soddisfatto, ho sempre avuto un comportamento improntato alla massima trasparenza“. Lo dice all’AdnKronos l’ex senatore del Pdl, Antonio Caridi, tra gli assolti con la formula piena, “perché il fatto non sussiste“, ieri sera a Reggio Calabria, a conclusione del maxi processo di ‘ndrangheta ‘Gotha’  nelle sentenze di primo grado dopo cinque anni di dibattimento. Caridi, esponente di lungo corso di Forza Italia, Assessore all’Ambiente per molti anni durante la stagione del “modello Reggio” di Peppe Scopelliti e poi eletto senatore della Repubblica, fu arrestato nell’esercizio delle sue funzioni parlamentari nel 2016 dopo un intervento del presidente del Senato “giustizialista”, Pietro Grasso, e il voto favorevole all’arresto della maggioranza dei senatori dei partiti di centrosinistra allora al governo. “Mi voglio riprendere la mia vita, che è stata mortificata, anche da 18 mesi di carcere a Rebibbia, in alta sicurezza“. Per lui il pubblico ministero aveva chiesto 20 anni di carcere, per il reato di associazione mafiosa. I giudici del tribunale reggino hanno però studiato il caso, analizzato i documenti e stabilito per l’assoluzione “perché il fatto non sussiste“.

 

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