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2 ore fa, fosforo311 ha scritto:Il limite di 3 mandati elettivi mi sembra il più ragionevole,
il "ragionevole" dei politici non ha limiti, per il loro tornaconto naturalmente...il cambiare durante il percorso è una cosa normale, non giusta ma normale, ed anche i grillini in qualche modo si sono adeguati....
Se Conte prenderà le redini del Movimento - ovvero se Grillo la smetterà, una buona volta, di fare il pagliaccio invadente e arrogante e di sentirsi il padrone di una cosa solo perché l'ha fondata - farà benissimo ad alzare a 3 (ma non più di 3) il limite dei mandati. Ma soprattutto a proporre, fin dal prossimo programma elettorale, l'inserimento in Costituzione di questa norma. Infatti, come ho spiegato, il limite di due è irragionevolmente basso; inoltre, applicato al solo M5s, equivale per quest'ultimo a un handicap volontario e autolesionistico rispetto agli altri partiti. Anche in considerazione dei criteri di selezione dei candidati, del tutto inefficienti e ridicoli, che sono la prima cosa che Conte dovrà cambiare. Se tutti i partiti fossero costretti ad applicare un limite di 3 mandati (elettivi e non), la politica italiana farebbe un grosso salto di qualità. Anche se, ovviamente, la norma non potrà essere retroattiva, quindi non ci libererebbe subito dai mestieranti di lungo corso come Salvini, Bonino, Casini, La Russa, Gasparri, gli stessi Bossi e Berlusconi, etc.
10 ore fa, fosforo311 ha scritto:Per i matematici 3 non è un numero perfetto. Lo è 6, in quanto pari alla somma di tutti i suoi divisori propri: 6=3+2+1. Un altro è 28=14+7+4+2+1. Per la rappresentanza democratica io credo che il numero perfetto sia 3. Il limite di 3 mandati elettivi mi sembra il più ragionevole, dato che la politica è servizio e non deve diventare un mestiere, ma i politici devono anche avere il tempo di imparare e i più bravi quello di concretizzare le loro idee e i loro progetti. Questo limite a mio avviso andrebbe inserito nella Costituzione. Ovviamente è un limite massimo: non va inteso da chi non lo ha raggiunto come un diritto alla ricandidatura. I partiti dovrebbero fare da filtro: la politica è missione nobile e difficile, richiede onestà assoluta, dedizione quasi totale e sacrificio, non tutti ne sono all'altezza. Quindi un primo filtro andrebbe applicato già alla prima candidatura. Dopodiché solo chi si è impegnato e si è sacrificato nel servire la Nazione si guadagnerà la ricandidatura per un secondo ed eventualmente un terzo mandato, ma non oltre. A mio avviso anche mandati non elettivi, come quelli di ministro, sottosegretario, assessore, etc., andrebbero portati in conto. Se un parlamentare viene nominato ministro e non si dimette, allora nella legislatura avrà ricoperto due mandati e gliene resterà uno solo.
Cos'è, la nuova versione del Monopoli
1 ora fa, fosforo311 ha scritto:Se Conte prenderà le redini del Movimento - ovvero se Grillo la smetterà, una buona volta, di fare il pagliaccio invadente e arrogante e di sentirsi il padrone di una cosa solo perché l'ha fondata - farà benissimo ad alzare a 3 (ma non più di 3) il limite dei mandati. Ma soprattutto a proporre, fin dal prossimo programma elettorale, l'inserimento in Costituzione di questa norma. Infatti, come ho spiegato, il limite di due è irragionevolmente basso; inoltre, applicato al solo M5s, equivale per quest'ultimo a un handicap volontario e autolesionistico rispetto agli altri partiti. Anche in considerazione dei criteri di selezione dei candidati, del tutto inefficienti e ridicoli, che sono la prima cosa che Conte dovrà cambiare. Se tutti i partiti fossero costretti ad applicare un limite di 3 mandati (elettivi e non), la politica italiana farebbe un grosso salto di qualità. Anche se, ovviamente, la norma non potrà essere retroattiva, quindi non ci libererebbe subito dai mestieranti di lungo corso come Salvini, Bonino, Casini, La Russa, Gasparri, gli stessi Bossi e Berlusconi, etc.
Ma si Cazzaro , ma si !! Famo proprio come dici te !! Famo fare una legislatura in più ad un pugno di semianalfabeti che non hanno incarnato niente , che sono senza arte ne’ parte e , come se non bastasse , selezionati e telecomandati da una srl privata . PoI, qualcuno di loro , ogni riferimento al dono della divina provvidenza Giuseppi Conte e’ voluto , ha creduto di essere uno statista ed ha litigato con il burattinaio che da dietro tira le fila e che , se vuole , scioglie il movimento in quattro e quattr’otto mettendo fine alla più grande sciagura politica che gli italiani hanno vissuto sulla loro pelle. Comunque , oramai è per fortuna , il crepuscolo e’ ad un passo . Finalmente !!
Modificato da mark2222203 ore fa, fosforo311 ha scritto:Evidentemente il Monopoli è un gioco troppo intelligente per te. Prova con il nascondino, oppure con 1..2..3...Stella!
v
vero vero hai perfettramente ragione, tu continua col Monopoli e vedi di distribuire bene le mazzette, se sbagli qualcuno potrebbe aversene a male
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Per i matematici 3 non è un numero perfetto. Lo è 6, in quanto pari alla somma di tutti i suoi divisori propri: 6=3+2+1. Un altro è 28=14+7+4+2+1. Per la rappresentanza democratica io credo che il numero perfetto sia 3. Il limite di 3 mandati elettivi mi sembra il più ragionevole, dato che la politica è servizio e non deve diventare un mestiere, ma i politici devono anche avere il tempo di imparare e i più bravi quello di concretizzare le loro idee e i loro progetti. Questo limite a mio avviso andrebbe inserito nella Costituzione. Ovviamente è un limite massimo: non va inteso da chi non lo ha raggiunto come un diritto alla ricandidatura. I partiti dovrebbero fare da filtro: la politica è missione nobile e difficile, richiede onestà assoluta, dedizione quasi totale e sacrificio, non tutti ne sono all'altezza. Quindi un primo filtro andrebbe applicato già alla prima candidatura. Dopodiché solo chi si è impegnato e si è sacrificato nel servire la Nazione si guadagnerà la ricandidatura per un secondo ed eventualmente un terzo mandato, ma non oltre. A mio avviso anche mandati non elettivi, come quelli di ministro, sottosegretario, assessore, etc., andrebbero portati in conto. Se un parlamentare viene nominato ministro e non si dimette, allora nella legislatura avrà ricoperto due mandati e gliene resterà uno solo.
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