Djokovic si beve un Birrettini e arriva a quota sei.

Come era facilmente prevedibile da tutti gli italiani seri, l'artiglieria serba ha impallinato il Matteo che piace agli italiani (seri). Novak Djokovic domenica scorsa si è bevuto un Birrettini e ha messo in bacheca il sesto Wimbledon.

Dieci anni fa il serbo, allora ventiquatrenne, aveva vinto il suo primo Wimbedon, schiantando in finale tale Rafael Nadal. In semifinale il serbo aveva vinto contro il francese Tsonga, che aveva tirato fuori tale Roger Federer, mentre Nadal aveva prevalso su Andy Murray.

Da parte sua Birrettini potrà raccontare ai nipoti di essere riuscito nel'impresa di avere disputato una finale di Wimbledon senza avere vinto in gare precedenti qualcuno che fosse tra i primi dieci al mondo (vedasi alla voce fattore Q).

Come già autorevolmente sostenuto in precedenza, ho rivisto in Birrettini la Steaua Bucarest finalista per caso della Coppa dei Campioni del 1989, che aveva vinto ai quarti contro il Goteborg (!) ed in semifinale contro il Galatasaray (!!). 

A tal proposito il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 ha tirato in ballo l'edizione 1985-1986 della Coppa dei Campioni, dimostrando per l'ennesima volta di avere bisogno di un ottimo psichiatra per due ragioni:

1 - cosa ci azzecchi l'edizione 1985-1986 della Coppa dei Campioni con l'edizione 1988-1989 è pane per i denti di uno psichiatra (serio);

2 - la Steaua vinse ai rigori l'edizione 1985-1986 della Coppa dei Campioni, sbagliano i primi due rigori. Quelli del Barcellona riuscirono a sbagliare QUATTRO RIGORI SU QUATTRO. Nell'occasione la Steaua dimostrò in fattore Q ben superiore a quello che ha assistito Birrettini nel corso dell'edizione 2021 di Wimbledon.

À bientôt.

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29 messaggi in questa discussione

Qualcuno informi Saurino pane e vino, reduce da una quarantena tra le nuvole, che Matteo Berrettini a Londra ha riscritto la storia del tennis italiano. Prima vincendo il Queen's, poi arrivando in finale a Wimbledon. Imprese senza precedenti. E in finale ha messo paura a Djokovic, n.1 del mondo e dominatore assoluto delle ultime stagioni (ha giocato 9 delle ultime 12 finali di Slam vincendone 8), strappandogli il primo set e costringendolo a "più di una battaglia", e lasciandogli sulla pelle "i segni della potenza e delle martellate di Berrettini" (parole del serbo). Purtroppo dopo la gran rimonta del primo set al romano è venuta un po' a mancare la benzina. L'emozione, un piccolo risentimento muscolare (ha giocato con una vistosa fasciatura alla coscia sinistra) e l'incredibile resistenza atletica di Djokovic hanno fatto il resto. Sono sicuro che se Berrettini avesse saputo che raggiungeva la finale non avrebbe giocato il Queen's ma un torneo precedente in modo da concedersi almeno una settimana piena di riposo (come Djokovic). E sono sicuro che il Berrettini della semifinale e in vantaggio di un set sarebbe stato un osso durissimo anche per il serbo.  Lo sprovveduto Saurino dice che è arrivato in finale senza incontrare nemmeno un top ten. E con ciò? Il ranking non è una classifica in tempo reale ma è il frutto dei risultati dell'intera carriera. Peraltro Berrettini non ha incontrato top ten solo perché Hurkacz gli ha eliminato dalla sua parte di tabellone il n.2 del mondo Medvedev e il n.8 Federer, mentre Aliassime gli ha eliminato il n.6 Zverev. Nel tennis non si applica la proprietà transitiva ma la superiorità dimostrata da Matteo sul canadese e quella, ancora più schiacciante, nella semifinale col polacco, induce a credere che avrebbe sconfitto anche Zverev e Medvedev (o Federer). Lo induce a credere anche la classifica (attuale) della Race: Berrettini è n.3 del mondo in base ai risultati della sola stagione in corso (pur rimanendo fermo 2 mesi per infortunio) e precede sia Medvedev che Zverev. Comunque ho la sensazione che la partita Roma-Belgrado non sia affatto chiusa e che ne vedremo delle belle. Matteo ci sorprenderà ancora.

Qualcuno poi spieghi allo sprovveduto che la Steaua di Bucarest è stata una delle più forti squadre europee nella seconda metà degli anni '80. In quel quinquennio la squadra rumena conquistò: una Coppa dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa Europea, e raggiunse un' altra finale e un'altra semifinale di Coppa dei Campioni. E scusate se è poco. Ma Saurino pane e vino crede che Berrettini sia giunto per caso alla finale di Wimbledon e lo paragona alla Steaua. Roba da matti! Ha fatto un paragone a casaccio e ha rimediato l'ennesima figuraccia. Peraltro la Steaua dell'89 e del fuoriclasse Hagi probabilmente era perfino più forte di quella campione d'Europa nell'86, e senza il Milan di Gullit e Van Basten è facile che ne avrebbe vinta un'altra di Coppa dei Campioni.  

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Cazzaro , sienti a me !! E’ inutile che tu prosegua nella salita sugli specchi approfittando di una certa incultura tennistica del forum . Ora parlo serio : il tuo missile biondo nonché evasore fiscale Berrettini e’ un buon giocatore che se solo avesse praticato questo sport fino a qualche anno addietro , avrebbe faticato e non e’ detto che chi sarebbe riuscito , ad entrare tra i primi 35 del ranking . Oggi, se si escludono i 3 mostri sacri di cui uno , Federer , ai saluti finali , il tennis offre tutta una serie di giocatori di livello appena sufficiente dove dal quarto al 30 del ranking ci posso stare tutti ed  i contrari dei tutti. Berrettini non vanta successi con i primi 10 del ranking ed a Wimbledon si è trovato in finale non solo perché due tennisti di livello superiore al suo non vi hanno partecipato, ma grazie anche ad un paio di eliminazioni clamorose nella parte più favorevole in cui anche Berrettini era inserito . Quindi , ricapitolando : Berrettini e’ nono ma poteva essere pure quinto o diciassettesimo , ha raggiunto la finale battendo nell’ordine il n. 60 Pella , il n. 359 Van De Zandschmulp , il numero 64 Bendene , il numero 19 Auger ed il numero 18 Hurkacz.  In finale e’ stato strabattuto e preso a pallate dal Prof Djokovic . E nessuno si lasci prendere la mano dal fatto che Berretto ha vinto al Tie Break il primo set. Djokovic , in netto vantaggio sul 5 a 2 si e’ deconcentrato e ciò ha permesso all’evasore fiscale di rientrare e vincere il set su un innervosito campione che credeva già di aver vinto il set . Dopo , non c’è stata più partita nonostante che il Campione Serbo abbia giocato al 60/70% delle sue possibilità . Quindi la smetta il Cazzaro di fare discorsi a citrullo . Vogliamo essere ugualmente contenti per la finale ?? Vabbene , che lo sia. Ma , per favore , fermiamoci qui !! Quando sento il Cazzaro che esalta Berretto ritenendolo superiore perfino a Panatta e Pietrangeli , assistiamo ad una eresia verbale da manicomio . Figuriamoci con me che ritengo superiore a Berrettini pure Barazzutti e forse forse Tonino Zugarelli.  Per il calcio e la Steaua Bucarest , vorrei astenermi perché sennò rischierei una crisi di riso infinita e senza avere la pallida idea di quando mi passerebbe . Magari lo faccio domani ...!! 

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Scrive la ridicola marketta pisana:

Ora parlo serio : il tuo missile biondo nonché evasore fiscale Berrettini e’ un buon giocatore che se solo avesse praticato questo sport fino a qualche anno addietro , avrebbe faticato e non e’ detto che chi sarebbe riuscito , ad entrare tra i primi 35 del ranking.

Xxxxxxxxxxxxx 

cosa ci sia di serio nel fare passare una sua supposizione, per realtà,  lo può pensare solo lei ridicola marketta pisana.

Assai poco "seriamente" io potrei scrivere un'altra supposizione : "se avesse praticato questo sport 40 anni fa, forse non avremmo mai sentito parlare di Panatta".

Io sono conscio di aver appena scritto una kagata in quanto non lo posso dimostrare, esattamente come lei, ridicola pisana, che "seriamente" (😂😂😂 ) ha scritto una gigantesca kagata di supposizione che neppure lei, monolaureata, può dimostrare.

Immagino che in questo momento stia osservando la cornice orfana di monolaurea, e una lacrima le stia cadendo sulla tastiera, pensando ai suoi fallimenti nel calcio, nel tennis, negli studi.

Buonaserata a lei, ad Alessandro, ad aria fresca.

 

 

 

 

Modificato da ahaha.ha

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Vabbene che giorno dopo giorno , ammesso che la moltitudine dei forumisti che giornalmente ti danno chi dell’idio ta , chi della creti na e chi dell’Ebe te , si potessero dimenticare il motivo per cui oramai così ti dichiarano , ci pensi te da sola a fargli tornare in mente , nitidamente , il motivo. “Ora parlo serio “, significa scevro da ogni possibile ironia che nei post su Berrettini ha imperversato .  Dopodiché la mia non è una supposizione bensi la motivazione che “supporta” dei fatti reali e codificati , non inventati  catalogati. Anche quella di aver scritto che ai tempi di Panatta non sarebbe entrato nei primi 35,del ranking , non e’ una supposizione . Una supposizione e’ quando si suppone , qua esprimo un parere che mi sembra ovvio che e’ mio ma , magari, può essere confortato e condiviso da altri pareri uguali  . Il motivo e’ molto semplice : tra Panatta e Berrettini ci sono 46 anni di differenza e vedo improbabile un match tra i 2. Insomma , Sanchina , e’ piu o meno la stessa valutazione data dal Cazzaro di Napoli circa la Steaua di Bucarest dove , però , non sei intervenuta . Lo hai fatto con me perché sei piena du rancore verso di me . E d’altra parte il fatto che mi hai visto minzionare e ti sia piaciuto non ti deve autorizzare ad avere la minima pretesa verso di me . Accontentati del Nane , pompiere in Caorle , che ti ama fino allo sfinimento . 

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6 ore fa, mark222220 ha scritto:

Vabbene che giorno dopo giorno , ammesso che la moltitudine dei forumisti che giornalmente ti danno chi dell’idio ta , chi della creti na e chi dell’Ebe te , si potessero dimenticare il motivo per cui oramai così ti dichiarano , ci pensi te da sola a fargli tornare in mente , nitidamente , il motivo. “Ora parlo serio “, significa scevro da ogni possibile ironia che nei post su Berrettini ha imperversato .  Dopodiché la mia non è una supposizione bensi la motivazione che “supporta” dei fatti reali e codificati , non inventati  catalogati. Anche quella di aver scritto che ai tempi di Panatta non sarebbe entrato nei primi 35,del ranking , non e’ una supposizione . Una supposizione e’ quando si suppone , qua esprimo un parere che mi sembra ovvio che e’ mio ma , magari, può essere confortato e condiviso da altri pareri uguali  . Il motivo e’ molto semplice : tra Panatta e Berrettini ci sono 46 anni di differenza e vedo improbabile un match tra i 2. Insomma , Sanchina , e’ piu o meno la stessa valutazione data dal Cazzaro di Napoli circa la Steaua di Bucarest dove , però , non sei intervenuta . Lo hai fatto con me perché sei piena du rancore verso di me . E d’altra parte il fatto che mi hai visto minzionare e ti sia piaciuto non ti deve autorizzare ad avere la minima pretesa verso di me . Accontentati del Nane , pompiere in Caorle , che ti ama fino allo sfinimento . 

Ti ho visto minzionare, ridicola marketta pisana?

Assolutamente no, l'ho vista kagare stron.zate tutti i giorni, questo si, ed è questo che mi piace di lei, perché mi diverte e mi fa tanto tanto ridere.

Ma passiamo al sodo: dimostri che la sua supposizione non è una supposizione ma una motivazione.

Dopo di che, dimostri pure che ha acquisito quella monolaurea che la cornice vuota appesa al muro sta attendendo fin dai tempi di Panatta.

Buonagiornata, ossequi ad Alessandro e ad aria fresca.

 

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3 ore fa, ahaha.ha ha scritto:

Ti ho visto minzionare, ridicola marketta pisana?

Assolutamente no, l'ho vista kagare stron.zate tutti i giorni, questo si, ed è questo che mi piace di lei, perché mi diverte e mi fa tanto tanto ridere.

Ma passiamo al sodo: dimostri che la sua supposizione non è una supposizione ma una motivazione.

Dopo di che, dimostri pure che ha acquisito quella monolaurea che la cornice vuota appesa al muro sta attendendo fin dai tempi di Panatta.

Egregio, ho letto il tuo post, hai parlato di "supposizione" dell'allocco pisano. E allora sono andato a leggermi questa supposizione. L'allocco dice che ai tempi di Panatta, Barazzutti e Zugarelli un Berrettini sarebbe stato più debole di loro e sarebbe entrato a stento tra i primi 35 del mondo. L'allocco ha dimenticato Bertolucci, che nel tocco e nella tecnica pura era il più forte della mitica, oserei dire leggendaria squadra della Coppa Davis e della "maglietta rossa" contro il Cile di Pinochet. La congettura pisana è totalmente campata in aria, del tutto priva di una base razionale. Tuttavia potrebbe darsi, anzi è probabile, che negli anni '70 uno col fisico di Berrettini sarebbe stato un campione di basket o di pallavolo, anche perché con la sua potenza di racchette in legno ne avrebbe distrutte una mezza dozzina a partita e le racchette professionali all'epoca costavano ben più di oggi. Non a caso il romano è noto nel circuito come The Hammer (il martello). Anche se, proprio durante il torneo di Wimbledon, Denis Mouratoglou, guru del tennis mondiale, e Ubaldo Scanagatta (direttore di Ubitennis) hanno sottolineato il talento e l'ottimo tocco di palla di Berrettini (venuti un po' meno in finale, vuoi per la tensione nervosa vuoi per la stanchezza). Quello che si può sostenere, con discreta verosimiglianza, è proprio il contrario di quanto sostiene l'allocco. Un Panatta, un Barazzutti, uno Zugarelli e un Bertolucci oggi molto ma molto difficilmente raggiungerebbero i risultati e la posizione in classifica che raggiunsero negli anni '70. Perché oggi la concorrenza è molto più nutrita e agguerrita rispetto alla loro epoca e perché il tennis, pur con le stesse regole, è diventato quasi un altro sport. Per es. all'epoca era del tutto impensabile che il n.23 del mondo potesse essere eliminato al primo turno dal n.309, come è successo al nostro Sinner al torneo del Queen's. Oggi uno come "braccio d'oro" Paolo Bertolucci, con la ridotta mobilità che si ritrovava, potrebbe giocare tra i professionisti solo il doppio, mentre all'epoca fu n.12 in singolare. Giorni fa guardavo su YouTube la finale del torneo di Bastad del 1974 tra il nostro Panatta e un 18enne ma già fortissimo Borg. Mi sembrava di vedere un filmato al rallentatore. Ma non era il video, era la velocità del tennis dell'epoca. Impressionante anche il minuscolo piatto corde della racchetta di Adriano. Oggi sembra quello delle racchettine per bambini. Con un piatto corde così piccolo era già difficile colpire la palla. Ma facendolo più grande aumentava troppo il peso e diminuivano la resistenza meccanica e l'impulso restituito alla palla dalla racchetta in legno. Uno come André Agassi, abituato a giocare con il "racchettone" in grafite, negli anni '70 avrebbe potuto brillare solo nel tennis tavolo. Oggi ci sono materiali ancora più leggeri e robusti, come il grafene. E le racchette sparano proiettili da fondo campo come bazooka. Cosicché anche tennisti tecnicamente acerbi come Sinner possono entrare tra i primi 20 del mondo. Ma il n.20, se non è al meglio della condizione, può perdere col n.300. Il tennis di oggi è terribilmente più veloce e più stressante di quello dei tempi di Panatta, e richiede capacità atletiche ben superiori. Per contro è meno tecnico, ma non perché i migliori tennisti di oggi siano più grezzi di quelli di ieri, bensì perché durante gli scambi c'è molto meno tempo per pensare e per confezionare ricami alla Rosewall o alla McEnroe. In definitiva, il n.8 raggiunto da Berrettini oggi "vale" probabilmente più del n.7 raggiunto da Barazzutti e più o meno quanto il n.4 raggiunto da Panatta all'apice della carriera, o il n.3 di Pietrangeli in una classifica che escludeva i professionisti dell'epoca. Del resto non sono stato io ma Panatta stesso a dire che Berrettini è il suo erede. Di sicuro, in base ai risultati, Berrettini va già considerato il migliore tennista italiano di sempre sull'erba. Ha già nel carniere due tornei (Stoccarda e Queen's) e la finale di Wimbledon. Dei nostri mitici moschettieri, Bertolucci a Wimbledon non superò mai il primo turno, Barazzutti e Zugarelli il secondo, mentre Panatta nel '79 raggiunse il quinto turno, cioè i quarti di finale. 

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Eppure , Cazzaro napoletano , te l’ho già detto centinaia di volte che con me non fanno presa i tuoi discorsi ed i poemi. Con me , Cazzaro napoletano , hai trovato un personaggio che ti ricaccia in gola tutte le panzane che dici uso storioni ed uso Barber Shop Carmine Petruzziello .  Non mi sono affatto dimenticato di Bertolucci . Nossignore ?? Non l’ho menzionato per un semplice motivo : perché pur essendo un valido singolarista e vincitore di qualche torneo raggiungendo per un breve periodo anche il numero 12 del ranking , deve essenzialmente la sua fama come doppista . Insieme a Panatta hanno formato la migliore coppia italiana di tutti i tempi dopo quella formata da Nicola Pietrangeli ed Orlando Sirola. Circa poi la tua asserzione che Berrettini , grazie al fisico , sarebbe potuto essere, negli anni passati , un campione di basket e/ o di pallavolo e’ demenziale e priva di logica . Purtroppissimo per te , Panzanaro napoletano , nelle tue ridicole elocubrazioni , ti dimentichi sempre particolari importanti e decisivi quali il talento individuale per uno sport , la predisposizione e la motivazione . Se contasse solo l’aspetto fisico , nella nazionale di calcio , al posto di un centrocampista che sappiamo deve correre per 90 minuti ed oltre , ci sarebbe un atleta di Atletica leggera dei 10.000 metri, nella pallanuoto i migliori nuotatori individuali, nella lotta greco romana solo i combattenti di Sumo , nello sci gli equilibristi del Circo etc etc . Quindi lascia perdere gli aspetti puramente tecnici e limitati al copiaincolkaggio di coloro di cui parli . Barazzautti , tecnicamente , era una spanna superiore a Berrettini . Gli ha sempre fatto difetto il carattere e la poca predisposizione al gioco a rete . Pure Tonino Zugarelli , se non avesse avuto la marea dei guai fisici che ne hanno accompagnato la carriera era superiore “ all’evasore missile “ . Berrettini , a differenza di quel che affermi , può solo ringraziare di essere nato in questo periodo dove l’aspetto tecnico , spesso , lascia strada all’aspetto fisico , ai materiali della racchetta . Oggi come oggi , se hai una buona prima palla di servizio sei già oltre il 70%  dell’opera .  Ai tempi dei richiamati sopra , oltre che la maggiore quantità e migliore livello tecnico non ti bastava proprio . Berrettini ha solo quel colpo e su quel colpo ci vive di rendita . Penso a dove sarebbero stati i vari Medvedev , Tsitipas , Ruud e Swartzmann se fossero stati tennisti di quei tempi . Invece sono tutti tra i migliori 10. E ci sono perché hanno un buon primo servizio ed una discreta preparazione fisica . Stop !! E sono pure tutti  davanti a Berrettini nel ranking escluso Swartzman che lo segue a ruota . Infine , Cazzaro di Napoli , ti “ diffido” a parlare di Sinner . Ha soltanto 20 anni ed ora sta attraversando un periodo scuro tipico dei ventenni sempre sotto pressione . Ma a quella età ha già vinto tre tornei ATP mentre Berrettini , alla sua età , non vinceva manco il Torneo di Riccione ne quello di Teramo . Sinner , purtroppissimo per te , non solo ha già ( comunque da migliorare ) una buona prima palla di servizio , ha pure un discreto rovescio e diritto . Ma in più ha una cosa che se non ce l’hai ( e Berrettini non c’è l’ha , nda ) nessuno te lo può dare : Il Talento misto alla fantasia , il tocco di palla . E’ lui il vero erede dei campioni italiani di una volta . E non lo dico io . L’hanno detto tutti i migliori esperti mondiali di tennis .  Non lo dici te che sei un caprone “ tennistico , non lo dice la Sanchina che non sa un caz.z.o di niente ma fa solo post provocatori tanto per giustificare la sua ridicola presenza sul forum . 

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Quante chiacchiere per niente ridicola marketta pisana, troppi  "se" nella sua filippica.

Con i se e i ma non si va da nessuna parte.

Vuole una prova?

Se lei non fosse idi.ota fin dalla nascita, oggi potrebbe spiaciccare sul desktop di ogni forumista la sua monolaurea che, ovviamente, non può riprodurre perché mai acquisita.

Buon pomeriggio mia cara piccola, boccuccia di rosa pisana.

 

 

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Signorina , la sua smania di voler assolutamente darci la prova che lei e’ assolutamente meno intelligente di suo fratello disturbato , la porta a discrete allucinazioni . I “ se” da me usati sono infinitamente minori da quelli pronunciati dal Cazzaro di Napoli ma che lei sembra non aver notato mentre,  invece , oltre ad avermi visto minzjonare , ha visto i miei . Che sono abbondantemente giustificati perché riferiti a giocatori che hanno calcato i court ( campi da tennis , Sanchina . Campi da tennis) in altre epoche senza che , oggi , ci siano le anche minime possibilità che si possono incontrare . Purtroppissimo per lei , io cito quello che hanno detto in merito chi di tennis,  e sui courts, c’hanno passato una vita al contrario di lei che una vita l’ha passata e la sta passando nelle stalle e sui forum ,  oltre che il giudizio del Cazzaro che , una vita , l’ha passata in pasticceria e nei forni partenopei ad igrufiarsi di “panuozzi” e “pane cafone” e friarelli. Urderstand Sanchina bizzosetta e riottosetta . Per la monolaurea voglio essere magnanimo e venirle incontro . Se i 10 che le hanno dato dell’idio ta , i 2 che le hanno dato dell’imbexxille ed i due che le hanno dato della creti na ritrattano , giuro che scannerizzo la mia monolaurea e gliela mando . Ed a distanza di una settimana le mando pure il diploma conseguito come Ariafresca . Giuro !! 

Modificato da mark222220

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Ridicola marketta pisana, mal lei quando non usa le mani per scrivere kagate, le tiene sempre sull'uccello per minzionare lungo le siepi o le usa per alzare la gonna  minzionando nelle piazze per farsi vedere mentre minziona?

Il fatto che continui a replicare  "mi hai visto minzionare"  fa proprio pensare che lei provi piacere  a farsi vedere mentre espleta le sue funzioni corporali: le minzioni e le kagate che scrive.

Una bella trombata mai,?

Per terminare le spiego perché oggi  ha fatto sobbalzare il contascatti portandolo a 222280 volte idi.ota in un colpo solo.

Lei, ridicola marketta pisana sempre più ridicola sa benissimo che quelli che mi hanno detto, idi.ota, eb.ete, cre.tina, ecc. ecc. non ritratteranno mai, il che vuol dire che lei non  possedendo alcuna monolaurea può continuare a fare la sbruffona esattamente come faceva net00.

Eppure un sistema per farmi passare davvero per idi.ota,, ecc. ecc. ci sarebbe e glielo ho detto più volte, mostrare la monolaurea. Ma se non ce l'ha come fa?

Ossequi ad Alessandro e ad aria fresca, e mi raccomando: riposi.

 

 

 

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Il cialtronissimo cazzaro napoletano fosforo31 si produce nella sua specialità: l'invenzione di balle galattiche che non hanno prova alcuna (altrimenti non sarebbero balle galattiche, NdA).

1 - Birrettini NON HA INCONTRATO, per sua fortuna, Zverev (!), Medvedev (!!) o Federer (!!!).

Il cialtronissimo cazzaro napoletano fosforo31 non ha ancora capito che è vero quello che ha dimostrato oppure quello che è accaduto nella realtà del mondo naturale, non quello che ha ipotizzato e che quindi esiste solo nel contenitore vuoto che il cialtronissimo peracottaro usa per separare le orecchie.  

2 - Invito il cialtronissimo cazzaro napoletano fosforo31 a dire il nome di un altro finalista di Wimbledon che sia arrivato a disputare la finale senza incontrare nei turni precedenti un avversario che non fosse tra i primi dieci al mondo. BASTA UN NOME SOLO.

3 -  Il cialtronissimo cazzaro napoletano fosforo31 non ha ancora capito che stiamo parlando dell'edizione 1988-1989 della Coppa dei Campioni. Ancora una volta il  cialtronissimo cazzaro napoletano fosforo31 fa a cazzotti con la realtà. In finale al Milan galattico di Van Basten, Gullit, Rijkaard, Baresi, Maldini, Donadoni, Albertini, Ancelotti ecc ecc ecc... risultarono sufficienti i primi 45 minuti per regolare la pratica Steaua. Invito il cialtronissimo cazzaro napoletano fosforo31 a dire il nome di un'altra squadra che abbia vinto Coppa dei Campioni/Champios League archiviando la pratica con un sonoro 4-0 in 45 minuti. BASTA UN NOME SOLO.

À bientôt.

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Non capisci niente di calcio, ma quando parli di tennis più che a Fantozzi assomigli a Tafazzi.

La Steaua Bucarest conquista una Coppa dei Campioni nell'86 vincendo sul Barcellona ai rigori (come l'Italia in semifinale e in finale di un Europeo che tutti giudicano "meritato"). Il quale Barcellona aveva eliminato la Juve di Platini. Poi i rumeni conquistano la Supercoppa ai danni della Dinamo Kiev di Blochin e Belanov, due famosi Palloni d'oro. Lo squadrone ucraino era in pratica la nazionale sovietica (fino a 10 titolari su 11). Nell'88 la Steaua di Hagi (poi al Real Madrid e al Barcellona) raggiunge ancora la semifinale, quindi solo un decerebrato può sostenere che l'anno dopo raggiunge un'altra finale per puro caso. Perde 4-0, e con ciò? Ai mondiali del 2014 il Brasile padrone di casa raggiunge la semifinale ma perde 1-7 con la Germania. 0-5 già al 29' del primo tempo, gol della bandiera al 90'. Ma quel Brasile non era una squadretta di brocchi, era tra le favorite del torneo. Nel '94 il Milan di Capello, Boban a Savicevic, buona squadra ma due spanne sotto quella di Sacchi, Gullit e Van Basten, vince un'altra finale di Champions con lo stesso identico punteggio: 4-0. L'avversario si era qualificato per caso. Era il Barcellona di Cruijff, di Guardiola e di quel Romario che un mese dopo avrebbe condotto il Brasile al titolo mondiale risultando il miglior giocatore del torneo. 

Sei l'unico pulcinella del paese di Pulcinella - pardon siete in due, tu e l'allocco pisano - a sottovalutare l'impresa anzi le imprese di Berrettini. Che era un brocco pur essendo il n.9 del mondo. Poi vince il torneo di Belgrado sconfiggendo quello che aveva eliminato Djokovic (nella sua città), ma per voi due resta un brocco. Poi va in finale nel prestigioso ATP1000 di Madrid, (primo italiano nella storia). Poi vince il prestigioso torneo del Queen's (idem c.s.), infine raggiunge addirittura la finale di Wimbledon (idem c.s. ma qui la storia sono 134 edizioni). E allora non è più un semplice brocco ma un brocco fortunato. Roba da matti! Così fortunato da eliminare senza discussioni due top 20 capaci a loro volta di eliminare tre top ten. Dunque SUPERIORI a loro su quella superficie e in quel torneo. E pronosticati da quasi tutti gli esperti come futuri top five. Ma Berrettini è stato a sua volta superiore ai due ammazzagrandi. Non ti entra in zucca che il ranking ATP non esprime valori attuali ed effettivi ma è frutto di un algoritmo con memoria. Per es. l'attuale punteggio di Federer, che lo colloca al n.9 scavalcato da Berrettini, dipende anche, sia pure in modo marginale, dai risultati dello svizzero ai suoi esordi nel circuito. Parliamo di tornei di 23 anni fa! E di tornei su tutte le superfici. Ma l'erba è atipica: se l'algoritmo dell'ATP si applicasse solo ai tornei su erba, il ranking verrebbe stravolto. Stando alla tua ridicola teoria, un Becker non avrebbe mai potuto vincere Wimbledon a 17 anni, quando non era nemmeno tra le teste di serie, al contrario dei due giovani top 20 battuti da Berrettini. Molto più rappresentativa dei valori attuali ed effettivi è la classifica della Race, stilata in base ai soli risultati della stagione in corso. E nella Race Berrettini oggi è n.3, preceduto solo da Djokovic e Tsitsipas. Ma il greco a Wimbledon è stato eliminato al primo turno e la stagione sull'erba è agli sgoccioli. Ne deduciamo che oggi Matteo, in base ai risultati del 2021, è il n.3 del mondo su tutte le superfici e il n.2 sull'erba.

 

Modificato da fosforo311

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Il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 continua imperterrito nella sua attività principale: delirare a ruota libera intorno a cose di cui non è possibile avere prova alcuna. Inoltre mi preme sottolineare che qualsiasi psichiatra potrà spiegare al cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 che l'invenzione di balle galattiche non depone a favore dell'integrità mentale dell'inventore medesimo.

Premesso questo, due considerazioni:

1 - il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 non ha detto il nome di un altro finalista di Wimbledon che sia arrivato a disputare la finale senza incontrare nei turni precedenti un avversario che non fosse tra i primi dieci al mondo. BASTAVA UN NOME SOLO e nonostante questo il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 ha fallito. La ragione è semplicissima: il fattore Q ha assistito Birrettini come mai è successo nella storia di Wimbledon;

2 -  Il cialtronissimo cazzaro napoletano fosforo31 conferma di non avere ancora capito che stiamo parlando dell'edizione 1988-1989 della Coppa dei Campioni. Come era ovvio il cialtronissimo cazzaro napoletano fosforo31 non ha trovato una squadra che abbia vinto la Coppa dei Campioni/Champios League archiviando la pratica con un sonoro 4-0 in 45 minuti. La ragione è ovvia: la finale del 24 maggio 1989 vide contrapporsi al Milan galattico di Van Basten, Gullit, Rijkaard, Baresi, Maldini, Donadoni, Albertini, Ancelotti ecc ecc ecc... una Steaua arrivata per caso all'appuntamento. Cosa ci azzecchi l'edizione 1985-1986 della Coppa dei Campioni con l'edizione 1988-1989 è pane per i denti di uno psichiatra (serio). Tanto per capirci: nella stagione 1985-1986 il MIlan venne tirato fuori agli ottavi di Coppa UEFA dal WAREGEM! Un destino comune lega Birrettini alla Steaua del 1989: essere stati finalisti per caso nel torneo più importante della specialità sportiva praticata.

A proposito dell'accostamento Panatta-Birrettini: nel 1976 l'Adriano nazionale vinse gli Internazionali d'Italia battendo in semifinale John Newcombe

https://en.wikipedia.org/wiki/John_Newcombe

ed in finale Guillermo Vilas

https://en.wikipedia.org/wiki/Guillermo_Vilas

Nello stesso anno l'Adriano nazionale vinse gli Internazionali di Francia eliminando ai quarti il detentore del titolo, tale Björn Borg

https://en.wikipedia.org/wiki/Björn_Borg

Birrettini è arrivato in finale a Wimbledon battendo Auger Aliassime e Hurkacz. Se non ricordo male, agli ottavi ha sconfitto Patrick Orlando Cremonini, punta di diamante dell'ASD "Nando Mericoni" di Ostia.

Il fratello down diversamente abile di Sancho Risata incassa l'ennesima figura da g_e_n_i_o e sentitamente ringrazia.

À bientôt.

Modificato da ilsauro24ore

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Adriano Panatta spiega il segreto di Matteo Berrettini

Sorpresa? Direi di no" ha detto l'ex campione.
Adriano Panatta ha parlato in un'intervista rilasciata a 'Il Messaggero' dell'impresa di Matteo Berrettini, che battendo Hurkacz in semifinale ha conquistato l'accesso all'atto conclusivo di Wimbledon, dove affronterà Novak Djokovic.


"Se vo visto la partita? Sì, tutta. Bellissima, entusiasmante. E quando è finita è iniziato a squillare il telefono - ha detto il vincitore del Roland Garros 1976 -. Penso che sia un meraviglioso campione. E quanto è cresciuto, mamma mia!".

Il segreto di Berrettini, secondo Panatta, è nell'approccio mentale. "Non sono sorpreso - ha spiegato -. Quando si arriva a certi livelli si piglia energia da se stessi. Più si vince più si è consci di quanto si vale. E si vince ancora di più. E' sempre andata così. Per questo non mi sorprendo quando lui dice: so che questo è il mio livello. La consapevolezza di ciò che si vale è tutto nella vita".

L'avversario in finale è però un ostacolo sulla carta assai difficile da superare. "Come Nole non c'è nessuno - ha confermato Panatta -. Però so cosa Matteo non dovrà fare. Sia in campo sia nelle ore che precedono l'incontro: farsi prendere dall'ansia. Dai pensieri che si accavallano. Molti dei quali, appunto, possono indurre l'ansia. In tutto il torneo, ma soprattutto nella semifinale contro Hurkacz, il segreto di Matteo è stato confidare nei suoi colpi forti che sono servizio e dritto. Sapendo che avrebbero potuto portarlo alla vittoria. Ha fatto tutto ciò che doveva fare. Quando ha perso il terzo set in modo rocambolesco mica si è perso d'animo. Ha ricominciato a giocare come prima e i fatti gli hanno dato ragione".

Un altro importante consiglio è invece legato all'approccio in campo: "Contro Djokovic l'unica strategia possibile sarà ripetere tutto quello che ha messo in essere fino ad oggi. Poi il campo emetterà i suoi verdetti. Ma una verità l'abbiamo già davanti agli occhi. Matteo è un grande".

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Non impossibile, secondo Panatta: “Matteo è un campione meraviglioso ed è cresciuto molto, ma non mi stupisco, perché quando si arriva più si vince e più si è consci di quanto si vale”

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E il koglione squamoso se lo prende nel Q. proprio da Panatta.

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Naturalmente, egregio, il nostro patetico (bronto)Sauro è troppo ottuso per cambiare idea anche davanti a un illuminante giudizio del grande Panatta. Ti ringrazio molto per averlo postato e aggiungo (sempre senza speranze per il cocciuto) questo video del 2019, l'anno in cui Adriano designò Matteo come il suo erede tennistico.

https://youtu.be/8b9RifXUKEQ

Modestamente la grandissima partita di Berrettini in semifinale contro Hurkacz l'avevo evidenziata anch'io e avevo evidenziato anche il sensibile calo di rendimento nella successiva finale. Il polacco è un giocatore molto forte e in grande ascesa. A Wimbledon, prima di ricevere una lezione di tennis da Berrettini, aveva eliminato il n.2 del mondo Medvedev e umiliato con un impietoso bagel nel terzo set il grande Federer. Che a quasi 40 anni sull'erba resta un avversario durissimo, come aveva sperimentato il nostro Sonego, fresco della finale raggiunta a Eastbourne, sempre sull'erba. Berrettini aveva eliminato nei quarti un altro giovane promettentissimo, il canadese Aliassime, cioè quello che aveva a sua volta eliminato Zverev, il favorito n.2 del torneo dopo Djokovic dai bookmakers. Ma nella zucca vuota di Saurino le imprese di Hurkacz e Aliassime sminuiscono quella di Berrettini. Il quale non ha incontrato e battuto top ten solo perché altri glieli hanno eliminati, ma ha battuto chi, sul campo, si era dimostrato più forte di quei celebrati top ten. D'altra parte Saurino pane e vino crede che la classifica stilata dal computer dell'ATP sia la Bibbia. Ma il torneo di Wimbledon fu vinto da Boris Becker quando non era un top ten bensì solo il n.20 del mondo. Se Berrettini avesse battuto al posto di Hurkacz o di Aliassime il n.125 del mondo, Saurino avrebbe scritto che aveva battuto un brocco. Il nostro incompetente assoluto ignora che il torneo di Wimbledon fu vinto, e con pieno merito, da un n.125 del mondo! E non in epoca remota ma in questo secolo! Vediamo se Saurino scopre chi era l'underdog. Un piccolo aiuto. Questo underdog la settimana prima di Wimbledon aveva giocato al torneo del Queen's, proprio come Berrettini. Ma non l'aveva vinto e non aveva consumato energie preziose: era stato eliminato al primo turno dal nostro Cristiano Caratti. Onesto giocatore all'epoca a fine carriera e situato intorno alla 180sima posizione. Ma torniamo alla finale di Berrettini e al suo evidente calo di rendimento rispetto alla semifinale. L'avevo imputato alla stanchezza dopo 11 vittorie consecutive (Djokovic non aveva giocato al Queen's, si era riposato) e un po' anche all'emozione (era la sua prima finale di un torneo del Grande Slam). Ma oggi possiamo ragionevolmente dire che c'è stata anche un'altra causa, forse la causa principale. Avevo scritto che Berrettini era spesso in ritardo sulla palla e questo lo costringeva a numerosi errori non forzati ma soprattutto gli impediva di entrare nello scambio e di conquistare l'iniziativa alla sua maniera. Avevo anche notato una vistosa fasciatura alla coscia sinistra di Berrettini. Ebbene, oggi sappiamo che si trattava di un serio risentimento muscolare causato da una caduta durante la semifinale. 7 giorni non sono bastati per guarire da quell'infortunio, che quindi non era tanto lieve e sicuramente ha penalizzato il nostro campione nella finale. Infatti Berrettini, dopo essersi sottoposto a una risonanza magnetica presso il centro medico del CONI, ha dovuto prendere con il suo allenatore la dolorosa decisione di rinunciare alle Olimpiadi di Tokyo. Un vero peccato perché Matteo ci teneva tantissimo e puntava a una medaglia, credo che l'avesse promessa anche al capo dello Stato nell'incontro al Quirinale. Il campione romano si è detto "devastato" per questa rinuncia. Matteo è stato sconfitto più che onorevolmente, in 4 set, da Djokovic. Ma ha giocato con un serio risentimento muscolare. Resto vieppiù convinto che, se fosse sceso in campo il miglior Berrettini - cioè quello della semifinale dove aveva meritato le lodi di Panatta - avrebbe reso la vita ancora più difficile, estremamente difficile, al n.1 del mondo. 

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Come le ho già detto sig fosforo il koglione squamoso è solo un bastian contrario. 

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50 minuti fa, ahaha.ha ha scritto:

Come le ho già detto sig fosforo il koglione squamoso è solo un bastian contrario. 

Certo, e soffre della sindrome di Aristotele: vuole sempre avere l'ultima parola, che in genere è la ripetizione di balle precedenti. Quindi vedrai che riattaccherà il disco.

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Questo è certo ma rimane un koglione squamoso.

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Come consolidata consuetudine il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 salta di palo in frasca e inizia a delirare intorno ad un argomento completamente diverso.

Stiamo parlando di questo: esiste o no un altro finalista che sia arrivato a disputare la finale di Wimbledon senza incontrare nei turni precedenti un avversario che non fosse tra i primi dieci al mondo?

BASTA UN NOME SOLO.

Nonostante basti un solo nome, il cialtronissimo peracottaro seriale fosforo31 ha fallito in questo semplicissimo compito.

Ovviamente la ragione è semplicissima:

il fattore Q ha assistito Birrettini come mai è successo nella storia di Wimbledon.

Il fratello down diversamente abile di Sancho Risata incassa l'ennesima figura da g_e_n_i_o e sentitamente ringrazia.

À bientôt.

 

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Rispondo io per il Cazzaro di Napoli :” Non esiste”.  Ovviamente non posso rispondere per il fratello disturbato di Sancho Risata , ma qualche dubbio che pure lui concordi con la mia risposta e’ più che legittimo !!

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La koglionaggine serpeggia sia nel koglione squamoso, sia nella ridicola gallina pisana.

Vorrei ricordare ai due koglioni del forum che, diversamente abile,  non sempre significa avere tare mentali, mentre la tara mentale ha colpito inequivocabilmente proprio voi due. E si nota.

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Mhmmhmhmhm , mi sembra che i “vezzeggiativi “ migliori te li sei aggiudicati tutti te : Idio ta , ebe te , creti na ....!! 

Modificato da mark222220

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