IO LO VORREI DA CERTUNI DEL FORUM

Purtroppo  però la  propaganda  di capitan coso e dalla  camerata  lo renderà  una  utopia ...

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "leri sette cadaveri erano adagiati sul molo di Lampedusa. Nessun delinquente. Erano tutte donne, una di loro aveva 20 anni ed era incinta. Magari era il frutto di qualche violenza. Aspetto la solidarietà di quell'esagitata che urla "Sono una donna, sono una madre, sono cristiana""

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5 messaggi in questa discussione

mancava solo aggiungesse sono una zoc...ecc...ma quello lo sanno tutti...:D

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7 ore fa, pm610 ha scritto:

Purtroppo  però la  propaganda  di capitan coso e dalla  camerata  lo renderà  una  utopia ...

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "leri sette cadaveri erano adagiati sul molo di Lampedusa. Nessun delinquente. Erano tutte donne, una di loro aveva 20 anni ed era incinta. Magari era il frutto di qualche violenza. Aspetto la solidarietà di quell'esagitata che urla "Sono una donna, sono una madre, sono cristiana""

Visto che non accetta il mio mi piace, allora scrivo mi piace.

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a me  lo lascia  fare

 

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Chi è tra i mie contatti ha letto quello che ho vissuto quattro giorni fa, quello che è successo. Ed è proprio su questo punto che voglio soffermarmi anche se con grande fatica. Ho letto articoli sull'accaduto, ho visto servizi tv, ho letto post. Chi c'era come me sa quello che è accaduto. Da 18 anni opero in campo umanitario. Io insieme a migliaia di altri colleghi, ovunque nel mondo. Ogni volta che c'è "Un incidente " ovunque, ho visto che si cerca sia da una parte che dall'altra di trovare un colpevole che sicuramente è differente a secondo da che parte si è schierati. Questa volta io c'ero e so esattamente come sono andate le cose. So che dalle 8 della sera precedente eravamo attivi in mare. Abbiamo fatto due salvataggi più un pattugliamento su un presunto target che poi si è saputo essere arrivato autonomamente in porto. In piena notte siamo stati dirottati su un altro target. Eravamo due motovedette. Mare grosso, situazione complicata. Si è cercato l'approccio. Un attimo. La barca si capovolge.I due uomini della capitaneria di porto che si buttano in mare. "Tutto quello che galleggia a mare", l'urlo dei capitani. Tutti che buttavamo qualsiasi cosa tra le nostre mani potesse galleggiare in mare, oltre naturalmente tutti i presidi previsti. È stato terribile. Non ho altro aggettivo da usare. Ma non voglio sentire nulla ma proprio nulla e nessuno che dica di sapere che non è stato fatto tutto il possibile. Ho visto i rescue andare sott'acqua insieme alle persone che gli si aggrappavano al collo. Li ho visti sparire nel mare nero nella notte nera e poi tornare su e portarci persone in salvo, corpi che abbiamo tentato di rianimare. Erano 5. Una siamo riusciti a riportarla tra noi. Le altre no. È stato terribile. Vedere e controllare una crisi di ansia in una madre che non aveva più tra le sue braccia il figlio di un anno. Una donna doveva urinare e gli uomini della guardia costiera l'hanno messa in condizioni di poterlo fare nonostante il disastro che stavamo vivendo. Un uomo chiedeva di sua moglie, incinta, che avevamo già dovuto chiudere in un sacco bianco, con la cerniera. La donna che avevamo rianimato in piena agitazione neurologica. La donna incinta che il mediatore culturale abbracciava avvolta nella coperta termica per rassicurarla e proteggerla. Tutto l'equipaggio della guardia costiera che continuava ad aiutare noi due sanitarie a bordo. Nel mare si è tutti per un obiettivo comune. Salvare vite umane. A me non importa il pensiero del singolo o della divisa che indossa. So quello che vedo e tocco. Io so che chi era con me l'altra notte ha rischiato di dare la propria vita per salvarne altre e lo fa quotidianamente. Le posizioni varie non mi interessano più. Io c'ero. Ho sentito le conversazioni via radio. Ho sentito, visto, fatto tutto. Tutto il resto è pappa.

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Lo farebbe anche il sig Frizz, ne sono sicuro se fosse imbarcato su una nave della marina.

Ma con una tastiera tra le mani fa il gradasso.

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