Per il Sig auto da sabbia
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ahaha.ha,
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Bosco del Cansiglio, un improvviso temporale con pioggia e fulmini da fare paura. Una giovane donna cammina sperduta alla ricerca di un ricovero ove trascorre la notte e cambiarsi gli abiti. In lontananza vede una luce, segue il sentiero, giunge ad un convento di frati eremiti. Bussa, entra, chiede ospitalità al frate portinaio. Li trova una cena calda, una stanza ove liberarsi degli abiti zuppi di pioggia, un letto pronto. Trascorre la notte rincuorata dal calore della stanza e dalla affettuosità del frate portinaio. La mattina dopo, una bella giornata di sole, ringrazia, esce, torna in città. Dopo alcuni giorni ritorna al convento dei frati eremiti e chiede un colloquio con il frate di quella sera. Il padre superiore chiede il nome del frate o almeno una descrizione particolareggiata. La giovane donna risponde che quella sera era tutta frastornata dalla pioggia, dai fulmini, dal calore e dalla ospitalità del frate che si era dimenticata di chiedere il nome. Ricorda solamente che quel frate lo aveva lungo ventotto centimetri. Il padre superiore sorride e dice, si tratta di frate Cucciolo, l'ultimo arrivato, vede … qui dentro di ventotto c'è ne uno, tutti gli altri ne hanno trentuno. - quel giovane frate in prova ero io, umiliato dal “di ventotto c'è uno tutti gli altri ne hanno trentuno” ho abbandonato il convento e sono tornato alla vita di tutti i giorni. -
Un matto nascosto dietro un albero, chiama un visitatore con il segno della mano, e quando il visitatore gli è vicino gli parla sottovoce ad un orecchio.
"Sono qui per colpa di mia moglie e del suo amante che hanno fatto carte false per rinchiudermi qui dentro. Mo dia una mano gentile signore, consegni questa lettera al mio avvocato".
Il signore accetta e se ne va, ma fatti pochi passi, il matto lo rincorre, lo prende per un braccio e gli dice: "Si ricordi della lettera, mi raccomando".
Il visitatore lo rassicura con il segno del capo e con una carezza sulle spalle, avviandosi verso l'uscita.
Dopo una ventina di passi gli arriva in testa mezzo mattone, mentre il matto continua a gridare: " si ricordi signore, si ricordi".
Na sioreta da Pisa a va dal ginecologo, ea se fa visitare e siccome tutte ee robe ee xe sal posto iusto, ea va via ringrasiando el dotore.
Dopo un'oreta ea telefona:
"Dottor al me scusa, par caso go desmentega ee mudandete da iu?"
"No signora, stia tranquilla, ho guardato da per tutto, ma delle sue mu.tandine non c'è traccia"
" Par la miseria, no le gavaro' mia desmentegade dal dentista?".
Un aereo con una delegazione di scienziati precipita su un'isola deserta e i superstiti sono solo, guarda caso, un ingegnere,un fisico ed un matematico.
Unico mezzo di sostentamento la scatolette di carne trasportate dall'aereo.
Subito si scatena una rissa per la scelta del metodo con cui aprire le scatolette
e alla fine decidono di dividere la carne in tre parti e di aprire separatamente le latte.
Dopo tre mesi arrivano i soccorsi e incontrano l'ingegnere, pingue, che con la fibbia dei pantaloni aveva costruito un apriscatole.
I soccorritori cominciano le ricerche e poco dopo individuano il fisico, fortemente denutrito, che spiega di aver trovato la frequenza di risonanza a cui
la scatoletta si apre da sola, quindi colpendo ripetutamente il coperchio con un sassolino prendeva la carne.
Dopo altre ricerche i soccorritori si imbattono in un cadavere che riconoscono subito come il matematico, morto di fame.
Accanto al corpo trovano una grossa risma di fogli bruciacchiati pieni di formule ed equazioni.
Sulla prima pagina si legge "Supponiamo per assurdo che le scatolette siano aperte...".
Un giorno un signore, che sta facendo un giro in mongolfiera, per un colpo di vento, perde la bussola e le mappe.
Decide allora di perdere quota e, visto un uomo in un campo, scende vicino a lui e si ferma a circa 2 m di altezza dal suolo.
Getta la cima d'ormeggio a quest'ultimo, che subito la prende, e gli chiede: “Per cortesia, mi sa dire dove sono?”
L'altro risponde: “Lei è su una mongolfiera, in mezzo a un campo, a 2,54 metri di altezza dal suolo”.
Senza scomporsi l'uomo sulla mongolfiera replica: “Mi lasci indovinare il suo mestiere: Lei è un ingegnere!”
L'altro: “Come ha fatto a capirlo?” Il primo: “Perché mi ha dato un'informazione esatta ma >assolutamente inutile”.
Allora l'ingegnere,tranquillo, replica: “Adesso indovino io: Lei è un Top Manager!”
L'uomo sulla mongolfiera, stupito: “Come ha fatto a capirlo?!?”
L'ingegnere: “Perché Lei evidentemente non sta lavorando, non sa dove sta andando, non sa dov'è e cerca di darne la colpa ai tecnici”.
Condivido che top manager sono inutili e danneggiano il prossimo.
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Inviata
stavo facendo una passeggiata nella neve con bongo , su un ponticello ci viene l'idea di pisciarci giù. tiriamo fuori i piselli e mi scappa un: che aria fredda !
anche l'acqua , dice Bongo
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