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Americani e inglesi, sul doping guardate in casa vostra!
Iniziata da
fosforo311,
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Inviata
Ero stato facile profeta. Avevo scritto che i giornali americani e inglesi, prima di lanciare velate accuse fondate sul nulla contro un atleta serio come Marcell Jacobs, avrebbero fatto meglio a guardare in casa loro. Infatti, arriva da Tokyo la notizia della sospensione per doping di Chijindu Ujah, quotato velocista britannico di origini nigeriane, semifinalista sui 100 e primo frazionista della staffetta 4×100 del Regno Unito, medaglia d'argento dietro gli azzurri. Ujah è stato beccato positivo a ben due sostanze dopanti. Se risultasse positivo, come è probabile, anche alle controanalisi, lo attende una lunga squalifica mentre la squadra britannica perderà la medaglia a vantaggio del Canada e il bronzo andrà alla Cina. E allora potremo usare per l'autorevole Times di Londra quel vecchio proverbio napoletano:
Nun sputa' 'ncielo ca 'nfaccia te torna.
Intanto apprendiamo purtroppo che il nostro campione ha chiuso la stagione rinunciando alla attesa gara di Eugene del 21 agosto, dove i velocisti americani sognavano di prendersi la rivincita in casa, e agli altri meeting rimanenti della Diamond League. Un piccolo ma fastidioso problema alla cartilagine di un ginocchio ha suggerito prudenza. Peccato perché Marcello aveva a mio avviso tutte le carte in regola per confermare la sua supremazia e guadagnarsi non solo i ricchi ingaggi di questi meeting ma anche il prestigioso trofeo finale della Diamond League per il quale era ancora in corsa, e poteva essere il primo italiano a conquistarlo. Al momento era quarto nella sua specialità, ma virtualmente terzo essendo al primo posto proprio il britannico Ujah in odore di squalifica.
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